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Vuelta a España 2017: la Quick-Step Floors domina nel vento. Tappa e maglia per Yves Lampaert, secondo Matteo Trentin. Nibali guadagna su Froome!

Grande spettacolo già nella seconda tappa della Vuelta a España, partita da Nimes e giunta a Gruissan dopo 203 chilometri. Nel vento è dominio della Quick-Step Floors che lancia l’attacco, vincendo con Yves Lampaert e trovando la doppietta con Matteo Trentin. Il belga, arrivato a braccia alzata oggi, grazie agli abbuoni va a prendersi anche la maglia rossa proprio davanti all’azzurro.

Situazione davvero particolare nei primi chilometri di gara: con la paura del vento non è partita la consueta fuga da lontano, che sarebbe stata raggiunta nel giro di pochi minuti. Si è proseguiti dunque con il plotone compatto: velocità sempre molto alta, con tutte le compagini dei velocisti in testa a controllare tutto. Leggero cambio di fronte ad 80 chilometri dall’arrivo con la Trek-Segafredo che ha provato ad attaccare con il vento laterale: il plotone si è spezzato ma ricompattato poco dopo a causa di un rallentamento. Da lì in poi davvero poco da segnalare, se non un tentativo della Katusha-Alpecin con Zakarin chiuso prontamente da Chris Froome in persona. Sfida anche al traguardo volante con Matteo Trentin che ha prevalso su Marco Haller e Daniel Oss.

A 7 dall’arrivo, con il gruppo lanciato verso la volata, è arrivato l’attacco nel vento con il Team Sky guidato dagli azzurri Gianni Moscon e Salvatore Puccio. A due chilometri dal traguardo il capolavoro l’ha fatto la Quick-Step Floors: lo squadrone belga, grandissimo esperto nel vento, ha creato il buco lanciando Yves Lampaert all’attacco, con Daniel Oss unico che ha provato a chiudere il buco. Matteo Trentin ha disputato un’eccellente volata chiudendo in seconda piazza davanti ad Adam Blythe. Quarto Sacha Modolo (UAE Emirates).

Differenze anche tra i big: eccellente Vincenzo Nibali che si fa trovare pronto e guadagna 8” su Chris Froome e Fabio Aru.

https://www.oasport.it/2017/08/vuelta-a-espana-2017-la-quick-step-floors-domina-nel-vento-tappa-e-maglia-per-yves-lampaert-secondo-matteo-trentin/

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Tour de l’Avenir 2017: Kristoffer Halvorsen conquista la terza tappa allo sprint

Il Campione del Mondo U23 Kristoffer Halvorsen conquista la terza tappa del Tour de l’Avenir vincendo lo sprint finale davanti ad Álvaro Hodeg e Christopher Lawless.

La fuga di giornata si forma solo dopo 55 km con 14 corridori: l’olandese Julius van den Berg (Paesi Bassi), lo statunitense Justin Oien, il francese Aurélien Paret-Peintre, i tedeschi Florian Nowak e Leon Rohde, il belga Emiel Planckaert, il danese Casper Pedersen, il britannico Oliver Wood, il norvegese Anders Skaarseth, il polacco Piotr Brozyna, il portoghese Francisco Campoz, il russo Dmitrii Strakhov e gli svizzeri Patrick Müller e Lukas Rügg. Il gruppo li riprende ai -15 km, ma ripartono subito al contrattacco sei atleti: il norvegese Rasmus Tiller, lo statunitense Sean Bennett, l’olandese Pascal Eenkhoorn, il francese Victor Lafay, il tedesco Johannes Schinnagel e l’australiano Robert Stannard.

Nel finale si assiste così all’inseguimento del gruppo che si completa solo nell’ultimo chilometro. Si va quindi allo sprint, dove trionfa il norvegese Kristoffer Halvorsen, davanti al colombiano Álvaro Hodeg e al britannico Christopher Lawless. In classifica generale rimane leader il danese Kasper Asgreen con 4” su Halvorsen.

