* Mondiale di Formula 1 - seguiamolo insieme *

[Miky88]

F1 Monza, Hamilton pole stellare. Rosberg 2°. Ferrari, Vettel 3°, Kimi 4°

Una "pausa tecnica" in Belgio per sostituire i motori e a Monza riecco Lewis Hamilton, più forte di prima. Il campione del mondo è stato l'autentico dominatore delle qualifiche del GP d'Italia, conquistando la pole position in 1'21"135. Domenica il leader iridato, alla quinta pole della carriera a Monza (eguagliati Fangio e Senna, la 56ª della carriera) è il naturale favorito della gara, anche se dovrà ovviamente guardarsi le spalle dal compagno di squadra Nico Rosberg, secondo e pronto ad azzannare alla staccata della prima curva. I tifosi italiani sperano nelle Ferrari che oggi hanno conquistato la seconda fila con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Le rosse proveranno a infastidire le Frecce d'argento già al via ma l'impresa, a giudicare dai tempi delle qualifiche, si annuncia titanica.

PROGRESSIONE LEWIS — Hamilton è stato impressionante: 1'21"8 nel Q1, 1'21"4 nel Q2, 1'21"3 nel primo stint del Q3 e 1'21"1 nell'ultimo tentativo del Q3, semplicemente mostruoso, una progressione che non ha dato respiro ai rivali. Nemmeno a Rosberg, uno che in qualifica non scherza: il tedesco si è beccato 4 decimi. Le rosse si sono fermate a 8 e 9 decimi, un divario importante. Il presidente Sergio Marchionne ha elogiato i suoi piloti e dichiarato a fine sessione che bisogna dare loro "quel pezzettino di macchina che serve per vincere". Ma contro queste Mercedes forse serve più di un pezzettino.

COSÌ Q1 E Q2 — In Q1 il dominio della Mercedes era già stato chiaro con Hamilton autore di un eccezionale 1'21"854 davanti a Rosberg e Vettel. Eliminati Ocon, Magnussen, Palmer, Ericsson, Nasr e Kvyat. Retrocessione di cinque posizioni in griglia per Romain Grosjean, punito per la sostituzione del cambio della sua Haas. Il pilota francese era stato protagonista di un incidente alla Ascari nella terza sessione di prove libere del mattino. In Q2 Hamilton è stato ancora più devastante in 1'21"498. Lewis ha preceduto Rosberg e Vettel. Particolare importante, le Mercedes hanno fatto il tempo con le soft, le Ferrari con le supersoft, dunque domenica al via strategia differenziata. Eliminati Sainz, Button, Wehrlein, Alonso, Grosjean e Massa. Domani alle 14 il via del GP.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/03-09-2016/f1-monza-hamilton-pole-stellare-rosberg-2-ferrari-vettel-3-kimi-4-1601044163635.shtml

[Miky88]

F1 Monza, è parata Mercedes. Vince Rosberg, Hamilton 2°. Ferrari: Vettel 3°

Mercedes mostruosa, troppo più forte. Imprendibile. Vince Nico Rosberg, per la settima volta in stagione, la prima in carriera a Monza. Vittoria decisa in partenza e poi tutta nel suo stile: in testa dall’inizio alla fine. Lewis Hamilton secondo, paga un errore in partenza. Così il suo vantaggio in classifica sul socio-rivale è di soli 2 punti. Il duello tra due argentati promette un finale di stagione straordinario. La Ferrari torna sul podio, dopo che per quattro GP lo aveva solo guardato: Sebastian Vettel è terzo e al team radio ha detto un eloquente: “È stato il massimo”. Kimi Raikkonen quarto. Le buone notizie, si fa per dire, sono queste: cioè che le Red Bull sono rimaste dietro, e in termini di tempo anche di tanto. Ma è evidente che nessun tifoso in rosso può accontentarsi.

ASPIRAZIONE — L’aspirazione delle Ferrari è quella di scattare, possibilmente anche davanti alle Mercedes in prima fila. Bella forza, sarebbe la speranza di chiunque: in realtà più che un piano è una necessità, perché le rosse hanno le gomme super soft, dunque più grip, e bisogna cercare di avvantaggiarsene subito, vista la superiorità dimostrata in qualifica dalle Mercedes. L’intento riesce a metà, perché Nico Rosberg parte straordinariamente. Molto meno Lewis Hamilton che in pole pattina, così da essere infilato non solo dai due ferraristi, ma anche dalla Williams di Valtteri Bottas e alla prima curva dalla Red Bull di Daniel Ricciardo. Sul quale tuttavia recupera la posizione già al primo passaggio alla Curva Grande. Per prendere Bottas invece servono 10 giri completi.

CAMBIO GOMME — Le Ferrari si fermano per il cambio gomme al 15° (Raikkonen) e al 16° (Vettel) e tutti e due vanno con un altro treno di super soft, significa che si fermeranno ancora. Al rientro sono terzo (Vettel) e quarto (Raikkonen). Davanti le Mercedes. Una notizia è che le Red Bull confermano le previste difficoltà: Ricciardo sesto, Verstappen nono. Un'altra, più importante, è che le Mercedes con soft usate ormai da una ventina di giri viaggiano allo stesso ritmo delle Ferrari con super soft nuove. Rosberg si ferma al giro 24, mette le medie e manda a dire a tutti che non si fermerà più. Stessa cosa per Hamilton al giro dopo. Il vantaggio del tedesco era talmente buono che quando rientra è ancora in testa. Stessa cosa per Lewis che mantiene la posizione 4. Il 26° giro di Rosberg è 1”26 5, in quello dopo Hamilton fa 1”26 3, vuol dire che anche con le medie le Frecce sfrecciano da paura. E che dunque per cambiare le gerarchie dovrebbero succedere cataclismi.

