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Chris Froome riscrive la storia! Vince Tour de France e Vuelta a España, prima doppietta dai tempi di Marco Pantani

Chris Froome ha fatto un passo nella leggenda del ciclismo, ritagliandosi uno spazio importante nella storia dei pedali grazie ai suoi successi in serie. Il campione britannico è sempre al centro dell’attenzione, spesso è criticato per essere un freddo calcolatore, perché non si lancia in azioni epocali, perché non scalda il cuore degli appassionati quasi sembrando un robot ma il palmares parla per lui e certifica la sua superiorità nell’ultimo lustro abbondante.

Da anni il kenyano bianco è ai vertici, si comporta da dominatore e lascia soltanto le briciole agli avversari. Quanto realizzato negli ultimi due mesi rimarrà per decenni nei libri del ciclismo: vincere Tour de France e Vuelta di Spagna nello stesso anno, come soltanto miti del calibro di Anquetil e Hinault sono riusciti a fare nel passato, avvalora ulteriormente la classe inequivocabile del capitano del Team Sky. Sulle strade transalpine si è difeso in salita piazzando la stoccata a cronometro e pagando dazio soltanto da Fabio Aru quando la strada guardava verso il cielo (almeno nelle prime frazioni in montagna), in territorio iberico ha faticato a piazzare lo strappo decisivo e Vincenzo Nibali gli ha dato del filo da torcere pur senza impensierirlo concretamente per il successo finale.

Chris Froome ha così realizzato una sontuosa doppietta nei Grandi Giri: era dal 1998, quando Marco Pantani si impose al Giro d’Italia e alla Grand Boucle, che nessuno vinceva due prove sulle tre settimane nella stessa annata. Un altro record che amplifica ulteriormente il risultato ottenuto oggi dal 32enne di Nairobi, che lo consacra all’immortalità della sua disciplina e che lo ergerà a riferimento per i campioni del futuro: ha la squadra più forte e questo lo ha sicuramente aiutato ma in ogni frangente ci mette comunque lo zampino per respingere gli avversari, mai davvero così solidi per attaccare concretamente il più forte.

Domani la passerella di Madrid consegnerà ufficialmente la Vuelta a España a Chris Froome, la prima della sua carriera dopo aver vinto quattro Tour de France (dal 2013 ha sempre trionfato tranne nel 2014 quando dovette ritirarsi alla quinta tappa e Vincenzo Nibali si involò verso la gloria). Il britannico rientra così nel ristretto club dei ciclisti capaci di vincere due grandi corse a tappe e ormai non è un mistero che vuole conquistare la Tripla Corona: quando lo vedremo al Giro d’Italia?

https://www.oasport.it/2017/09/chris-froome-riscrive-la-storia-vince-tour-de-france-e-vuelta-a-espana-prima-doppietta-dai-tempi-di-marco-pantani/

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Vincenzo Nibali, uno Squalo indomabile. Podio al Giro e alla Vuelta, a 32 anni ancora al vertice mondiale

Vincenzo Nibali ha conquistato un prestigioso secondo posto alla Vuelta di Spagna 2017, salendo nuovamente sul podio dell’amata corsa iberica che aveva già vinto nel 2010. Lo Squalo aveva incominciato proprio da qui la sua rincorsa verso la Triplice Corona, dalla maglia rossa di sette anni fa era partito il suo cammino che lo ha poi portato a conquistare anche Giro d’Italia e Tour de France entrando tra i magnifici sei capaci di vincere le tre grandi corse a tappe per almeno una volta in carriera.

Il siciliano, nonostante le 32 primavere e uno stato di forma che sembra essere in leggero calo, ha dimostrato ancora una volta di essere tra i più grandi ciclisti dell’ultimo decennio, un emblema di coraggio, grinta, cuore, un esempio di forza e bravura, un uomo capace di andare oltre ogni ostacolo e di cercare sempre l’impresa per regalare qualcosa di davvero unico al proprio pubblico. I numeri d’antologia di Nibali sono già di diritto nella storia del ciclismo e anche in questa Vuelta ha provato ad azzannare Chris Froome ma non è tuttavia riuscito a impensierirlo come avrebbe voluto, cedendo poi sulle ultime rampe dell’Angliru e consegnando definitivamente il trionfo al rivale britannico.

