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* Mondiale di Formula 1 - seguiamolo insieme *

In questa sezione si può parlare delle varie realtà calcistiche, specialmente della nostra regione, e di altri sport a livello locale o nazionale, oppure internazionale.

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Miky88

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Messaggioda Miky88 » dom apr 01, 2018 15:56


Australia F1, Hamilton è spaziale. Pole davanti alle Ferrari: Kimi 2°, Vettel 3°

Il Top Gun a Melbourne è Lewis Hamilton: l’esibizione di un F-18 nei cieli dell’Albert Park fa da prologo alla prima pole stagionale dell’inglese della Mercedes. Con il tempo di 1’21â€164, inferiore alla pole dell’anno scorso (1’22â€188), il campione del mondo strabilia nel giro decisivo: il secondo, Raikkonen, più veloce del compagno come nelle Libere1 e Libere2, è a 0â€664: impressionante. In seconda fila Vettel (+0â€674) e Verstappen (+0â€715): la lotta per la vittoria riguarda sulla carta questi quattro, ma ha nell’inglese il favorito d’obbligo, anche se la Ferrari è apparsa in crescita rispetto alle libere. Le Red Bull, tra l'altro, si sono qualificate per la Q3 con le supersoft e dunque inizieranno la gara con una mescola differente rispetto a Mercedes e Ferrari, un fattore da considerare. Ricciardo è 5° ma perderà 3 posti in griglia vantaggio di Magnussen, Grosjean, autore di un sorpasso dubbio in pit lane a Sainz, e Hulkenberg. Chiudono i dieci Sainz e Bottas.

BRIVIDO BOTTAS — Dopo la pioggia del mattino qualifiche asciutte, ma con la pista non tanto gommata e infida. Ne sa qualcosa Bottas che in Q3 va oltre il cordolo alla prima esse e viene tradito dall’erba sintetica esterna, presumibilmente umida: la Mercedes sbanda, va per la tangente e picchia sull’esterno delle barriere. Bandiera rossa e disappunto di Wolff ai box: non ha picchiato i pugni sul tavolo come in gara l’anno scorso però la smorfia di disgusto era eloquente. Il finlandese, che ha dovuto sostituire il cambio, partirà in 15ª posizione.

COSÃŒ LA Q2 — In Q2 acuto di Vettel: il tedesco è il primo nel week end a scendere sotto l’1’22†e con il tempo di 1’21â€944 precede Hamilton (1’22â€051), Bottas (1’22â€089), Verstappen (1’22â€416) e Raikkonen (1’22â€507). Eliminate le McLaren di Alonso (11°) e Vandoorne oltre alle Force India di Perez (13°) e Ocon 15°) e la Williams di Stroll.

COSÃŒ LA Q1 — Escono nella prima fase Hartley e le Alfa Romeo Sauber di Ericsson e Leclerc – non male, alla prima qualifica in F.1 cede solo 80/1000 al suo più navigato compagno - che però si lasciano alle spalle la Williams di Sirotkin, deludente, e la Toro Rosso di Gasly. Mattatore Hamilton in 1’22â€824 davanti a Raikkonen (1’23â€096), Vettel (1’23â€348) e Verstappen (1’23â€483).

LIBERE 3 BAGNATE — Nelle Libere3, iniziate sul bagnato e terminate con la pista asciutta in traiettoria, la Ferrari aveva fatto doppietta con Vettel (1’26â€067) davanti a Raikkonen (+2â€4) ed Ericsson (Alfa Sauber) a 2â€8. Attenzione al trucco, però: i tre sono stati gli unici ad aver calzato le gomme slick ultrasoft nel finale, mentre gli altri, a cominciare da Verstappen, 4° in 1’31â€680 e focoso al punto da farsi urlare in radio “nessun eroismo sull’umidoâ€, hanno utilizzato le intermedie. Alle spalle dell’olandese volante ecco nell’ordine Sainz, Ricciardo, Bottas, Hamilton, Vandoorne ed Alonso, con Leclerc terzultimo davanti a Magnussen e Hulkenberg, mentre le Force India non hanno girato. Con le ‘Havaianas’ forse non era il caso...

http://www.gazzetta.it/Formula-1/24-03-2018/australia-f1-hamilton-spaziale-pole-alle-ferrari-kimi-2-vettel-3-2601182438.shtml
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Messaggioda Miky88 » dom apr 01, 2018 15:57


Festa Ferrari in Australia, trionfa Vettel! Hamilton battuto. Raikkonen 3°

Un pizzico di fortuna ha servito l’occasione vincente e la Ferrari non se l’è fatta scappare: Sebastian Vettel porta la sua ‘Loria’ a un meraviglioso e imprevisto successo nel GP di Australia, rappresentazione inaugurale di un’annata che per il tedesco si avvia, come l’anno scorso, con una vittoria. Stavolta però gli equilibri appaiono diversi perché Lewis Hamilton, 2° al traguardo, pareva imprendibile e il successo del Cavallino matura in condizioni fortuite, grazie a un pit stop tempestivo di Vettel in regime di Virtual Safety Car per la Haas di Grosjean ferma in pista per una ruota mal fissata, che fa girare la corsa. Seb effettua la sosta al 25° quando Hamilton e Raikkonen si erano già fermati, rispettivamente al 19° e 18° giro: forte del gap che aveva (oltre 11â€), del ‘contropiede’ in ingresso box e del vantaggio di passo, il tedesco rientra in pista davanti a Hamilton e sigilla la corsa. Il treno giusto è passato e il Cavallino ci è salito sopra.

DUELLO MANCATO — L’atteso duello con Hamilton, incredulo (“ma è stato un mio errore o è andato storto qualcosa?â€), dopo non si vede: su una pista dai sorpassi impossibili alla ripresa della gara successivamente alla VSC, 31° giro, non ci sono chance di attacco. Vettel detta il ritmo e Hamilton sbuffa dietro come un toro inferocito: aveva il passo per fare gara di testa, ma non lo spunto per passare una Ferrari che sul ritmo gara ha una marcia migliore di quanto mostrato in prova.

VITTORIA PREZIOSA — Il successo di Vettel, condito dal bel 3° posto di Raikkonen, pimpante e spesso più veloce del compagno nel week end, è oro colato per la Ferrari: la SF71H è ancora dietro alla Mercedes nella prestazione, ma adesso può affrontare meglio il suo percorso di crescita. Lo farà da una posizione di leadership, psicologicamente importante, e con l’energia positiva che un successo inculca. A Maranello sanno di dover lavorare, ma lo possono fare con meno ansia. Esattamente come a Brackley sono coscienti di avere più prestazione, ma di non potersi cullare sugli allori di una superiorità che le variabili di gara possono intaccare.

