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Golf, PGA Tour 2017. Jordan Spieth resta al comando del Travelers Championship, dominio USA nelle prime sette posizioni

Dominio USA nel Travelers Championship (montepremi 6,8 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito del PGA Tour 2017, in corso di svolgimento sul percorso par 70 del TPC at River Highlands di Cromwell (Connecticut). Il monopolio a stelle e strisce coinvolge le prime sette posizioni e al comando si conferma Jordan Spieth, autore di un altro giro sotto il par (-1) dopo l’exploit del primo round, che gli ha consentito di non mollare la vetta della classifica con 132 colpi (-8). Spieth, tuttavia, è incappato in un sanguinoso double bogey alla buca 13 che gli ha fatto perdere quota, consentendo agli avversari di restargli alla calcagna, in particolare Troy Merritt e Patrick Reed, che si sono esaltati nelle battute finali della seconda tornata, posizionandosi sul podio virtuale con una sola lunghezza di distacco dall’attuale leader della graduatoria.

Al quarto posto c’è un altro quartetto composto dagli statunitensi Wesley Bryan, Daniel Summerhays, Chase Seiffert e Boo Weekley, tutti a pari merito con 6 colpi sotto il par, mentre in ottava posizione sono ben nove i giocatori appaiati a quota -5, tra cui anche il canadese Graham DeLaet, l’irlandese Padraig Harrington e l’australiano Danny Lee, che contribuiscono a spezzare il predominio USA. Si salva per il rotto della cuffia, invece, il nordirlandese Rory McIlroy, che ha ceduto 50 posizioni con un round decisamente deludente (+3) e ha rischiato di non superare il taglio, giungendo a metà gara in linea col par e restando in corsa per un solo colpo. Tornano a casa, invece, lo statunitense Zach Johnson e soprattutto l’australiano Jason Day, che continua a far fatica negli ultimi tempi ed è costretto ad abbandonare il Connecticut dopo due giri in cui non è mai riuscito a scendere sotto il par.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-pga-tour-2017-jordan-spieth-resta-al-comando-del-travelers-championship-dominio-usa-nelle-prime-sette-posizioni/

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Golf, European Tour 2017. Sergio Garcia e Richard Bland al comando del BMW International Open, sesto un grande Renato Paratore

C’è una coppia al comando del BMW International Open (montepremi 2 milioni di euro), torneo inserito nel circuito dell’European Tour 2017, in corso di svolgimento sul percorso par 72 del Golfclub München Eichenried di Monaco. Lo spagnolo Sergio Garcia e l’inglese Richard Bland guidano la classifica con 203 colpi (-13) al termine di un giro in fotocopia concluso con 5 colpi sotto il par, che ha consentito ad entrambi di scalzare dal primo posto lo svedese Joakim Lagergren e il francese Joel Stalter, quest’ultimo piombato al 16° posto dopo un round davvero molto deludente (+2). Lagergren, invece, ha retto l’urto della coppia di testa ed è ora terzo a quota -12, con due lunghezze di margine sul belga Thomas Detry e sull’argentino Andres Romero, quarti con 206 colpi (-10).

La grande notizia di giornata per i colori azzurri è la repentina ascesa di Renato Paratore, che ha recuperato ben 17 posizioni ed è salito al 6° posto con 9 colpi sotto il par, entrando a pieno titolo nella corsa per il successo finale quando manca un solo giro alla fine del torneo. Paratore ha iniziato il round con un bogey alla 3, ma si è esaltato nelle buche successive, compiendo un autentico capolavoro con tre birdie tra la 15 e la 18. Il giovane talento romano condivide il piazzamento con il sudafricano Hennie Otto, lo statunitense David Lipsky e lo scozzese Scott Henry, mentre la top ten è chiusa dal trio svedese composto da Henrik Stenson, Niclas Fasth e Rikard Karlberg, attualmente in decima posizione a quota -8 e a pari merito con l’olandese Joost Luiten, l’inglese Tommy Fleetwood e l’australiano Brett Rumford.

Da rimarcare anche la prova eccellente di Nino Bertasio, che ha recuperato 15 posizioni ed è ora 28° con 6 colpi sotto il par grazie ad un giro concluso in 68 colpi, mentre ha perso quota Edoardo Molinari (-3), piombato al 56° posto ed ormai lontano dalle posizioni di vertice della classifica.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-sergio-garcia-e-richard-bland-al-comando-del-bmw-international-open-sesto-un-grande-renato-paratore/

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Golf, PGA Tour 2017: Jordan Spieth rimane al comando del Travelers Championship

Manca ormai soltanto un round per concludere il Travelers Championship. La tappa del PGA Tour che si svolge sul percorso par 70 del TPC at River Highlands di Cromwell (Connecticut, Stati Uniti) vede al comando ancora Jordan Spieth. Lo statunitense guida la leaderboard con lo score di -12 (198 colpi), mantenendo il comando grazie ad un terzo giro da -4 (7 birdie, 3 bogey).