Durante questa stagione, però, Enzo era salito anche sul podio del Giro d’Italia, un onorevole terzo posto alle spalle del vincitore Dumoulin e di Quintana al termine di tre settimane in cui ha sempre cercato di fare la differenza con il suo entusiasmo e con la sua caparbietà. Siamo davvero di fronte a uno Squalo indomabile che si è confermato ancora una volta ai vertici del ciclismo internazionale, capace di tenere testa ai migliori interpreti ribadendo che il suo talento è cristallino, limpido come i tanti successi che ha ottenuto in una carriera fantasmagorica.

Soltanto Chris Froome, trionfatore al Tour de France e alla Vuelta, è riuscito a salire sul podio di due grandi corse a tappe nel corso di questa stagione oltre naturalmente a Vincenzo Nibali. Questo dato certifica quanto il messinese sia davvero al top mondiale, un’icona del pedale, un monumento del ciclismo italiano che va preservato e ringraziato per ogni singola azione. La vittoria ad Andorra, la bella azione a Los Machunos (ha inflitto 40” di distacco a Froome), la difesa nella cronometro, i denti stretti sulle salite lampo che hanno caratterizzato la corsa: lui c’è sempre stato con grande classe, erede di un ciclismo sempre più raro, emozionalmente epico proprio come Contador, icone di stile e di azioni impossibili che rimangono impresse nella mente.

https://www.oasport.it/2017/09/vincenzo-nibali-uno-squalo-indomabile-podio-al-giro-e-alla-vuelta-a-32-anni-ancora-al-vertice-mondiale/

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Tour of Britain 2017, Edvald Boasson Hagen conquista l’ultima tappa, generale a Lars Boom

Il Tour of Britain si chiude nel segno di Edvald Boasson Hagen. Il norvegese conquista la vittoria grazie ad una grande azione da finisseur, riuscendo ad anticipare il gruppo. Il successo finale va a Lars Boom, che gestisce la tappa e arriva nel gruppo dei migliori.

Nei primi chilometri ci sono numerosi attacchi, ma nessuno riesce a fare la differenza. La forte andatura fa sì che il plotone si spezzi in due parti. In testa alla corsa rimane quindi un gruppo composto da una cinquantina di unità. A circa 50 km dal traguardo se ne vanno via in due: Mark Stewart (An Post Chain Reaction) e Gorka Izagirre (Movistar). Il loro vantaggio rimane sempre contenuto e vengono ripresi ai -10 km.

A 3,5 km dal traguardo Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) sferra un poderoso attacco e prova ad anticipare lo sprint. La sua azione è subito efficace e con un grande ritmo riesce a resistere in testa. Ai 300 metri Maximiliano Richeze (Quick-Step Floors) prova a lanciare lo sprint lungo per riprendere Boasson Hagen, ma senza riuscirci. Il norvegese conquista quindi il successo davanti a Richeze, completa il podio di giornata il campione europeo Alexander Kristoff (Katusha – Alpecin), che ancora una volta coglie un piazzamento, senza però trovare il successo. Il miglior azzurro è ancora Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert), che chiude al 6° posto, mentre Elia Viviani (Team Sky) arriva in 10ma posizione.

In classifica generale rimane quindi leader Lars Boom (Team LottoNL-Jumbo), che conquista la corsa. Boasson Hagen, grazie all’abbuono odierno, risale in seconda posizione. Terzo gradino del podio per Stefan Küng (BMC). Un risultato sicuramente sorprendete per Boom, che torna a conquistare il Tour of Britain dopo 6 anni e dimostra di possedere ancora le qualità che lo avevano reso protagonista nelle prime stagioni della sua carriera.

https://www.oasport.it/2017/09/tour-of-britain-2017-edvald-boasson-hagen-conquista-lultima-tappa-generale-a-lars-boom/

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Gp Montréal 2017: Diego Ulissi vince e si candida per i Mondiali di Bergen!

Ed eccolo, Diego Ulissi: ormai a due settimane dai Campionati del mondo il corridore della UAE Emirates si rilancia nella lotta per una maglia azzurra conquistando l’edizione numero 8 del Grand Prix Cycliste de Montréal, classica canadese di 205 chilometri su un circuito mediamente impegnativo.