DOPO IL PODIO — Ai piedi del podio c’è Daniel Ricciardo, 4° in rimonta dall’8° posto in griglia, con la Red Bull – partite entrambe con le supersoft - che piazza il nervoso (via sbagliato e testacoda) Verstappen 6°. In mezzo a loro un Alonso fantastico, sia per la prestazione con la McLaren Renault, sia per i suoi soliti team radio da playlist: “Stai parlando troppo, conserva le energie perché la gara è lungaâ€. Destinatario il suo ingegnere di pista. A punti anche Hulkenberg (7°); Bottas, 8° da 15° al via per il botto in Q3 e il -5 in griglia per la sostituzione del cambio e di due componenti della power unit; Vandoorne (9°) e Sainz, 10°. Decoroso il debutto di Leclerc, 13° con l’Alfa Romeo Sauber, mentre l’altro rookie, Sirotkin, va k.o.

LA GARA — Via regolare, con il gruppo che passa indenne gli imbuti delle prime curve e si sgrana. Il poleman Hamilton allunga, insidiato da Raikkonen solo nei primi metri, mentre pure Vettel si accoda. Dietro a questo trio, Verstappen va in testacoda nel tentativo di rimontare Magnussen e Ricciardo risale. Al 18° giro si ferma Raikkonen, seguito il giro successivo da Hamilton che pare controllare la corsa nella noia. Mal gliene incolse. Seb resta in pista fino al 25°, quando il muretto Ferrari sfrutta l’assist involontario del box Haas che monta male una gomma a Grosjean, fermo in pista. È la svolta della gara: la sosta del tedesco avviene mentre in pista c’è la Virtual Safety Car ed è lì che costruisce il vantaggio per rientrare in pista davanti a Hamilton. Che a 11 giri dalla fine prova un attacco, verbale: “Andiamo a prenderlo, ho prestazioneâ€, grida al suo box. Ma un errore poche curve dopo vanifica lo slancio dell’inglese. E rende grande la giornata Ferrari.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/25-03-2018/f1-ferrari-australia-vettel-hamilton-raikkonen-26022971813.shtml
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Messaggioda Miky88 » dom apr 08, 2018 12:50


Bahrain, pole di Vettel! Prima fila Ferrari. Hamilton parte 9°

Stavolta non c'è alcun bottone magico Mercedes che tenga, la prima fila del GP del Bahrain è tutta Ferrari. Rispetto a Melbourne è il Cavallino il più veloce di tutti: con Sebastian Vettel. Il tedesco, alla 51ªesima pole della carriera, non partiva davanti a tutti dallo scorso GP del Messico. E domani lo farà con Kimi Raikkonen al suo fianco, la situazione ideale per impostare un GP tutto al comando.

COME NEL 2004? — Un risultato stupendo perché dopo la vittoria di Seb in Australia, il Cavallino può puntare con grande decisione alla seconda vittoria consecutiva di questo 2018. E sarebbe una gran cosa perché l'ultima volta che la Ferrari vinse i primi due GP del campionato fu nell'ormai lontanissimo 2004 con Michael Schumacher: anno magico perché fu poi Mondiale. Ma è giusto non correre troppo perché c'è prima tutto un GP da conquistare.

GRANDI SOGNI — Certo il terzo posto di Bottas e le cinque posizioni di penalità a Hamilton che hanno spedito l'iridato in carica in nona posizione autorizzano grandi sogni in vista della gara che scatta domenica alle 17.10 italiane. Per non dire del k.o. in Q1 che ha messo fuori causa pure un altro potenziale avversario, Max Verstappen. L'olandese è uscito di pista per un anomalo extra di potenza del suo motore e non ha potuto proseguire le qualifiche: partirà solo 15°. I migliori tempi di Raikkonen nelle libere di ieri e di oggi avevano già annunciato una SF71H in palla, e in qualifica oggi si è confermato tutto, in ossequio all'ormai proverbiale e storico buon rendimento delle vetture rosse su questo tracciato. Un problema in prospettiva può diventare la sostituzione della centralina sulla vettura di Vettel: essendo per regolamento solo due quelle consentite in stagione, dalla prossima sostituzione scatteranno le penalità.

COSÌ LA Q1 E LA Q2 — In seconda fila con Bottas scatterà Ricciardo, mentre dalla terza fila scatteranno il sorprendente Gasly con la Toro Rosso e la Haas di Magnussen, mentre in quarta ci saranno Hulkenberg e Ocon. In Q1 qualificazione col brivido per Fernando Alonso, che ha superato il taglio con lo stesso crono di Grosjean, eliminato però perché il tempo lo ha stabilito dopo. Eliminate anche le due Alfa Romeo Sauber di Ericsson e Leclerc e le due Williams di Sirotkin e Stroll. In Q2 velocissimi Vettel e Hamilton. Eliminati Hartley, Perez, Alonso, Vandoorne e Verstappen, senza tempo per l'incidente in Q1 che aveva chiuso al quarto posto. Domenica alle 17.10 il via del GP.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/07-04-2018/f1-bahrain-pole-vettel-prima-fila-ferrari-hamilton-parte-9-260336861999.shtml
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Messaggioda Miky88 » mar apr 10, 2018 11:28


F1 Bahrain, capolavoro Vettel! La Ferrari beffa Bottas e Hamilton

E due! Due vittorie sue due gare, punteggio pieno in classifica, una macchina che risponde bene e una squadra che sa reagire alle difficoltà. Che Sebastian Vettel, in Bahrain! E soprattutto che Ferrari! Il tedesco ha vinto anche la seconda prova del Mondiale, festeggiando alla grande il suo 200° GP in F.1. Ha preceduto Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, un sorprendente Gasly con la Toro Rosso e la Haas di Magnussen. E la classifica sorride. Era dal 2004 che il Cavallino non vinceva le prime due gare della stagione, con Michael Schumacher. A fine anno fu Mondiale, in questo 2018 chissà.

CHE FREDDEZZA — Peccato per il ritiro di Kimi Raikkonen, ripartito troppo presto al 36° giro con la gomma posteriore sinistra non ancora cambiata. Nella ripartenza ha investito un meccanico che è stato subito soccorso. Proprio in quegli istanti concitati, oggi il Cavallino ha mostrato la freddezza che aveva mostrato a Melbourne, cambiando la strategia in corsa e beffando ancora la Mercedes, che pensava di avere la gara in pugno con la strategia a una sola sosta. La Ferrari ha capito che le due soste avrebbero regalato la vittoria ai rivali e ha ordinato a Vettel di non fermarsi più con le soft, montate al 21° giro. L'azzardo ha pagato: 36 giri con la gomma gialla e il manico di Sebastian, davvero bravo, sono stati la chiave per la vittoria.