Il suo più immediato inseguitore porta il nome dell’americano Boo Weekley, che al momento insegue ad una sola lunghezza di distacco dal battistrada. Più staccato, ma pur sempre pericoloso in vista del round decisivo, lo statunitense Daniel Berger, terzo con il punteggio di -9.

Fuori dal podio momentaneo un terzetto a -8 composto dal taiwanese Chang-Tsung Pan, dallo svedese David Lingmerth, e dall’inglese Paul Casey. -7 e chiusura di top ten per il canadese David Hearn, dallo statunitense Keagan Bradley, e dal neozelandese Danny Lee.

Nulla da fare per Rory McIlroy. Il nordirlandese è ancorato in 60° posizione, fermo al par dopo tre giri. Questa sera si deciderà il Travelers Championship con il round conclusivo. Come sempre potrete seguire l’evento sui canali satellitari pay di Sky Sport.

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Golf, European Tour 2017. Andres Romero, che sorpresa! Il BMW International Open è suo! Renato Paratore sesto con rimpianto

Una grande sorpresa caratterizza l’ultimo giro del BMW International Open, torneo inserito nel circuito dell’European Tour 2017, che ha avuto luogo sul percorso par 72 del Golfclub München Eichenried di Monaco. L’argentino Andres Romero ha realizzato una tornata da sballo in 65 colpi e ha portato a casa il trofeo con un meraviglioso birdie alla 18 che gli ha consentito di scalare la classifica e di posizionarsi in vetta con 271 colpi totali (-17), davanti al trio composto dallo spagnolo Sergio Garcia, dall’inglese Richard Bland e dal belga Thomas Detry. L’argentino ha dato il via alla sua impetuosa rimonta trovando il suo primo birdie alla buca 8, ma da quel momento in avanti è stato davvero impeccabile e in 11 hole ha piazzato ben 7 birdie che gli hanno consentito di guadagnare posizioni su posizioni fino in cima.

Alle sue spalle, Garcia e Bland possono recriminare per la macchia del bogey rispettivamente alla 16 e alla 17, quando cioè la competizione si avviava verso una conclusione al fotofinish. Lo svedese Rikard Karlberg, dal canto suo, ha realizzato un giro sensazionale in 66 colpi e si è issato fino al quinto posto con tre birdie nelle ultime tre buche. Uno splendido Renato Paratore ha portato a casa un prestigioso sesto posto con un giro in 68 colpi, ma è enorme il rimpianto per un double bogey alla 10, senza il quale avrebbe potuto cullare sogni di gloria fino in fondo. A pari merito con l’atleta romano si è piazzato l’inglese Tommy Fleetwood con 13 colpi complessivi sotto il par, mentre all’ottavo posto sono giunti il sudafricano Hennie Otto e lo spagnolo Nacho Elvira (-12). Chiudono la top ten lo svedese Henrik Stenson e lo statunitense David Lipsky, entrambi con 11 colpi sotto il par. Soltanto 34°, infine, Nino Bertasio (-5), che non è riuscito a scendere sotto il par nell’ultimo giro (+1) e ha perso sei posizioni, mentre Edoardo Molinari ha letteralmente staccato la spina (+3) e ha chiuso il suo torneo al 73° posto in linea col par.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-andres-romero-che-sorpresa-il-bmw-international-open-e-suo-renato-paratore-sesto-con-rimpianto/

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Golf, PGA Tour 2017. Finale thrilling per il Travelers Championship! Jordan Spieth trionfa al playoff su Daniel Berger

Finale al cardiopalma per il Travelers Championship (montepremi 6,8 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito del PGA Tour 2017, che ha avuto luogo sul percorso par 70 del TPC at River Highlands di Cromwell (Connecticut). Jordan Spieth ha coronato un predominio iniziato sin dal primo round, ma ha dovuto far ricorso al playoff per avere la meglio sul connazionale Daniel Berger, autore di una grande rimonta con tre birdie nelle ultime sei buche che lo hanno proiettato in testa alla leaderboard con 12 colpi sotto il par. Spieth, dal canto suo, ha concluso la tornata in 70 colpi, in linea col par, rimediando a due bogey alla 12 e alla 14 con un birdie alla 15 e chiudendo a braccetto con il suo diretto rivale.

