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In questa sezione si può parlare delle varie realtà calcistiche, specialmente della nostra regione, e di altri sport a livello locale o nazionale, oppure internazionale.

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Alessio76

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Messaggioda Alessio76 » dom nov 22, 2020 14:26


Enea Bastianini campione del mondo moto 2 del 2020

Miky88

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Messaggioda Miky88 » lun nov 23, 2020 20:10


Portimao, Arenas campione Moto3! Arbolino 5° di cuore, ma non basta

Albert Arenas iridato Moto3 del 2020. Il primo verdetto del GP di Portogallo è questo, con lo spagnolo della Ktm del team Aspar a fare festa dopo il 12° posto sulla pista di Portimao nella gara vinta da Raul Fernandez davanti a Dennis Foggia e Jeremy Alcoba. La grande rimonta, di cuore, di Tony Arbolino si ferma al 5° posto - da 27 ° in griglia -: Tony è vicecampione del mondo, per soli 4 punti, con tanta qualità e altrettanti rimpianti. A cominciare dalla prima gara di Aragon, che non ha potuto correre per l'osservanza del protocollo anti-Covid: Tony, pur negativo ai tamponi, è stato obbligato all'isolamento per aver viaggiato, di ritorno da Le Mans, su un aereo dove c'era una persona positiva.

ARENAS CON IL FIATONE - Corsa non facile per Arenas, che in avvio non gestisce il vantaggio della vigilia (8 punti su Ogura e 11 su Arbolino), stando sempre nelle posizioni di vertice, salvo poi perdere terreno. Gradualmente lo spagnolo inizia ad arretrare, ritrovandosi in mezzo al gruppo mentre Arbolino diventa insidioso, risalendo in modo impetuoso per giocarsi le sue chance. Il sorpasso dell'italiano del team Snipers ad Arenas, a 5 giri dal termine, fa venire i brividi ad Arenas che con il fiatone e qualche carenata riesce però a portare a casa la corona.

IL CAMPIONE - Arenas, 24 anni l'11 dicembre, in testa al mondiale per quasi tutta la stagione - ha lasciato la vetta del mondiale a Ogura solo dopo il GP di Catalunya quando fu travolto da McPhee -, ha messo le basi del suo titolo con un avvio di annata molto solido. È nelle tre vittorie e i 95 punti raccolti nelle prime 5 gare che ha imperniato la sua corona. Da lì in poi ha quasi gestito la situazione - un solo podio nei successivi 10 GP - con una velocità costante, ma anche qualche amnesia di troppo fra cadute (anche Misano-1 oltre Montmelò) e la bandiera nera di Valencia-2 che ne hanno rallentato il cammino. Solido e consistente, Arenas nel 2021 farà il salto di classe, passando in Moto2 sempre con il team Aspar.

L'EMOZIONE DEL CAMPIONE - "È stato un week end incredibile - dice Arenas -, l'inizio è stato buono, poi la gomma posteriore è calata e mi sono trovato a lottare in mezzo ad altri piloti e non è stato facile, ho perso anche tempo nella battaglia con Tony che stava rimontando. L'ultimo giro è stato duro, mi sono trovato fra piloti veloci che avevano nulla da perdere, ma sono felice di avercela fatta. Mi serve tempo per realizzare: dopo alcuni momenti difficili l'obiettivo è stato centrato e ringrazio il team per il lavoro fantastico che ha fatto".

LA GARA - Scatto di Raul Fernandez su Tatsuki Suzuki, al via, con Ogura che incalza e Arenas che, prima lo marca stretto, poi passa secondo (3. giro). Arbolino al 5. giro è 12° (da 27° in griglia) e alle spalle del fuggitivo Fernandez è lotta fra Arenas, Alcoba, Oncu e Ogura. Al 10. giro Fernandez ha quasi 7" di margine sul gruppo, dove Arenas, avendo Ogura alle spalle, prova a controllare la situazione. Arbolino al 13. giro è 9. e davanti a Ogura, in un gruppo serrato in cui brillano le due Honda Leopard, costrette pure al long lap penalty. A 7 giri dal termine Arbolino arriva in scia ad Arenas con cui ingaggia un duro duello. In ballo non c'è solo il 7° posto, ma le residue chance iridate. Due giri e Arbolino passa, in modo spettacolare. Tony va all'assalto, deve recuperare altre posizioni per sperare, mentre Arenas deve difendersi pure dagli accorrenti Binder e McPhee. Cadono Masia e Suzuki e si giunge all'ultimo giro con Fernandez a dominare e Arenas imbrigliato in un gruppo che non fa sconti e dove ha tutto da perdere: arriva al traguardo con il patema, ma il 12° posto gli basta. Strepitosa vittoria di Fernandez, gran bel 2° posto di Foggia, primo podio in carriera per Alcoba, applausi al campione del mondo, ma soprattutto onore ad Arbolino.