SOSTE PREVISTE — Soste previste per la Ferrari: Vettel al 33° giro, Raikkonen in quello successivo. Per entrambi, dopo due stint di super soft, non c’è scelta: gomme soft. Al rientro per un attimo ci si illude che potrebbe esserci un altro episodio della saga Raikkonen-Verstappen, visto che il finlandese è giusto dietro l’olandesino. Ma l’olandese medesimo rientra subito per il cambio gomme, così come, al giro dopo, il suo socio Ricciardo: le Ferrari hanno ripreso la posizione. E’ il 38 giro, ne mancano 15, ma il gran premio in pratica è finito. Sì, ci sono le rosse che recuperano qualcosa, con le soft rispetto alle medie delle Frecce, c’è Hamilton fa un drittino alla Prima Variante nel 42°giro, c’è Perez che accusa la pressione di Verstappen e sbaglia, lasciandogli il 7° posto, ma è poca roba. Arrivederci a Singapore, tra quindici giorni.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/04-09-2016/f1-monza-mercedes-rosberg-hamilton-ferrari-vettel-raikkonen-1601056873569.shtml

[Miky88]

Formula1, Singapore, Rosberg in pole; Raikkonen 5°, Vettel ultimo

Pole di Rosberg a Singapore. Il tedesco della Mercedes con il tempo record di 1'42"584 domina la qualifica e precede Ricciardo (+0"531), con Hamilton 3° a 0"704 e Verstappen 4° a 0"744 in seconda fila. Il duello è fra le Mercedes e le Red Bull, che in gara partiranno però con la gomma supersoft, mentre le Stelle d'argento con le ultrasoft, varabile di strategia molto interessante. Nelle prime due file non c'è il rosso perché la Ferrari incamera una brutta qualifica: Raikkonen è 5° (+0"956)davanti a Sainz, mentre Vettel è ultimo. Nella qualifica più suggestiva ed emozionante della stagione, fra riflettori, grattacieli, muretti e insidie della pista cittadina, il tedesco ha dei problemi all'attaco della barra antirollio a inizio qualifiche e non riesce a passare la Q1: è ultimo, la posizione che occuperà in griglia. Dalla pole dell'anno scorso, con vittoria conseguente, all'ultima casella della griglia adesso: più che un passo indietro è un tracollo. Chiudono la top ten: 7° Kvyat, 8° Hulkenberg, 9° Alonso, bravissimo, e 10° Bottas, che ha scalato una posizione dopo la retrocessione di 8 posti in griglia di Perez per mancato rispetto e sorpasso in regime di bandiere gialle.

Q2, RED BULL SUL ROSSO — In Q2 Il più veloce è Rosberg (1'43"020) davanti a Hamilton, ma il blitz lo fanno le Red Bull che riescono a qualificarsi per la Q3 con le gomme rosse, le supersoft, con cui potranno prendere il via della gara sparigliano le strategia, con Ricciardo 3° e Verstappen 4. 5° Raikkonen, poi Kvyat, Sainz, Alonso, Perez e Hulkenberg. Un botto di Grosjean porta alle bandiere gialle qualche istante prima della fine, con Bottas, Massa, Button, Gutierrez, Grosjean ed Ericsson eliminati.

LA Q1 CON VETTEL OUT — In Q1, teatro della disfatta della Ferrari di Vettel, il più veloce è Ricciardo che con la Red Bull segna il tempo di 1'44"255, precedendo Raikkonen (+0"709), Verstappen (0"781) e Hamilton (+0"912), con Rosberg 8° e Alonso 9°. Eliminati, oltre a Vettel: Magnussen, Nasr, Palmer, Wherlein e Ocon.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/17-09-2016/formula1-singapore-rosberg-pole-raikkonen-5-vettel-ultimo-17083356727.shtml

[Miky88]

F1 Singapore: Rosberg, trionfo e sorpasso. Ferrari: Raikkonen 4°, Vettel 5°

Nico Rosberg pigliattuto. A Singapore il tedesco della Mercedes si è regalato un prestigioso trionfo nel giorno del suo 200° GP in Formula 1 e si è ripreso la vetta del Mondiale 2016, controsorpassando in classifica il compagno di squadra Lewis Hamilton, oggi solo terzo al traguardo dietro alla Red Bull di Daniel Ricciardo e davanti alla Ferrari di Kimi Raikkonen. Dal ritorno delle vacanze, insomma, Rosberg ha svoltato. Oggi, con una Mercedes meno brillante del solito con problemi di surriscaldamento ai freni, ha guidato benissimo e nel finale ha anche controllato il tentativo di rimonta del solito indemoniato Ricciardo. Le vittorie di Spa, Monza e Singapore sono una grande iniezione di punti e autostima in vista del rush finale di questo Mondiale: a 6 gare dalla fine il duello in casa delle Frecce d'argento è apertissimo.

RIMPIANTI ROSSI — Niente da fare oggi per Red Bull e Ferrari, che speravano di sgambettare la Mercedes sul cittadino della Città Stato orientale. Il Cavallino ha pagato i problemi in qualifica e sfoggiato un Raikkonen combattivo: peccato per il podio sfumato per pochissimo. Sebastian Vettel ha chiuso quinto dopo una gara generosissima, rimontando dall'ultima fila dopo il guaio in qualifica di ieri. Inutile dire che senza il problema alla barra anti-rollio il tedesco avrebbe sicuramente potuto lottare per il podio. Ma la stagione delle rosse, ormai, è questa qui: un misto di delusioni e rimpianti. Sesto Max Verstappen, settimo Fernando Alonso.

SGRANATI — La prima fase del GP, incidente di Hulkenberg a parte, non ha vissuto particolari emozioni. Rosberg, Ricciardo, Hamilton e Raikkonen hanno sostanzialmente fatto gara in trenino sgranato in 11 secondi di distacco. Più staccato a 20 secondi al quinto posto Alonso con la McLaren. Vettel, con una buona serie di sorpassi, si è portato in 13ª posizione a 35 secondi da Rosberg. Al 16° giro sosta per Ricciardo (supersoft) e Hamilton (soft). Lewis via radio si è lamentato per la scelta delle gomme decisa dal team. Il giro dopo è toccato a Rosberg fermarsi: il tedesco ha montato pure lui le soft. Ultimo dei primi a fermarsi Raikkonen: il finlandese della Ferrari ha montato le supersoft.

