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Appassionati di Ciclismo

In questa sezione si può parlare delle varie realtà calcistiche, specialmente della nostra regione, e di altri sport a livello locale o nazionale, oppure internazionale.

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Miky88

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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » gio mag 18, 2017 18:33


Giro d’Italia 2017: tripletta per Fernando Gaviria, altro secondo posto per Jakub Mareczko

Fernando Gaviria firma il tris a Reggio Emilia. Altra volata perfetta per il colombiano, che conquista la vittoria nella dodicesima tappa del Giro d’Italia. Arriva un altro secondo posto per il nostro Jakub Mareczko.

La fuga di giornata parte subito dopo il via con due uomini: il russo Sergei Firsanov (Gazprom-Rusvelo) e Marco Marcato (UAE Team Emirates). Dopo una decina di chilometri si riporta su di loro anche Mirco Maestri (Bardiani-CSF). Il terzetto al comando guadagna subito terreno, arrivando ad un vantaggio massimo di 7 minuti dopo 30 km. Sul GPM di Casaglia transita primo Firsanov, mentre dal gruppo scatta lo spagnolo Omar Fraile (Dimension Data) che, grazie ai punti conquistati, andrà a vestire la maglia azzurra. Si arriva poi al traguardo volante di Barberino del Mugello vinto da Marcato, i corridori entrano quindi in autostrada per affrontare il Valico Appenninico, dove transita primo Maestri, che conquista anche il traguardo volante di Sasso Marconi.

Il plotone aumenta l’andatura nel finale e i fuggitivi vengono ripresi a 7 km dall’arrivo. Si va quindi verso la volata a gruppo compatto. Gli uomini della Bora – Hansgrohe si portano in testa al gruppo con un buon treno. La volata viene però lanciata da Richeze, che pilota in modo perfetto il colombiano Fernando Gaviria (QuickStep-Floors) che trova uno sprint impeccabile e conquista il terzo successo in questo Giro d’Italia. Secondo posto ancora per un ottimo Jakub Mareczko (Wilier Triestina), che sfiora la vittoria. Terzo posto per l’irlandese Sam Bennett (Bora – Hansgrohe). Non cambia nulla in classifica generale con l’olandese Tom Dumoulin (Sunweb) che rimane in maglia rosa.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-tripletta-per-fernando-gaviria-altro-secondo-posto-per-jakub-mareczko/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » ven mag 19, 2017 17:54


Giro di California 2017: Andrew Talansky vince sul Monte Baldy, Majka sempre leader

Andrew Talansky si è imposto nella quinta tappa del Giro di California 2017: lo statunitense ha preceduto tutti sul traguardo di Monte Baldy, tra i più impegnativi della corsa con 8 chilometri oltre l’8% di pendenza media.

Sull’ascesa finale il corridore della Cannondale-Drapac ha provato a fare la selezione, seguito solamente da Rafa Majka (Bora-Hansgrohe), George Bennett (LottoNL-Jumbo) e Ian Boswell (Team Sky). La contesa, nonostante le dure rampe dell’ascesa conclusiva, si è risolta solamente in volata e Talansky ha regalato un successo importantissimo alla squadra regolando Majka e Bennett nell’ordine. In classifica generale il polacco ha 6†su Bennett, 25 su Boswell e 44 sullo stesso Talansky: nella tarda serata italiana frazione decisiva a cronometro per determinare la classifica generale.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-di-california-2017-andrew-talansky-vince-sul-monte-baldy-majka-sempre-leader/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » ven mag 19, 2017 17:55


Giro d’Italia 2017: STRAORDINARIO Fernando Gaviria! Cala il poker a Tortona

Una volata spettacolare per Fernando Gaviria, che trionfa a Tortona e trova il poker in questa edizione del Giro d’Italia. Grande rimonta del colombiano, che batte Sam Bennett e Jasper Stuyven.

Anche oggi parte subito la fuga di giornata con tre corridori: Vincenzo Albanese (Bardiani – CSF), il russo Pavel Brutt (Gazprom – Rusvelo) e lo sloveno Matej Mohoric (UAE Team Emirates). Il gruppo tiene sempre un’andatura elevata, guidato dalle squadre dei velocisti, e mantiene sotto controllo il vantaggio dei fuggitivi, sempre attorno ai 2 minuti. Il primo traguardo volante, Fiorenzuola, viene conquistato da Albanese, mentre quello di Broni da Brutt.

La fuga viene neutralizzata a 22 km dall’arrivo. Ci si avvia quindi alla volata a gruppo compatto. Sprint lanciato dagli uomini della Bora – Hansgrohe, che fanno un ottimo treno per pilotare l’irlandese Sam Bennett, che prende la volata di testa. Da dietro arriva però uno straordinario Fernando Gaviria (QuickStep-Floors), che rimonta tutti sulla destra e trova un successo impressionante. Per lui è la quarta vittoria in questo Giro. Secondo posto per Sam Bennett, che sembrava avere la vittoria in pugno e terzo per il belga Jasper Stuyven (Trek – Segafredo). Il migliore degli italiani è Roberto Ferrarri (UAE Emirates) che chiude al 4° posto. Tutto invariato in classifica generale, con l’olandese Tom Dumoulin (Sunweb) che rimane in maglia rosa.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-straordinario-fernando-gaviria-cala-il-poker-a-tortona/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » sab mag 20, 2017 16:58


Tour of California 2017: Ganna quinto nella cronometro di Dibben. Bennett ribalta la classifica

Tante emozioni nella sesta e penultima tappa del Tour of California 2017. Nella frazione partita e giunta a Big Bear Lake, una cronometro individuale di 24 chilometri, il successo è andato al giovanissimo britannico Jonathan Dibben, del Team Sky, che conquista così la più importante vittoria in carriera. Crono completamente piatta, ma con alcuni punti con curve difficili da interpretare chiusa in 28’27†ad oltre 50 km/h.

Sul podio della cronometro gli statunitensi Brent Bookwalter (BMC) ed Andrew Talansky (Cannondale Drapac), staccati rispettivamente di 7†e 16â€. Eccellente quinta piazza per l’azzurro Filippo Ganna (UAE Emirates).

Lo spettacolo però è arrivato nella battaglia per la maglia gialla. Il leader Rafal Majka è partito per ultimo ma non è riuscito a difendere il simbolo del primato: a sopravanzarlo ci ha pensato un super George Bennett (LottoNL-Jumbo) che si avvia così a cogliere il più bel successo in carriera. Infatti domani ultima frazione senza particolari difficoltà per il neozelandese. Ben 35 comunque i secondi di vantaggio.

https://www.oasport.it/2017/05/tour-of-california-2017-ganna-quinto-nella-cronometro-di-dibben-bennett-ribalta-la-classifica/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » sab mag 20, 2017 16:59


Giro d’Italia 2017: prova di forza di Tom Dumoulin! L’olandese stacca Quintana e vince ad Oropa. Nibali in crisi, Pinot lontano

Un’esultanza genuina, pura: Tom Dumoulin ha conquistato il secondo successo del suo Giro d’Italia imponendosi sul traguardo del Santuario di Oropa, nella quattordicesima tappa, e si è lasciato andare ad un sorriso contagioso sul traguardo. L’olandese negli ultimi chilometri è stato impegnato in un lungo testa a testa con Nairo Quintana, che ha provato ad attaccare pur pagando nel finale un leggero distacco. In difficoltà, ancora una volta, Vincenzo Nibali, mentre Pinot ha pagato nella prima parte di salita concedendosi però una bella rimonta nella seconda parte di gara.

