MotoGP GP Austria, trionfa ancora Bagnaia e accorcia su Quartararo, gran 2°Il cielo nuvoloso di Zeltweg rischiara ulteriormente il Mondiale di Francesco Bagnaia, che vince il quinto GP stagionale, su una Ducati che piazza quattro moto nei primi cinque posti, e accorcia a -44 il suo gap dal vertice della classifica. Dove resta, saldissimo, Fabio Quartararo, straordinario secondo e accerchiato dalle fulminee Desmosedici, ma capace di capitalizzare al massimo un GP sulla carta molto difficile per la sua Yamaha. La partita iridata, con Bagnaia, alla terza vittoria di fila e ancora una volta impeccabile nei suoi trionfi, è apertissima: il francese perde sul piemontese, ma guadagna su Aleix Espargaro, 6° con l'Aprilia stringendo i denti e ora a -32 dal leader mondiale. Bel podio per Jack Miller, terzo sull'altra Ducati ufficiale, che nel giro finale costringe all'errore Jorge Martin.
CHE DESMOSEDICI — In gara le Ducati dominano, con tanti duelli in famiglia, sia fra Bagnaia e Miller, sia fra Martin ed Enea Bastianini, che si giocano la rossa ufficiale del 2023, sia fra l'australiano e Jorge Martin. Alla fine non sorridono la 'Bestia', fermato a inizio gara, pare, da un problema a un cerchione, e lo spagnolo, 10° ma con una scivolata nel finale nella lotta con Miller per il podio. Ride, invece, Luca Marini, quarto con la Desmosedici della VR46, davanti a Johann Zarco (Pramac): davvero notevole la progressione in gara del fratello di Valentino Rossi, che coglie il suo miglior risultato in top class e conferma il suo feeling con questa pista che l'anno scorso lo vide terminare quinto.
GLI ALTRI ITALIANI — Punti italiani pure per Marco Bezzecchi (Ducati VR46), 9°; Fabio Di Giannantonio (Ducati Gresini), 11°, e Andrea Dovizioso (Yamaha RNF), 15°, mentre cade Franco Morbidelli. In ombra Maverick Vinales, 13°, che sull'Aprilia non riesce a replicare le sue ultime ottime prestazioni, mentre Ktm e Suzuki, raccolgono, rispettivamente, un 7° (Brad Binder) e un 8° (Alex Rins) posto. Solita amarezza per la Honda, solo quattordicesima con Alex Marquez (team Lcr): la sola presenza del fratello Marc ai box ovviamente non basta a dare la scossa alla casa di Tokyo.
LA GARA — Al via l'interrogativo maggiore riguarda l'assalto alla nuova chicane, molto insidiosa a gruppo compatto. Le forche caudine però passano senza traumi, con Bagnaia che va in testa seguito da Bastianini, Miller e Martin per un poker Ducati che indirizza subito la gara. Joan Mir cade (high side) e si procura una frattura alla caviglia da approfondire con esami nelle prossime ore. Quartararo è quinto e in agguato mentre Miller si porta alle spalle del compagno in seconda posizione e Bastianini e Martin fanno a spallate: in gioco posizione, orgoglio e una rossa ufficiale. La bella lotta dura poco, al 6. giro Bastianini fa un lungo con degli evidenti problemi e deve arrendersi. Davanti Miller non fa il guardaspalle: osa e attacca anche Bagnaia che si difende con ordine, mentre Martin fa un dritto alla chicane (17. giro) e Quartararo gli strappa la terza posizione viaggiando con gran ritmo. Aleix Espargaro deve cedere all'arrembante Luca Marini, emerso bene alla distanza, mentre Vinales cala drasticamente. Nel finale Quarataro si avvicina a Miller con Martin in scia: battaglia aperta per la piazza d'onore. A 4 giri dalla fine il francese inventa un sorpasso da urlo su Miller alla chicane, chirurgico e implacabile. Applausi. C'è tempo per vedere la caduta di Jorge Martin all'ultimo giro nell'assalto a Jack Miller e stendere il tappeto rosso per la volata di Bagnaia: Pecco vede Quartararo avvicinarsi ai suoi scarichi, ma ne ha di più per centrare il 5° sigillo stagionale. Quello che lo fa ancora sognare.
https://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/21-08-2022/motogp-gp-austria-vittoria-di-bagnaia-secondo-quartararo.shtml