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Tour de l’Avenir 2017: Chris Lawless si aggiudica la quarta tappa, Imerio Cima ottimo secondo

Gran colpo per il britannico Christopher Lawless al Tour de l’Avenir: nella quarta tappa, con partenza da Derval e arrivo dopo 166 chilometri a Saumur è riuscito ad anticipare lo sprint trionfando a braccia alzate. Davvero eccezionale la sparata del britannico negli ultimi chilometri: il plotone, lanciato verso la volata, non è riuscito a raggiungerlo. Alle sue spalle è giunto uno sfortunatissimo Imerio Cima: l’azzurro era riuscito a battere il fenomeno norvegese Kristoffer Halvorsen ma si è dovuto accontentare della piazza d’onore. Resta in maglia gialla il danese Kasper Asgreen.

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Vuelta a España 2017, terza tappa: ECCEZIONALE Vincenzo Nibali! Vittoria pazzesca! Froome in maglia rossa

C’è già il sigillo dello Squalo sulla Vuelta a España 2017: Vincenzo Nibali fatica in salita, soffre con carattere, recupera e poi piazza la zampata con una stoccata da autentico fenomeno. La terza tappa da Prades Conflent Canigò ad Andorra la Vella, 158 km, ha riservato colpi di scena a ripetizione, palesando un super Chris Froome in salita, un ritrovato Esteban Chaves ed anche un combattivo Fabio Aru.

Va via subito la fuga di giornata con i francesi Axel Domont (AG2R La Mondiale) ed Alexander Geniez (AG2R La Mondiale), l’uruguagio Fabricio Ferrari (Caja Rural – Seguros RGA), il belga Thomas De Gendt (Lotto Soudal), l’italiano Davide Villella (Cannondale – Drapac), il francese Anthony Turgis (Cofidis) ed il colombiano Fernando Orjuela (Manzana Postobon). Sugli attaccanti si riporta tutto solo il polacco Przemyslaw Niemec (UAE Team Emirates), rientrando tra i battistrada a 133 km dall’arrivo.

Il vantaggio degli attaccanti raggiunge un massimo di 5 minuti, con il gruppo guidato dalla Quick Step Floors della maglia rossa Yves Lampaert.

La corsa entra nel vivo a 45 km dalla conclusione con la difficile ascesa del Coll de la Rabassa, 13,3 km al 6,8% di pendenza media, ma con i primi 5 km costantemente tra il 9 ed il 10%. Qui tra i fuggitivi attaccano Geniez, Villella e Ferrari, mentre nel gruppo dei big inizia subito a dettare il ritmo il Team Sky di Chris Froome. Non è un caso che il vantaggio dei battistrada crolli in un amen a poco più di due minuti. E’ Salvatore Puccio ad imprimere un’andatura costante, anche se non irresistibile.

Ai -38 dall’arrivo Geniez sferra un attacco deciso: Villella risponde prontamente, mentre Ferrari perde contatto. Nel frattempo il Team Sky impone un’accelerazione micidiale grazie ad uno scatenato Diego Rosa: l’azione del gregario azzurro porta, di fatto, all’azzeramento del vantaggio dei fuggitivi. A pagare dazio sono Franco Pellizotti, fido compagno di squadra di Vincenzo Nibali, e soprattutto il lussemburghese Bob Jungels (Quick Step Floors), tra gli outsider più attesi in ottica classifica generale. Provano a partire al contrattacco il colombiano Darwin Atapuma ed il portoghese Rui Costa della UAE Emirates, ma senza successo. Al GPM transita per primo Geniez davanti a Villella, con il gruppo staccato appena 13″. Nella successiva discesa i fuggitivi vengono poi riassorbiti sotto la spinta di Atapuma ed plotone dei migliori torna compatto.

Poco prima dell’Alto de la Comella, Chris Froome sorprende tutti e va a conquistare 2″ di abbuono al traguardo volante. L’ascesa conclusiva inizia con un ritmo terribile imposto dal Team Sky, trainato da Moscon. Fabio Aru (Astana) risponde subito, Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) fa fatica, ma riesce a rientrare. Perde contatto Alberto Contador. Si staccano anche il colombiano Miguel Angel Lopez (Astana), il russo Ilnur Zakarin (Katusha) ed il francese Warren Barguil (Sunweb). Moscon termina il proprio lavoro, con Froome resta il solo Nieve a tirare, mentre Aru si mantiene a ruota di Nibali.