KIMI ATTACCA — Nella parte centrale di gara Rosberg e Ricciardo hanno gareggiato in processione, dietro si è invece visto un grande avvicinamento di Raikkonen nei confronti di Hamilton, in difficoltà con le temperature dei freni. Vettel si è scatenato in uno stint con le ultrasoft risalendo fino all'ottava posizione, a conferma della sua sempre efficacissima guida su questo tracciato. Al 32 ° giro Ricciardo ha effettuato la sua seconda sosta e nel giro dopo Kimi ha approfittato di un errore di Hamilton per attaccarlo e infilarlo.

TESTA A TESTA — Il finlandese si è subito fermato per la sua seconda sosta insieme a Rosberg e il giro successivo, quando Lewis ha montato il suo penultimo treno di gomme, è riuscito a mantenere la terza posizione. Almeno fino al 46° giro, quando Hamilton ha effettuato l'ultima sosta montando le supersoft e il giro successivo Kimi ha montato le ultrasoft: nell'uscire dalla pitlane la Ferrari si è però accodata alla vettura numero 44 e non è più riuscita ad attaccare. Un colpo importante per il campione del mondo inglese, che è così riuscito a salire sul podio senza perdere tre punti che nell'entusiasmante testa a testa con Rosberg potrebbero risultare anche decisivi. Prossima gara in Malesia il 2 ottobre.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/18-09-2016/f1-singapore-rosberg-trionfo-sorpasso-ferrari-raikkonen-4-vettel-5-17096011167.shtml

[Miky88]

F1 Partenze con Safety car e penalità motore: dal 2017 si cambia

Team di Formula 1 e Fia avrebbero trovato un accordo su alcune modifiche al regolamento da attuare a partire dal prossimo campionato 2017. Le anticipa la stampa tedesca, in particolare Auto Motor und Sport. I capitoli principali riguardano la scelta delle gomme, l'inizio gara con Safety car, il cumulo di penalità nella stessa gara per effetto della sostituzione dei componenti della power unit e nuove norme contro il rilascio pericoloso delle vetture ai pit stop.

GOMME — Sulla scelta delle gomme, cosa già annunciata dalla Pirelli, per le prime 5 gare extraeuropee non saranno le scuderie a scegliere il numero di gomme tra le tre mescole disponibili, ma lo farà la stessa Pirelli.

UNSAFE RELEASE — Per quanto riguarda l'unsafe release, il momento in cui le vetture ripartono dalla piazzola dopo il pit stop, ora una luce segnalerà al team se la corsia box è libera.

PENALITÀ MOTORE — Non sarà più possibile vedere una scuderia "aggirare" la norma delle penalità per la sostituzione del motore sommandole tutte nello stesso weekend di gara come ha fatto per esempio la Mercedes a Spa con Lewis Hamilton.

SAFETY CAR AL VIA — Le partenze dietro alla Safety car per condizioni meteo proibitive non ci saranno più: si percorreranno alcuni giri dietro alla vettura di sicurezza e quando le condizioni lo consentiranno le vetture si schiereranno in griglia per la tradizionale partenza da fermo.

CALENDARIO: MONZA IL 3 SETTEMBRE — Diramata anche la lista provvisoria dei 21 GP previsti nel 2017:
26 marzo - Australia (Melbourne)
9 aprile - Cina (Shanghai)
16 aprile - Bahrain
30 aprile - Russia (Sochi)
14 maggio - Spagna (Barcellona)
28 maggio - Monaco
11 giugno - Canada (Montreal)*
18 giugno - Azerbaijan (Baku)
2 luglio - Austria (Spielberg)
9 luglio - Gran Bretagna (Silverstone)
23 luglio - Ungheria (Budapest)
30 luglio - Germania (Hockenheim)*
27 agosto - Belgio (Spa-Francorchamps)
3 settembre - Italia (Monza)
17 settembre - Malesia (Sepang)
1 ottobre - Singapore
8 ottobre - Giappone (Suzuka)
22 ottobre - Usa (Austin)
5 novembre - Messico (Città del Messico)
12 novembre - Brasile (San Paolo)*
26 novembre - Abu Dhabi.

* Gara soggetta a conferma.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/28-09-2016/f1-safety-car-penalita-motore-2017-170232285575.shtml

[Miky88]

F1 Malesia, pole di Hamilton! Poi Rosberg e le Red Bull. Ferrari terza fila

Il graffio di Lewis Hamilton. L’inglese della Mercedes capitalizza in prova una superiorità emersa in modo decisivo dalle seconde libere in poi e in Malesia centra l’ottava pole stagionale, con un meraviglioso 1’32”850, record della pista e muro dell’1’33” abbattuto. Il compagno Rosberg, leader del mondiale con 8 punti di vantaggio su di lui, può solo ammirare e accodarsi, 2° a 4 decimi dopo due errori, in due giri diversi, che ne hanno tarpato le ali. Mercedes da battere, con Red Bull in agguato e Ferrari dietro. Al 3° posto c’è Verstappen, (1’33”420) di poco migliore del compagno Ricciardo, 4° in 1’33”467. In terza fila le Ferrari, con Vettel 5° in 1’33”584 e Raikkonen 6° in 1’33”632. Per la rincorsa al secondo posto costruttori, e al podio, la rossa ha un ostacolo in più.

BANDIERE GIALLE: SI CAMBIA — Completano i dieci Perez, Hulkenberg, Button e Massa. Sotto un cielo coperto, con 30° gradi di temperature, 40° di asfalto, e solita afa, la qualifica – in cui si è anche deciso che in caso di esposizione di doppia bandiera gialla si debba rinunciare al giro, non semplicemente rallentare – premia Hamilton che ha fornito una prestazione fenomenale. Senza errori Rosberg poteva stagli davanti, ma il duello continua, e sarà un testa a testa fino alla fine.