I primi chilometri sono stati molto combattuti: complice anche la partenza in un tratto di leggera discesa, la prima fase di gara è stata disputata a velocità ben superiori ai 50 km/h. Numerosi corridori hanno provato a centrare la fuga giusta, ma il tentativo buono è nato solo dopo 30 chilometri, quando Sergey Lagutin (Gazprom-Rusvelo), Daniel Martinez (Wilier-Selle Italia) e Natnael Berhane (Dimension Data) hanno ottenuto il benestare del gruppo.

Il loro vantaggio non è mai decollato, con la Fdj che si è messa a tirare non appena il margine è arrivato a toccare i 2′. Da lì, di fatto, la situazione in corsa si è stabilizzata in maniera definitiva in attesa della salita finale, riducendo la tappa ad un testa a testa di circa 10 chilometri tra gli scalatori considerando la totale assenza di salite nella parte precedente di corsa. I fuggitivi sono stati ripresi dal lavoro della squadra francese, della Movistar e della Orica-Scott a circa 17 chilometri dalla conclusione.

La prima mossa tattica interessante è arrivata a 9,5 chilometri dalla conclusione: Rojas ha lanciato Winner Anacona (Movistar), cui si è accodato l’azzurro Diego Rosa (Team Sky), che poco dopo ha provato ad attaccare in solitaria nella tappa di casa. La sua azione è stata annullata a 6 chilometri dalla conclusione dal ritmo della Movistar, che ha imboccato in testa al gruppo la parte più dura della salita in favore di Nairo Quintana.

Igor Anton (Dimonsion Data) ha provato un attacco velleitario, ripreso da un allungo di Ilnur Zakarin (Katusha) a 5 dall’arrivo che ha prodotto una prima selezione in gruppo, comunque ancora corposo. A 4 chilometri dalla vetta è arrivato il primo attacco di Quintana, che è andato a riprendere Domenico Pozzovivo (AG2R), che era scattato poco dopo. In difficoltà, sul tratto duro, il francese Thibaut Pinot (Fdj), mentre al comando con lo scalatore colombiano è rimasto solo Zakarin. La Maglia Rosa Tom Dumoulin (Sunweb), inizialmente staccato, si è riportato in scia a Quintana a 3,5 chilometri dall’arrivo ma non appena l’ha visto Quintana ha accelerato nuovamente provando a guadagnare ulteriore vantaggio sugli inseguitori. Dumoulin, ancora una volta, non ha concesso spazio salendo di ritmo e mantenendosi inizialmente ad una decina di secondi di distacco dall’avversario diretto per il successo finale e tirandosi dietro Vincenzo Nibali (Bahrain Merida), Zakarin, Mikel Landa (Team Sky) e Adam Yates (Orica-Scott), il più in difficoltà.

Dumoulin si è riportato su Quintana a 1,5 chilometri dal traguardo: a causa di questa accelerazione Nibali ha perso contatto dopo un’ascesa tutta a ruota dell’olandese. Una volta rientrato il leader delle generale ha provato anche ad attaccare ma senza fare la differenza su Landa, Zakarin e Quintana. Nel finale si è occupato proprio lui di tenere alto il ritmo: Zakarin ha provato ad anticipare la volata, ma Dumoulin gli ha preso la ruota e sull’infinito rettilineo finale l’ha addirittura superato andando a vincere in Maglia Rosa la prima tappa di salita dopo la cronometro Sagrantino.

Zakarin ha chiuso al secondo posto, seguito da Landa. Quintana ha perso 14 secondi, mentre Pinot ha tagliato il traguardo a 35†dal vincitore di giornata con una bella rimonta nella seconda parte dell’ascesa. Yates ha chiuso poco dietro mentre Nibali ha pagato ancora una volta nel finale tagliando il traguardo a 40†dal vincitore di giornata, quasi raggiunto dagli uomini che si erano staccati in precedenza. Tra gli uomini di classifica staccatissimo Mollema, ad oltre un minuto e mezzo che lo fa uscire dalle zone nobili della generale.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-prova-di-forza-di-tom-dumoulin-lolandese-stacca-quintana-e-vince-ad-oropa-nibali-in-crisi-staccato-anche-pinot/
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Messaggioda Miky88 » dom mag 21, 2017 17:50


Tour of California 2017: clamoroso bis per Evan Huffman. A Bennett la classifica generale

Settimana magica per Evan Huffman. Il 27enne statunitense del team Rally Cycling, che fino ad oggi aveva come miglior risultato in carriera la classifica generale del Tour of Gila, nel giro di tre giorni ha stravolto il suo palmares. Sono arrivate due vittorie nel circuito World Tour praticamente allo stesso modo nel Tour of California.

Nell’ultima frazione della breve corsa a tappe statunitense, infatti, arriva ancora una volta la fuga. Le salite presenti sul circuito non sono riuscite a far organizzare bene il plotone che non ha raggiunto gli attaccanti per pochissimo. Seconda volata vincente per Huffman che beffa lo spagnolo David Lopez (Team Sky) ed il francese Nicolas Edet (Cofidis). Il gruppo è stato regolato da Peter Sagan su Matteo Trentin.

Non cambia nulla in classifica generale: la vittoria va al neozelandese George Bennett (LottoNL-Jumbo) davanti a Rafal Majka.

https://www.oasport.it/2017/05/tour-of-california-2017-clamoroso-bis-per-evan-huffman-a-bennett-la-classifica-generale/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » dom mag 21, 2017 17:51


Giro d’Italia 2017: Bob Jungels batte i big in volata a Bergamo. Quintana cade, Nibali ci prova, ma non cambia nulla

Tanto spettacolo, grandi scenari ma non cambia niente al termine della seconda settimana nel Giro d’Italia numero 100 per quanto riguarda la classifica generale. Nella quindicesima tappa con arrivo in quel di Bergamo a spuntarla è stato in uno sprint ristretto Bob Jungels (QuickStep-Floors). Si difende alla grande la maglia rosa Tom Dumoulin (Giant-Alpecin).

Come previsto, tantissima difficoltà per creare la prima fuga di giornata. Dopo circa una ventina di chilometri riesce ad andar via un gruppetto di cinque uomini: Jan Barta (Bora – Hangrohe), Jeremy Roy (FDJ), Moreno Hofland (Lotto Soudal), Dries Devenyns (Quick-Step Floors) e Eugert Zhupa (Wilier – Selle Italia). Tanti passisti, ottimo accordo tra loro, ma il plotone maglia rosa non lascia spazio: Cannondale-Drapac e Bardiani-CSF si mettono in testa a tirare e lasciano solo una trentina di secondi di vantaggio agli attaccanti.

A circa 100 chilometri dall’arrivo altro cambio di situazione: gruppo compatto, con Devenyns ultimo ad arrendersi tra i fuggitivi. Neanche il tempo di un leggero rilassamento e ricominciano gli attacchi: si sgancia definitivamente la fuga di giornata. Enrico Barbin (Bardiani – CSF), Silvan Dillier (BMC), Rudy Molard (FDJ), Evegeny Shalunov (Gazprom – RusVelo), Fernando Gaviria (QuickStep – Floors), Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data), Enrico Battaglin (Lotto NL – Jumbo), Philip Deignan (Sky), Simone Petilli (UAE Team Emirates) e Julen Amezqueta (Wilier – Selle Italia) hanno guadagnato circa 2′ sul gruppo principale.

La situazione si è animata sul primo GPM di giornata, quello di Miragolo San Salvatore: davanti sono rimasti in tre, con Molard, Van Rebensburg e Deignan, mentre dietro sono scattati al contrattacco dal plotone Pierre Rolland (Cannondale-Drapac) e Luis Leon Sanchez (Astana) che con l’inizio del Selvino si sono ricongiunti al trio al comando. Nel frattempo clamorosa caduta in gruppo per Nairo Quintana in discesa: il capitano della Movistar è stato riportato senza problemi nel plotone dai propri compagni di squadra, con l’andatura che comunque era calata.