Alla prima buca di playoff, il par 4 della 18, Spieth tuttavia ha sfoderato tutta la sua classe e ha realizzato un fantastico birdie, annichilendo le velleità di Berger e sollevando al cielo il prestigioso trofeo, che conferma la sua vena ritrovata nel 2017, dopo un anno ricco di tormenti. Sul podio sono saliti anche lo statunitense Charley Hoffman e l’australiano Danny Lee, che hanno concluso la loro prova in 270 colpi (-10), tenendosi alle spalle il terzetto formato dagli americani Patrick Reed e Boo Weekley e dall’inglese Paul Casey, quinti a quota -9. Un folto plotone, infine, si è raggruppato all’ottavo posto con 8 colpi sotto il par e include gli statunitensi Kevin Streelman, Troy Merritt, Webb Simpson e Keegan Bradley, il canadese David Hearn e l’atleta di Taiwan C.T. Pan. Straordinarie ma tardive le rimonte dello statunitense Brandt Snedeker, 14° a quota -7, e del nordirlandese Rory McIlroy, che ha recuperato 43 posizioni nell’ultimo round chiudendo con 6 colpi sotto il par.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-pga-tour-2017-finale-thrilling-per-il-travelers-championship-jordan-spieth-trionfa-al-playoff-su-daniel-berger/

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Golf, European Tour 2017: Paul Waring in testa all’Open de France. Nino Bertasio, 15°, il migliore degli italiani

È iniziato oggi l’HNA Open de France (montepremi 7 milioni di dollari), sul percorso del Le Golf National di Parigi. Si tratta di una prova importante dello European Tour, perché, oltre ad un essere un prestigioso torneo, è la seconda tappa delle Rolex Series ed un’occasione, per chi ancora non l’avesse fatto, di qualificarsi all’Open Championship del prossimo mese. Peter Waring è già qualificato per il terzo Major dell’anno ma questo non gli ha impedito di portarsi in vetta al torneo dopo il primo giro con due colpi di vantaggio sulla concorrenza. Il giocatore inglese ha realizzato un bel giro in 64 colpi, sette sotto il par, frutto di quattro birdie nelle prime sei buche. Nella sua carta poi, ci sono altri tre colpi guadagnati nelle seconde nove per uno score pulito, senza nessuno punteggio positivo.

In seconda posizione c’è un terzetto inseguitore, a -5: il belga Thomas Pieters, che ha “sporcato” la propria carta con un bogey all’ultima buca, la 9, lo svedese Alexander Bjork, e l’inglese Nathan Kimsey, scatenatosi nel finale con ben cinque birdie tra la 11 e la 16, quattro dei quali consecutivi. Altro terzetto a -4: il tedesco Florian Fritsch, autore di un eagle alla 3, l’inglese Tommy Fleetwood, in fortissima dopo il positivo US Open, e l’americano Peter Uihlein. La classifica è comunque molto corta, perché a -3 troviamo ben sette giocatori, tra cui il francese Adrien Stabbier, primo tra i giocatori di casa, ed a -2 addirittura 17. Tra questi ci sono il tedesco Martin Kaymer, l’olandese Joost Luiten ed il danese Thorbjorn Olesen.

Nel gruppone in 15esima posizione c’è anche il migliore tra i giocatori italiani, ovvero Nino Bertasio. Giro positivo per l’azzurro, che è riuscito a recuperare il doppio bogey della buca 2 grazie a tre birdie alla 3, alla 4 ed alla 9. Il suo totale è di 69, -2 rispetto al par. Proprio in pari col par, 46esimo, troviamo Francesco Molinari, protagonista di un giro regolarissimo con solo un bogey, alla 7, ed un birdie, alla 16. Il par è al momento l’ultimo punteggio utile a superare il taglio in previsione di domani. Saranno dunque chiamati alla rimonta gli altri tre alfieri azzurri. Edoardo Molinari è 96° a +2. Il torinese ha fatto tutto nel finale, tra la 14 e la 18, con tre bogey ed un birdie. Matteo Manassero è invece 134° a +4, non riuscendo a recuperare i tre bogey delle prime nove ed anzi, aggiungendone un altro. Peggio è andata a Renato Paratore, 146° con un disastroso +6, con un solo birdie, alla buca 10, a fronte di cinque bogey ed un doppio bogey.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-paul-waring-in-testa-allopen-de-france-nino-bertasio-15-il-migliore-degli-italiani/

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Golf, PGA Tour 2017: David Lingmerth in vetta al Quicken Loans National dopo il primo round

Il PGA Tour è ospite del Maryland, precisamente Potomac, per dar vita al Quicken Loans National (montepremi 7,1 milioni di dollari), torneo nato nel 2007 che si disputa sul percorso par 70 del TPC Potomac at Avenel Farm.