https://www.gazzetta.it/Moto/moto-3/22-11-2020/portimao-arenas-campione-moto3-arbolino-5-ma-non-basta-3901061000233.shtml
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Messaggioda Miky88 » lun nov 23, 2020 20:11


Portimao Moto2, titolo mondiale a Bastianini. Marini lotta, ma è 2°

La corona della Moto2 torna in Italia. Merito di Enea Bastianini che a Portimao conquista il titolo di campione del mondo della classe di mezzo, succedendo ad Alex Marquez e riprendendo il filo avviato dalle corone di Franco Morbidelli (2017) e Francesco Bagnaia (2018) nella stessa categoria. In Portogallo a Bastianini basta il 5° posto, nella gara vinta da Remy Gardner davanti a Luca Marini e Sam Lowes, per essere iridato. Corsa sofferta per Enea, che alla vigilia aveva un margine di 14 punti su Lowes , 18 su Marini e 23 su Bezzecchi: non ha avuto artigli per graffiare e si è dovuto difendere, ma è riuscito nell'impresa. Marini ha dato tutto nel cercare di sparigliare le carte iridate, con un testa a testa con Gardner perso solo a due giri dal termine: alla fine il fratello di Valentino Rossi è 2° e vicecampione del mondo (a 9 punti da Bastianini), ma non gli sarebbe bastato nemmeno la vittoria per festeggiare il campionato. Applausi a Lowes, terzo e davvero eroico con il polso destro rovinato nella caduta a Valencia: le condizioni fisiche hanno decisamente menomato l'inglese (a -9 da Bastianini, ma terzo nel mondiale per i piazzamenti) nella volata iridata.

IL CAMPIONE - Enea Bastianini, non ancora 23 anni, colleziona la sua vittoria più prestigiosa dopo una carriera in cui vanta un titolo in minimoto nel 2011 nella MiniGP70 e un titolo nazionale (2012) nel trofeo dedicato alle Honda NSF250R. Nel motomondiale dal 2014, ha 3 vittorie in Moto3, dove nel 2016 è vice campione con il team Gresini, prima del salto in Moto2, l'anno scorso: quest'anno la consacrazione con 3 vittorie e 7 podi. Veloce e tecnico, Enea è cresciuto in maturità alzando il livello la domenica. Dopo i trascorsi giovanili con tuffi e ginnastica artistica le sue evoluzioni sono state premiate in pista, dove la sua parabola proseguirà verso l'alto: l'anno prossimo infatti c'è il salto in MotoGP con il passaggio sulla Ducati Avintia dove farà coppia con Luca Marini.

LA GARA - Allo spegnimento dei semafori Marini è il più lesto, ma dopo poche curve Gardner si infila con Bastianini alle sue spalle. Finisce subito la gara di Fabio Di Giannantonio, che cade coinvolgendo Bulega, che lo travolge: per il romano della Speed Up è necessario un controllo al Centro Medico. Gardner si invola, al 4. giro Marini e Lowes, con l'inglese stoico con il polso destro malandato, passano Bastianini. Enea non riesce a tenere il ritmo dei primi tre e deve anzi difendersi da Augusto Fernandez. All'8. giro Marini va in testa, francobollato da Lowes, con Bastianini 5°, ma in affanno. Lowes incalza, mentre Bezzecchi e Martin fanno scalare di due posizioni Bastianini, il cui 'cuscinetto' di punti per il titolo inizia a restringersi. A 10 giri dal termine Lowes è passato da Gardner e comincia ad accusare un calo, forse anche fisico, mentre Bastianini resta 6°. Nel gioco degli 'elastici' Gardner e Lowes recuperano su Marini, mentre Bastianini lotta con Fernandez e Bezzecchi che lo precedono. Al penultimo giro Gardner passa in testa: è la mossa che gli vale la prima vittoria in carriera e una boccata di ossigeno per Bastianini. Che porta a casa il 5° posto, alle spalle anche di Marini (2°), Lowes (3°) e Bezzecchi (4°), ma che è sufficiente per la gloria iridata.

https://www.gazzetta.it/Moto/moto-2/22-11-2020/moto2-bastianini-mondiale-marini-lotta-ma-2-3901061000570.shtml
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Messaggioda Miky88 » lun nov 23, 2020 20:11


Portimao, Oliveira profeta in patria. Morbidelli 3° e vicecampione

Il GP dei saluti si chiude nel segno di Miguel Oliveira, profeta in patria. Il mondiale 2020 small e anomalo, con il titolo piloti già assegnato una settimana fa allo spagnolo della Suzuki, Mir, si congeda con il successo del portoghese, che a Portimao con la Ktm Tech3 centra la seconda vittoria stagionale, dominando dalla pole. Prestazione perentoria per lui, a precedere Jack Miller, che proprio nel giro finale supera Franco Morbidelli per la piazza d'onore. L'italiano della Yamaha Petronas può però consolarsi con il titolo di vicecampione del mondo - a soli 13 punti da Mir -, a conferma del suo elevato livello ormai raggiunto.