Non ci sono invece state differenze sul Selvino, con il plotone guidato dalla Orica-Scott che comunque non ha lasciato molto spazio ai cinque fuggitivi, rimasti sempre con circa 30†di vantaggio. Il successo di tappa si è andato a decidere però in quel di Bergamo, nello spettacolare strappo della Boccola: ci hanno provato prima Bob Jungels, poi Domenico Pozzovivo ed infine Vincenzo Nibali, ma nessuno è riuscito a fare la differenza.

Tutti i big sono arrivati assieme all’ultimo chilometro e allo sprint l’ha spuntata la maglia bianca Jungels davanti a Nairo Quintana e Thibaut Pinot. Quinta piazza per Pozzovivo, settima per Nibali.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-bob-jungels-batte-i-big-in-volata-a-bergamo-quintana-cade-nibali-ci-prova-ma-non-cambia-nulla/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » mar mag 23, 2017 16:42


Giro d’Italia 2017, IMPRESA LEGGENDARIA di Vincenzo Nibali! Trionfa nel tappone alpino, staccato Quintana! Dumoulin paga 2’12â€. Corsa ribaltata!

Finalmente l’Italia, finalmente Vincenzo Nibali. Inizia la terza settimana e le doti del siciliano escono prepotentemente sulle salite e le discese della 16esima tappa del Giro d’Italia 2017 con arrivo a Bormio, 222 chilometri dopo la partenza da Rovetta. Lo Squalo dello Stretto ha vinto in una tappa caratterizzata da Mortirolo e doppio Stelvio in cui Tom Dumoulin ha dovuto difendere la leadership in classifica anche da alcuni problemi intestinali che gli hanno fatto perdere oltre due minuti sul traguardo. A cinque tappe dal termine, il Giro è tornato a parlare italiano ed è più aperto che mai.

I primi chilometri, pianeggianti, non hanno favorito la partenza della fuga. I tanti scatti hanno prodotto un ritmo molto alto, ma nonostante la formazione di qualche gruppetto nessuno è riuscito ad evadere in maniera definitiva. Solo una volta che il gruppo si è avvicinato ai piedi del Mortirolo, e con una prima ora a 50km/h nelle gambe, si sono staccati circa 25 atleti. Il plotone, tirato da Bahrain-Merida e Gazprom-Rusvelo ha tenuto gli attaccanti a tiro prima della salita inaugurale della giornata. Su questa si sono susseguiti gli attacchi, anche dal gruppo, e le carte si sono nuovamente mescolate, fino alla formazione di un gruppo che ha finalmente preso un paio di minuti di vantaggio formato da Pello Bilbao, Luis Leon Sanchez (Astana), Manuel Senni (Bmc), Jose Mendes (Bora-Hansgrohe), Joe Dombrowski, Pierre Rolland, Michael Woods (Cannondale-Drapac), Felix Grossschartner, Jan Hirt (CCC Sprandi Polkowice), Alexander Foliforov (Gazprom-RusVelo), Andrey Amador, Gorka Izagirre, Winner Anacona (Movistar), Carlos Verona (Orica-Scott), Laurens De Plus (QuickStep), Igor Anton, Natnael Berhane, Omar Fraile (Dimension Data), Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), Mikel Landa, Sebastian Henao, Vasil Kiryienka, Philip Deignan (Team Sky), Laurens Ten Dam (Team Sunweb), Rui Costa ed Edward Ravasi (UAE Emirates).

Alle loro spalle il gruppo si è mantenuto compatto, con il Team Sunweb a fare un ritmo controllato per mantenere una certa compattezza al fianco della Maglia Rosa Tom Dumoulin. Luis Leon Sanchez è stato il primo a passare sul Mortirolo, denominato Montagna Scarponi in ricordo del ciclista marchigiano scomparso poco più di un mese fa. Alle spalle dei fuggitivi, che si sono ricompattati a fine discesa, il gruppo dei big non ha subito scossoni, e ha continuato la processione fino a Bormio, con la Trek-Segafredo ad aiutare la Sunweb per limitare il vantaggio di Amador e Kruijswijk, comunque tra i migliori 10 della classifica generale e insidiosi per Bauke Mollema. Lo stesso canovaccio è proseguito anche sulla salita dello Stelvio, quasi castrato dall’atteggiamento dei big che si sono lasciati trascinare dal ritmo prima della Trek e successivamente dalla QuickStep-Floors di Bob Jungels con Eros Capecchi, senza dei veri e propri forcing neanche nei chilometri conclusivi per scremare il gruppetto. Nel contempo, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) rimasto solo con Franco Pellizotti ma per il resto si segnala solo un velleitario scatto di Tejay Van Garderen (Bmc).

Più interessante, invece, quanto successo al comando della corsa: la fuga è andata via via selezionandosi con il passare dei chilometri. Kiryienka ha fatto il ritmo per Landa nella prima parte di salita e successivamente il Team Sky ha sfruttato al meglio Deignan, che ha fatto la selezione definitiva. Alle spalle dell’irlandese, oltre a Landa, sono rimasti Sanchez, Deignan, Izagirre, Amador, Kruijswijk, Anton e Hirt, con Anacona che è rientrato verso la vetta dopo che inizialmente aveva lasciato le ruote di questo gruppo. In cima, Mikel Landa è passato per prima sul Gpm della Cima Coppi, ad oltre 2700 metri di altitudine. Nella successiva discesa ha allungato Amador, compagno di Nairo Quintana alla Movistar ma, come già accennato, a sua volta in classifica: l’unico che ha trovato la lucidità per accodarsi sui tornati dello Stelvio è stato ancora una volta Landa, che ha palesato una brillantezza che fa aumentare i rimpianti per la caduta subita ai piedi del Blockhaus. Anche loro, però, sono stati riassorbiti una volta iniziato il fondovalle verso Santa Maria Val Müstair, in cui il gruppo tirato da un’alleanza di diverse comprendenti Katusha e Orica-Scott, davanti per lunghi tratti, si è mantenuto a circa 2′, guadagnando qualcosa con il passare dei chilometri.

Steven Kruijswijk ha rotto definitivamente gli indugi a 33 chilometri dall’arrivo, ancora prima dell’inizio dell’ascesa finale. L’olandese, che lo scorso anno ha perso il Giro proprio negli ultimi giorni di corsa, è stato seguito da Mikel Landa e questo tandem ha creato una prima differenza rispetto ai vecchi compagni di avventura. Solo successivamente si è accodato anche Hirt, sicuramente tra i migliori di questo tappone, bravo a centrare la fuga giusta e a rimanere sempre nel gruppetto buono.

A pochi chilometri dall’inizio della salita finale, l’Umbrailpass, Tom Dumoulin si è fermato a bordo strada per espletare bisogni fisiologici impellenti: la maglia rosa, che potrebbe aver subito il freddo in cima allo Stelvio dove era stato tra i primi a mettere la mantellina, è ripartito con quasi due minuti di ritardo dagli avversari diretti. Dopo alcuni attimi di tentennamento la Bahrain-Merida e la Movistar hanno alzato il ritmo con il ritardo dell’olandese che si è stabilizzato a oltre un minuto e 30 secondi. A metà della scalata Nibali ha fatto la prima mossa tentando un allungo, cui Quintana ha risposto prontamente: a questa coppia, che si è punzecchiata a più riprese nel chilometro successivo, si sono uniti anche un Domenico Pozzovivo (AG2R) e Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin). Nel contempo, in testa alla corsa Landa aveva fatto una netta differenza, rimanendo da solo al comando della gara

Con un Quintana impostato sull’ormai solito copione di passività, forse favorito da gambe non eccezionali, è stato ancora Nibali ad attaccare in vista dello scollinamento. In un primo momento ha risposto solamente il colombiano, mentre Pozzovivo e Zakarin sono rientrati sui due uomini di classifica proprio sul Gpm. Già nella prima fase di discesa, Nibali ha alzato il ritmo in quello che è il suo terreno di caccia preferito, andando a riprendere Landa a 10 chilometri dal traguardo con lo Squalo che ha scavato un buco di circa 100 metri nei confronti del colombiano, mentre Pozzovivo e Zakarin sono rimasti ancora più indietro. Il siciliano e il basco hanno trovato subito l’accordo per andare al traguardo, mentre Quintana è sempre rimasto a tiro ma senza la capacità necessaria per chiudere il buco.