ESAME DI CINESE — Cinica, concreta e per ora sempre vincente. Cosa si può volere di più da questa Ferrari? Forse manca solo quello di cui ha parlato giovedì in Bahrain proprio Vettel, l'ultimo gradino, cioè la velocità su tutte le piste. In Australia si è vista una Ferrari capace di capitalizzare al massimo l'unica piccola occasione che la Mercedes le ha concesso. In questo weekend abbiamo invece ammirato tanta concretezza e freddezza: dalle libere alle qualifiche, al GP, il Cavallino ha sfruttato bene la sua tradizionale velocità e adattabilità al caldo e al tracciato del piccolo regno mediorientale. Ma questo è un campionato lungo, e se si pensa che a Melbourne la gara era nelle mani di Hamilton e che anche l'anno scorso le rosse vinsero in Australia e in Bahrain (e poi sappiamo com'è finita), ecco che l'esaltazione oggi sarebbe un peccato capitale. Tra sette giorni in Cina ci sarà invece una bella verifica. Perché l'anno scorso ci vinse Hamilton: un successo rosso sarebbe un avviso importante, ai rivali e al campionato.

EMOZIONI AL VIA — Oggi però la Ferrari è stata favolosa come a Melbourne, quando la Virtual Safety Car diede a Vettel l'occasione di passare in testa. La prima fila conquistata sabato ha permesso a Seb di controllare la corsa all'inizio. Ma poi la Mercedes ha mostrato ancora una volta la loro velocità e ci è voluto un cambio di strategia in corsa per spuntarla. Al via il tedesco e Bottas sono scattati bene sfruttando il lato pulito della pista e la Mercedes del finlandese ha scavalcato la rossa di Raikkonen. Un disastro l'avvio delle Red Bull che hanno perso Ricciardo (la macchina gli si è letteralmente spenta) e Verstappen. L'olandese si è toccato con Hamilton e la sua posteriore sinistra si è afflosciata, costringendo il pilota della Red Bull a un giro lento per tornare ai box per il cambio in regime di Virtual Safety Car.

TRIPLO HAMILTON! — Alla ripartenza del 5° giro spettacolare Lewis Hamilton che in rettilineo ha affiancato Alonso e ha intuito che a destra c'erano spazio e velocità per staccare lungo e mangiarsi anche Ocon e Hulkenberg: manovra riuscita e indimenticabile triplo sorpasso! Liberandosi poi di Magnussen e Gasly, ha guadagnato presto la quarta posizione, ma a quel punto con un ritardo dalle Ferrari e da Bottas di una decina di secondi, di 14 da Vettel. A quel punto è stata tutta una valutazione di velocità e gomma. Perché mentre i primi tre sono partiti con gomma supersoft, Hamilton ha lavorato per allungare lo stint, essendo scattato con gomma soft, puntando a un GP con una sola sosta.

STRATEGIA PRO BOTTAS — Cruciale il momento del primo pit stop, perché la Mercedes ha cercato di sparigliare le carte in tavola. Al 19° e 20° giro Vettel e Raikkonen hanno rivelato di essere su una strategia a due soste montando le soft. Al 21°, invece, Bottas ha montato le medie per andare fino alla fine, mettendosi al pari di Hamilton, che ha proseguito fuori fino al 26° giro prima della sua annunciata unica sosta. Vettel ha così dovuto spingere forte per guadagnare margine su Bottas, a quel punto il rivale per la vittoria. Il problema è che quel margine non è saltato fuori. Mercedes con la gara in pugno.

CAPOLAVORO SEB — Al 36° giro ci si è aggiunto il ritiro di Raikkonen con tanta paura ai box del Cavallino. Il finlandese è entrato per la seconda sosta ed è ripartito troppo presto colpendo un meccanico che è stato subito soccorso. Kimi si è subito fermato perché la posteriore sinistra non era stata cambiata e dunque amaro ritiro. Proprio in questi delicati momenti il capolavoro del Cavallino: a Vettel è stato ordinato di restare in pista perché la seconda sosta avrebbe significato vittoria sicura della Mercedes. Seb ha fatto la differenza, rendendo possibile quello che la Mercedes non pensava potesse accadere: 36 giri sulle soft. Con resistenza finale al disperato assalto di Bottas. Questo Cavallino non scherza per niente.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/08-04-2018/bahrain-capolavoro-vettel-ferrari-beffa-bottas-hamilton-260361955638.shtml
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Messaggioda Miky88 » sab apr 14, 2018 15:46


F1 Magia Vettel: pole a Shanghai con Raikkonen gran 2°; Hamilton 4°

E’ dolce la colazione italiana: la lotta per la pole si risolve in un braccio di ferro tra i due piloti di Maranello che si risolve a vantaggio di Sebastian Vettel per soli 87 millesimi, tutti guadagnati nell’ultimo settore, dalla staccata del lungo rettifilo al passaggio sul traguardo, due curve e un rettilineo e mezzo. Per il leader del Mondiale il trampolino di lancio verso un terzo successo stagionale, il terzo consecutivo che fa tornare le lancette della storia indietro ai tempi di Michael Schumacher. "Macchina grande, macchina rossa", ha gridato alla radio il tedesco dopo che dal box gli avevano garantito il sorpasso su Kimi Raikkonen, autore del miglior tempo nel primo dei due tentativi di qualifica. "Non è quello che volevo, ma domani la gara è lunga", ha detto il finlandese non nascondendo la propria delusione. "Non ero stato perfetto al primo giro ma sapevo di avere margine", ha invece sostenuto Seb.

MERCEDES ANNICHILITA — E la Mercedes? Annichilita sulla pista dove dal 2014 aveva sempre vinto: battuta proprio nelle condizioni che sulla carta dovevano favorirla perché il freddo (15 gradi la temperatura dell’asfalto) ha reso precaria l’aderenza delle frecce d’argento che hanno arrancato per tutta la giornata e Hamilton, recordman di pole, si è addirittura dovuto accontentare della quarta piazza alle spalle di Bottas. Davvero difficile immaginare che le frecce d’argento possano capovolgere il pronostico. Dietro le due Mercedes, le due Red Bull con Verstappen e Ricciardo, quindi Hulkenberg, Perez, Sainz e Grosejean.

IN Q1 — In Q1 subito Ferrari davanti con Vettel che precede Raikkonen di ben tre decimi; quindi Bottas, Verstappen e Hamilton nella stessa sequenza con cui si erano concluse le libere. Tutti con gomme ultrasoffici. Ma gli occhi sono tutti puntati sul box della Red Bull dove i meccanici sfidano il cronometro per riuscire a montare la power unit di Ricciardo in tempo: l’australiano esce quando mancano meno di 4 minuti alla bandiera a scacchi e centra il 13° tempo. La battaglia per evitare l’esclusione dalla Q2 vede vincere Hartley (Toro Rosso) su Sirotkin (Williams), Gasly (Toro Rosso), Stroll (Williams), Leclerc che ha provato anche il brivido di un testa coda all’uscita dell’ultima curva (era capitato pure l’anno scorso con la stessa Sauber al nostro Giovinazzi con conseguenze peggiori) ed Ericsson: escono così subito di scena le monoposto svizzere "brandizzate" Alfa Romeo.