COSTRUTTORI - Un altro verdetto in sospeso era quello del campionato costruttori: lo conquista la Ducati, che supera la Suzuki - erano appaiate alla vigilia -, con la casa di Hamamatsu che inciampa sull'ultimo ostacolo con il modesto 15° posto di Rins. Paradossalmente il mondiale costruttori premia la Casa di Borgo Panigale che ha vinto solo 2 GP, mentre la Yamaha ne ha conquistati 7, ma è stata punita per le valvole irregolari del GP di Spagna. Il traguardo dà ovviamente lustro alla Ducati - è il suo secondo titolo dei team dopo quello del 2007 - e alimenta le solite disquisizioni sulla reale bontà della Desmosedici e la capacità dei suoi alfieri, spesso nel mirino, a saperla sfruttare al meglio.

SALUTI AGRODOLCI - Nella gara degli addii, Andrea Dovizioso, indirizzato a un anno sabbatico, saluta la Ducati con un 6° posto di orgoglio, mentre e Valentino Rossi è 12° nella sua ultima gara da pilota del team ufficiale Yamaha. Vale chiude alle spalle di Vinales, ma davanti a Crutchlow - all'addio alle gare per diventare collaudatore Yamaha - e a Fabio Quartararo. Il fatto che le tre M1 2020 siano comprese fra l'11° e il 14° posto deve far riflettere, e molto, Iwata verso l'anno prossimo. Buono il 4° posto di Pol Espargaro, che saluta la Ktm, destinazione Honda Hrc, con una prestazione solida e precede Nakagami. Di rilievo l'8° posto di Aleix Espargaro con l'Aprilia: la Casa di Noale, fiaccata dalla squalifica per doping di Iannone, chiude in crescendo con il suo miglior piazzamento stagionale.

LA GARA - Scelte omologhe per le gomme - quasi tutti con la media anteriore e la dura dietro. Via liscio, con Oliveira al comando su Morbidelli e Miller, mentre Bagnaia esce subito di scena, Mir, nelle retrovie, rischia di cadere e Binder si ritira. Crutchlow brilla nel guidare gli inseguitori e lotta con Pol Espargaro, Bradl e Zarco. Oliveira fugge, Morbidelli e Miller proseguono con il loro passo e la lotta riguarda il gruppo fra il 4° (Pol Espargaro) e Dovizioso (10°). Mir abbandona al 16. giro, Dovi risale e Crutchlow a 5 giri dalla fine commette un lungo sanguinoso. Nel finale Miller va all'assalto di Morbidelli e il suo attacco va a buon fine, invertendo l'esito dello scorso GP a Valencia, anche se con meno pathos. Sipario. Applausi e ferie per tutti: meritate.

https://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/22-11-2020/motogp-portimao-vince-oliveira-morbidelli-3-vicecampione-3901061000810.shtml
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Messaggioda Miky88 » sab feb 06, 2021 17:25


Italia, partenza shock: la Francia passeggia a Roma 50-10

Una Francia troppo forte punisce inesorabilmente un'Italia inconsistente nel match di apertura del Sei Nazioni 2021. All'Olimpico finisce 50-10 per i Bleus del c.t. Fabien Galthie, che segnano 7 mete e letteralmente passeggiano per 80 minuti, punendo ogni piccolo errore degli uomini di Franco Smith.