Landa ha imboccato in prima posizione il chilometro finale, molto tortuoso: Nibali, dalle sue spalle, si è fiondato all’interno nell’ultima curva, uscendo appaiato all’avversario e battendolo allo sprint per una ruota, sufficiente per dare all’Italia la prima vittoria del Giro d’Italia 2017. Quintana ha chiuso in terza posizione a circa 10â€, mentre Pozzovivo e Zakarin hanno tagliato il traguardo più indietro. Davide Formolo (Cannondale-Drapac) con 1’26†da Nibali ha preceduto sul gruppo degli altri uomini di classifica, nell’ordine sul traguardo Mollema (Trek-Segafreo), Jungels (QuickStep-Floors), Yates (Orica-Scott) e Pinot (Fdj), che sono arrivati a Bormio con un 1’35†di ritardo. Tom Dumoulin, invece, ha mantenuto anche in discesa il distacco che aveva in vetta alla salita, quantificabile in circa 2’15†che comunque gli consentono di mantenere la Maglia Rosa e la leadership della classifica dopo una difesa rocciosa anche in una giornata condizionata da un problema fisico.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-impresa-leggendaria-di-vincenzo-nibali-trionfa-nel-tappone-alpino-staccato-quintana-dumoulin-paga-212-corsa-ribaltata/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » mer mag 24, 2017 18:06


Giro d’Italia 2017: Pierre Rolland coglie l’attimo e trionfa a Canazei. Quinto Busato

Dopo le scintille di ieri, come previsto nella diciassettesima frazione con partenza da Tirano e arrivo a Canazei del Giro d’Italia non c’è lo scontro tra i big, vista anche l’assenza di salite sul finale. A giocarsi il successo sono i cacciatori di tappe: a spuntarla in un gruppo numerosissimo di fuggitivi grazie ad un’azione da finisseur è Pierre Rolland (Cannondale-Drapac). Resta leader della classifica generale Tom Dumoulin.

Inizio di tappa davvero confusionario. Il gruppo ha lasciato andare via tre fuggitivi: Pierre Rolland (Cannondale-Drapac), Matej Mohoric (UAE Team Emirates) e Pavel Brutt (Gazprom-Rusvelo), che si sono avvantaggiati prima dell’ascesa all’Aprica. Proprio quando sono aumentate le pendenze nel plotone si è messa a tirare la Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali, come se volesse testare la condizione della maglia rosa Dumoulin. Subito dopo, tra discesa e falsopiano prima del Passo del Tonale, è cambiata nuovamente la situazione: dopo tanti scatti e controscatti è andato via di forza un plotone di 40 uomini che da subito ha guadagnato sul gruppo maglia rosa, riportandosi vicino ai tre fuggitivi.

Valerio Agnoli (Bahrain-Merida), Ben Gastauer, Quentin Jaurégui (Ag2r La Mondiale), Jesper Hansen (Astana), Enrico Barbin, Lorenzo Rota (Bardiani-CSF), Tejay Van Garderen, Manuel Senni, Francisco Ventoso (BMC Racing), Jan Barta, José Mendes (Bora-hansgrohe), Michael Woods (Cannondale-Drapac), Felix Grosschartner, Lukasz Owsian, Branislau Samoilau, Michal Schelgel (CCC Sprandi Polkowice), Jérémy Roy (FDJ), Maxime Monfort (Lotto Soudal), Gorka Izagirre, Rory Sutherland (Movistar), Christopher Juul-Jensen (Orica-Scott), Laurens De Plus, Dries Devenyns (Quick-Step Floors), Natnael Berhane, Omar Fraile, Jacques Janse Van Rensburg, Kristian Sbaragli, Daniel Teklehaimanot (Dimension Data), Martijn Keizer (LottoNL-Jumbo), Salvatore Puccio (Team Sky), Simon Geschke (Team Sunweb), Peter Stetina (Trek-Segafredo), Rui Costa, Valerio Conti, Jan Polanc (UAE Team Emirates), Julen Amezqueta, Matteo Busato, Ilya Koshevoy (Wilier-Selle Italia) gli attaccanti.

A mano a mano il numeroso gruppo si è riportato sul terzetto al comando dal quale hanno perso contatto prima Brutt e poi Rolland. Intanto il plotone maglia rosa non ha forzato l’andatura, perdendo addirittura 13′ dalla vetta. L’andatura è cambiata quando Jan Polanc è diventato addirittura maglia rosa virtuale: il Team Sunweb e la QuickStep-Floors (in protezione della maglia bianca di Jungels) si sono messi a tirare per diminuire il ritardo.

A circa 40 chilometri dal traguardo è cambiata nuovamente la situazione: il gruppo al comando si è spezzato e venticinque unità sono andate a riprendere uno strepitoso Mohoric che si è messo a fare l’andatura in favore dei propri compagni della UAE Emirates. Davvero emozionanti le ultime fasi di gara con scatti e controscatti tra gli attaccanti. Chi è riuscito a trovare il momento giusto a 7 dall’arrivo è stato Pierre Rolland che da subito ha guadagnato una ventina di secondi sugli avversari, lanciandosi verso il traguardo. Piazzamenti sul podio per Rui Costa e Izaguirre, migliore degli italiani Matteo Busato, quinto.

Il gruppo maglia rosa è giunto con tranquillità a 7’53†di ritardo.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-pierre-rolland-coglie-lattimo-e-trionfa-a-canazei-quinto-busato/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » gio mag 25, 2017 18:32


Giro d’Italia 2017: Tom Dumoulin brilla sulle Dolomiti e resiste agli attacchi. Tappa a Tejay Van Garderen

Il riscatto di Tejay Van Garderen e la conferma di Tom Dumoulin. La 18esima tappa del Giro d’Italia numero 100, 137 chilometri da Moena ad Ortisei con 5 vette da scalare, ha visto due protagonisti e vincitori assoluti. Lo statunitense ha dato un senso alla sua corsa rosa vincendo una tappa in volata contro un ancora superlativo Mikel Landa mentre l’olandese ha dimostrato di non temere gli attacchi di Nairo Quintana e Vincenzo Nibali, che hanno provato a stanarlo a 50 chilometri dall’arrivo. L’olandese è riuscito a resistere e nel finale ha dato anche la sensazione di avere più benzina rispetto ai rivali.

Sin dai primissimi chilometri sono andati in fuga Manuel Boaro (Bahrain-Merida), Diego Rosa (Team Sky), Natnael Berhane (Dimension Data) e Joey Rosskopf (Bmc). Alle loro spalle si è creato un gruppo di oltre 30 unità che però ha indotto al gruppo ad inseguire già sul Passo Pordoi, prima salita di giornata. L’alto ritmo e i tanti scatti dal gruppo hanno portato ad un riassorbimento degli inseguitori, con lo stesso gruppo che però si è molto selezionato, arrivando a contare una quarantina di unità prima di un rallentamento prima della parte finale.