LA Q2 — In Q2 si comincia a pensare in ottica gara: Ferrari e Mercedes scendono in pista con le gomme soffici con Raikkonen che fa meglio di Vettel, quindi Ricciardo (ultra), Bottas, Verstappen (ultra) e Hamilton. Al secondo tentativo Vettel e Raikkonen scendono in pista con le gomme violette ma è solo per saggiarne le condizioni in vista della battaglia per la pole, nessuno dei due completa il giro e dunque domani si schiereranno come Lewis e Valtteri sullo schieramento con le gomme gialle. Il disegno è quello di affrontare la prima parte della competizione con questo pneumatico per poi passare alla mescola media e giungere così al traguardo. Usando il party mode, il campione del mondo scende a 1’31â€9, un decimo più lento il suo compagno di squadra. A completare la top ten un eccellente Hulkenberg (quinto con la Renault), Grosjean (Haas), Ricciardo, Verstappen con le due Red Bull, Perez (Force India) e Sainz (Renault). Escluso eccellente Alonso 13°, dietro Magnussen e Ocon. Fuori anche Vandoorne e Hartley.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/14-04-2018/f1-magia-vettel-pole-shanghai-raikkonen-gran-2-hamilton-4-260514284257.shtml
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Messaggioda Miky88 » dom apr 15, 2018 14:41


Cina, colpo Ricciardo! Raikkonen 3°. Vettel speronato da Verstappen

Fossimo in Christian Horner e Daniel Ricciardo inviteremmo a cena Pierre Gasly: la rovinosa staccata con la quale al 31° giro è finito nella fiancata del compagno Brendon Hartley ha cambiato il destino di questo, pazzo e divertente GP di Cina. I detriti lasciati sulla pista dalle due Toro Rosso hanno costretto la Safety Car a scendere in pista e al box della Red Bull hanno colto l’occasione per un secondo pit che ha spedito in pista Max Verstappen e appunto l’australiano con un treno di gomme gialle.

TRASFORMATE — Le due vetture che sino alle qualifiche sono apparse trasformate e con due attaccanti al volante hanno stravolto una gara che la Ferrari stava ormai perdendo. Merito sin lì di Bottas prima bravissimo in partenza a infilarsi tra Vettel e Raikkonen e poi, con due parziali da record, a scavalcare il tedesco dopo il cambio gomme di quest’ultimo, risultato un secondo più lento (effetto di ciò che è capitato in Bahrain?).

KIMI STOPPER — La Ferrari a quel punto ha provato a giocarsi la carta Raikkonen in chiave "stopper", lasciandolo in pista sino al 26° giro, ma il finlandese con le soft ormai finite è diventato una preda per Bottas che per non finire a tenaglia ha passato il ferrarista alla curva 2. Ma appunto la gara ha avuto una scossa dopo la Safety quando Verstappen e Ricciardo si sono scatenati: Max, dimostrandosi ancora troppo focoso, ha dapprima rischiato il contatto con un Hamilton davvero opaco, ma poi ha esagerato con Vettel al tornantino, finendo con la rossa in testacoda e rimediando per questo 10†di penalità (gli stessi inflitti a Gasly). Invece Ricciardo rispetto a Max non ha sbagliato e ha infilato in serie Hamilton al 40°, Vettel al 42° e Bottas al 44°: strepitoso e vincitore con pieno merito.

VETTEL DELUSO — La gara di Seb, che era sin lì in scia di Bottas, si è come spenta e, con le gomme ormai degradate, alla fine il leader del mondiale è stato superato con una spallata pure da Fernando Alonso. Consola poco il podio di Raikkonen in una giornata dove Hamilton, comunque 4°, recupera 8 punti a Vettel e la Ferrari perde la leadership tra i costruttori a vantaggio della Mercedes.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/15-04-2018/f1-cina-ricciardo-raikkonen-vettel-verstappen-260541535189.shtml
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Messaggioda Miky88 » dom apr 29, 2018 10:36


Formula 1, Vettel: terza pole di fila. A Baku Hamilton insegue: 2°

Ancora Sebastian Vettel: dopo Bahrain e Cina il tedesco conquista la terza pole consecutiva, la terza di una stagione che lo già proiettato in testa al campionato. L’1’41â€498 firmato con le Pirelli ultraviolette nel primo tentativo è stato sufficiente per raggiungere l’obiettivo, nonostante un errore nel secondo tentativo in cui non ha migliorato la sua prestazione. L’unico davvero in grado di spegnergli il sorriso sofferente (in queste giorni è stato colpito da un poco estetico herpes) poteva essere Kimi Raikkonen che dopo due primi settori strepitosi, ha perso il controllo della sua Ferrari proprio in uscita dell’ultima curva prima del lungo rettifilo e non è riuscito a migliorare il sesto tempo. Prestazione mediocre di fronte a una Ferrari che in qualifica sta diventando imbattibile.

HAMILTON SI ACCODA — Se ne sta rendendo conto anche Lewis Hamilton: l’inglese solo nel primo settore è riuscito a stare a livello del leader iridato, ma nella parte guidata, che si snoda nella città vecchia, la sua Mercedes scivolava troppo e alla fine si è dovuto arrendere per un decimo e sette. In seconda fila Bottas con l’altra Freccia d’Argento e poi Max Verstappen, quindi appunto Raikkonen e Ocon, che avranno il vantaggio nei primi km di poter scattare con le ultrasoft, mentre Perez in quarta avrà a fianco Sainz, in quanto la sostituzione del cambio farà precipitare Hulkenberg dal nono al 14° posto sullo schieramento. Vettel ovviamente è il principale indiziato a inserire il proprio nome sull’albo d’oro, ma in gara le cose potrebbe essere differenti: i big partiranno con le supersoft e con quel tipo di mescola le distanze tra Ferrari, Mercedes e Red Bull sono praticamente azzerate. Decisive potranno dunque essere, oltre che le scelte strategiche e la velocità nei cambi gomme, anche le eventuali Safety Car.