TROPPO FACILE — Il primo lampo al 5' è degli azzurri (in maglia bianca) con l'esordiente centro Ignacio Brex, che riceve palla a metà campo e scappa via da solo dentro i 22 francesi, ma quando viene placcato vicino a lui non ci sono compagni e i difensori francesi lo costringono al tenuto. Passa un minuto e per l'Italia va in scena la replica di un copione visto e rivisto: dall'azione sfumata, alla meta subita, firmata dal flanker Dylan Cretin (la prima in nazionale alla sesta presenza), che dopo una serie di pick and go sui 5 metri sfonda sotto i pali. Gran merito della meta va però a Teddy Thomas, che con un'accelerazione delle sue affetta la difesa azzurra mettendo le basi per l'azione degli avanti. Matthieu Jalibert trasforma e 5 minuti dopo infila anche un piazzato da una quarantina di metri. Drcisamente criticabili poi un paio di scelte consecutive degli azzurri: prima su un fallo da posizione piazzabile Paolo Garbisi invece di piazzare va a cercare la touche profonda, ma poi sul lancio il capitano Luca Bigi incomprensibilmente non sceglie nemmeno la sicurezza della maul ma va rischia sul blocco più lontano e i francesi la rubano in aria e liberano. Un lungo possesso nella metà campo francese produce al 19' un altro fallo e stavolta Garbisi, da 20 metri e posizione centrale realizza. Da una mischia a favore dentro i 22 avversari, persa, e per il successivo fallo, al 27' l'Italia si ritrova a difendere da una touche dentro i suoi 22, la Francia controlla il possesso con la maul, poi con un calcetto Antoine Dupont sorprende alle spalle la difesa italiana e per Gael Fickou è troppo facile arrivare a schiacciare in area di meta. E alla mezz'ora arriva la terza meta: altro calcetto a seguire di Dupont per la corsa di Gabine Villier, che, placcato quasi sotto i pali, riesce comunque a riscaricare sul mediano, che poi in offload offre all'altra ala Arthur Vincent il comodo tuffo in meta. Tutto però davvero troppo facile. Jalibert le trasforma entrambe. Alla ripresa del gioco il c.t. azzurro Franco Smith cambia i due piloni fuori Daniele Rimpelli e Marco Riccioni, dentro Giosuè Zilocchi e Danilo Fischetti. Al 34' l'Italia si scuote e va in meta, grazie all'iniziativa di Stephen Varney, che manda al bar due francesi e lancia al sull'out di sinistra Monty Ioane: ma la corsa dell'ala è inutile perché il Tmo evidenzia il passaggio in avanti del mediano del Gloucester. Al 36' entra Carlo Canna per Garbisi, chiamato al protocollo per un colpo alla testa. Non cambia niente fino alla fine del parziale e si va al riposo sul 24-3 per i Bleus.

IL BONUS E LA DOPPIETTA — L'Italia riparte con un lampo e due belle iniziative di Garbisi (tornato in campo, con Canna poi entrato definitivamente al posto di Marco Zanon) e Brex che scavano un break fin dentro i 22 avversari, poi però Bigi palla in mano sbaglia movimento e causa un velo che fa sfumare l'azione. E al 49' arriva il bonus francese: Brice Dulin riparte da fuori i 22 e arriva a metà campo, allarga per Villiere che poi calcia profondo verso la linea di meta, la difesa italiana è ingiustificatamente assente e sull'ovale arriva per primo l'estremo, che schiaccia nonostante il disperato, ma ormai tardivo tentativo di Garbisi. La quinta meta al 53' è emblematica: touche a metà campo, palla conquistata e allargata verso il centro, Thomas scambia e poi con un'accelerazione impressionante passa fra Brex e Luca Sperandio, la difesa azzurra è affettata e per l'ala è un gioco da ragazzi lanciare in meta Dupont. La scena si ripete quasi identica al 57', stavolta con Jalibert che scivola via a due placcaggi tutt'altro che decisi, poi serve Dupont che a campo aperto ricambia il favore e lancia in meta Thomas (Jalibert le trasforma tutte e 3). Al 65' l'Italia va in meta con Sperandio, che riceve largo a destra, calcia oltre il difensore per sé stesso e va a raccogloere e schiacciare in area di meta: Garbisi trasforma. Al 74' Thomas fa doppietta: Anthony Jelonch la porta fuori e apre per Dulin che sul placcaggio italiano riesce a toccare a destra per l'ala che va oltre la difesa e schiaccia (Louis Carbonel sbaglia la trasformazione).

https://www.gazzetta.it/Rugby/6-nazioni/06-02-2021/rugby-sei-nazioni-italia-francia-10-50-400457320302.shtml?cmpid=SF_Facebook_Socialflow_nd_nd_nd&fbclid=IwAR0WxkKEqjY7_SyEJxIC5WDuHNQQLYAk62LZghJ-lDcD0wV4aoj60jNB234
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Messaggioda Miky88 » gio feb 18, 2021 10:16


Pallamano, Coppa Italia 2021: vincono Conversano e Oderzo, sconfitte Cassano Magnago e e Salerno

Sono Conversano e Mechanic System Oderzo a fare festa a Salsomaggiore Terme, con le Finals di Coppa Italia di pallamano 2021 che hanno premiato le due formazioni, al termine di due partite dall’altissima spettacolarità, condite da grandi prestazioni individuali.

Iniziamo il recap dalla finale femminile, dove la Jomi Salerno ha resistito un tempo contro Oderzo, tornando negli spogliatoi in svantaggio solamente di una lunghezza, sul punteggio di 11-10. Nella ripresa le campane hanno sofferto le corte rotazioni, con Suleiky Gomez e Ilaria Dalla Costa ancora ai box, consentendo alle venete di prendere il largo, fino al definitivo 30-20, propiziato dalle 14 reti della bomber Arassay Duran.