La corsa è vissuta su una serie continua di attacchi, che hanno portato grande incertezza e spettacolo. L’azione che ha caratterizzato la corsa è nata nel penultimo giro: in primis ha rotto gli indugi Jan Bakelants (AG2R) la Mondiale) che è stato poi raggiunto da altri 15 corridori, comprendenti nomi molto importanti. Da questo plotoncino, che in breve ha guadagnato oltre 30” sul gruppo in concomitanza con l’ultimo passaggio sul traguardo, sono fuoriusciti e si sono ulteriormente avvantaggiati Tony Gallopin (Lotto Soudal), Jesus Herrada (Movistar), lo stesso Bakelants, Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Diego Ulissi (UAE Emirates) e Tom-Jelte Slagter (CAnnondale-Drapac).

Alle loro spalle, però, il Team Sunweb ha provato a ricucire, riportandosi a breve distanza dagli attaccanti grazie ad un allungo di Tom Dumoulin e poi ad un attacco di Peter Sagan (bora-Hangrohe) che però non gli ha consentito di fare la differenza. I sei uomini al comando sono riusciti a sfruttare al meglio la situazione a prendere vantaggio sul gruppo, che non ha trovato l’accordo per andare a chiudere.

Gallopin ha provato ad anticipare la volata ma Ulissi in maniera molto intelligente non gli ha concesso troppo spazio, andando poi a chiudere il buco all’inizio dell’ultimo strappo, di 600 metri verso il traguardo. In scia al francese il toscano ha respirato e ha fatto lanciare la volata a Bakelants, mettendosi alla sua ruota e aspettando il momento giusto per allungare il rapporto e andare a dominare lo sprint, conquistando la seconda vittoria stagionale e candidandosi come pedina importante per la nazionale italiana in vista dei Mondiali di Bergen. Herrada ha conquistato la seconda posizione mentre Slagter ha completato il podio in terza posizione davanti a Bakelants, Mollema e Gallopin.

Greg Van Avermaet (Bmc) ha vinto la volata del gruppo davanti a Michael Matthews (Sunweb) e Peter Sagan, con Sep Vanmarcke (Cannondale-Drapac) che ha completato la top 10.

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Ciclismo, micro-frattura alla costola per Vincenzo Nibali. Incerti i tempi di recupero

La caduta in discesa nel tappone dell’Angliru si è rivelata più grave del previsto per Vincenzo Nibali. Nonostante il dolore, lo Squalo era riuscito stoicamente a raggiungere l’arrivo ed a conservare un posto sul podio, grazie soprattutto all’encomiabile lavoro del fido gregario Franco Pellizotti.

Il 32enne siciliano si è sottoposto a degli accertamenti che hanno riscontrato una micro-frattura della costola sinistra. Il Dott. Emilio Magni, secondo quanto riporta il comunicato stampa della Bahrain Merida, non si è sbilanciato sui tempi di recupero: “Vincenzo dovrà osservare qualche giorno di riposo, prima di essere sottoposto ad una nuova valutazione clinica“.

Proprio questo brutto contrattempo aveva spinto il fuoriclasse italiano a declinare la convocazione per i Mondiali di Bergen, come ha rivelato lo stesso ct Davide Cassani.

L’obiettivo Nibali, a questo punto, diventa quello di rimettersi al più presto in sella per preparare il Giro di Lombardia in programma il prossimo 7 ottobre. Il tempo stringe.

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Ciclismo: gran colpo per la Trek-Segafredo, ingaggiato Gianluca Brambilla per il 2018

2017 quasi praticamente da dimenticare, la prossima stagione però ci sarà grande voglia di rivalsa. Gianluca Brambilla, alfiere della Quick-Step Floors volerà nel 2018 alla Trek-Segafredo: accordo biennale per l’azzurro con il team statunitense.