Al termine delle prime 18 buche troviamo in testa lo svedese David Lingmerth, capace di chiudere il primo round con lo score di -5 (65 colpi). 7 i birdie siglati dallo scandinavo, incappato però in due bogey che ne hanno frenato l’ottimo giro d’esordio. Classifica cortissima con ben 7 golfisti all’inseguimento del leader con un solo colpo di distacco. Si tratta dell’australiano Marc Leishman, del sudcoreano Sung-Hoon Kang, del canadese Nick Taylor, degli americani Troy Merritt (campione in carica), Daniel Summerhays, e Johnson Wagner.

Soltanto 32° al momento lo statunitense Rickie Fowler, tra i più attesi del torneo, fermo dopo un giro concluso alla pari con il par. Ancora peggio il connazionale Justin Thomas, che al termine di un round da incubo si trova addirittura in 93esima piazza con lo score di +4. Per lui sarà complicato superare il taglio del secondo giro.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-pga-tour-2017-david-lingmerth-in-vetta-al-quicken-loans-national-dopo-il-primo-round/

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Golf, European Tour 2017: Adrian Otaegui e Peter Uihlein comandano dopo il secondo giro dell’Open de France. Nino Bertasio è 15°. Supera il taglio Francesco Molinari

Dopo il secondo giro c’è una coppia al comando dell’HNA Open de France (montepremi 7 milioni di dollari), in corso di svolgimento sul percorso del Le Golf National di Parigi. Si tratta di Adrian Otaegui e Peter Uihlein, i migliori al termine di una giornata molto lunga. A metà pomeriggio infatti, il gioco è stato interrotto per un paio d’ore per pioggia e fulmini, con gli ultimi giocatori partiti che hanno potuto concludere il proprio round solo in serata. Non è stato così per Otaegui: lo spagnolo, dopo aver cominciato con un bogey alla buca 2, ha inanellato una serie impressionante di birdie, ben sei, tre dei quali consecutivi tra la 14 e la 16. Il suo giro in 66 colpi gli è valso un totale di -8 e la vetta della classifica. Chi invece è stato condizionato dal maltempo è stato Uihlein. L’americano era nel pieno del suo giro quando è arrivata l’interruzione, che non lo ha scomposto più di tanto: al ritorno in campo ha piazzato tre birdie consecutivi, tra la 13 e la 15, dopo i primi due delle prime nove, portandosi addirittura in testa. Alla penultima buca però, Uihlein ha realizzato il primo bogey del torneo trovandosi quindi in parità con Otaegui.

Classifica corta e torneo apertissimo: al terzo posto, a -7, c’è un’altra coppia, composta dall’inglese Tommy Fleetwood, autore di un bel giro in 68 sporcato da un unico bogey alla 8, il primo del suo torneo, e dallo svedese Alexander Bjork, che con tre birdie nelle seconde nove ha rimediato ad una partenza non brillante. Il leaderboard parla inglese: al quinto posto infatti, a -6, ci sono Paul Waring e Nathan Kimsey. Il primo, leader dopo ieri, ha chiuso la giornata con un +1. I guai per lui sono cominciati alla prima buca, chiusa con un doppio bogey dopo essere finito in acqua. Waring ha poi perso un altro colpo alla 4, per poi risollevarsi con tre birdie (ed un bogey) nelle buche finali. Kimsey invece, ha chiuso in 70 con due birdie alle buche 15 e 16. Altri due inglesi a -5: sono Ross Fisher, protagonista di sette birdie e tre bogey, e Graeme Storm, che ha realizzato lo stesso percorso del connazionale ma con un bogey in meno. Insieme a loro, a chiudere la top ten, c’è il belga Thomas Pieters, che ha realizzato un par nonostante un doppio bogey alla 5. In undicesima posizione poi, un gruppo di otto giocatori tra cui spicca Lee Westwood.