LA Q1 — Si parte sotto un cielo carico di nubi e con un forte vento. L’asfalto segna 26 gradi, l’aria 22. Il primo colpo di scena lo offre Romain Grosjean che dopo un lungo alla curva 3 nel primo giro lanciato, resta con la marcia bloccata in folle. La sua qualifica finisce prima ancora di iniziare. Il secondo vede per protagonisti i due piloti della Toro Rosso, già scontratisi in Cina due settimane fa: Hartley, vittima di una foratura, procede lentamente in traiettoria dopo una curva a gomito, Gasly piomba su di lui e per evitarlo finisce pericolosamente sul cordolo, prima di finire lungo alla curva 15. “Inaccettabileâ€, urla via radio il francese. Dai box cercano di calmarlo: “Aveva una foratura, non poteva farci nullaâ€. Il neozelandese si scusa via radio: “Scusate, non l’ho visto, mi sono spostato ma dalla parte sbagliata: mi sento uno stupidoâ€. Si tira un sospiro di sollievo dalle parti del box faentino anche se i due restano subito esclusi in Q1 insieme a Vandoorne (McLaren), Ericsson (Sauber) e appunto Grosjean (Haas). Il miglior tempo invece va a Raikkonen che precede di poco più di un decimo Verstappen, quindi un redivivo Hamilton, Vettel e Ricciardo.

LA Q2 — Hamilton e Bottas, Vettel e Raikkonen, Verstappen e Ricciardo scendono in pista con le supersoft: l’idea ovviamente è di modificare la strategia, allungando il primo stint (per montare poi le soft sino al traguardo?) Mossa che riesce a tutti tranne a Kimi, il quale, autore di due dritti, è costretto a qualificarsi nei 10 con le ultra soft. Suo alla fine il miglior tempo davanti a Hamilton, Bottas, Verstappen, Ocon e Vettel: questi ultimi - tranne il francese della Force India - partiranno domani con le supersoft malgrado abbiano preferito scendere sul tracciato una seconda volta con un treno di ultra per "controllare" la situazione. Esclusi le due Williams di Stroll e Sirotkin, Alonso con la McLaren, Leclerc (Sauber) e Magnussen con la seconda Haas.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/28-04-2018/formula1-vettel-terza-pole-fila-baku-hamilton-insegue-2-260893521781.shtml
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Messaggioda Miky88 » lun apr 30, 2018 15:30


F1 Baku, Hamilton 1° in contropiede; 2° Kimi; Vettel 4°; autoscontro Red Bull

Esce il numero 44 dalla roulette azera. Quello di Lewis Hamilton. Una corsa incredibile quella di Baku che Sebastian Vettel e la Ferrari avevano in pugno sino a 11 giri dalla fine quando il duo della Red Bull, dopo aver rischiato già al 12° e al 27° giro lo scontro fratricida, sono riusciti nell’intento di buttarsi fuori: colpa di Ricciardo stavolta che, prendendo la scia di Verstappen, si è fatto risucchiare dalla Red Bull numero 33, tamponandola violentemente in un rettifilo dove si superano i 340 all’ora: reprimenda comminata a entrambi a fine gara. Era la svolta perché la Mercedes, imitando la mossa della disperazione studiato da Inaki Rueda, lo stratega di Maranello in Australia, aveva lasciato in pista sino ad allora Valterri Bottas, sperando in una Safety Car. In quel modo il finlandese si è ritrovato a conservare il comando, facendo il pit con la macchina della direzione di corsa in pista, e issandosi al comando che aveva ereditato dieci giri prima con la sosta di Vettel.

GROSJEAN E L'ATTACCO DI SEB — Ma i colpi di scena non sono finiti lì perché quando finalmente la Safety è uscita di scena, ben 7 giri dopo in quanto Grosjean aveva pensato bene di finire a muro mentre riscaldava le gomme, si è come disputato un altro mini GP dove Vettel, in scia a Bottas ha tentato il tutto per tutto, tirando una staccata violenta alla prima curva: tentativo fallito. Finito lungo e con l’anteriore sinistra spiattellata, il tedesco si è reso così vulnerabile all’attacco di Hamilton e Raikkonen e vittima delle vibrazioni è stato pure passato da Perez.

LA FORATURA DI BOTTAS — Quando ormai Valterri già sentiva nella bocca il sapore dello champagne, ecco il secondo colpo di scena: la sua Mercedes colpiva un detrito nel lungo rettifilo che forava il pneumatico. E così, complici le difficoltà di Vettel, Hamilton si ritrovata tra le mani dopo un fine settimana comunque complicato quella vittoria che gli era sfuggita un anno fa e la testa del mondiale: +4 sul tedesco. A far festa con lui sul podio Raikkonen, che al via aveva messo fuori combattimento Ocon, e Perez: tutti e due sono finiti sotto inchiesta, il primo per l’incidente con Ocon, il secondo per il sorpasso in regime di Safety Car, ma non hanno ricevuto alcuna penalità a fine gara.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/29-04-2018/formula1-baku-hamilton-1-contropiede-2-kimi-vettel-4-autoscontro-red-bull-260922372011.shtml
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Messaggioda Miky88 » dom mag 13, 2018 16:50


Spagna, Lewis in pole! Poi Bottas. Seb e Kimi, seconda fila.

Prima fila tutta Mercedes al Montmelò e pole position numero 74 in carriera di uno strepitoso Lewis Hamilton (1’16â€173) nel GP di Spagna, prima gara europea della stagione. Il britannico ha fatto il tempo in Q3 con le supersoft montate: in prima fila partirà al fianco del compagno Valtteri Bottas. In seconda fila Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, ma il tedesco della rossa (gomme soft) può comunque essere ottimista in vista della gara. Alle loro spalle le due Red Bull di Max Verstappen e Daniel Ricciardo. Buon ottavo posto per Fernando Alonso.

ELIMINATI — Le qualifiche hanno visto l’eliminazione in Q1 (oltre a Hartley, neppure ripartito con la sua Toro Rosso dopo il botto del neozelandese alla fine delle FP3) Stroll, Sirotkin (che disastro, le Williams), Ericsson e Hulkenberg), la sessione in cui Vettel ha fatto il primo record di giornata della pista, poi abbassato ancora, precedendo Raikkonen e le due Mercedes.

Q2 ILLUSORIA — In Q2 Vettel ancora protagonista ha ritoccato il record (1’16â€802), sempre inseguito da Raikkonen (a due decimi). Mercedes solo all’apparenza in difficoltà: Hamilton quarto dietro a Bottas, e costretto più volte a correggere la traiettoria di una W09 molto nervosa (“troppi detriti in pista, è pericolosoâ€, si è lamentato il britannico). Eliminati poi in Q2 Vandoorne, Gasly, Ocon, Leclerc e Perez, prima dell’avvincente duello in Q3 che ha premiato le Frecce d’argento.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/12-05-2018/spagna-hamilton-pole-poi-bottas-ferrari-vettel-raikkonen-seconda-fila-2708170561.shtml
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Messaggioda Miky88 » dom mag 13, 2018 16:51


Spagna, trionfo Mercedes: Hamilton su Bottas. Ferrari, Vettel solo 4°

Prima doppietta Mercedes della stagione e imprevista resa Ferrari nel GP di Spagna a Montmelò, con il successo mai in discussione di Lewis Hamilton (vittoria numero 64 in carriera) davanti al compagno Valtteri Bottas. Alle spalle delle due W09, Max Verstappen e Sebastian Vettel. Ritirato per problemi elettrici al 26° giro Kimi Raikkonen, che era in pista con la nuova power unit montata dopo le FP3 di ieri.