Molti problemi fisici per il corridore 30enne di Bellano: dopo l’ottavo posto nella corsa World Tour di inizio stagione in Australia, la Cadel Evans Great Ocean Road Race, non è arrivata nessun’altra top-10. Da ricordare invece sarà sicuramente il 2016, che ha fatto fare al corridore ex Bardiani il vero salto di qualità: prima la (quasi) impresa alle Strade Bianche, poi il successo di tappa con annessa maglia rosa vestita per qualche giorno al Giro d’Italia, infine una frazione vinta alla Vuelta.

Se a livello fisico dovesse andare tutto per il meglio potrebbe esserci sicuramente il riscatto per Brambilla che in casa Trek avrà molto più spazio sia in chiave classiche che corse a tappe per farsi valere a livello individuale.

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Coppa Agostoni 2017: Michael Albasini trionfa a Lissone, battuti in volata Marco Canola e Francesco Gavazzi

Anche quest’anno la Coppa Agostoni, nonostante i numerosi attacchi, si è decisa allo sprint. Il miglior spunto è stato quello di Michael Albasini, che con la maglia della nazionale svizzera ha conquistato il successo davanti a Marco Canola e Francesco Gavazzi.

La prima parte della corsa è stata caratterizzata da una fuga di sette uomini: Shane Archbold (Bora Hansgrohe), Mark Padun (Bahrain Merida), Pierre Luc Perichon (Fortuneo Oscaro), Luca Wackermann (Bardiani CSF), Angel Ruiz Madrazo (Delko Marseille), Samuel Mugisha (Dimension Data for Qhubeka) e Matthias Krizek (Tirol Cycling Team). All’ulitmo giro del circuito di Lissolo è rimasto in testa solo il giovane ucraino Padun. Poco dopo è uscito dal gruppo Egan Bernal (Androni) e si formata quindi una coppia di testa. Il loro vantaggio non è però mai decollato e sono stati ripresi dal gruppo ai -10 km. È partito subito un contrattacco con Perichion e Jacopo Mosca (Wilier Selle Italia), ma anche il loro tentativo è stato annullato, a due chilometri dal traguardo.

Si è quindi arrivati allo sprint, lanciato dagli uomini della Androni – Sidermec per Francesco Gavazzi. Alla sua ruota si è piazzato però Michael Albasini, che è scattato ai 250 metri e lo ha superato nettamente andando a conquistare il successo. Secondo posto per Marco Canola (Nippo-Fantini) e terzo per Gavazzi. Albasini torna quindi al successo al Trittico Regione Lombardia, dopo aver conquistato la Tre Valli Varesine nel 2014. Per lo svizzero si tratta del terzo sigillo stagionale.

https://www.oasport.it/2017/09/coppa-agostoni-2017-michael-albasini-trionfa-a-lissone-battuti-in-volata-marco-canola-e-francesco-gavazzi2/

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Coppa Bernocchi 2017: Sonny Colbrelli vince nettamente in volata davanti a Guillaume Boivin e Sacha Modolo

Sonny Colbrelli torna al successo e lo fa in grande stile alla Coppa Bernocchi. Una volata perfetta per il bresciano, che precede il canadese Guillaume Boivin e Sacha Modolo e si candida fortemente come capitano della squadra azzurra per i Mondiali di Bergen.

Tanti attacchi nella prima parte, con la fuga di giornata che prende il largo dopo 13 km, formata da tre corridori: Filippo Ganna (UAE Team Emirates), El Mehdi Chokri (Dimension Data for Qhubekae) e Patrick Gamper (Tirol Cycling Team). A circa 40 km dal traguardo, Chokri si rialza e rimane quindi una coppia al comado. Nella parte centrale della corsa è la nazionale italiana a dettare il ritmo nel gruppo, ma ai -30 km, quando gli azzurri si spostano, nessuno va in testa e inizia una fase di anarchia con moltissimi attacchi. Si forma così un gruppetto di testa con una ventina di corridori, che in pochi chilometri riprendono Ganna, mentre Gamper contrattacca e rimane solo in testa ai -15 km. Nel frattempo rientrano diversi corridori da dietro e il plotone si ricompatta. I sogni di gloria di Gamper si infrangono ai 500 metri, quando anche lui viene ripreso. Si va quindi allo sprint.