A 7,8 km dall’arrivo arriva la perentoria frullata di Chris Froome: solo il colombiano Esteban Chaves riesce a tenersi a ruota del britannico. Aru e Nibali non riescono a reagire e perdono 13″. Bardet parte al contrattacco, mentre Aru e Nibali vanno in grande difficoltà. Il sardo, tuttavia, reagisce e si riporta con grinta su Bardet.
Al GPM Froome e Chaves transitano con una manciata di secondi su Aru e Bardet, mentre Nibali è a 15″ insieme a Pozzovivo.

Si va a tutta in discesa. Un grande Aru va a riprendere il duo di testa: si forma così un quartetto al comando con Froome, Chaves, Bardet e lo stesso capitano dell’Astana. Tra di loro non vi è accordo. Da dietro rientrano altri corridori, tra cui Vincenzo Nibali. Lo Squalo parte al contrattacco con una potente rasoiata che sorprende tutti, anticipa la volata e taglia per primo il traguardo davanti allo spagnolo De la Cruz ed a Froome, nuovo leader della classifica generale. Quarto all’arrivo Bardet, alle sue spalle Chaves ed Aru. Se questo è l’aperitivo, sarà una Vuelta potenzialmente indimenticabile…

https://www.oasport.it/2017/08/vuelta-a-espana-2017-terza-tappa-eccezionale-vincenzo-nibali-vittoria-pazzesca-froome-in-maglia-rossa2/

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Tour de l’Avenir 2017: quinta tappa a Vasili Strokau, Gamper nuovo leader

Dopo quattro volate in altrettante tappe, la quinta frazione del Tour de l’Avenir ha uno scenario diverso. Sul traguardo di Bellay ad Amboise, a 157 chilometri dalla partenza di Montreuil, arriva la fuga. A trionfare è il bielorusso Vasili Strokau che ha battuto in uno sprint ristretto Patrick Gamper (Austria) nuovo leader della classifica generale.

Più movimentata la frazione odierna: tanti gli attacchi e alla fine è andata via una fuga di tre uomini, con la coppia bielorussa Strokau-Volkov, assieme all’austriaco Gamper. Il plotone non è riuscito a chiudere il buco e si è dovuto accontentare della volata dei piazzamenti, vinta dal campione del mondo Kristoffer Halvorsen.

https://www.oasport.it/2017/08/tour-de-lavenir-2017-quinta-tappa-a-vasili-strokau-gamper-nuovo-leader/

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Vuelta a España 2017: mostruoso Matteo Trentin! Volata da sogno per l’azzurro! Che vittoria a Tarragona

Ancora Italia alla Vuelta a España 2017: anche in volata splende il tricolore. Nella quarta tappa, con partenza da Escaldes-Engordany e arrivo a Tarragona ha dato spettacolo Matteo Trentin che ha messo in mostra una condizione monstre battendo tutti quanti con uno sprint eccezionale. Resta in maglia rossa Chris Froome.

Partenza molto più tradizionale rispetto ai giorni scorsi: pronti, via e subito una fuga. Cinque uomini all’attacco: Le Bon (FDJ), Osorio (Manzana), Rossetto (Cofidis), Rubio e Schultz (Caja Rurai). I corridori sono riusciti a guadagnare subito minuti su minuti rispetto al gruppo guidato dal Team Sky. Superati i 6′ di vantaggio si sono messe in testa al plotone le squadre dei velocisti, con l’obiettivo di diminuire il ritardo. Sull’unico GPM di giornata Rossetto ha fatto la differenza e l’unico a seguirlo è stato lo spagnolo Rubio. Tra i due c’è stata battaglia a circa 15 chilometri dal traguardo, ma alla fine è arrivato di gran carriera il plotone che li ha ripresi ad altissima velocità.

A guidare l’andatura dello sprint è stata la Quick-Step Floors con i suoi super passisti: molto complicato l’ultimo chilometro con molte curve sia a destra che a sinistra, ma lo squadrone belga ha portato al meglio Matteo Trentin a disputare la volata a 200 metri dal traguardo. Ad anticipare ci ha provato Juan Lobato (Lotto-NL Jumbo), scavalcato al meglio dall’azzurro che ha potuto esultare tranquillamente all’arrivo. Terzo Tom Van Asbroeck (Cannondale-Drapac), sesto Sacha Modolo (UAE Emirates).