COSÌ Q1 E Q2 — LA Q2 Nella seconda tranche si procede a coppie: le Mercedes davanti con Red Bull dietro e poi le Ferrari. In testa Hamilton con un prodigioso 1’33”046, poi Rosberg a quasi 6 decimi (1’33”609), Verstappen (1’33”775), Ricciardo (1’33”888), Raikkonen (1’33”903) e Vettel (1’33”972). Eliminati, nell’ordine, Bottas, Grosjean, Gutierrez, Magnussen, Kvyat e Sainz. In Q1 solo 16 millesimi dividono Hamilton (1’34”444) da Rosberg, 2°, con Raikkonen 3° in 1’34”556, e di un solo millesimo più veloce di Vettel, 4°. Le Red avanzano usando le medie, con il 7° di Ricciardo e il 12° di Verstappen. Eliminati Ericsson, Nasr, Palmer, Ocon, Wehrlein e Alonso, che scattando in ultima posizione in griglia ha pensato alla gara. Testacoda di Button e fuori programma di Grosjean che perde lo specchietto di destra, volato via in rettilineo. Domenica alle 9 il via del GP.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/01-10-2016/f1-malesia-pole-hamilton-rosberg-red-bull-ferrari-mercedes-170266316136.shtml

[Miky88]

Malesia, vince Ricciardo! Ferrari, Raikkonen 4°. Hamilton e Vettel k.o.

Colpi di scena a raffica in Malesia, con la Red Bull che fa doppietta con Daniel Ricciardo davanti a Max Verstappen e Nico Rosberg 3° che allunga in campionato a +23. Quando è lì per festeggiare il suo successo numero 50, e la vetta del mondiale, Lewis Hamilton viene appiedato dalla sua Mercedes a 15 giri dalla fine mentre è leader incontrastato. Il testimone viene raccolto dalle Red Bull, che con Ricciardo e Verstappen regalano un braccio di ferro a distanza che premia l’australiano, vincitore davanti al compagno e Rosberg.

VETTEL IN TILT — Nico allunga in vetta, becca una penalità eccessiva (10”) per un sorpasso ardito a Kimi Raikkonen, ma nei limiti di quello spettacolo che tanto si invoca in F.1, e raddrizza un GP che al via si era messo malissimo. Alla prima curva infatti, come a Spa, Sebastian Vettel innesca una collisione. Qui l’errore del ferrarista è marchiano, per la verità, non da quattro volte iridato. Alla staccata della partenza Seb attacca Verstappen all’interno con eccesso di foga, sfiora l’olandesino della Red Bull e centra Rosberg: il primo allarga la traiettoria e perde poco, ma l’altro va in testacoda e scivola al 16° posto. “È un pazzo, è entrato su Rosberg come un idiota”, dice Verstappen a caldo in radio sulla manovra di Vettel. Seb non lo commenta, ma la sua entrata a fine gara sarà investigata dai commissari. Il patatrac rimescola il gruppo, dando vita a una gara più vivace che vede prima il dominio di Hamilton, poi il duello fra le Red Bull dopo la fumata dell’inglese.

FERRARI ALL'ANGOLO — La Ferrari incassa il 4° posto di Raikkonen, ma soprattutto un brutto colpo. La Red Bull si allontana da lei nei costruttori, va a +46, e in gara le è stata nettamente superiore. Verstappen ha impressionato per grinta e ritmo, ingaggiando pure un grande duello con Ricciardo prima del k.o. di Hamilton, mentre l’australiano è stato impeccabile nel ritmo, nel finale, con il compagno alle calcagna. Soprattutto però preoccupa l’involuzione di Vettel, l’uomo guida del Cavallino, il campione della risalita che è in crisi profonda. I suoi errori al via (Cina, Belgio, Malesia) iniziano a essere tre. Come gli indizi che fanno la prova del suo nervosismo. Urge sterzare, ma non si immagina come.

LA GARA — Dopo il botto iniziale e la virtual safety car di prammatica, Hamilton conduce sulle Red Bull di Ricciardo e Verstappen, Raikkonen si sbarazza di Perez, e Rosberg prova a risalire. Una seconda virtual safety car, uscita di Grosjean all’ultima curva, dà il via alla girandola dei primi pit stop. Siamo al 9° giro, si fermano Verstappen (soft), e Rosberg (hard), mentre si deve aspettare il 20° giro per lo stop di Hamilton e Raikkonen (hard), e il 21° per Ricciardo (sempre hard). In vetta c’è la scheggia Verstappen, anche se Hamilton con le hard è di un altro pianeta e riprende lo scettro al 27° alla seconda sosta dell’olandese. Al 38° giro Rosberg si prende il 4° posto con un attacco duro alla seconda curva a Raikkonen in cui gli danneggia un po’ l’ala davanti e lo porterà alla penalizzazione. Discutibile. Se si sanzionano anche le manovre un po’ audaci la F.1 va verso il baratro dello show.

LA SVOLTA — Al 41° la svolta. Hamilton va a fuoco, entra la virtual safety car, le Red Bull ereditano la vetta e dopo un’altra sosta arrivano in parata, su gran ritmo, intendiamoci, fino alla fine. Rosberg è 3° e riesce pure a mettere fra sé e Raikkonen, 4°, il cuscinetto di 10” necessario a salvare il podio. A punti Bottas, 5° con una sola sosta; Perez, buon 6°; Alonso, grandissimo 7° da ultimo in griglia con un motore Honda rinnovato e promettente; Hulkenberg, 8°; Button, che festeggia il 300° GP con il 9° posto e Palmer, 10° con un solo pit stop e capace di dare un po’ di ossigeno alla Renault dopo il fuoco di Magnussen del venerdì ai box.

I TITOLI — In casa Mercedes lo spumante del mondiale costruttori scivola al Giappone, mentre quello piloti pare in un frigo tedesco. La Malesia però, con tutte le sue emozioni – c’è stato pure Gutierrez che ha perso la ruota anteriore sinistra in staccata davanti a Raikkonen -, lascia un mondiale vivo e interessante, per nulla scontato. La Red Bull ha dimostrato, ancora una volta, di essere capace di approfittare dei k.o. Mercedes. Diversamente dalla Ferrari.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/02-10-2016/malesia-vince-ricciardo-ferrari-raikkonen-4-hamilton-vettel-disastro-170277828719.shtml

[Miky88]

Suzuka, fulmine Rosberg! Sua la pole, Hamilton a 13 millesimi. Ferrari, Raikkonen 3°

Nico Rosberg, che risposta. Sotto un cielo coperto, ma con pista asciutta e senza pioggia, il tedesco della Mercedes si prende nel finale della qualifica una pole che Lewis Hamilton aveva provato a strappargli nel primo tentativo della Q3. Con un guizzo finale in 1’30”647 Nico però ha la meglio sul compagno, 2° a soli 13 millesimi (1’30”660), per completare la decima prima fila interamente Mercedes della stagione.