Volata lanciata lunga dagli uomini della Bahrain Merida, con Sonny Colbrelli che scatta a centro strada ai 200 metri e con la sua consueta potenza diventa irraggiungibile per tutti gli altri, conquistando così la vittoria nettamente. Alla sua ruota si piazza Guillaume Boivin (Israel Cycling Academy), che centra il secondo posto. Completa il podio Sacha Modolo (UAE Team Emirates). Al quarto posto troviamo invece Michael Albasini (Svizzera), mentre Elia Viviani (Italia) si deve accontentare della quinta piazza.

Colbrelli torna quindi al successo dopo cinque mesi, infatti l’unica vittoria stagionale risaliva ad aprile nella Freccia del Brabante. Un risultato che rilancia quindi le ambizioni del bresciano in vista dei Mondiali, un chiaro segnale al CT Cassani per candidarsi come capitano della nazionale azzurra. Inoltre con questa vittoria Colbrelli completa anche il suo Trittico Lombardo, infatti erano già arrivati i successi alla Coppa Agostoni e alla Tre Valli Varesine.

https://www.oasport.it/2017/09/coppa-bernocchi-2017-sonny-colbrelli-vince-nettamente-in-volata-davanti-a-guillaume-boivin-e-sacha-modolo/

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Ciclomercato 2018: la Trek-Segafredo ingaggia il giovane danese Niklas Eg

La Trek-Segafredo, con il ritiro di Alberto Contador, è pronta ad aprire un nuovo ciclo. Negli scorsi giorni era arrivata la notizia dell’ingaggio di Gianluca Brambilla, che però difficilmente andrà a coprire il vuoto lasciato dal corridore iberico. Oggi, invece, la squadra statunitense ha annunciato l’ingaggio del giovane danese Niklas Eg, talento cristallino che ha chiuso al terzo posto l’ultimo Tour de l’Avenir. Il corridore attualmente sotto contratto con la Continental Team Virtu Cycling si è espresso in questi termini: “Firmare con la Trek-Segafredo è un sogno che diventa realtà. Vedo una grande opportunità sia come corridore che come essere umano. Ho sentito tante buone cose riguardo questa squadra, i giovani corridori sono aiutati in maniera organizzata. Non posso pensare altri team dove poter continuare i miei miglioramenti in una maniera così professionale. Il prossimo anno – aggiunge – voglio continuare a imparare e a migliorare per arrivare ai livelli delle corse World Tour. Voglio aiutare la squadra quando posso e magari un giorno, se sarò abbastanza bravo, potrò sfruttare la mia occasione. Sul lungo periodo, la mia ambizione ultima è quella di gareggiare ai massimi livelli nei grandi giri. Essendo uno scalatore, voglio puntare alla classifica generale nelle corse a tappe, quindi non serve aggiungere che i tre grandi giri hanno un fascino speciale per me“. Un investimento da valutare almeno tra cinque anni, considerando la giovanissima età: 22 anni.

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Memorial Pantani 2017: impresa di Marco Zamparella, va in fuga, resiste e batte Diego Ulissi a Cesenatico

Esito inaspettato al Memorial Marco Pantani. A Cesenatico è arrivato il successo a sorpresa di Marco Zamparella, che faceva parte della prima fuga di giornata. Il portacolori della Ampore & Vita – Selle SMP ha battuto nello sprint ristretto Diego Ulissi e Egan Bernal.

Tanti tentativi nei primi chilometri, ma il gruppo rientra su tutti gli attaccanti. La fuga prende il via solo dopo 45 km con due corridori: Marco Zamparella (Amore & Vita – Selle SMP) e Sebastian Schönberger (Tirol Cycling Team). Il loro vantaggio cresce rapidamente e arriva a toccare quasi i 5’. Il gruppo, tirato dagli uomini della nazionale italiana, aumenta progressivamente il ritmo e riporta il distacco sotto i 2’. Sull’ultimo passaggio sulla salita di Montevecchio la coppia dell’Androni – Sidermec formata da Mattia Cattaneo e Egan Bernal esce dal gruppo e viene seguita a ruota da Diego Ulissi (Italia). Si forma così un terzetto inseguitore che in pochi chilometri va a riprendere Zamparella, che nel frattempo era rimasto solo al comando.