ILLUSIONE — E dire che la partenza di Vettel era stata perfetta: Seb brucia Bottas al via, si mette subito alle spalle del leader Hamilton, mentre nel gruppo succede il finimondo: Grosjean va in testacoda e nel tentativo di controllare la sua Haas perde il controllo e coinvolge nel botto prima Hulkenberg (parte anteriore della Renault distrutta) e poi la Toro Rosso di Gasly: il francese, che si scusa subito con il team, finisce sotto investigazione da parte dei commissari.

MARTELLO — Ma il passo di Hamilton è impressionante, infila tre nuovi giri record del tracciato nei primi sei passaggi e allunga su Vettel, che dopo 16 giri scivola a 7†dal britannico e al giro successivo rientra e passa alle medie. Il pit stop di Bottas regala provvisoriamente una posizione a Raikkonen, con le due Red Bull alle spalle. Ma proprio il finlandese alla fine del 25° giro lamenta un vistoso calo di potenza: fine anticipata del GP per il finlandese.

LEWIS REGOLARE — Là davanti, Hamilton continua con il suo passo regolare, e Vettel non riesce mai a insidiarlo: il suo ritardo sale da 10†sino a 30†al 55° passaggio. Al giro 38 le Red Bull a livello di durata degli pneumatici avrebbero un vantaggio di 16 giri su Bottas, di 14 su Bottas e di 9 su Hamilton, ma nessuno si ferma fra i tre davanti sino alla fine. E il GP si chiude così, con una doppietta Mercedes che permette a Hamilton di aumentare il suo vantaggio su Vettel in classifica portandolo a + 17 (95 punti contro 78), mentre Bottas scavalca Raikkonen e sale a quota 58. Sul podio sale anche Verstappen, nonostante l’ala anteriore danneggiata in un contatto con Stroll. Dietro a Vettel, si piazzano Ricciardo, Magnussen, Sainz e Alonso.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/13-05-2018/spagna-trionfo-mercedes-hamilton-bottas-ferrari-vettel-solo-4-27040975150.shtml
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Messaggioda Miky88 » dom mag 27, 2018 17:22


Monaco, favoloso Ricciardo. Ferrari in prima fila con Vettel, Verstappen ultimo

Strepitoso Daniel Ricciardo. L'australiano della Red Bull ha conquistato la pole position del GP di Monaco con un eccezionale 1'10"810 che non ha lasciato scampo a Ferrari e Mercedes. Sebastian Vettel ha limitato i danni conquistato un'ottima prima fila davanti al rivale iridato Lewis Hamilton, relegato al terzo posto. Quarto è Kimi Raikkonen con la seconda Ferrari. Quinto Valtteri Bottas con la seconda rossa. Per Ricciardo è una pole speciale, la seconda della carriera dopo quella del 2016. Realizzata dove? Proprio a Montecarlo. Per Daniel è dunque un'occasione unica per provare a vincere la gara, confermando di avere in mani una macchina molto ben bilanciata. Sempre che la Ferrari di Vettel, lì a fianco, non riesca a inventarsi un sorpasso.

DISASTRO VERSTAPPEN — In casa Red Bull, però, non si può sorridere del tutto perché alla prestazione di Ricciardo fa da contraltare il disastro Max Verstappen, che non è riuscito nemmeno a disputare le qualifiche a causa dell'incidente che lo ha visto protagonista a 8 minuti dalla fine delle terze prove libere che aveva dominato. L'olandese era andato a sbattere contro le barriere alle Piscine costringendo i meccanici a rifargli tutto l'anteriore. Ma in due ore gli uomini della Red Bull non sono riusciti a compiere il miracolo. Anzi, hanno pure scoperto che il cambio andava sostituito e quindi Max si era anche beccato 5 posizioni in griglia prima dell'inizio della sessione. Che poi non ha nemmeno disputato. Ai box ha ringraziato i meccanici, ma ormai la frittata era fatta. E sapere che la sua macchina su questa pista è realmente competitiva non può che accrescere la tensione.

COSÌ Q1 E Q2 — In Q1 eliminati oltre all'olandese anche Hartley, Ericsson, Stroll e Magnussen. Di Daniel Ricciardo il miglior tempo. In Q2 qualche apprensione per i due della Mercedes, che hanno provato a qualificarsi con le gomme ultrasoft per provare a partire con una mescola che consentisse loro di allungare lo stint di gara. L'esperimento però non è riuscito, e sia Hamilton sia Bottas hanno dovuto montare le ipersoft per qualificarsi. Eliminati Hulkenberg, Vandoorne, Sirotkin, Leclerc e Grosjean. Domenica alle 15.10 il via del GP.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/26-05-2018/monaco-favoloso-ricciardo-ferrari-prima-fila-vettel-verstappen-ultimo-270402565125.shtml
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Messaggioda Miky88 » dom mag 27, 2018 17:23


Monaco, trionfa Ricciardo. Ferrari, Vettel secondo. Hamilton podio

Perfetto Daniel Ricciardo. L'australiano della Red Bull ha finalmente vinto il GP di Monaco, una vittoria che inseguiva da tempo e che nelle ultime due stagioni aveva solo sfiorato. Supportato da una grande Red Bull e nonostante un problema alla power unit Renault, Daniel ha portato a casa il prestigioso successo nel Principato, in una gara sostanzialmente a senso unico, ravvivata solo da una Virtual Safety Car nel finale per un incidente tra Hartley e Leclerc a 6 giri dalla fine.

FERRARI SECONDA — La Ferrari si accontenta del secondo posto di Sebastian Vettel, che ha conservato la posizione della qualifica e rosicchiato qualche punticino in classifica a Lewis Hamilton, terzo con una Mercedes meno brillante del solito. Quarto e quinto posto per Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas. Poi Ocon, Gasly, Hulkenberg, Verstappen e Sainz.

PARTENZA NORMALE — Alla partenza tutto come prevedibile senza scossoni: Ricciardo e Vettel sono scattati bene e le posizioni alla prima curva sono rimaste invariate. Dietro a Red Bull e Ferrari si sono accodati Hamilton e Raikkonen con Mercedes e seconda rossa. Vettel ha provato ad avvicinarsi a Ricciardo, ma l'australiano è stato attento a non lasciare aperto alcun varco e ha iniziato ad allungare per tenere la Ferrari a distanza di sicurezza.