Nella fasi di gara successive si è creato un nuovo gruppo nutrito di contrattaccanti, che è uscito a più riprese dal plotone principale per andare a riportarsi sui fuggitivi della prima ora (da cui si era staccato un sofferente Boaro) nella prima parte del Passo Valparola. Al comando, dunque, abbiamo trovato: Siutsou (Bahrain Merida), Cataldo (Astana), Van Garderen e Rosskopf (BMC Racing), Rolland, Dombrowski e Villella (Cannondale Drapac), Hirt (CCC Sprandi), Foliforov (Gazprom Rusvelo), Amador e Anacona (Movistar), Plaza (Orica Scott), Berhane ed Fraile (Dimension Data), Landa, Deignan e Rosa, (Team Sky), Pedersen e Stuyven (Trek Segafredo).

Il gruppo, tornato praticamente compatto, è scivolato ad oltre 2’30â€: sul Valparola, però, la Orica-Scott ha alzato il ritmo in maniera decisa in testa al gruppo principale: oltre a ridurre il gap dai fuggitivi, tornati a circa 2′ in vetta nonostante un ottimo lavoro di Rosa in favore di Landa, anche il plotone principale si è pesantemente selezionato con il passare del tempo al ritmo imposto dalla squadra australiana in favore di Adam Yates.

Nonostante questo, però, non ci sono stati attacchi e lo stesso copione si è confermato anche sul Passo Gardena, dove i distacchi sono rimasti immutati (sempre nell’ordine dei 2′) ma con i due gruppi sempre più ridotti. La Movistar, che sin dalle prime fasi di corsa aveva mosso i suoi uomini, ha alzato il ritmo favorendo un attacco di Nairo Quintana ad un paio di chilometri dalla vetta. Il colombiano, partendo da dietro, ha guadagnato quasi subito un buon margine, trovando sulla sua strada poco dopo i compagni Amador e Anacona. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) ha fiutato l’occasione e ha attaccato a sua volta aiutato da Dario Cataldo (Astana) p rientrato sul gruppetto di Quintana ma dalle sue spalle è risalito come una furia la maglia rosa Tom Dumoulin, abbandonato dai compagni della Sunweb ma capace di ricucire proprio in vista del Gpm, gestendo poi alla perfezione la discesa verso Ortisei, dove Orica-Scott e Quintana avevano provato ad attaccare. Questo tentativo, però, è stato stoppato da Siutsou, della Bahrain-Merida.

Il Passo di Pinei non ha creato problemi a nessuno e il ruolo di salita decisiva è scivolato nelle mani del Pontives. Gli attaccanti (ridotti a Landa, Dombrowski, Hirt, Van Garderen, Berhane e Villella) sono scollinati con circa 50†di vantaggi sulla penultima salita. Nell’ultimo tratto di discesa Landa e Van Garderen hanno staccato i compagni di avventura e hanno imposto un ritmo alto, tanto che il gruppo nella prima parte di salita, condotto dai gregari della Movistar, ha addirittura perso terreno dalla coppia di testa andando ben oltre un minuto di svantaggio.

Quintana ha provato un attacco assieme ad Anacona all’inizio del tratto duro: gli ultimi 3 chilometri. Ancora una volta, però, il colombiano non è mai sembrato straripante e non ha mai preso più di 50-60 metri di vantaggio sul gruppo, tirato dalla Fdj. Ormai in vista dello scollinamento hanno provato degli allunghi anche Nibali e Dumoulin, ma senza rinforzare e creare veri e propri buchi, con l’olandese che però ha mandato dei segnali chiarissimi ai due contendenti quando mancano solo due tappe di montagne alla conclusione del Giro d’Italia. Sfruttando il marcamento tra i tre contendenti per la maglia rosa, tutti gli altri sono riusciti ad evadere senza essere contrastati. In particolare, Thibaut Pinot (Fdj) e Domenico Pozzovivo (AG2R) si sono riportati in prossimità della coppia al comando, sempre con Landa e Van Garderen al comando della corsa.

Il basco, come nella tappa di Bormio, ha provato ad impostare la volata di testa in un finale molto contorto: Van Garderen l’ha affiancato nell’ultima curva andando a scavalcarlo nettamente nella volata valida per il primo posto. Pinot ha chiuso al terzo posto, staccato di 8â€, davanti a Pozzovivo e Hirt, mentre più indietro sono arrivati Zakarin (24â€), Kruijswik e Mollema (entrambi a 34â€). Tom Dumoulin ha controllato in scioltezza e condotto il gruppetto con Nibali e Quintana sul traguardo ad 1’06†dal vincitore, perdendo, abbuoni compresi, 1’02†da Pinot che sostanzialmente è rientrato in lotta per il podio, con meno di 30†da recuperare su Nibali e le giornate peggiori alle spalle. Adam Yates, arrivato poco dietro, è salito in prima posizione nella classifica dei giovani con Formolo e Jungels che hanno pagato distacchi importanti.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-tom-dumoulin-brilla-sulle-dolomiti-e-resiste-agli-attacchi-tappa-a-tejay-van-garderen1/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » ven mag 26, 2017 17:31


Giro d’Italia 2017: Tom Dumoulin cede la maglia rosa! Nairo Quintana primo in classifica nella giornata di Mikel Landa. Vincenzo Nibali c’è

La crisi che non ti aspetti. Tom Dumulin lascia la maglia rosa nella 19esima tappa del Giro d’Italia 2017, l’ultima con arrivo in salita a Piancavallo. L’olandese ha dovuto gestire poche energie sull’ascesa finale, staccandosi quasi subito, mentre Nairo Quintana, pur con il solito atteggiamento prudente e senza mai scattare, si è issato in prima posizione in classifica. Successo di tappa, finalmente, per un Mikel Landa in lacrime sul traguardo in maglia azzurra dopo un’ultima scalata quasi tutta in solitaria.

Circa 15 uomini sono andati in fuga nelle prime battute della tappa: Chevrier, Boem, Mendes, Rolland, Ludvigsson, Shalunov, Herrada, Devenyns, Losada, Van den Broeck, Rui Costa, Koshevoy, Bilbao, Paterski e Teklehaimanot. In breve tempo il gruppo si è lasciato scivolare a 6′, ma dopo circa 50 chilometri la situazione è cambiata in maniera radicale.

Nella lunga discesa da Sappada, la corsa è stata scossa da un colpo di scena. Nairo Quintana, Vincenzo Nibali e Thibaut Pinot, vedendo la maglia rosa Tom Dumoulin nelle retrovie del gruppo da diversi chilometri, hanno aumentato il ritmo con le squadre e in breve tempo l’olandese si è trovato ad un minuto di distanza dai diretti avversari per la classifica finale. Le squadre degli uomini esclusi, a quel punto, si sono messi ad inseguire: davanti c’erano, oltre gli atleti citati, anche Domenico Pozzovivo e Bob Jungels, tra gli uomini di classifica. Attardati, con Dumoulin, Steven Kruijswijk, Bauke Mollema, e Adam Yates, che assieme ai compagni di squadra rimasti si sono impegnati a ridurre il gap prima della salita di Sella Chianzutan, posta a metà tappa.

Proprio su queste rampe Adam Yates ha prodotto l’allungo decisivo, che ha riunificato i due gruppetti, ridotti ad una ventina di unità compresi anche gli uomini che erano andati precedentemente in fuga e che erano stati ripresi dal gruppo di Nibali e Quintana a causa della fortissima andatura imposta per provare a staccare ed isolare Dumoulin.