Questi quattro fuggitivi trovano subito l’accordo e proseguono in modo deciso nel loro tentativo. Il gruppo non riesce a recuperare terreno e il quartetto di testa si va a giocare la vittoria. Zamparella è il più abile nella volata ristretta e riesce a portare a casa il successo più importante della sua carriera, davanti ad Ulissi, Bernal e Cattaneo. Il gruppo viene regolato da Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) che batte Elia Viviani (Italia) allo sprint, ma gli vale solo la quinta piazza.

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Primus Classic 2017: Matteo Trentin non si ferma più! Anticipa tutti e vince in solitaria!

La sesta vittoria da inizio agosto: continua il momento magico di Matteo Trentin in vista del Mondale di Bergen, dove sarà tra i fari della nazionale italiana. Alla Primus Classic 2017 il trentino ha tagliato il traguardo in prima posizione al termine di una gara convincente e offensiva.

L’azzurro della QuickStep-Floors è riuscito ad entrare nell’azione che ha animato la gara, composta da una quindicina di atleti e dominata dalla sua squadra, che aveva all’interno diversi atleti: tra questi, oltre Trentin, anche Fernando Gaviria. Nel finale, quando il gruppo principale si stava riavvicinando Matteo ha provato una prima sortita, portando con sé il lussemburghese Jean-Pierre Drucker, della Bmc. A 2,3 chilometri dal traguardo un altro scatto secco, su un cavalcavia: l’avversario non è riuscito a rispondere e in breve la vittoria di Trentin si è concretizzata definitivamente. Drucker ha chiuso al secondo posto, mentre il tedesco André Greipel (Lotto Soudal) ha regolato il gruppo ad una decina di secondi di distacco.

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Ciclismo, Mondiali Bergen 2017: capolavoro Sunweb, battuta la BMC

Una splendida doppietta, tanto inattesa tanto quanto bella. Il Team Sunweb domina la prima giornata del Mondiale di ciclismo conquistando sia il titolo iridato al maschile che al femminile nella cronometro a squadre. Apoteosi per la compagine tedesca.

47’50” il tempo ad una velocità di 53.310 km/h sui 42.5 chilometri percorsi, assolutamente non completamente pianeggianti. Un unico trascinatore: il vincitore del Giro d’Italia Tom Dumoulin, con dei compagni del calibro Lennard Kamna, Wilco Kelderman, Michael Matthews, Sam Oomen e Soren Kragh Andersen. Tecnica, potenza, tattica: tutte le componenti al top per la compagine trionfatrice. Subito dietro le grandi deluse: a partire dalla BMC (con il nostro Daniel Oss), che quest’anno puntava dritto al titolo. Sono otto secondi a dividere il team statunitense dalla medaglia d’oro. Non va lontanissimo neanche il Team Sky: 22” per lo squadrone britannico guidato da Chris Froome. Quarta e quinta Quick-Step Floors e Orica-SCOTT, le altre grandi specialiste della disciplina. Quattordicesima piazza per l’unica squadra italiana presente: la Sangemini – MG.Kvis.

L’ordine d’arrivo:
Team Sunweb 47’50”
BMC 47’58”
Team Sky 48’12”
ORICA – Scott 48’53”
Movistar 49’09”
LottoNL – Jumbo 49’10”
CCC Sprandi 49’34”
Katusha – Alpecin 49’36”
Bora – Hansgrohe 49’45”
Astana 50’06”
Trek – Segafredo 50’40”
Joker Icopal 50’58”
Sangemini – MgKVis 52’52”
Uni – X Hydrogen 53’00”
Team FixIt.No 53’11”
Team Sparebanken Sor 53’20”

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Giro d’Italia 2018: presentata la Grande Partenza di Gerusalemme. Subito una cronometro

L’Hotel Waldorf Astoria di Gerusalemme ha ospitato in mattinata la presentazione delle prime tre tappe del Giro d’Italia 2018, edizione numero 101 della Corsa Rosa. Tre frazioni, una a cronometro e due in linea, che si svolgeranno in Israele prima del rientro in Italia e la classica risalita dello Stivale. Sarà la prima partenza di un Grande Giro al di fuori del continente europeo.