PRIMA SOSTA — Le gomme ipersoft hanno iniziato presto il loro degrado e così il momento del pit stop è arrivato rapido. Ha inaugurato la girandola delle soste Hamilton, in difficoltà con l'anteriore sinistra. L'inglese si è fermato al 12° giro e 4 giri dopo è toccato alla Ferrari di Vettel. Due giri dopo il turno di Ricciardo e Raikkonen: tutti i pit stop sono stati eseguiti perfettamente e così le prime 4 posizioni non sono cambiate con Ricciardo a mantenere il comando davanti a Vettel, Hamilton e Raikkonen. Dietro di loro strategia differenziata per Bottas che rispetto ai rivali con le ultrasoft ha deciso di montare le supersoft.

PROBLEMI RICCIARDO — Verso il 30° giro un colpo di scena: Ricciardo ha accusato un problema alla power unit, così Vettel si è avvicinato alla Red Bull dell'australiano, studiando un modo per portare un attacco. Ma il leader della gara, pur rallentando, è riuscito a mantenere il comando e così facendo ha favorito il rientro della Mercedes di Hamilton, che si è incollato agli scarichi di Vettel. E dietro di loro anche Raikkonen e Bottas.

RECUPERO MAX — A 18 giri dalla fine Ricciardo e Vettel hanno di nuovo alzato il ritmo e Hamilton si è un po' staccato. Dietro di loro da segnalare la gara di Max Verstappen, che scattato dall'ultima casella è riuscito a recuperare fino alla zona punti. L'ennesimo motivo di rammarico, per l'olandese: guardando alla gara di Ricciardo, è facile intuire come oggi una doppietta Red Bull sarebbe stata uno scenario più che realistico. Dai box della Ferrari è partito per Vettel il messaggio di provare a impensierire Ricciardo nel finale di gara. Ma non c'è stato verso, stavolta la beffa per Daniel non è arrivata: settima vittoria della carriera e tanti applausi.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/27-05-2018/f1-monaco-trionfa-ricciardo-ferrari-vettel-secondo-hamilton-podio-270428228616.shtml
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Messaggioda Miky88 » lun giu 11, 2018 16:20


Formula1 Montreal, re Vettel: pole; Bottas 2°, Hamilton è 4°

Il digiuno è finito: dopo 17 anni la Ferrari torna in pole position nel GP del Canada. Lo fa grazie a Sebastian Vettel, che sulla pista dell'isola di Notre Dame coglie la sua quarta pole stagionale e batte per 93 millesimi la Mercedes di Bottas. In seconda fila Verstappen, che aveva dominato tutte le precedenti sessioni di libere ma ha mancato il guizzo vincente per 173 millesimi, e Hamilton, 4° a 0"232, ma temibile sul passo gara. Raikkonen, che sbaglia nell'ultimo tentativo finendo sull'erba con le ruote di sinistra della sua rossa alla curva 2, scatterà dalla quinta posizione (+0"331) davanti a Ricciardo (+0"352). L'australiano della Red Bull, però, al pari del compagno partirà con le hypersoft diversamente da Mercedes e Ferrari: scelta che potrebbe sparigliare strategia e tattiche.

PALPITANTE — Qualifica palpitante: Bottas è il primo nella storia della pista canadese a scendere sotto il muro dell'1'11" (1'10"857), ma Vettel se lo mette subito alle spalle (1'10"776) e poi stampa il tempo record in 1'10"764, dimostrando di aver studiato bene "i compiti a casa" che si era prefissato dopo un venerdì non eccelso. Completano i dieci: 7° Hulkenberg, 8° Ocon, 9° Sainz e 10° Perez. La Ferrari non conquistava la pole in Canada dal 2001 con Michael Schumacher: era il 9 giugno, come oggi. Corsi e ricorsi...

LA Q2 SI TINGE DI ROSA — In Q2 le Red Bull di Ricciardo e Verstappen segnano il primo e secondo tempo, con l'australiano davanti in 1'11"434 a precedere il compagno di 33/1000, usando la mescola hypersoft con cui prenderanno il via della gara. Scelta diversa da Ferrari (4° Vettel e 5° Raikkonen) e Mercedes (3° Bottas e 6° Hamilton) che scatteranno con le ultrasoft. Eliminati Magnussen, Hartley, Leclerc, Vandoorne e Alonso.

Q1 AFFUMICATA — La prima fiammata è di Grosjean, e non è un modo di dire: dopo pochi secondi di Q1 la sua Haas viene avvolta da una nuvola di fumo bianco in pit lane. Fine dela corsa ancor prima di iniziare per il pilota francese. Il miglior tempo è di Vettel in 1'11"710, davanti a Raikkonen (+15/1000), Hamilton (+125/1000) e Bottas (+240/1000), mentre vengono eliminato, oltre a Grosjean, Gasly, Stroll, Sirotkin ed Ericsson, protagonista anche di una evidente toccata contro un muro.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/09-06-2018/formula1-montreal-re-vettel-pole-bottas-2-hamilton-4-270786555192.shtml
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Messaggioda Miky88 » lun giu 11, 2018 16:21


Bandiera a scacchi in Canada, che gaffe! La Fia: "Errore deplorevole"

È stato un errore di comunicazione. Così il direttore di gara Charlie Whiting ha spiegato lo sventolio della bandiera a scacchi al 69° giro, uno prima dei 70 previsti nel GP del Canada, fatto che ha generato non poca confusione tra piloti e direttori sportivi, comprensibilmente spiazzati di fronte all'inaspettata situazione.

LO STARTER — La spiegazione della Federazione Internazionale, comprensibilmente imbarazzata, è che lo starter, l'ufficiale che si occupa della partenza e dell'arrivo del GP, ha pensato che il completamento del 69° giro fosse la fine della gara (che in realtà terminava alla fine del 70°) e così ha dato l'ok alla modella Winnie Harlow, prescelta per lo sventolio della bandiera a scacchi e sostanzialmente incolpevole. A fine gara lei stessa si è scusata con un tweet. Ma nei fatti ha solo eseguito un comando che non spettava a lei decodificare.

CHE PASTICCIO — I piloti hanno continuato la gara e duellato comunque, ma l'imbarazzo a fine gara è stato palpabile perché per regolamento sportivo, una volta che la bandiera a scacchi viene mostrata prima del giro (o del tempo gara) previsto, il risultato è omologato al giro precedente. E difatti l'ordine d'arrivo ufficiale è registrato al giro 68. Gli ultimi due giri di gara e tutto quello che è successo, quindi, sono stati "cancellati" da questa sbadataggine. E per fortuna che non ci sono stati sorpassi decisivi o nessuno si è fatto male, perché altrimenti sarebbe stato un pasticcio ancora più intollerabile. L'unico che ha perso qualcosa è stato Daniel Ricciardo, che proprio al 69° giro aveva segnato il record della pista, che ovviamente non gli è stato assegnato.