Una volta rientrato l’allarme per la maglia rosa, però, la situazione in gruppo si è calmata e ne hanno approfittato alcuni uomini per attaccare e giocarsi il successo di tappa: Luis Leon Sanchez e Pello Bilbao (Astana), Sebastian Henao (Sky), Pierre Rolland (Cannondale – Drapac), Rui Costa (UAE Team Emirates), Evgeny Shalunov (Gazprom – Rusvelo), Giovanni Visconti (Bahrain – Merida), Nicola Boem e Lorenzo Rota (Bardiani – CSF), Rudy Molard (FDJ), Clement Chevrier (AG2R La Mondiale), Jose Herrada e Jose Joaquin Rojas (Movistar), Eros Capecchi (QuickStep – Floors), Matteo Busato e Ilia Koshevoy (Wilier – Selle Italia), Ruben Plaza (ORICA – Scott) e Mikel Landa (Sky) hanno preso vantaggio in un paio di momenti diversi, ricongiungendosi nel lungo tratto pianeggiante fino alla salita di Piancavallo.

Alle loro spalle il gruppo principale si è quasi fermato, ricompattandosi e consentendo a questi atleti di prendere un vantaggio superiore ai 12′, incolmabile ai fini della vittoria di tappa. Tra gli attaccanti Luis Leon Sanchez ha rotto gli indugi ai piedi della salita finale: il primo a lanciarsi al suo inseguimento è stato Rui Costa, ma successivamente sono arrivati anche Landa, Henao e Rolland. Il portoghese ha provato ad attaccare ad oltre 11 chilometri dal traguardo ma il basco del Team Sky, già due volte secondo nell’ultima settimana, l‘ha ripreso e scavalcato con un altro passo, involandosi verso la vittoria, con un netto vantaggio sugli avversari diretti. Rui Costa ha vinto la volata dei battuti con Rolland, che ha completato il podio in terza piazza.

In gruppo, nel contempo, il colpo di scena che nessuno si aspettava, nonostante qualche brutto segnale a centrotappa: Tom Dumoulin, già dalle prime rampe della salita, si è portato in fondo al gruppo e addirittura si è fatto staccare da una ventina di corridori, tenuto ad una ventina di secondi dal gruppo principale grazie al lavoro del compagno Geschke. Davanti, i compagni di Nibali e Quintana hanno tenuto alto il ritmo, ma nessuno ha avuto le forze di attaccare in maniera decisa per mandare alla deriva la maglia rosa. Il primo a scattare è stato Thibaut Pinot (Fdj), che ha trovato un ottimo colpo di pedale e ha lasciato sul posto tutti gli avversari, facendo immediatamente il vuoto. Dietro solo Ilnur Zakarin (Katusha) e Domenico Pozzovivo (AG2R) hanno avuto la forza di fare la differenza nel tratto pianeggiante, con un solo scatto secco mentre Quintana e Nibali si sono fatti tirare dai compagni precedentemente in fuga. Il francese ha guadagnato su Nibali e Quintana circa 15â€, mentre Dumoulin ha perso ben oltre un minuto lasciando dopo oltre una settimana la maglia rosa di leader della classifica a Nairo Quintana, dopo aver tagliato il traguardo senza energie ma ancora in lizza per il successo finale a Milano.

Ora, in classifica generale, Quintana ha 38†di margine su Dumoulin e 43 su Nibali, mentre Pinot si è portato a 53 dalla maglia rosa. Più indietro Zakarin, con 1’21†di ritardo e Domenico Pozzovivo, sesto a 90â€. Mollema è l’ultima ancora in lotta per il podio, in linea teorica, con 2’48†da recuperare.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-tom-dumoulin-cede-la-maglia-rosa-nairo-quintana-primo-in-classifica-nella-giornata-di-mikel-landa-vincenzo-nibali-ce/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » sab mag 27, 2017 18:09


Giro d’Italia 2017: Thibaut Pinot vince l’ultima tappa di montagna! Nibali terzo, Quintana in rosa, Dumoulin resiste e sogna Milano

Un lungo, estenuante testa a testa con le poche energie rimaste. La 20esima tappa del Giro d’Italia 2017, 190 chilometri tra Pordenone e Asiago, è stata una battaglia senza fine tra i big della classifica, con attacchi a ripetizione sulla salita di Foza che hanno anche prodotto selezione. Alla fine, il francese Thibaut Pinot ha alzato le braccia al cielo, mentre Tom Dumoulin è riuscito a respingere l’attacco dei diretti avversari in classifica generale: domani dovrà recuperare 53†a Nairo Quintana nella sfida a cronometro che deciderà l’edizione numero 100 della Corsa Rosa. Vincenzo Nibali è secondo e deve difendere 4†dal francese e 14 dall’olandese.

Partenza molto rapida da Pordenone e nei primi chilometri la fuga ha faticato staccarsi. Dopo qualche tentativo, però, si sono avvantaggiati Dylan Teuns (Bmc), Tom-Jelte Slagter (Cannondale), Matthieu Ladagnous (Fdj), Dries Devenyns (QuickStep-Floors), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin) e Filippo Pozzato (Wilier – Selle Italia). Inizialmente il plotone è rimasto a circa 1’30†di distanza, ma dopo il Muro di Ca’ del Poggio ha concesso spazio, con un margine che si è prima stabilizzato sui 6′ per poi andare a crescere e toccare gli 8 prima della salita del Monte Grappa.

Sulle prime rampe della salita Movistar e Bahrain-Merida hanno provato a fare il ritmo, ma è stata la Katusha-Alpecin a rompere gli indugi, provando un affondo piuttosto serio a ritmi altissimi con tutti gli uomini che si sono alternati davanti proprio nel pezzo più duro del Grappa in favore di Ilnur Zakarin. La formazione russa ha sconvolto il gruppo dei migliori, che si è ridotto fino a contare solamente 7-8 unità prima di un rallentamento verso la vetta. Nel contempo, al comando della corsa sono rimasti Devenyns e Teuns, con circa 2’30†di vantaggio.

Una volta arrivati sul falsopiano finale, i Movistar si sono riportati davanti e hanno imposto un ritmo ben inferiore a quello precedente. Tra la discesa e il successivo tratto pianeggiante, sul gruppo dei big si sono riportati diversi corridori e ai piedi della Foza sono arrivate una quarantina di unità. La squadra di Quintana si è mantenuta in testa anche nei primi chilometri di ascesa, ma il ritmo non ha prodotto differenze. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) è stato il primo ad attaccare: il siciliano ha prodotto un’accelerazione piuttosto prolungata cui hanno risposto solo Nairo Quintana (Movistar), Thibaut Pinot (Fdj), Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), Domenico Pozzovivo (AG2R) e con maggiore fatica anche Tom Dumoulin (Sunweb). Una volta rientrato l’olandese, questo tentativo si è esaurito e anche il grosso del gruppo li ha raggiunti.

In una fase immediatamente successiva ha provato ad attaccare Zakarin, cui si è accodato Pozzovivo. Dal gruppo, poi, è partito anche Quintana con Nibali che è riuscito a rispondere al colombiano. Pinot è rientrato poche centinaia di metri dopo e si creato un terzetto molto insidioso alle spalle di Zakarin e Pozzovivo, al comando per gran parte della salita una volta superati di slancio anche gli ultimi fuggitivi. Dumoulin, invece, è sempre rimasto a tiro del gruppetto maglia rosa coadiuvato nell’inseguimento da Bob Jungels (QuickSteop-Floors), in lotta con Adam Yates (Orica-Scott) per la maglia bianca, a sua volta presente in questo drappello.