Passando alla finale maschile, il Conversano ha confermato la superiorità mostrata in campionato, al cospetto di un coriaceo Cassano Magnago, che ha tenuto il risultato in bilico fino alla fine. Decisivo il break dei pugliesi negli ultimi quindici minuti, trascinati da un super Jacob Nelson, autore di gol e giocate decisive, nonché dalle parate di Pasqualino Di Giandomenico. Conversano porta dunque a casa il secondo titolo in tre mesi, dopo il successo della Supercoppa contro Bolzano dello scorso dicembre.

https://www.oasport.it/2021/02/pallamano-coppa-italia-2021-vincono-conversano-e-oderzo-sconfitte-cassano-magnago-e-e-salerno/
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Messaggioda Alessio76 » mar feb 23, 2021 13:30


Muore a 60 anni Fausto Gresini,campione due volte classe 125 del motomondiale,poi damanager,dove ha conquistato 3 titoli,uno in moto 3 con Martin,2 in classe intermedia con Elias e Kato,da dicembre era ricoverato causa covid.

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Messaggioda saverio67 » mer feb 24, 2021 7:24


Alessio76 ha scritto:Muore a 60 anni Fausto Gresini,campione due volte classe 125 del motomondiale,poi damanager,dove ha conquistato 3 titoli,uno in moto 3 con Martin,2 in classe intermedia con Elias e Kato,da dicembre era ricoverato causa covid.
Non è morto, però
4/2/2015. Ciao Pierigno.


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Messaggioda Miky88 » mer feb 24, 2021 18:20


Addio a Fausto Gresini battuto dal Covid. La sua vita per le moto

Fausto Gresini non ce l'ha fatta. L'ex pilota, due volte iridato, e manager dell'omonimo team è morto a 60 anni all’ospedale Maggiore di Bologna per le complicazioni legate all'infezione da Covid-19. La conferma è arrivata dallo stesso team Gresini Racing con un comunicato poco fa, concluso con un messaggio di cordoglio alla famiglia: “Tutta la Gresini Racing si stringe intorno alla famiglia, la moglie Nadia e i figli Lorenzo, Luca, Alice e Agnese... e alle innumerevoli persone che hanno avuto l’occasione di conoscerlo e apprezzarloâ€.

RICOVERO E CALVARIO - Fausto Gresini aveva contratto il virus poco prima di Natale e dopo un primo periodo in isolamento nella sua abitazione era stato ricoverato il 27 dicembre presso l’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola per poi essere poi trasportato, il 30 dicembre, all'ospedale Maggiore di Bologna dopo un peggioramento delle sue condizioni. Da lì è iniziato il suo calvario, fra cure, parentesi di ottimismo, addirittura la raggiunta negatività al Covid, ricadute, qualche videochiamata agli amici, peggioramenti, sedazione e quella polmonite interstiziale che alimentava un clima di ansia. Fra gli aggiornamenti, provenienti sia da comunicati dell'ospedale sia del team, anche notizie via social del figlio: in un post del 10 febbraio il figlio Lorenzo aveva acceso la speranza con un "papà è sveglio, esami e ossigenazione stabili, resta sotto antibiotico e non ha febbre: resta una situazione di gravità e fragilità, ma ci sono segnali positivi". Purtroppo però l’infezione ai polmoni ha avuto il sopravvento, con un peggioramento del 18 febbraio con "insufficienza respiratoria e complicanze che hanno reso il quadro clinico critico", come da ultimo comunicato dell'ospedale.

LA CARRIERA DA PILOTA - Fausto Gresini è stato un pilota di qualità, ha esordito nel 1982 correndo sempre nella classe minore del motomondiale, la 125, dove ha vinto 21 gare e due titoli mondiali. Il primo alloro nel 1985 su Garelli, grazie a tre vittorie (Austria, Belgio e San Marino), cinque pole position e 109 punti conquistati. L’anno seguente si aggiudicò quattro GP (Spagna, Europa, Svezia e Germania), ma fu superato di sole 12 lunghezze dal modenese Luca Cadalora. Nel 1987, però la stagione capolavoro: vinse 10 delle 11 gare in calendario (tutte tranne quella in Portogallo, in cui ebbe una foratura mentre era in testa) e riconquistò il titolo della 125 con 150 punti. Nel 1988 un infortunio lo tenne lontano dalle gare, per poi passare all’Aprilia, con cui ha corso solo un’annata poco felice. Nel 1990 il passaggio alla Honda, con un aiuto decisivo, da compagno di squadra, a Loris Capirossi, 'scortato' alla conquista del suo mondiale, in una gara spigolosa in Australia. Gresini resterà alla Honda fino al 1994, vincendo due gare nel 1991 e una nel 1992, stagione che chiuse al secondo posto.