CHE DUELLO — Il loro duello è sempre più acceso: per Rosberg è la pole numero 8 della stagione, esattamente come Hamilton. A seguire, ottimo 3° Kimi Raikkonen (1’30”949) che precede Sebastian Vettel (1’31”028), Max Verstappen (1’31”178), Daniel Ricciardo (1’31”240) e Sergio Perez (1'31"961). Ma questi ultimi tre scaleranno una posizione in avanti per il -3 di penalizzazione di Sebastian per la collisione con Rosberg in Malesia. In griglia quindi ci saranno due Mercedes, poi seconda fila con Raikkonen-Verstappen, terza Ricciardo-Perez e poi Vettel-Grosjean. A chiudere i dieci Hulkenberg e Gutierrez.

LA Q2 — Nella Q2 c’è ancora Rosberg davanti in 1’30”714, a precedere Hamilton (1’31”129), un buon Vettel (1’31”227), Raikkonen (1’31”406), Verstappen (1’31”489) e Ricciardo (1’31”719). Passano il taglio pure le Haas di Gutierrez e Grosjean, e le Force India di Hulkenberg e Perez. Eliminati Bottas, Massa, Kvyat, Sainz, autore pure di un testacoda nel finale, Alonso e Palmer.

LA Q1 — In Q1 Ferrari velocissime grazie alle gomme soft, con Vettel davanti a tutti in 1’31”659 e Raikkonen secondo a 15 millesimi (1’31”674); a 2 decimi Rosberg - nonostante un largo nel giro buono - con le medie (1’31”858), poi Hamilton (1’32”218) con la stessa mescola. 5° Bottas, 6° Hulkenberg, 7° Grosjean, 8° Verstappen e 9° Ricciardo. Eliminati Button, Magnussen, Ericsson, Nasr, Ocon e Wehrlein, che ha pure un -5 di penalità per sostituzione del cambio. Domenica alle 7 italiane il via della gara sulla distanza di 53 giri.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/08-10-2016/f1-suzuka-fulmine-rosberg-sua-pole-hamilton-13-millesimi-ferrari-raikkonen-3-170349866930.shtml

[Miky88]

F1 Giappone: vince Rosberg! Mercedes iridata marche. Ferrari, Vettel 4°

Il samurai è Nico Rosberg. Il tedesco della Mercedes vince per la prima volta in carriera in Giappone, nono successo stagionale, e consolida la sua leadership nel mondiale portandosi a +33 su Lewis Hamilton. Per la Casa di Stoccarda arriva così con 4 gare di anticipo la vittoria nel Mondiale costruttori. Rosberg ha costruito la vittoria con una buona partenza che è ancora una volta tallone di Achille di Lewis: l’inglese resta invischiato al via (“scusate ragazzi”, ha detto in radio) e poi risale fino al 3° posto, ma perde terreno nel mondiale.

GIALLO VERSTAPPEN — Alle spalle di Nico, vincitore con una condotta regolare che ne premia velocità e costanza, va sul podio Max Verstappen, eccellente 2° nonostante una Red Bull imprecisa, e strepitoso a tenersi dietro Hamilton nel finale fino a un dritto fatale all’inglese alla chicane ‘Senna-Prost 1989’ al penultimo giro. La Mercedes ha poi formalizzato un'indagine sull'olandese per manovra pericolosa, accusando Verstappen di aver causato con una scorrettezza il lungo di Lewis. I commissari, in accordo con le parti coinvolte, avevano deciso di spostare ogni eventuale rilievo al prossimo GP statunitense di Austin. Poi però la Mercedes ha definitivamente deciso di ritirare la protesta e l'ordine d'arrivo è stato omologato. Nel mezzo anche un tweet di Hamilton che ha invitato la scuderia tedesca a fare un passo indietro.

LE ROSSE — Sebastian Vettel finisce ai piedi del podio, 4°, ma si riscatta con una gara di grinta e temperamento: segnale importante in un GP delicato, sia per le scorie della Malesia, sia per le parole del suo capo Arrivabene su una riconferma da “guadagnarsi come tutti”. Il tedesco c’è, va solo messo in condizione di esprimersi come sa fare: in un frangente, con le soft fresche, ha provato pure a ingaggiare un duello con Hamilton, che calzava le hard, ma il confronto è stato impietoso “se ne va via in rettilineo”, ha detto Seb in radio. Nel complesso la Ferrari, partita al 6° (Vettel) e 8° posto (Raikkonen) in griglia, rispettivamente per la penalizzazione in Malesia e la sostituzione del cambio, si è mostrata reattiva e ha portato due vetture a punti – Raikkonen 5° -, ma nella lotta con la Red Bull cede altre 4 lunghezze. Il secondo posto nei costruttori è ora a 50 punti, grazie pure al contributo che Ricciardo dà al team di Horner: l’australiano è 6° ma in difficoltà nello spunto velocistico.

LA GARA — Cielo coperto, pista asciutta dopo la pioggia della notte. Al via Perez fuma, ma la frittata la fa Hamilton, che parte male e da 2° si trova 8° alla fine del primo giro, mentre Rosberg detta il passo su Vestappen e Perez. Al 3° giro Vettel è già 3°, passando il messicano, mentre Hamilton risale a fatica. All’11° giro iniziano le prime soste: se ne avvantaggia Hamilton che si ritrova 4° dopo la prima girandola di fermate. Al 27° giro Raikkonen inaugura la seconda tornata di soste, seguito due giri dopo da Verstappen e Rosberg, mentre Vettel ritarda il pit e si lamenta in radio con Wehlein (“fucking ridiculous”) che gli fa perdere 1” in doppiaggio. Seb si ferma un giro dopo Hamilton, ma deve cedergli la posizione perché Lewis ha un ritmo feroce che lo porta in scia a Verstappen.