Nino Bertasio continua ad essere il migliore degli italiani. L’azzurro ha girato in -1: ha realizzato due bogey nelle prime nove, ed un terzo alla buca 11. Alla buca successiva però, è arrivata la reazione con tre birdie consecutivi, a cui ha aggiunto un altro colpo guadagnato alla 17, per un score totale di -3, in 15^ posizione. Due colpi più indietro, a -1, c’è Francesco Molinari: il torinese poteva trovarsi in parità con il connazionale, se non fosse stato per i due bogey nelle due ultime buche con cui ha chiuso la giornata. L’ultimo punteggio utile a passare il taglio è stato +1. Non ce l’hanno fatta gli altri azzurri: Edoardo Molinari ha girato in par, confermando il +3 di ieri. Renato Paratore ha rovinato un bel giro nella seconda parte, chiudendo con un bogey ed un doppio bogey alle buche 17 e 18, per un totale di +5. Peggio ha fatto Matteo Manassero: per lui sei bogey e quattro birdie per un totale di +6.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-adrian-otaegui-e-peter-uihlein-comandano-dopo-il-secondo-giro-dellopen-de-france-nino-bertasio-e-15-supera-il-taglio-francesco-molinari/

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Golf, PGA Tour 2017. David Lingmerth incrementa il suo vantaggio in testa al Quicken Loans National, Justin Thomas non supera il taglio

Nello scenario del percorso par 70 del TPC Potomac at Avenel Farm (Maryland), lo svedese David Lingmerth si conferma al comando della classifica del Quicken Loans National (montepremi 7,1 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito del PGA Tour 2017. Lo scandinavo sta mostrando un feeling davvero invidiabile con il percorso e ha piazzato il miglior round di giornata in 65 colpi (-5), attestandosi a 10 colpi sotto il par e aumentando il suo gap sugli avversari. Soltanto l’australiano Geoff Ogilvy è stato finora in grado di reggere il suo passo, eguagliando la tornata di Lingmerth (-5) e ponendosi a due lunghezze di distanza dalla vetta a quota -8, nonostante un finale in calando con un bogey alla 15 che ha parzialmente guastato il suo cammino. Sul terzo gradino del podio si trova attualmente lo statunitense Daniel Summerhays con 134 colpi (-6) grazie ad un giro concluso con 2 colpi sotto il par.

Summerhays è l’unico rappresentante della colonia americana nelle prime cinque posizioni, dato che al quarto posto, a quota -5, stazionano l’indiano Arjun Atwal e il sudcoreano Sung Kang. Cala dal secondo al sesto posto il canandese Nick Taylor, agganciato dallo statunitense Rick Barnes con 4 colpi sotto il par. La coppia a stelle e strisce composta da Harris English e Johnson Wagner si trova, invece, all’ottavo posto a quota -3, mentre in decima posizione c’è un folto gruppo composto da ben sette giocatori, tra cui spicca il sudafricano Tyrone Van Aswegen (-2), capace di recuperare 56 posizioni con un giro chiuso con 4 colpi sotto il par. Con lui anche gli statunitensi Micheal Kim, Kyle Reifers e Bryson DeChambeau, lo scozzese Martin Laird e gli australiani Danny Lee e Marc Leishman.

Perde quota Patrick Reed, che continua ad alternare alti e bassi e ora è 17° a quota -1, mentre Rickie Fowler è sceso al 37° posto con 2 colpi sopra il par. Non supera il cut, infine, Justin Thomas, penalizzato da tre bogey tra la 4 e la 8 che lo hanno costretto a chiudere la tornata sopra il par e ad abbandonare la contesa con un punteggio complessivo di +5. Thomas, tuttavia, non è l’unico big ad uscire di scena a metà gara, dato che anche il canadese Adam Hadwin e lo statunitense Jimmy Walker hanno deluso le attese e non sono stati risparmiati dal taglio.

https://www.oasport.it/2017/07/golf-pga-tour-2017-david-lingmerth-incrementa-il-suo-vantaggio-in-testa-al-quicken-loans-national-justin-thomas-non-supera-il-taglio/

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Golf, European Tour 2017. Alexander Bjork aggancia Peter Uihlein in testa all’HNA Open de France. Crolla Nino Bertasio

Punteggi bassi e tanti giocatori in difficoltà nel terzo giro dell’HNA Open de France, torneo inserito nel circuito dell’European Tour 2017, in corso di svolgimento sul percorso par 71 del Le Golf National di Parigi. Lo svedese Alexander Bjork ha agganciato in testa alla classifica lo statunitense Peter Uihlein ed entrambi adesso guidano la leaderboard con 205 colpi (-8). L’atleta scandinavo ha piazzato tre birdie nella seconda metà del round e ha recuperato due posizioni in classifica, ponendosi a contatto con lo statunitense, che non è riuscito a scendere sotto il par nella tornata, conservando comunque la vetta della graduatoria.