LA CARRIERA DA MANAGER - Come team manager dell’omonimo team, fondato nel 1997, ha vinto il titolo iridato della classe 250 con il giapponese Daijiro Kato, nel 2001, con Toni Elias nel 2010 in Moto2 e con Jorge Martin in Moto3 nel 2018. In bacheca anche un titolo nella MotoE, il campionato per moto elettriche, conquistato da Matteo Ferrari nel 2019. Lunga la partecipazione del team Gresini al Mondiale MotoGP, ininterrottamente disputato dal 2002 al 2020 (fino al 2014 con la Honda, dal 2015 con l’Aprilia). Finora le migliori stagioni in assoluto nella classe regina sono state il 2003, 2004 e il 2005, chiuse al secondo posto rispettivamente con Sete Gibernau (due volte) e Marco Melandri.

https://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/23-02-2021/team-conferma-morte-gresini-ci-ha-lasciato-400927371240.shtml
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Messaggioda Miky88 » mer feb 24, 2021 18:21


Addio a Fiammetta La Guidara, voce e firma storica del motorsport

È scomparsa il 23 febbraio, all’improvviso, Fiammetta La Guidara, giornalista molto nota nel mondo del motorsport, collaboratrice storica di Aci Sport, firma di numerose testate specializzate, addetta stampa del campionato Tcr e prima voce femminile italiana in un campionato motociclistico. Aveva 50 anni.

Ciao Fiammetta, non so proprio da dove incominciare. Inizio col dirti grazie. Grazie per i sorrisi, il caffè alle 7 del mattino prima di iniziare la maratona delle gare, le chiacchiere rubate in bagno davanti allo specchio mentre ci mettevamo il mascara, la gentilezza e l’entusiasmo con cui mi passavi la linea in griglia di partenza. Tu in telecronaca, io in pista. Eravamo una coppia da urlo e io ho imparato tanto da te in questi anni.

LA LEZIONE — Ho imparato che se vuoi diventare brava nel nostro mestiere non ci sono scorciatoie: bisogna studiare, prepararsi, arrivare per primi in autodromo la mattina e magari chiudere la sala stampa per ultimi la sera perché dopo cena è cambiata la classifica e c’è da rifare il comunicato. “Ma quanto è magico il tramonto in autodromo, non trovi?â€, mi dicevi immancabilmente quando ci toccava la gara in notturna a Misano. Chiudo gli occhi e ti vedo sorridente, con il taccuino in mano a fare il giro dei box a caccia di qualche notizia da raccontare poi in telecronaca.

IL CUORE — Professionale, piena di energia, mai un lamento e sempre una parola gentile per tutti. La tua scomparsa ci lascia sgomenti, orfani di un’ amica, una collega dotata di competenza e infinita passione. Ricordo quella volta, sono passati almeno 10 anni, quando ti incrociai sulle scale dell’autodromo di Adria. Eri partita la mattina presto da Roma per un colloquio, cercavano una giornalista: “Cami, speriamo che mi prendano perché per me sarebbe un sogno svegliarmi, lavorare e perfino dormire in autodromo!†Io ti dissi che eri tutta matta solo a pensare di lasciare la Capitale per venire a vivere in un autodromo in Polesine. Ma tu eri così. Innamorata pazza del motorsport, giornalista instancabile e competente, animata dal sacro fuoco come pochissimi altri.

ADESSO NO — Te ne vai forse nel periodo più bello della tua vita. Quando finalmente avevi incontrato l’ amore della vita e ti preparavi a una dolcissima gioia, la più grande. È dannatamente ingiusto ma scommetto che tu non l’avresti detto. Sempre grata alla vita per tutto quello che ti aveva regalato. Grazie Fiammetta, è stato un privilegio incrociarti sulla mia strada. Ora fai buon viaggio e da lassù dai la forza e il coraggio al tuo Tarcisio, alla tua mamma.

https://www.gazzetta.it/Auto/24-02-2021/addio-fiammetta-guidara-voce-firma-storica-motorsport-400959487155.shtml
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Messaggioda Miky88 » lun mar 01, 2021 19:04


Italia, festival degli errori: a Roma passeggia anche l'Irlanda

Un'altra sconfitta. E siamo a 30 consecutive nel Sei Nazioni. Vince anche l'Irlanda all'Olimpico di Roma, con l'Italia che cade 48-10 nel match che ha aperto la terza giornata. Dopo le sconfitte con Galles e Francia è arrivata così la prima vittoria nel Torneo per la squadra del c.t. Andy Farrell, che sale a quota 7 punti, momentaneamente davanti a Inghilterra (6) e Scozia (5) e alle spalle di Galles e Francia (9). L'Italia del c.t. Franco Smith è sempre ferma a zero. Turno che resterà incompleto fino alla riprogrammazione di Francia-Scozia, originariamente prevista per domani e rinviata a causa dell'esplosione dei casi di Covid nel gruppo dei Bleus.