La prima tappa, in programma il 4 maggio, sarà una cronometro individuale di 10 chilometri con un percorso non banale e abbastanza ondulato a Gerusalemme: ci saranno subito le prime differenze in classifica anche se sarà difficile vedere grandi distacchi. La seconda tappa prenderà il via da Haifa per concludersi a Tel Aviv, mentre la terza prevede ben 226 chilometri leggermente mossi (ma sempre favorevoli agli sprinter) da Be’er Sheva ad Eilat.

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Ciclismo, Mondiali Bergen 2017 – Antonio Puppio, FRECCIA D’ARGENTO! Secondo nella cronometro juniores, vince Thomas Pidcock

Ai Mondiali 2017 di ciclismo brilla l’argento di Antonio Puppio. A Bergen (Norvegia) l’azzurro ha realizzato una grandissima prestazione nella cronometro juniores, piazzandosi al secondo posto alle spalle del britannico Thomas Pidcock, che conquista il titolo iridato. Completa il podio il polacco Filip Maciejuk.

Sull’impegnativo percorso di 21 km attorno a Bergen, Pidcock fa segnare il miglior tempo in 28:02.15 con una media di 45.156 km/h. Con un distacco di 11” troviamo Puppio, mentre Maciejuk arriva terzo a 13”. Delusione invece per il grande favorito di giornata, il portacolori di casa e campione europeo Andreas Leknessund, che chiude in ottava posizione a 32”. Per quanto riguarda l’altro azzurro in gara, Samuele Manfredi, all’esordio mondiale centra una 33ma posizione.

Un risultato importantissimo per Puppio che, dopo aver conquistato il titolo italiano di categoria, riesce a imporsi per la prima volta in una competizione di livello mondiale. L’Italia torna così sul podio dopo 15 anni: infatti a Zolder 2002 era stato Vincenzo Nibali a conquistare un bronzo iridato. Un argento che può rappresentare quindi il primo passo verso una carriera ricca di successi. L’Italia conquista così la terza medaglia in questa rassegna iridata, tutte dalle categorie juniores, un dato che conferma l’ottimo stato del nostro movimento in ambito giovanile.

Per quanto riguarda invece il vincitore, Pidcock, ci troviamo di fronte ad un talento unico, che è già campione iridato tra gli juniores nel ciclocross e ora riesce ad imporsi anche su strada. Un oro che arriva al termine di una stagione da protagonista, in cui era arrivato il successo al Grand Prix Rüebliland. In questa cronometro ha dimostrato tutto il suo talento e sicuramente lo vedremo presto a duellare tra i grandi.

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Ciclismo, RIVOLUZIONE dal 2018: meno uomini nelle classiche e nelle corse a tappe, gruppo ridotto. Ci saranno meno incidenti?

A margine dei Mondiali di Bergen 2017, la UCI, la Federazione Internazionale di ciclismo, si è riunita nella cittadina norvegese per discutere di alcune riforme che verranno introdotte a partire dalla prossima stagione. All’ordine del giorno, ovviamente, la maggiore sicurezza di corridori e spettatori, visto il crescente numero di incidenti che molto spesso si verificano durante le corse (non solo per le tanto discusse motociclette..). Per questo motivo, dal 2018 verrà ridotto il numero di atleti che parteciperanno ai Grandi Giri e a tutte le gare del calendario della UCI.

In particolare, ogni team potrà schierare 8 e non più 9 corridori al Giro d’Italia, al Tour de France e alla Vuelta a España, con il gruppo ridotto da 198 e 176 unità. Nelle altre gare in calendario, invece, la riduzione sarà ancora maggiore, con un massimo di 7 corridori per squadra. Una novità importante, di cui già si parlava da tempo e che ora è stata resa ufficiale. Lo scopo è, come detto, ridurre il numero degli incidenti. Allo stesso fine, infatti, cambierà anche il calcolo del distacco nelle tappe pianeggianti, non più di 16 metri ma di 3″.

L’UCI, infine, ha assegnato i Mondiali 2019 di ciclismo su pista a Pruszkow, in Polonia.

https://www.oasport.it/2017/09/ciclismo-rivoluzione-dal-2018-meno-uomini-nelle-classiche-e-nelle-corse-a-tappe-gruppo-ridotto-ci-saranno-meno-incidenti/