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Ciclismo, Tour du Poitou Charentes – Elia Viviani vince ancora! Il Campione Olimpico trionfa a Saintes dopo la festa di Amburgo

Elia Viviani è in uno stato di forma strepitoso e non smette più di vincere! Dopo aver festeggiato domenica pomeriggio alla Cyclassic di Amburgo, il Campione Olimpico dell’omnium ha ancora tagliato il traguardo in prima posizione trionfando nella prima tappa del Tour du Poitou Charentes, piccola corsa a tappe che si sta disputando in Francia.

La frazione di 199,5km si è sviluppata tra Bressuire e Saintes. Il Team Sky ha pilotato nel migliore dei modi il 28enne veronese che così si è meritatamente imposto allo sprint battendo il francese Nacer Bouhanni (Cofidis) e il nostro Danilo Napolitano (Wanty-Groupe Gobert) mentre Jakub Mareczko (Willier Triestina-Selle Italia) ha concluso in settima posizione. Per Elia Viviani, poche settimane fa secondo agli Europei, si tratta della quinta vittoria stagionale, la 46esima in carriera.

https://www.oasport.it/2017/08/ciclismo-tour-du-poitou-charentes-elia-viviani-vince-ancora-il-campione-olimpico-trionfa-a-saintes-dopo-la-festa-di-amburgo/

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Ciclismo: ufficiale il trasferimento di Domenico Pozzovivo alla Bahrain-Merida di Nibali

Primo gran colpo di mercato per la Bahrain-Merida che aggiunge un tassello ad una rosa che al momento non è sembrata al livello delle migliori del World Tour. Dalla prossima stagione ci sarà infatti Domenico Pozzovivo, che dopo cinque anni lascia l’AG2R.

Contratto biennale per lo scalatore lucano, da capire quale ruolo potrà svolgere nella compagine del Bahrain, se quello da capitano alternandosi a Vincenzo Nibali, o quello di spalla del siciliano tra Giro d’Italia e Tour de France.

Queste le parole del lucano: “Sono orgoglioso di aver firmato con questa squadra. Vivendo in Svizzera vicino a Gasparotto e Nibali ho potuto constatare i progressi e la visione del team. Dopo aver parlato con Copeland sono stato ancora più entusiasta e convinto della proposta. Prendere questa decisione non è stato semplice perché ero in trattativa anche con altri gruppi. Voglio ringraziare l’AG2R La Mondiale per gli anni trascorsi assieme”.

https://www.oasport.it/2017/08/ciclismo-ufficiale-il-trasferimento-di-domenico-pozzovivo-alla-bahrain-merida-di-nibali/

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Vuelta a España 2017: John Degenkolb costretto al ritiro per problemi respiratori

Pochi minuti fa la Trek-Segafredo ha annunciato che John Degenkolb non sarà alla partenza della quinta tappa della Vuelta a España. Arriva così un ritiro prevedibile per il velocista tedesco, che soffriva da diversi giorni di problemi respiratori e faticava a rimanere in gruppo.

Questo il commento di Degenkolb in seguito alla decisione: “Non mi sono mai ritirato in un grande giro e per questo sono molto dispiaciuto di dover lasciare la Vuelta. Ero venuto qui in ottima forma con due obiettivi: vincere una tappa e aiutare Alberto Contador. Purtroppo mi sono ammalato due giorni fa. Ho provato a lottare, sperando di riprendermi, perché avevo le gambe, ma quando non riesci a respirare in modo corretto è semplicemente impossibile continuare. Sono molto frustato, ma la salute viene prima di tutto, quindi non voglio prendere dei rischi inutili. Ora andrò a casa e cercherò di recuperare al meglio per il finale di stagione”.

Per la Vuelta si tratta di una grave perdita dal punto di vista sportivo, infatti Degenkolb era riuscito a vincere ben 10 tappe nelle scorse edizioni ed era sulla carta il velocista più forte al via.

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Tour de l’Avenir 2017: José Hodeg si aggiudica la sesta tappa allo sprint, nono Romano

Ancora volata al Tour de l’Avenir 2017, in attesa di un fine settimana che si rivelerà davvero durissimo. Nella sesta frazione, partita da Montrichard e giunta in quel di Saint-Amand-Montrond dopo 139 chilometri ad imporsi è il colombiano José Hodeg. Resta in maglia gialla l’austriaco Patrick Gamper, andato in fuga nella giornata di ieri.