DECISIONI — Partono bene gli azzurri che conservano il possesso e avanzano, provocando due infrazioni irlandesi: sulla prima vanno in touche, poi ne arriva un'altra da posizione centrale e comodissima e Paolo Garbisi al 4' la trasforma nei primi tre punti. Ma passa un minuto e un fuorigioco azzurro permette a Jonathan Sexton di replicare. All'11' arriva la prima meta irlandese: da una touche profonda nei 22 gli avanti provano prima con la maul, poi dopo un altro paio di tentativi da corta distanza respinti, James Gibson-Park apre per Garry Ringrose, Carlo Canna lo aggancia ma Monti Ioane manca il raddoppio e il centro irlandese si allunga a schiacciare (Sexton trasforma). Al 18' un altro piazzato di Sexton vale il 13-3. Gli azzurri giocano con intensità accettabile, ma a cavallo al 25' si rendono protagonisti di una catena di decisioni sbagliate che innescano a loro volta eventi sfavorevoli: da una punizione facilmente piazzabile, scelgono di andare in touche a 5 metri, ma perdono la contesa aerea, arriva comunque un in avanti irlandese, quindi l'Italia guadagna una punizione indiretta in mischia, ne chiede un'altra e commette fallo. Quando per risparmiarsi tutta questa inutile fatica sarebbe bastato prendersi 3 punti. Tanto più che appena gli irlandesi tornano in attacco, al 32' colpiscono per la seconda volta: una prima volata di Jordan Larmour viene stoppata intorno ai 22 metri, ma poi il gioco viene aperto verso sinistra per Ringrose, che assorbe la difesa e libera la corsa in meta dell'estremo Hugo Keenan. Al 36' arriva la terza: la firma il flanker Will Connors, che si fa trovare libero largo a sinistra dove deve solo ricevere e sterzare verso la meta sull'offload di Larmour, a sua volta servito da Sexton, che le trasforma entrambe. A tempo scaduto arriva la meta italiana, frutto di un possesso bello e intelligente: la penaltouche stavolta viene portata a terra, la maul non avanza e viene fatta crollare, ma il possesso è salvato e aperto su Garbisi, che decide di infilarsi da solo nel gap e, assorbendo due placcatori, apre lo spazio alla sua sinistra per lanciare con un bellissimo offload la corsa oltre la linea di Johan Meyer. Garbisi trasforma anche per il 10-27 sul quale si va al riposo.

GIALLI — Bastano meno di 3 minuti nel secondo tempo agli irlandesi per trovare la quarta meta e il bonus: con una penaltouche entrano nei 22 azzurri, la maul è tamponata, ma poi dopo un paio di tentativi di sfondamento corti, è il numero 8 CJ Stander a trovare il piccolo varco per schiacciare (Sexton trasforma). L'Italia può attaccare da una touche profonda a ridosso dei 5 metri, conquista il pallone in maul, ma poi l'arbitro fischia una irregolarità. Si rovescia quindi il campo e gli irlandesi assediano pericolosamente i 5 metri azzurri, il neo entrato pilone Giosué Zilocchi commette fallo da terra e l'arbitro gli rifila un cartellino giallo. Poi sulla mischia è un in avanti a far annullare la meta di Stander. Al 65' l'inferiorità diventa doppia per il giallo al capitano e tallonatore Luca Bigi dopo un fischio per fuorigioco. Passa meno di un minuto e gli irlandesi sfruttano subito l'occasione: dalla touche costruiscono una maul inarrestabile, con Connors che si incarica di schiacciare per la doppietta (Sexton trasforma). Praticamente all'Irlanda basta gestire tempo ed energie, visto che gli azzurri si sono completamente spenti (anche prima dei gialli), per arrivare in fondo senza patemi. Anche a tempo scaduto l'ultimo possesso è irlandese e da una punizione battuta velocemente sotto i pali, la palla è aperta per Sexton che con un passaggio spettacolare trova largo a destra Keith Earls, che deve fare due passi e può schiacciare. Sexton trasforma per il 48-10 finale.

https://www.gazzetta.it/Rugby/6-nazioni/27-02-2021/rugby-sei-nazioni-italia-irlanda-10-48-4001049974967.shtml
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Messaggioda Miky88 » ven mar 19, 2021 17:06


Coppa America: Luna Rossa si inchina, New Zealand cala un poker da leggenda

Gli All Blacks della vela si confermano la Nazionale del mare più forte del mondo con la quarta vittoria in meno di 26 anni: dopo i trionfi del 1995 a San Diego, nel 2000 ad Auckland (contro Luna Rossa) con Russell Coutts. E poi dopo la “rifondazione†del 2004 inizia il lungo viaggio verso la nuova era quella di Peter Burling che infila una straordinaria doppietta con le vittorie di Bermuda nel 2017 contro Oracle (e Spithill al timone) e adesso questa combattutissima ancora con una nuova Luna Rossa (7-3) capace di impegnare i Kiwi in una battaglia senza quartiere. Ma ancora una volta la barca più veloce vince questa regata vecchia di 170 anni. Negli ultimi 26 anni Team New Zealand oltre alle 4 vittorie somma anche tre finali perse. Tutte quelle a cui ha partecipato (nel 2010 era una sfida a due fra Alinghi e Oracle) nessuno è mai riuscito a fare altrettanto.