DUELLO FINALE — Il duello per il 2° posto si prospetta emozionante, Hamilton arriva in scia all’olandesino volante che difende la posizione correttamente mandandolo dritto nel finale alla chicane. È la resa per Hamilton, 3°, un’altra chicca per Verstappen, che può sparigliare la lotta iridata delle Mercedes. A punti pure le Force India di Perez, 7°, e Hulkenberg, 8°, protagonisti di un avvio frizzante, e le Williams di Massa, 9°, e Bottas, 10°, che hanno corso su una strategia di un solo pit stop. Per la Mercedes, come detto, è anche il titolo costruttori, il terzo di fila nell’era ibrida, a suggello di una supremazia imbarazzante. Per tutti gli altri.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/09-10-2016/f1-giappone-rosberg-mercedes-marche-ferrari-vettel-170361080043.shtml

[Miky88]

F1 Austin, pole di Hamilton. Rosberg 2°, poi le Red Bull. Ferrari: Raikkonen 5°

Lewis Hamilton scatenato, Nico Rosberg pronto a colpire, le Ferrari a oltre un secondo precedute dalle solite Red Bull. Nessuna novità sotto il sole texano di Austin nelle qualifiche del GP degli Usa. Hamilton si è preso la pole position con un grande giro, lasciando a due decimi abbondanti il compagno di squadra. Che però non parte affatto battuto e domani sarà un osso molto temibile al via: più volte quest'anno Lewis ha fallito la partenza, se vuole ancora sperare nel Mondiale, domenica non potrà fallire allo start.

FERRARI LONTANA — Dietro ai due piloti delle Frecce d'argento che domani, con ogni probabilità, si giocheranno il GP e una buona fetta di Mondiale, partiranno in agguato le Red Bull di Daniel Ricciardo e Max Verstappen (che scatterà con le gomme medie come le Mercedes). Ormai sembrano definitivamente loro la seconda forza del Mondiale. E questo perché le Ferrari, purtroppo, oggi non hanno affatto brillato. Kimi Raikkonen ha rimediato 1"1, Sebastian Vettel 1"3. Sono distacchi che dicono più di mille parole.

COSÌ Q1 E Q2 — In Q1 miglior tempo di Hamilton malgrado un giro veloce ostacolato dal traffico. Dietro all'inglese Rosberg e le due Red Bull di Verstappen e Ricciardo. La Force India di Hulkenberg si è invece messa davanti alle due Ferrari di Raikkonen e Vettel. Eliminati Grosjean (Haas), Magnussen (Renault), Button (McLaren), Wehrlein (Manor), Nasr (Sauber) e Ocon (Manor). In Q2 è stato invece Ricciardo a segnare il miglior tempo davanti a Rosberg e Hamilton. Poi le due Ferrari di Vettel e Raikkonen. Eliminati Perez (Force India), Alonso (McLaren), Kvyat (Toro Rosso), Gutierrez (Messico), Palmer (Renault) ed Ericsson (Sauber). Domenica alle 21 italiane il via del GP.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/22-10-2016/f1-austin-pole-hamilton-rosberg-2-poi-red-bull-ferrari-raikkonen-5-170539921744.shtml

[Miky88]

GP Usa F1, trionfo di Hamilton. Rosberg 2° vede il Mondiale. Ferrari, Vettel 4°

Si chiama Austin, si legge casa Hamilton: il campione del mondo inglese, con la quarta vittoria su cinque edizioni, è ormai un vero texano ad honorem. Oggi, dopo un GP condotto dall’inizio, Lewis ha vinto il 50° GP della carriera e ha rosicchiato 7 punti in classifica al compagno di squadra Nico Rosberg, per la quinta doppietta stagionale della Mercedes di questo 2016. Mondiale riaperto? Forse sì. Ma forse no. Perché con questo secondo posto, Rosberg ha ufficialmente intascato la prima possibilità di diventare campione del mondo domenica prossima in Messico. Servirà una vittoria e un contemporaneo zero in classifica di Lewis, una combinazione non probabilissima. Ma Nico ormai lo vede, come mai gli era accaduto prima. Dalla sua visiera, è una prospettiva meravigliosa.

GIU DAL PODIO — E la Ferrari? Per il Cavallino altro piazzamento giù dal podio: Sebastian Vettel ha chiuso 4° dietro alla Red Bull di Daniel Ricciardo, mentre i loro compagni Max Verstappen (problema al cambio) e Kimi Raikkonen (gomma posteriore destra fissata male all’ultimo pit stop) si sono ritirati. Le rosse hanno lottato (Vettel è stato anche autore del giro più veloce del GP). Ma questa gara ha plasticamente mostrato come la Red Bull sia davvero diventata la seconda forza del campionato. Il Cavallino non può che finire la stagione in difesa, cercando di riordinare le idee in vista del 2017: quest’anno, a meno di situazioni imprevedibili, la vittoria tipo gol della bandiera è una prospettiva sempre più improbabile. Quinto Alonso, eccezionale nel duello finale vinto contro Sainz. A punti Massa, Perez, Button e Grosjean (che ha festeggiato il suo 100° GP).

COSÌ AL VIA — Al via Hamilton ha stavolta compiuto perfettamente la missione: scatto non eccezionale, ma perfetto per restare al comando davanti alla Red Bull di Ricciardo che è stato abile a infilare la Mercedes di Rosberg, penalizzato dalla traiettoria esterna nella svolta a sinistra in cima alla spettacolare salita della curva 1. Galvanizzato dallo start, il campione del mondo in carica ha gestito bene la prima parte di gara, inseguito da Ricciardo che rispetto alle due Mercedes (entrambe su gomma soft) è partito con le supersoft. Una scelta che ha spinto sia l’australiano, sia la Ferrari di Kimi Raikkonen a passare alle soft al 9° giro, entrambi seguiti da Verstappen al 10° (l’olandese era partito pure lui su gomma gialla come le Mercedes).