CATTIVA COMUNICAZIONE — "La bandiera a scacchi è stata esposta con un giro di anticipo a causa di una cattiva comunicazione con l'ufficiale che cura lo start e l'arrivo - ha detto Whiting, citato da Motorsport.com - credeva fosse l'ultimo giro, ha chiesto conferma e l'ha avuta. Ma chi gliel'ha data non pensava fosse una domanda, bensì una constatazione. E così è nato l'equivoco. Le persone che non lavorano in F.1, per esempio, di solito sono tratte in inganno dalla grafica che mostra 69 su 70, è normale pensare che si tratti dell'ultimo giro, ma noi sappiamo che è il penultimo. Ovvio che dobbiamo svolgere un lavoro migliore di formazione con gli starter, è stato un errore deplorevole, ma bisogna anche considerare che la Formula 1 è gestita da esseri umani, di diversi paesi, lingue e non tutto è sempre perfetto. Noi cerchiamo la perfezione, per fortuna l'errore non ha avuto impatto sul risultato della gara. Ai team principal che sul momento mi hanno chiesto spiegazioni sul da farsi, ho consigliato di completare regolarmente la gara per essere sicuri".

https://www.gazzetta.it/Formula-1/11-06-2018/bandiera-scacchi-che-gaffe-fia-errore-deplorevole-270836682808.shtml
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Messaggioda Miky88 » lun giu 11, 2018 16:22


Formula1 Vettel, trionfo doppio in Canada: vince e torna leader

Rilancio mondiale. Vettel vince in Canada, riporta al successo la Ferrari su una pista su cui non si imponeva dal 2004 (con Schumacher) e soprattutto torna in vetta al mondiale scavalcando Hamilton, solo 5°, di 1 punto.

CONFERMA — Dopo la splendida pole il tedesco si conferma in gara, coglie la terza vittoria stagionale, precede sul podio Bottas e Verstappen e ripropone così il suo profilo di campione inesorabile di cui il Cavallino ha bisogno nella caccia iridata. Forse ancora ispirato dalla pista dedicata a Gilles Villeneuve - cui viene reso un tributo dal giro di onore del figlio Jacques con la 312T3 con cui il papà conquistò, 40 anni fa, proprio su questa pista il suo primo successo in F.1 -, Seb si impone con personalità e modi perentori: in testa dalla prima all'ultima curva il tedesco approfitta al meglio della gara obbligatoriamente conservativa del rivale Hamilton, privo di una power unit evoluta come quella a sua disposizione sulla SF71H, e opaco.

TATTICA IMPECCABILE — Vettel costruisce il successo al via, con uno start impeccabile e la lucidità di ripetersi dopo la Safety Car entrata al primo giro - botto fra Stroll e Hartley che poteva avere conseguenze peggiori - per poi incrementare il vantaggio e tenere a distanza di sicurezza Bottas e Verstappen, che arrivano incollati. Nel temuto incrocio delle strategie, con le Red Bull gommate rosa (hypersoft) pronte a sparigliare le tattiche con soste anticipate e il miglior abbrivio in partenza rispetto alla concorrenza di Ferrari e Mercedes con calzature viola (ultrasoft), il Cavallino infatti esce vittorioso: resta in pista più a lungo del pit stop di Verstappen (17° giro) e Ricciardo (18°), ma riesce a proteggere con margine la grande gara di Vettel: successo numero 50, un capolavoro.

FRA KIMI E LECLERC — Discorso diverso per Raikkonen: il finlandese chiude 6°, anonimo, incapace di insidiare un Hamilton in difficoltà di motore e con gomme più 'vecchie' di ben 16 giri. Purtroppo Kimi non graffia: Iceman dopo l'errore in Q3 si esibisce in una gara non all'altezza della grande competitività della Ferrari. Che, è bene chiarirlo, nella lotta contro Hamilton ha assoluto bisogno di un suo maggiore apporto. Alonso non riesce a festeggiare il suo 300° GP, mesto ritiro mentre navigava ai margini della zona punti, mentre Hulkenberg (7°), Sainz (8°), Ocon (9°) completano i dieci insieme a Leclerc, 10° a e a punti per la terza volta nelle ultime quattro gare: un 'Cavallin0' di razza.

LA GARA — Al via, momento cruciale per il differente compound delle gomme, lo scatto di Vettel è imperioso, mentre Verstappen e Bottas fanno a ruotate alla prima curva, con l'olandese che deve accodarsi, e Stroll e Hartley si agganciano alla curva 7: la Toro Rosso stretta contro il muretto quasi decolla e la Safety Car deve entrare in azione. Tradizione confermata su questa pista. Alla ripartenza Vettel non ha problemi, mentre Sainz ne crea a Perez - toccata con taglio di pista da brividi - e Alonso trova pane (duro) per i suoi denti in Leclerc. Hamilton imperversa sui manettini per problemi al suo motore e al 17° giro va ai box insieme a Verstappen. Un giro e tocca a Ricciardo che guadagna la posizione su Lewis. Raikkonen allunga lo stint fino al 33° giro e rientra in coda a Hamilton, al 6° posto. Al 37° la sosta di Bottas, marcato da Vettel alla tornata successiva: il tedesco dopo il pit stop, impeccabile, resta al comando con agio. Bottas prova il forcing su Seb, ma commette anche un dritto che ne rompe il ritmo e deve guardarsi da Verstappen che negli ultimi giri lo incalza e gli arriva vicinissimo. Quasi lo stesso per Hamilton che insegue Ricciardo, bravo a lasciarsi nel taschino qualcosa per gli ultimi due giri. Inutili però ai fini della classifica ufficiale.

GIALLO BANDIERA — Per un errore, la modella Winnie Harlow, infatti, sventola la bandiera a scacchi al 69° dei 70 giri e, per l'articolo 43.2 del regolamento sportivo della F.1 il risultato omologato è quindi basato sul giro 68: "Se per qualsiasi ragione il segnale di fine gara viene dato prima che il leader abbia completato il numero programmato di giri, la gara verrà considerata terminata quando il leader ha superato per l'ultima volta la linea del traguardo prima che il segnale sia stato dato". Nulla sarebbe cambiato per le posizioni, ma se fosse successo qualcosa sarebbe stata una vera beffa. La Harlow si è poi scusata: "Mi hanno detto di sventolare e l'ho fatto". Liberty Media ci rifletta, certe gaffe possono costare caro.

https://www.gazzetta.it/Formula-1/10-06-2018/formula1-vettel-trionfo-doppio-canada-vince-torna-leader-270814448074.shtml
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