Tanti attacchi, ma il gruppo oggi è riuscito a tenere la corsa chiusa, per quella che molto probabilmente è stata l’ultima opportunità per i velocisti. Il colombiano José Hodeg, reduce da diversi piazzamenti nelle prime tappe, è riuscito finalmente a centrare l’obiettivo battendo al fotofinish il polacco Alan Banaszek. Piazzamenti per i colori azzurri: nono Francesco Romano, undicesimo Imerio Cima.

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Vuelta a España 2017: Alexey Lutsenko si aggiudica la quinta tappa. Froome stacca Aru e Nibali

Tappa da fughe quella odierna e i pronostici non sono stati smentiti. Nella quinta frazione della Vuelta a España 2017, partita da Benicàssim e giunta in vetta ad Alcossebre dopo 157 chilometri a trionfare è il kazako Alexey Lutsenko (Astana), abile a staccare tutti i contrattaccanti con uno scatto a circa 30 dall’arrivo e una gestione eccellente sull’ascesa conclusiva. Spettacolare la sfida finale tra i big con Froome, in maglia rossa, che guadagna su Aru e Nibali.

Scatti e controscatti nelle prime fasi di gara, con i corridori consapevoli che la fuga potesse arrivare al traguardo. In diciassette si sono avvantaggiati: Julian Alaphilippe (Quick Step), Rubén Fernandez, Marc Soler (Movistar Team), Michael Schwarzmann (Bora-Hansgrohe), Alexis Gougeard (Ag2r La Mondiale), Davide Villella (Cannondale-Drapac), Marco Haller, Matvey Mamykin (Katusha-Alpecin), Matej Mohoric (UAE Team Emirates), Alexey Lutsenko (Astana), Valerio Agnoli (Bahrain-Merida), Jérémy Maison (FDJ), Merhawi Kudus (Dimension Data), Lluis Mas, Héctor Saez (Caja Rural-Seguros RGA), Michel Kreder (Aqua Blue Sport) e Jetse Bol (Manzana-Postobón). Incetta di punti sui GPM per Davide Villella e la sua maglia a pois.

Il plotone ha controllato, con solo il Team Sky a lavorare: distacco che è stato sempre sui 4′. A circa 30 chilometri dal traguardo si è animata la situazione: Marco Haller ha provato ad anticipare tutti ed è stato seguito da Alexey Lutsenko. La coppia austriaco-kazaka ha preso 50” sui contrattaccanti, mentre il gruppo maglia rossa si è praticamente fermato, facendo lievitare il distacco. Tra gli attaccanti Alaphilippe e Soler hanno provato a riportarsi davanti: molta fatica invece per gli azzurri Villella e Agnoli.

Il tutto si è andato a decidere negli ultimi 3.4 chilometri, in salita all’8% di pendenza media. Lutsenko ha staccato e salutato la compagnia di Haller, mentre alle sue spalle hanno provato a riportarsi sotto Gougeard e Kudus. Il kazako non ha avuto problemi ad andare a trionfare, mentre l’eritreo Kudus ha agguantato la seconda piazza.

Spettacolare la battaglia tra i big: il Team Sky ha approcciato a velocità folle lo strappo conclusivo con un Gianni Moscon in versione davvero monstre. All’ultimo chilometro lo scatto della maglia rossa Chris Froome ha fatto ancor più male: davanti sono rimasti con il leader solo Alberto Contador, Esteban Chaves e Michael Woods. Una decina di secondi persi per Fabio Aru, male Vincenzo Nibali che ha pagato il cambio di ritmo, giungendo a circa 26” dai migliori.

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Vuelta a España 2017: Alberto Contador dà spettacolo, nessun distacco tra i big. A Sagunt vince Marczynski

Non c’è tempo per rifiatare alla Vuelta a España 2017: anche nella sesta tappa grandissimo spettacolo con 204.4 chilometri da Vila-Real a Sagunt. A trionfare al termine di una lunga fuga da lontano è il veterano polacco Tomasz Marczynski (Lotto-Soudal) che conquista il successo più importante della carriera. Alberto Contador ha provato a mischiare le carte in salita, ma alla fine i big sono arrivati tutti insieme con Chris Froome ancora in maglia rossa.