Allo scollinamento, con poco meno di 15 chilometri mossi per arrivare al traguardo, Zakarin e Pozzovivo hanno mantenuto una decina di secondi di vantaggio sugli inseguitori mentre il gruppo di Dumoulin è transitato con mezzo minuto di svantaggio. A 10 dalla conclusione i due gruppetti all’attacco si sono ricongiunti, ma una volta assieme i 5 non hanno trovato subito accordo, con alcuni scatti e attese che hanno favorito Dumoulin e Jungels nel loro inseguimento, tanto da arrivare anche ad una decina di secondi dagli avversari. Negli ultimi chilometri, però, le gambe hanno supportato il gruppetto davanti che ha ripreso vantaggio proprio in vista del finale. Quintana, per provare a mettere margine tra sé e Dumoulin ha tenuto alto il ritmo nell’ultimo chilometro favorendo gli altri per il successo parziale. Pozzovivo è partito lungo, ma Pinot gli ha preso la ruota ed è andato a scavalcarlo per vincere la prima tappa del suo Giro d’Italia 2017. Zakarin, probabilmente il migliori della frazione odierna, ha chiuso in seconda piazza davanti a Nibali, Pozzovivo e Quintana, quinto.

Bob Jungels ha regolato il secondo gruppetto, arrivato con 15†di ritardo davanti all’avversario diretto Yates per la classifica di miglior giovane. Dumoulin, alla fine, è riuscito a resistere e in classifica generale ora deve recuperare 53†a Quintana nei 30 chilometri di cronometro individuale di domani tra Monza e Milano, mentre i distacchi degli altri contendenti, salvo gli abbuoni, sono rimasti invariati.

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-thibaut-pinot-vince-lultima-tappa-di-montagna-quintana-in-rosa-dumoulin-resiste-e-sogna-milano/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » dom mag 28, 2017 19:06


Tom Dumoulin vince il Giro d’Italia 2017! Vincenzo Nibali a podio, festa olandese a Milano

Il Giro d’Italia numero 100 parla olandese: Tom Dumoulin ha riconquistato la maglia rosa nell’ultima tappa, una cronometro individuale di 29 chilometri e 300 metri dall’Autodromo di Monza fino al Duomo di Milano. Il corridore della Sunweb ha chiuso la frazione odierna al secondo posto, staccato di 15†dal connazionale Jos Van Emden. Ottima prova di Vincenzo Nibali che chiude il Giro a 40†da Dumoulin, in terza posizione sul podio a soli 9†da Nairo Quintana.

Il successo di tappa è andata all’olandese Jos Van Emden, della Lotto-NL-Jumbo. Specialista delle prove contro il tempo, ha sfruttato probabilmente le maggiori energie rimaste nelle gambe per sviluppare velocità nei lunghi rettilinei della prova odierna, percorsi a velocità prossime ai 60 chilometri orari. Per lui si tratta della seconda vittoria stagionale, la prima della carriera al Giro d’Italia in sei partecipazioni.

Il vero, grande protagonista però è stato il suo connazionale Tom Dumoulin, che ha conquistato l’edizione numero 100 della Corsa Rosa imponendo la legge del più forte rispetto agli altri uomini di classifica nella prova decisiva. Il passista della Sunweb, che ha perso la maglia rosa negli scorsi giorni in cui ha faticato in salita rispetto agli altri favoriti, ha tagliato il traguardo con 15†di ritardo: è mancato il tris di vittorie dopo la crono del Sagrantino e Oropa, ma il suo Giro d’Italia è stato più che meritato per come ha gestito anche i momenti difficili incontrati sul percorso. Per lui, nella giornata più dolce per ora di una carriera destinata ad altri successi, si tratta del primo podio e di conseguenza anche della prima vittoria in una corsa di tre settimane.

Il podio di tappa è stato completato da Manuel Quinziato, campione nazionale in carica della specialità: con 27†di ritardo il trentino della Bmc ha preceduto il bielorusso Vasil Kiryienka (Team Sky).

Nairo Quintana (Movistar) non è riuscito a difendere la maglia rosa: nonostante una buona prova, nella classifica finale del Giro ha pagato 31†di distacco da Dumoulin, ma è riuscito a difendere 9†di vantaggio su Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), che con un’ultima prova generosa e efficace si è avvicinato alla piazza d’onore. Per lo Squalo si tratta del nono podio nei grandi Giri, il quinto nella Corsa Rosa da quando è passato professionista. Più in difficoltà Thibaut Pinot (Fdj), mai in lotta per il terzo gradino del podio con il siciliano e alla fine quarto. Alle sue spalle Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) e Domenico Pozzovivo (AG2R), sesto.

https://www.oasport.it/2017/05/tom-dumoulin-vince-il-giro-ditalia-2017-vincenzo-nibali-a-podio-festa-olandese-a-milano/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » lun mag 29, 2017 17:45


Giro d’Italia 2017 – Quanti soldi ha guadagnato Tom Dumoulin per la vittoria finale? Montepremi da Paperoni per la Maglia Rosa

Tom Dumoulin ha vinto il Giro d’Italia 2017. Un successo meritato per l’olandese che ha conquistato la centesima edizione della Corsa Rosa, garantendosi anche un sostanzioso montepremi. Scopriamo quanti soldi ha guadagnato Tom Dumoulin grazie all’apoteosi finale sul traguardo finale di Milano.

Il capitano del Team Sunweb si è arricchito di ben 253.381 euro: il suo conto in banca sorride soprattutto grazie ai 115mila previsti per il primo posto in classifica generale e ai 90mila euro di premio speciale previsto esclusivamente per la centesima edizione.

Non finisce qui però perché Dumoulin ha vestito la maglia rosa per dieci giorni, intascando 1000 euro per ogni tappa in cui ha indossato il simbolo del primato oltre ad aver guadagnato anche 22mila euro per le due vittorie di tappa nella cronometro di Montefalco e sull’arrivo in salita di Oropa.

A queste cifre sostanziose se ne sommano altre per premi di contorno. Di seguito lo specchietto dettagliato dei soldi guadagnati da Tom Dumoulin per la vittoria al Giro d’Italia 2017:


PREMIO CLASSIFICA GENERALE FINALE: 115.668 euro

PREMIO SPECIALE 100° GIRO D’ITALIA: 90.000 euro

PREMIO GIORNI IN MAGLIA ROSA: 10×1000 euro = 10.000 euro

VITTORIE DI TAPPA: 2×11.010 euro = 22020 euro

SECONDI POSTI DI TAPPA: 1×5508 euro = 5508 euro

TERZI POSTI DI TAPPA: 1×2753 euro = 2753 euro

PREMI PER POSIZIONAMENTI DI RINCALZO DI TAPPA: 3032 euro

PREMI CLASSIFICA GIORNALIERA A PUNTI: 2800 euro

PREMI CLASSIFICA GIORNALIERA GPM: 1000 euro

PREMI COMBATTIVITÀ DI GIORNATA: 600 euro

TOTALE: 253.381

https://www.oasport.it/2017/05/giro-ditalia-2017-quanti-soldi-ha-guadagnato-tom-dumoulin-per-la-vittoria-finale-montepremi-da-paperoni-per-la-maglia-rosa/
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Re: Appassionati di Ciclismo

Messaggioda Miky88 » lun mag 29, 2017 17:47


Tour de France 2017: le date ed il programma. Il percorso e tutte le 21 tappe della Grande Boucle

Archiviato il Giro d’Italia, tra circa un mese prenderà il via da Dusseldorf l’edizione 104 del Tour de France. Andiamo a vedere tutte le tappe in programma per la Grande Boucle.

Sabato 1 luglio, prima tappa: Dusseldorf – Dusseldorf, 14 chilometri – cronometro individuale
Una prova essenzialmente pianeggiante: prima maglia gialla che si deciderà tra gli specialisti delle prove contro il tempo.