STRATEGIE DIVERSE — All’11° giro hanno rotto gli indugi anche le Frecce d’argento: Rosberg ha montato le medie e al 12° passaggio è toccato a Lewis entrare per montare ancora un altro set di soft. Insomma: una strategia totalmente diversificata. Al 14° giro attacco e sorpasso di Verstappen ai danni di Raikkonen per il 5° posto e il giro dopo è toccato a Vettel rientrare ai box per la sua prima sosta: Seb ha montato un altro set di gomme soft ed è tornato in pista in sesta posizione dietro a Raikkonen. E’ stata questa una fase di grande brillantezza per la Red Bull. Hamilton non ha staccato Ricciardo e dietro Rosberg, con gomma media, è stato braccato da Verstappen su gomma soft. Al 22° giro, però, l’olandesino volante ha iniziato ad accusare il degrado di mescola, senza riuscire più ad attaccare il leader iridato che si è staccato all’inseguimento di Ricciardo.

PASTICCIO VERSTAPPEN — Al 25° giro Raikkonen ha inaugurato la seconda serie di pit stop montando le supersoft. Il giro dopo è toccato a Ricciardo entrare, montando la gomma bianca con l’intento di provare ad arrivare fino al traguardo del 56° giro. Poi, al 27° giro, clamorosa incomprensione di Verstappen che è entrato senza trovare pronti i meccanici. Rivelatore il dialogo via radio: “Che è successo Max?”. “Pensavo mi aveste chiamato, scusate”. E a completamento del disastro tre giri dopo è arrivato pure il ritiro per un cedimento meccanico. Per rimuovere la Red Bull parcheggiata nell’erba è stata dichiarata Virtual Safety Car e così Hamilton e Rosberg ne hanno approfittato per montare le gomme medie al 32° giro. Al 40° giro ritiro dopo il pit stop per la Ferrari di Kimi: il finlandese si è fermato appena all’uscita della corsia box per il mancato fissaggio della gomma posteriore destra (multa di 5mila euro al team per unsafe release ma nessuna sanzione per la retromarcia del finlandese autorizzata dalla direzione corsa). Poi poche emozioni fino alla fine, con Hamilton in controllo. Ma Rosberg sogna già il Messico…

http://www.gazzetta.it/Formula-1/23-10-2016/gp-usa-f1-trionfo-hamilton-rosberg-2-vede-mondiale-ferrari-vettel-4-170554213236.shtml

[Miky88]

F1 Messico, pole Hamilton! Rosberg 2°. Ferrari male: Raikkonen 6° e Vettel 7°

Lewis Hamilton un martello, Nico Rosberg piazza la zampata. Il sabato delle qualifiche del GP del Messico si è chiuso, tanto per cambiare, con un monologo delle Mercedes. Lewis ha confermato la sua grande forma centrando la pole position dopo aver sempre segnato i tempi migliori delle varie sessioni. Ma Rosberg è stato bravo a reagire alle difficoltà superando in extremis le due Red Bull di Max Verstappen e Daniel Ricciardo, rimaste in seconda fila.

DELUSIONE FERRARI — Hamilton per sperare nel Mondiale può solo cercare di vincere, Nico potrà marcare il rivale e cercare magari di approfittare di sue eventuali esitazioni: e se Lewis dovesse avere un problema tecnico e non fare punti, con una vittoria il tedesco conquisterà aritmeticamente il titolo. La Ferrari si è piazzata in sesta posizione con Kimi Raikkonen e in settima con Sebastian Vettel: le rosse sono state precedute anche dalla Force India di Nico Hulkenberg. L'ennesima delusione cui c'è davvero poco da aggiungere...

COSÌ Q1 E Q2 — In Q1 il miglior tempo era stato di Hamilton davanti a Raikkonen, Ricciardo, Vettel, Verstappen e Rosberg. Eliminati Gutierrez (beffato da Wehrlein all'ultimo tentativo), Kvyat, Nasr, Ocon e Grosjean. In Q2 tentativo dei big di fare il tempo con gomma gialla per poter risparmiare un treno di supersoft. La cosa riesce soprattutto a Rosberg. Miglior tempo della sessione di Verstappen, davanti a Hamilton, Vettel, Ricciardo e al tedesco. Eliminati Alonso, Perez, Button, Magnussen, Ericsson e Wehrlein.

PALMER ULTIMO — Jolion Palmer non ha preso parte alle qualifiche per un problema al fondo della sua Renault per un salto sul cordolo nel corso delle prove libere del mattino. Il pilota inglese partirà quindi in ultima posizione. Domenica alle 20 italiane il via del GP.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/29-10-2016/f1-messico-hamilton-rosberg-ferrari-raikkonen-vettel-170649185696.shtml

[Miky88]

F1, Hamilton: "Grande vittoria". Rosberg: "Il 2° posto va bene"

"Sono molto contento di questa vittoria. Il team ha fatto un lavoro fantastico e questa è la prima volta che vinco in Messico e non vedo l'ora di tornarci". Così sul podio Lewis Hamilton ha commenta la sua prima vittoria nel GP del Messico, la 23ª su un circuito diverso, la 51ª in carriera. Un successo che gli ha permesso di ridurre a 19 punti lo svantaggio dal compagno di squadra Nico Rosberg. "Queste vittorie sono state ottenute grazie anche al grande lavoro del team. Un grande team del quale sono fiero di far parte. Quando ho deciso di venire alla Mercedes per far crescere questa squadra non avrei mai potuto sognare che fosse così bello" racconta Hamilton nel corso della conferenza stampa.

SULLA GARA — Poi parlando della gara, Hamilton aggiunge: "Nel giro di formazione ho avuto un problema al freno anteriore che si era raffreddato e quindi c'era una grossa differenza tra l'anteriore destro e quello sinistro e quando sono arrivato alla curva 1 ho fatto un bloccaggio. Sono stato fortunato che non ci fosse un muro perché ci avrei sbattuto contro. Poi ho avuto una vibrazione enorme e non sapevo se sarei riuscito a finire il primo stint, per fortuna la gomma era molto fresca"

PARLA NICO — Rosberg si accontenta del 2° posto che è un altro importante passo avanti verso il titolo: "Oggi è stata una buona giornata ma Lewis è stato molto veloce in questo weekend e mi sono dovuto accontentare del secondo posto. Ci sono state tante battaglie all'inizio, mi hanno urtato e mi sono toccato con Max Verstappen. Sinceramente credo abbia esagerato, per fortuna la mia macchina non si è danneggiata". » commenta Rosberg.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/30-10-2016/f1-messico-hamilton-rosberg-mercedes-170668123483.shtml

[Miky88]

Formula1 Hamilton, 51 vittorie come Prost. Ma è già meglio di lui e... Schumi

Il tempestoso finale del GP del Messico, con la sanzione di 10" a Vettel a cerimoniale del podio ampiamente consumato che lo ha privato del 3° posto, ha quasi messo in secondo piano altri aspetti. Come il successo di Hamilton che arriva a 19 punti da Rosberg e lascia il discorso iridato ancora aperto, e il suo aggancio a Prost a quota 51 vittorie.