Tanti attacchi nella prima fase di gara con l’obiettivo di portar via la fuga giusta. Nel giro di pochi chilometri il gruppo al comando diventa di 37 unità: Jarlinson Pantano (Trek-Segafredo), Bob Jungels (Quick Step – Floors), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale), Daan Olivier (Team LottoNL-Jumbo), Darwin Atapuma e Jan Polanc (UAE Team Emirates), Jesper Hansen, Luis Leon Sanchez e Alexey Lutsenko (Astana), Maxime Monfort (Lotto-Soudal), Arnaud Courteille (FDJ), Larry Warbasse (Aqua Blue Sport), Enric Mas e Matteo Trentin (Quick Step – Floors), Damiano Caruso (BMC), Antonio Pedrero, José Joaquín Rojas e Marc Soler (Movistar Team), Lennard Kämna (Team Sunweb), Pawel Poljanski (Bora-Hansgrohe), Clément Chevrier e Axel Domont (Ag2r La Mondiale), Tom Scully, Toms Skujins e Davide Villella (Cannondale-Drapac), Maxim Belkov e Marco Haller (Katusha-Alpecin), George Bennett (LottoNL-Jumbo), Sergei Chernetski (Astana), Tomasz Marczynski (Lotto-Soudal), Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), Lachlan Morton (Dimension Data), Dani Navarro e Guillaume Bonnafond (Cofidis), David Arroyo (Caja Rural-Seguros RGA) e Ricardo Vilela (Manzana-Postobón). Viste le molte difficoltà poste nella prima fase di gara diversi corridori sono stati costretti ad alzare bandiera bianca staccandosi dal plotoncino al comando. Il gruppo principale, guidato dal Team Sky, non ha lasciato molto spazio (al massimo 3′).

In un primo momento hanno provato ad andar via Jungels e Monfort, ripresi però successivamente. La svolta della corsa è arrivata sul GPM di Puerto del Garbí, il più duro di giornata, con punte addirittura al 20%. Davanti si è distrutto il plotoncino di attaccanti, nel plotone principale invece ha dato spettacolo Alberto Contador con la sua Trek-Segafredo: a tenere il ritmo dello spagnolo solo Chris Froome (Team Sky), Tejay Van Garderen (BMC) e Carlos Betancur (Movistar), con questi ultimi due coinvolti in una clamorosa caduta in salita. Difficoltà per Esteban Chaves (Orica-SCOTT), Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Fabio Aru (Astana): gli azzurri con il colombiano sono riusciti però a rientrare nella successiva discesa.

A 10 chilometri dal traguardo sono rimasti al comando i soli Tomasz Marczynski (Lotto-Soudal), Pawel Poljanski (Bora-Hansgrohe) e Enric Mas (Quick-Step Floors). Il terzetto è andato di ben accordo all’arrivo: nello sprint ristretto l’ha spuntata l’esperto Marczynski davanti a Mas e al connazionale Poljanski. Non molto distante il gruppo: gli unici big a perdere sono stati Tejay Van Garderen e David De La Cruz.

https://www.oasport.it/2017/08/vuelta-a-espana-2017-alberto-contador-da-spettacolo-nessun-distacco-tra-i-big-a-sagunt-vince-marczynski/

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Vuelta a España 2017: capolavoro di Matej Mohoric in fuga. Gruppo molto lontano

Settima frazione da fughe per la Vuelta a España 2017: ancora una volta il primo attacco di giornata arriva fino al traguardo di Cuenca, posto a 207 chilometri dallo start di Lliria. A trionfare, al termine di una splendida azione in discesa, è Matej Mohoric (UAE Team Emirates), che conquista la più bella vittoria di una ancor giovanissima carriera. Giornata di relax per il gruppo maglia rossa che chiude oltre gli 8′ dal vincitore.

Sono sempre le cadute ad animare la corsa: una è arrivata addirittura prima del via odierno e ha tardato la partenza. Pronti, via e subito attacchi, come di consueto. Il Team Sky oggi non ha pensato a chiudere e ha lasciato subito spazio alla prima azione, con quattordici uomini: Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Matej Mohoric (UAE Team Emirates), Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale), Luis Angel Maté e Anthony Perez (Cofidis), Pawel Poljanski (Bora – Hansgrohe), Richard Carapaz e Jose Joaquin Rojas (Movistar), Aldemar Reyes e Jetse Bol (Manzana Postobon), Alessandro De Marchi (BMC), Floris De Tier (Lotto NL – Jumbo), Arnaud Courteille (FDJ) e Rafael Reis (Caja Rural – Seguros RGA).