DECIMA REGATA — Decima regata Luna Rossa parte in vantaggio, ma a metà della prima bolina (lato controvento) i Kiwi sono già passati in vantaggio. E’ una battaglia continua di virate e di incroci, alcuni dei quali a distanza ravvicinata. Ma dalla seconda bolina in poi New Zealand comincia a macinare tenendo gli italiani sempre a distanza. Gioca anche sui salti di vento di un campo che conosce alla perfezione. Per Luna Rossa non c’è nulla da fare. Resterà l’orgoglio di una campagna durissima e combattuta. Resta la vittoria nella Prada Cup, restano tre successi che all’inizio della serie di finale hanno messo un briciolo di pressione ai campioni. Resta una squadra compatta e tosta fino all’ultima regata. E la soddisfazione di avere fatto innamorare ancora gli italiani a milioni. Non è come vincere la Coppa America, ma... meglio di nulla. E Patrizio Bertelli da detto già che ci sarò anche per la 37ª.

INGLESI — I prossimi sfidanti sono gli inglesi di Ben Anslie e di Ratcliffe (signor Ineos). Si favoleggia di una Coppa a Cowes nel giro di un anno. Ma sul futuro ci sono tante chiacchere e tante voci anche contrastanti. Certo se è vero che lo sponsor Emirates si farà da parte per i Kiwi dovrà iniziare un’altra era economica. Ma partono dalla squadra di vela più forte del mondo. “Complimenti a New Zealand, ha fatto un grande lavoro, ma tanti complimenti alla nostra squadra per tutto quello che ha fatto. La storia non finisce qui Patrizio Bertelli ha detto che vuole tornare. Abbiamo più esperienza torneremo. Grazie Italiaâ€, dice Checco Bruni e a quel Grazie Italia si unisce anche Jimmy Spithill. “Grandissima esperienza vedere tutta questa gente che ci ha supportato è stato esaltante. Un grande gruppo e una grande vittoriaâ€, dice Peter Burling, che raggiunge Spithill a due vittorie.

https://www.gazzetta.it/vela/17-03-2021/coppa-america-live-luna-rossa-ci-prova-ancora-new-zealand-6-3-4001541345674.shtml
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Messaggioda Alessio76 » sab mar 20, 2021 13:17


Sci,tris del francese Pinturalt:gara,coppa gigante,coppa del mondo ,alle finali di lienzerheide

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Re: ******Sport vari******

Messaggioda Alessio76 » sab mar 20, 2021 16:48


112 edizione della Milano Sanremo vinta dal belga Stuyven in volata favorita da una imperiosa azione al termine della discesa del Poggio.

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Re: ******Sport vari******

Messaggioda Miky88 » lun mar 22, 2021 19:23


Marquez, vince la prudenza: recupero ok, ma non correrà in Qatar

Vince la prudenza. Marc Marquez non correrà in Qatar e quindi non sarà al via delle tappe iniziali del mondiale 2021 della MotoGP. Lo comunica la Honda, aggiungendo che dopo un consulto con lo staff medico del Ruber Internacional Hospital di Madrid, dove lo spagnolo è stato operato per l'ultima volta il 3 dicembre, è stato ritenuto prudente non rientrare in gara nel fine settimana nonostante la buona risposta clinica al riconsolidamento osseo dell'omero fratturato nel GP di Spagna del 2020.

PROSSIMO CONTROLLO IL 12 APRILE - Il controllo effettuato a 15 settimane dall'intervento per una pseudoartrosi infetta dell'omero destro dall'equipe medica guidata dai dottori Samuel Antuña e Ignacio Roger de Oña e composta dai dottori De Miguel, Ibarzabal e García Villanueva, ha riscontrato un progresso della formazione ossea, ma ha ritenuto prudente e necessario "non accelerare il rientro in pista di Marc Marquez dopo un periodo di così lunga inattività, evitando di mettere a rischio l'omero in un'intensa competizione". Marquez proseguirà il suo lavoro e sarà sottoposto a un altro controllo medico lunedì 12 aprile, dopo le due gare che si disputeranno sulla pista di Losail, il 28 marzo e il 4 aprile.

LA PAROLE DI MARC - Queste le parole di Marc Marquez al riguardo: "Dopo l'ultimo controllo con l'equipe medica, i dottori mi hanno avvisato che la cosa più prudente era di non prendere parte al GP del Qatar e di proseguire con il piano di recupero che abbiamo seguito nelle ultime settimane - dice lo spagnolo, che era stato inserito dalla Dorna nella lista del debrief della gara -. Mi sarebbe piaciuto poter partecipare alla gara di apertura del mondiale, ma dovremo continuare a lavorare per poter recuperare le condizioni ottimali che ci consentano di tornare in competizione".

https://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/22-03-2021/motogp-marc-marquez-non-correra-qatar-recupero-ok-ma-prudenza-4001698846859.shtml
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