Sul terzo gradino del podio parziale si trovano attualmente gli inglesi Tommy Fleetwood e Andy Sullivan e il belga Thomas Pieters, tutti a quota -7 con una sola lunghezza di ritardo dal primo posto. A seguire, in sesta piazza, c’è il gallese Bradley Dredge con 6 colpi sotto il par, frutto di tre giri in fotocopia in 69 colpi. Ha perso quota, invece, lo spagnolo Adrian Otaegui, leader a metà gara, che ha effettuato un giro in 74 colpi (+3) ed è piombato in settima posizione con 5 colpi sotto il par, insieme agli inglesi Ross Fisher e Paul Waring. A chiudere la top ten c’è un folto gruppo, composto dagli inglesi Lee Westwood e Andrew Johnson, dagli svedesi Kristoffer Broberg e Alex Noren, dallo scozzese David Drysdale e dal francese Adrien Saddier, tutti a pari merito a quota -4.

Si sgonfia nel finale la rimonta di Francesco Molinari (-1), risalito al 28° posto con un giro in linea col par, macchiato da due bogey alla 14 e alla 15, mentre è crollato Nino Bertasio, che ha completato in 79 colpi (+8) una tornata disastrosa ed è scivolato al 62° posto, cedendo 44 posizioni e gettando alle ortiche due round da protagonista. Emblematico l’andamento tra la buca 7 e la 13, quando l’azzurro ha messo a referto tre bogey e due double bogey, dicendo addio alla speranza di conquistare un piazzamento di prestigio. Una nota statistica, infine, rende l’idea delle difficoltà del percorso del Le Golf National: alla buca 18 è stato registrato oggi un unico birdie, a fronte di 28 bogey e 12 doppi o tripli bogey, di gran lunga il peggior riscontro di quest’anno in una sngola buca dell’European Tour.

https://www.oasport.it/2017/07/golf-european-tour-2017-alexander-bjork-aggancia-peter-uihlein-in-testa-allhna-open-de-france-crolla-nino-bertasio/

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Golf, PGA Tour 2017: David Lingmerth primo ad un round dal termine del Quicken Loans National

Il Quicken Loans National (montepremi 7 milioni di dollari) prosegue verso la sua conclusione. La tappa del PGA Tour che si svolge sul percorso par 70 del TPC Potomac at Avenel Farm di Potomac (Maryland, Stati Uniti) è giunta alla vigilia del quarto e decisivo round.

In vetta alla leaderboard a 18 buche dal termine troviamo lo svedese David Lingmerth. Lo scandinavo guida la classifica con il punteggio di -7 (203 colpi), e vanta una sola lunghezza di margine sull’ottimo statunitense Daniel Summerhays. Completa il podio momentaneo lo statunitense Spencer Levin con -5.

Quarta piazza a -4 per un terzetto composto dal sudcoreano Sung-Hoon Kang e dagli australiani Geoff Ogilvy e Curtis Luck. Settimo posto con lo score di -4 per gli statunitensi Kyle Stanley e Charles Howell III. Completano la top ten a -2 lo scozzese Martin Laird e gli americani Johnson Wagner ed Andrew Loupe.

18° posto per il temibile Rickie Fowler, che tuttavia paga 7 colpi dal leader ed avrà bisogno di un round impeccabile per cercare di intromettersi nella lotta per il successo. Titolo che verrà deciso nella tarda serata italiana, con diretta esclusiva sui canali satellitari pay di Sky Sport.

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Golf, European Tour 2017: Tommy Fleetwood vola nell’ultimo giro e si aggiudica l’Open de France. Male gli italiani

Tommy Fleetwood si è aggiucato l’HNA Open de France (montepremi 7 milioni di dollari) al termine di uno strepitoso ultimo giro. L’inglese è stato il più costante sul percorso del Le Golf National di Parigi sin da giovedì, stando sempre nella parte alta del leaderboard e piazzando la zampata nelle ultime diciotto buche. Con questa vittoria, il britannico corona un bel periodo: due settimane fa infatti, si è piazzato al quarto posto allo US Open. Oggi Fleetwood è stato nettamente il migliore tra i primi in classifica, chiudendo la giornata in 66 colpi, con cinque birdie e nessun bogey. Il totale di -12 gli ha consentito di fare presto il vuoto, dal momento che i suoi rivali diretti continuavano a perdere terreno. Solo Peter Uihlein, uno dei due leader di stamattina, ha saputo tenergli testa: l’americano è partito male, con due bogey alle buche 4 e 5. Nella seconda parte però, si è scatenato, piazzando ben quattro birdie, l’ultimo dei quali alla 17. All’ultima buca quindi, ha avuto l’opportunità di pareggiare e portare il torneo al playoff, fallendola e chiudendo quindi con -11 ed in 68 l’ultimo giro.