Vantaggio sempre superiore ai 6′ e situazione davvero molto stabile, se non per un tratto di strada con vento laterale nel quale anche il plotone ha provato ad animarsi, calmando le acque poco dopo. Davanti gli scatti sono iniziati già a 20 chilometri dal traguardo, ma il momento decisivo c’è stato ovviamente sul GPM di Alto del Castillo. Il primo a provarci è stato Mohoric: hanno provato a resistere anche Rojas e De Marchi, con l’azzurro che in cima ha dovuto mollare. Nella successiva discesa lo sloveno ha continuato la propria azione staccando tutti i rivali. Curve da fenomeno per il campione del mondo under 23 di Firenze che ha guadagnato secondo su secondo su un terzetto all’inseguimento, regolato in volata da Poljanski su Rojas. Grandissimo balzo in classifica per l’olandese Bol che, guadagnando 8′, balza addirittura nella top-10.

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Tour de l’Avenir 2017: Egan Bernal dominante in salita. Bene Matteo Fabbro

Dopo il giorno di riposo e sei tappe per velocisti arriva finalmente la volta delle salite al Tour de l’Avenir. Si anima la corsa a tappe transalpina riservata alla categoria under 23 che vede trionfare sulla dura salita di Hauteluce-Les Saisies Egan Bernal. Grande favorito per il successo finale, il colombiano ha dato una prima eccellente dimostrazione delle sue doti andando a conquistare anche la maglia gialla di leader.

Cinque uomini hanno provato ad anticipare la salita conclusiva: Schinnagel, Stewart, Downey, Affini e Schäppi. Il plotone ha chiuso il gap e sulle aspre pendenze finali è partita la progressione del fenomeno colombiano Bernal, già professionista con l’Androni-Giocattoli. Nessuna resistenza per i rivali diretti. Seconda piazza per il britannico James Knox a 59”, terzo Bjorg Lambrecht (Belgio), a 1’08”. Molto bene Matteo Fabbro, capitano della squadra italiana, arrivato a pari tempo con il terzo classificato e in piena lotta per il podio finale.

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Vuelta a España 2017, scelta dura della Sunweb: Warren Barguil mandato a casa

Una scelta dura e che farà sicuramente discutere. Pochi minuti fa la Sunweb ha annunciato la decisione di ritirare Warren Barguil dalla Vuelta a España, il corridore non sarà dunque al via della frazione odierna.

I motivi di questa decisione sono da rintracciare nel finale della tappa di ieri. Infatti a 20 km dalla fine, Wilco Kelderman, il capitano del team, è rimasto attardato a causa di una foratura. La squadra ha quindi chiesto a tutti i corridori presenti in gruppo di fermarsi, ma Warren Barguil non ha ritenuto consona questa decisione e ha proseguito con i migliori. Al traguardo Kelderman accuserà un ritardo di 17″ dal gruppo di Froome.

Il team non ha evidentemente gradito questa mossa del francese, ritenendola una mancanza di rispetto nei confronti della squadra. Infatti nel comunicato si legge: “Lavorare sempre secondo i piani della squadra è fondamentale ed è quello che ci ha permesso di crescere negli anni, tuttavia Barguil non ha rispettato questa regola e ci ha quindi costretto a prendere questa decisione”.

Questa è stata invece la risposta di Barguil: “Mi vedo in un ruolo differente rispetto a quello deciso dal team e avrei dovuto attaccare nelle tappe di montagna, come ho fatto al Tour. La Vuelta è una grande corsa e sono dispiaciuto di doverla abbandonare, ma devo accettare la decisione del team”.

Evidentemente il rapporto tra Barguil e il team è logoro da tempo, come dimostra la scelta del francese di cambiare squadra, infatti dall’anno prossimo correrà per Fortuneo-Oscaro. Nonostante ciò la Sunweb ha precisato che il corridore proseguirà a gareggiare per il resto della stagione secondo i piani prestabiliti.

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