SMARRIMENTO REGOLE — Su tutto, infatti, resta lo smarrimento per una disciplina che cambia, plasma e interpreta le regole senza un metro uniforme di giudizio. Per credibilità, seguito e immagine i danni sono incalcolabili, ma i padroni del vapore si ostinano a non voler vedere. La discrezionalità delle sanzioni, per esempio, frutto di collegi di commissari che cambiano da GP a GP è uno dei problemi più evidenti. Verstappen che taglia la curva è punito, Hamilton no; la difesa di Vettel su Ricciardo è sanzionata, perché appena inserita fra le manovre vietate, mentre quella di Verstappen su Raikkonen in Ungheria, o Spa (ancora peggio!), no. Servirebbero uniformità e un valore preciso da dare al sano e duro agonismo. Perché il metro visto in Messico, peraltro non omogeneo, uccide la competizione ed è propedeutico alla proliferazione di insipidi trenini e gare anestetizzate.

MATCH POINT ANNULLATO — Tornando alla pista, Hamilton, con l'8° centro stagionale ha cancellato il primo match point di Rosberg che è a +19 e già in Brasile ne avrà un secondo. A proposito di match point, Lewis ai box ha ospitato un'esperta della materia, Serena Williams, cui è legato da intima amicizia. Per l'inglese il successo era l'unica strada per rimandare la partita iridata alla prossima tappa, a Interlagos, dove però a Nico basterebbe una vittoria per festeggiare il mondiale.

IL PIÙ PRECOCE — In Messico, intanto, Hamilton ha raggiunto Alain Prost a 51 successi sul secondo gradino dei plurivittoriosi di sempre, con congratulazioni del francese su Twitter (sopra). Davanti c'è solo Schumacher. Quota 91. Lontano, ma non lontanissimo per il piede di Lewis. Nemmeno lontanamente paragonabili i due, Hamilton e Prost, per stile, carattere ed epoche agonistiche, ma raffrontabili sulle cifre. Queste raccontano una verità: Lewis è più precoce, sia di Alain Prost, sia anche di Michael Schumacher, almeno per l'età. Prost ha festeggiato il 51° successo alla sua gara numero 193 (GP Germania 1993), a 38 anni, 5 mesi e 1 giorno, mentre Hamilton in Messico disputava il suo 186° GP a 'soli' 31 anni, 9 mesi e 23 giorni. In pratica, per raggiungere lo stesso pianerottolo del francese, Lewis ci ha messo 7 GP e quasi 7 anni in meno e con monoposto di pari, elevato, livello di competitività. E Schumacher? Il tedesco ha staccato il biglietto delle 51 vittorie in Ungheria nel 2001 a 32 anni, 7 mesi e 16 giorni e al suo 156° GP: 30 in meno di quanti ne sono serviti ad Hamilton per la stessa cifra di successi, ma con quasi un anno in più di età. Sempreverde Lewis: se le tentazioni glamour non lo distolgono troppo ha quasi tutti i primati della F.1 alla sua portata.

http://www.gazzetta.it/Formula-1/31-10-2016/formula1-hamilton-51-vittorie-come-prost-ma-gia-meglio-lui-eschumi-170672347562.shtml

[Miky88]

Formula 1, Arrivabene: "A Vettel una penalità pesante e ingiusta"

Il veleno è nella coda del GP del Messico, con la penalizzazione di 10" inflitta a Vettel che, quasi a due ore dal cerimoniale della premiazione, lo ha retrocesso dal 3° al 5° posto. La sanzione è scattata per la sua difesa estrema su Ricciardo, con un leggero cambio di traiettoria in staccata che da Austin in poi la Fia ha deciso di punire proprio per frenare gli ardori agonistici di Verstappen, il pilota che maggiormente utilizza questa forma aggressiva di tutela della posizione.

LE TRE RAGIONI — Nello specifico, il tedesco della Ferrari - che resta quindi all'asciutto di podi da quello di Monza - è stato sanzionato per aver guidato in maniera potenzialmente pericolosa, aver effettuato un anomalo cambio di direzione e aver indotto un altro pilota a effettuare una schivata. Le contumelie di Seb in radio contro Whiting ("v********o...."), reo di non aver fermato Verstappen, che ha tagliato la pista senza restituirgli la posizione, salvo poi essere penalizzato a fine gara di 5" e chiudere 4°, non sono alla base della sanzione al ferrarista.

BUROCRAZIA — Evidente il disappunto della Ferrari, in particolare del team principal Maurizio Arrivabene, che con forza aveva abbracciato Seb per un risultato importante per riscattare la sua stagione ricca di ombre. "Poteva essere una giornata speciale, con un podio meritatissimo che ci è stato tolto dalla burocrazia - dice Arrivabene -. La squadra ha dimostrato carattere restando concentrata in un momento difficile, la strategia ci aveva permesso di recuperare posizioni e i due piloti hanno fatto un ottimo lavoro. Purtroppo siamo stati penalizzati da una decisione inappellabile dei commissari che ritengo troppo pesante e, per certi versi, ingiusta".

SPAZIO LASCIATO — Questa la posizione di Vettel sulla manovra incriminata: "Rispetto moltissimo Ricciardo e non è bello quando due macchine si toccano - commenta Seb -. A mia difesa posso dire che stavo lottando con tutte le forze, ho cercato di lasciargli comunque un minimo di spazio e penso di averlo fatto".

http://www.gazzetta.it/Formula-1/31-10-2016/formula1-messico-furia-arrivabene-vettel-penalita-ingiusta-170671701895.shtml