Come abbiamo detto, i due hanno fatto il vuoto. Al terzo posto infatti, troviamo un terzetto distante quattro colpi dal leader, con -8. Si tratta del danese Thorbjorn Olesen, autore di un giro straordinario, in 65, con ben otto birdie e due bogey, del francese Mike-Lorenzo Vera, protagonista di un bel recupero nella seconda parte con cinque birdie, e di Alexander Bjork. Lo svedese era il leader dopo il terzo giro ma non ha trovato il ritmo giusto oggi, chiudendo in par (71) e scendendo dunque in terza posizione. Al sesto posto, in solitaria, il neozelandese Ryan Fox, che ha girato in 67 colpi per un -7 totale. In settima posizione, un altro terzetto: il cinese Haotong Li, lo spagnolo Adrian Otaegui e l’inglese Ross Fisher, tutti a -6. Chiudono la top ten, con lo score di -5, lo spagnolo Jon Rahm, l’inglese Lee Westwood e lo svedere Alex Noren. L’inglese Andy Sullivan ed il belga Thomas Pieters, entrambi in parità con Fleetwood stamattina, sono invece crollati chiudendo entrambi in 13^ posizione con un giro in 74.

Francesco Molinari è rimasto il migliore dei due italiani ancora in gara. La sua posizione finale però è la 38^, frutto di un brutto giro in 74 colpi. Chicco infatti, ha realizzato due bogey ed un birdie nelle prime nove, ma le difficoltà sono arrivate tra la 10 e la 12, chiuse con tre bogey consecutivi. Alle buche 13 e 14 sono arrivati due birdie, ma un altro bogey, alla 16, lo ha relegato ad un +2 sul totale del torneo. Lo stesso score di giornata lo ha realizzato Nino Bertasio, chiudendo con un +8 totale e la 62^ posizione. L’italiano è riuscito a mantenersi a galla, rimediando al bogey iniziale, ma nelle seconde nove ha realizzato un doppio bogey alla 12 ed un bogey alla 13 che hanno compromesso la sua giornata.

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Golf, PGA Tour 2017. Kyle Stanley vince al playoff il Quicken Loans National! Beffato Charles Howell III, crolla David Lingmerth

Un finale entusiasmante ha caratterizzato l’ultimo round del Quicken Loans National (montepremi 7,1 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito del PGA Tour 2017, che ha avuto luogo sul percorso par 70 del TPC Potomac at Avenel Farm, nel Maryland. A trionfare è stato lo statunitense Kyle Stanley, che ha beffato al playoff il connazionale Charles Howell III, con cui ha completato un giro in fotocopia in 66 colpi, scalando la classifica fino al primo posto in coabitazione a quota -7 che ha costretto i due rivali a giocarsi la vittoria in uno spareggio al cardiopalma. La svolta è arrivata alla buca 14, quando Stanley ha piazzato un birdie e Howell III ha tirato fuori dal cilindro un fantastico eagle, avviando il cammino a braccetto verso il playoff, che si è disputato al par 4 della 18. Stanley è riuscito a restare in linea col par, andando in buca in 4 colpi, mentre Howell III non è riuscito a far meglio del bogey, consegnando di fatto la vittoria nelle mani del suo avversario, che ha sollevato al cielo il suo secondo trofeo del circuito PGA, oltre 5 anni dopo il successo nel Waste Management Phoenix Open 2012.

Ma a dare spettacolo sull’ostico course del TPC Potomac è stato Rickie Fowler, che ha rimontato 15 posizioni, chiudendo sul podio alle spalle dei due battistrada e sfiorando persino il colpaccio. Fowler è partito con un bogey alla 4, ma si è subito riscattato con un birdie alla 5 e ha piazzato altri 4 birdie di fila tra la 7 e la 10. Un altro bogey alla 11 sembrava aver compromesso la sua prova, ma lo statunitense ha trovato altri due birdie alla 12 e alla 13. La svolta negativa del suo quarto giro è arrivata alla 14, quando un double bogey lo ha escluso dalla lotta per la vittoria, ma gli ultimi due birdie alla 16 e alla 18 gli hanno regalato almeno la soddisfazione di uno scintillante terzo posto con 5 colpi sotto il par insieme allo scozzese Martin Laird, che ha interrotto il dominio americano sul podio del Maryland.