Domenica 2 luglio, seconda tappa: Dusseldorf – Liegi, 203 chilometri
Nonostante l’arrivo in quel di Liegi, il percorso non presenta grandi difficoltà altimetriche. Una sola côte lungo il percorso, la Côte d’Olne, posta a 20 dal traguardo: un chilometro e 300 metri al 4,7%, potrebbero superarla anche i velocisti. Finale pianeggiante.

Lunedì 3 luglio, terza tappa: Verviers – Longwy, 212,5 chilometri
Qui, per la prima volta, potrebbero vedersi all’opera i big. Frazione molto mossa e insidiosa, che presenta anche un arrivo in salita: gli ultimi 1600 metri sono al 5,8%, ma nelle fasi precedenti di fatto non c’è pianura. Giornata in cui è fondamentale stare attenti.

Martedì 4 luglio, quarta tappa: Mondorf-les-Bains – Vittel, 203 chilometri
La distanza resta superiore ai 200 chilometri, ma per il resto poco da segnalare. Giornata dedicata interamente alle ruote veloci del gruppo.

Mercoledì 5 luglio, quinta tappa: Vittel – La Planche des Belles Filles, 160 chilometri
Un arrivo in salita secco, la prima occasione per sgranare la classifica generale. Qualche difficoltà altimetrica nella prima parte della tappa, ma fari puntati sulla salita finale: 5.9 chilometri all’8,5% che possono fare la differenza.

Giovedì 6 luglio, sesta tappa: Vesoul – Troyes, 216 chilometri
Oltre un paio di Gpm nell’arco della frazione per i fuggitivi, poco da segnalare. Arrivo in volata abbastanza scontato date le poche difficoltà presenti.

Venerdì 7 luglio 2017, settima tappa: Troyes – Nuits-Saint-Georges, 214 chilometri
Stesso copione della giornata precedente. Rivincita possibile per i velocisti a sole 24 ore di distanza.

Sabato 8 luglio 2017, ottava tappa: Dole – Station des Rousses, 187 chilometri
Tappa molto mossa e con un dislivello da non sottovalutare prima di arrivare all’ascesa conclusiva, 11 chilometri al 6,4% che si concluderanno a 8 dalla conclusione. Qui un falsopiano che potrebbe amplificare o sedare eventuali differenze emerse in salita.

Domenica 9 luglio 2017, nona tappa: Nantua – Chambéry, 181 chilometri
Tappa strana. La prima parte è molto difficile e nella parte centrale il gruppo affronterà il Col de la Biche (10,5 km al 9%) e il Col du Gran Colomnbier (8,5 km al 9,9% di pendenza media). Una volta scollinati, discesa e lungo tratto in pianura verso il Mont du Chat (8,7 chilometri, pendenza al 10%): vetta posta a 26 chilometri dall’arrivo. Di questi, gli ultimi 13 sono pianeggianti. Le pendenze, comunque, potrebbero creare differenza.

Martedì 11 luglio 2017, decima tappa: Périgueux – Bergerac, 178 chilometri
Tornano in scena i velocisti in una frazione molto veloce e senza difficoltà altimetriche. Il classico piattone, posto dopo il giorno di riposo.

Mercoledì 12 luglio, undicesima tappa: Eymet – Pau, 202 chilometri
Anche qui, tappa che finirà in volata senza difficoltà di alcun tipo. Quasi un arrivo dovuto alla città di Pau, questa volta almeno senza salite nella prima parte della tappa.

Giovedì 13 luglio, dodicesima tappa: Pau – Peyragudes, 214 chilometri
Qui inizia definitivamente la lotta per la maglia gialla. Prima parte facile, poi iniziano le salite. Il Col de Menté (7 chilometri all’8%) apre un finale molto insidioso. Negli ultimi 40 chilometri non c’è pianura con il Port de Balès (un HC di 12 chilometri al 7,7% di pendenza), il Col de Peyresourde (9,7 chilometri al 7,8% con scollinamento a 5 dal traguardo) e il Peyragudes (2,4 chilometri all’8,4%) in concomitanza con l’arrivo. Di spazio per attaccare ce n’è.

Venerdì 14 luglio, tredicesima tappa: Saint-Girons – Foix, 100 chilometri
Per la festa nazionale francese tappa adatta alle fughe, potenzialmente. Percorso comunque caratterizzato dal Col de Latrape, Col d’Agnes (impegnativo) e Mur de Péguère (9,3 chilometri con pendenza media del 7,9%). La vetta di questa ascesa è a 26 chilometri dall’arrivo, divisi tra discesa e un ultimo tratto pianeggiante.

Sabato 15 luglio, quattordicesima tappa: Blagnac – Rodez, 181 chilometri
Tappa difficile da interpretare e che potrebbe concludersi con una fuga. Il finale, pur senza grandi salite, è molto mosso e gli ultimi 600 metri hanno una pendenza prossima al 10%. Sarà interessante la sfida per la vittoria di tappa.

Domenica 16 luglio, quindicesima tappa: Laissac-Sévérac l’Église – Le Puy-en-Velay, 189 chilometri
Altra tappa difficile da interpretare. Dopo 20 chilometri iniziano le salite, ma nelle fase centrale il percorso è solamente mosso, senza grandi ascese. Il Col de Peyra Taillade, salita di media lunghezza e difficoltò, si conclude ad una trentina di chilometri dall’arrivo, caratterizzati da una discesa pedalabile inframezzata da un paio di contropendenze.

Martedì 18 luglio, sedicesima tappa: Le Puy-en-Velay – Romans-sur-Isère, 165 chilometri
L’unica vera salita del giorno si conclude al chilometro 20. Potrebbe lanciare i fuggitivi, ma non va escluso anche un possibile arrivo in volata. Tappa che comunque difficilmente inciderà sulla classifica.

Mercoledì 19 luglio, diciassettesima tappa: La Mure – Serre-Chevalier, 183 chilometri
Tappa con arrivo in discesa, ma durissima. Il Col de Croix de Fer nella fase centrale potrebbe accendere la miccia, o quantomeno selezionare il gruppo, riducendolo molto. Poi discesa e la celebre accoppiata tra Col du Telegraph (12 chilometri al 7%) e Col du Galibier (18 chilometri sempre al 7% ma con le pendenze più dure nel finale, quando si salirà oltre i 2000 metri di altitudine). Dalla cima quasi 30 chilometri per arrivare al traguardo.

Giovedì 20 luglio, diciottesima tappa: Briancon – Izoard, 178 chilometri
La prima parte della tappa è pianeggiante. Al chilometro 121 inizia il Col du Vars, antipasto dell’ascesa conclusiva, l’Izoard. 14 chilometri di salita al 7,3% di pendenza media, ma nella seconda parte la salita si tiene sempre sul 9-10%. C’è terreno per fare la differenza, anche in maniera netta.

Venerdì 21 luglio, diciannovesima tappa: Embrun – Salon-de-Provence, 220 chilometri
Tornano a dettare legge i velocisti in quella che sembra una tappa di trasferimento.

Sabato 22 luglio, ventesima tappa: Marsiglia – Marsiglia, 22,5 chilometri, cronometro individuale
Pianeggiante, non fosse per la salita di Notre Dame de la Garde, uno strappo di 1200 metri oltre il 9% di pendenza. Importante gestire le forze: qui si deciderà classifica generale.

Domenica 23 luglio, ventunesima tappa: Montgeron – Parigi, 105 chilometri
La solita passerella e il solito arrivo sui Campi Elisi. Tempo di celebrazioni e festa.

https://www.oasport.it/2017/05/tour-de-france-2017-le-date-ed-il-programma-il-percorso-e-tutte-le-21-tappe-della-grande-boucle/
Sappiate amare la Bari,
Sappiatela custodire,
Guardatela sempre
con occhi innamorati

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