Un folto gruppo, composto da ben 8 atleti, inoltre, ha occupato la quinta posizione con un punteggio complessivo di -4: si tratta degli statunitensi Ben Martin, Keegan Bradley, Johnson Wagner e Spencer Levin, degli australiani Marc Leishman e Curtis Luck, del sudcoreano Sung Kang e soprattutto dello svedese David Lingmerth, autore di un’ultima tornata disastrosa in 73 colpi che lo ha costretto ad abbandonare la vetta dopo tre round sempre al comando e ad accontentarsi di un piazzamento ai piedi del podio. Sono scivolati indietro anche lo statunitense Daniel Summerhays, secondo alla vigilia dell’ultimo giro e 17° a fine gara a quota -2 dopo un round in 74 colpi, e l’australiano Geoff Ogilvy, grande protagonista fino a metà gara ma soltanto 13° al termine del torneo.

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[Miky88]

Golf: Tiger Woods annuncia via social di aver terminato il periodo di disintossicazione da farmaci

La fine della tempesta perfetta? E’ quello che si evince dalle parole usate da Tiger Woods, ex fenomeno del mondo del golf, in cura per gestire l’uso dei farmaci che prende per il dolore alla schiena. Un’assunzione smodata che lo ha portato lo scorso 29 maggio ad essere arrestato per guida in un stato di forte alterazione. Negativo all’alcol test l’americano aveva cercato di giustificarsi affermando di aver avuto una reazione in seguito all’abuso di alcune sostanze.

Per questo il vincitore di 14 Major, fermo da febbraio e giocando molto poco negli ultimi anni, sta cercando di trovare una soluzione a questa situazione: “Ho portato a termine il mio percorso, da adesso continuerò ad affrontare questo momento delicato della mia vita con l’aiuto dei miei medici, dei familiari e degli amici più vicini. Sono profondamente grato per tutto il supporto che ho ricevuto”, le parole sui suoi profili social.

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[Miky88]

Golf, European Tour 2017: il Dubai Duty Free Irish Open è la terza tappa delle Rolex Series. Tante stelle, Rory McIlroy su tutti

È un mese importante nello European Tour. Dopo il BMW PGA Championship del mese di maggio, le Rolex Series sono riprese la scorsa settimana con l’Open de France e proseguiranno il prossimo weekend con il Dubai Duty Free Irish Open (montepremi 7 milioni di dollari). Mese importante non solo per il prestigio degli impegni che si susseguiranno, ma anche perché questi porteranno all’Open Championship che scatterà il 20 luglio. Questa settimana dunque, si giocherà sul Portstewart Golf Course di Londonderry, in Irlanda del Nord, “casa” di Rory McIlroy. È proprio la Rory Foundation, creata dall’ex numero 1 del mondo infatti, ad organizzare il torneo, che lo scorso anno fu vinto dal padrone di casa. McIlroy infatti, nonostante avesse cominciato l’ultimo giro con un vantaggio di tre colpi, si fece rimontare e superare dall’americano Russell Knox, riuscendo poi a vincere grazie ad un rendimento strepitoso nelle ultime tre buche.

Rory McIlroy è dunque il più atteso per diversi motivi e sarà senza dubbio uno dei protagonisti di un torneo a cui tiene particolarmente. L’attesa però è anche per il giapponese Hideki Matsuyama, reduce dal secondo posto allo US Open, che farà il suo debutto sullo European Tour. Occhio anche al giovane spagnolo Jon Rahm, rivelazione dell’inizio di stagione, e all’inglese Justin Rose, che torna all’Irish Open dopo sette anni. A proposito di giocatori inglesi, come non citare Tommy Fleetwood, che sta vivendo un periodo di forma eccellente, avendo concluso al quarto posto il Major americano e trionfando la scorsa settimana all’Open de France, vittoria che gli è valsa il primo posto nella Race to Dubai. Ci sarà anche un po’ di Italia: Matteo Manassero, Renato Paratore ed Edoardo Molinari sono chiamati a riscattare un brutto torneo in Francia. Anche Nino Bertasio sarà presente: a Parigi si è comunque ben destreggiato, nonostante un finale non positivo, e proverà a confermarsi.

Il Portstewart Golf Club, sede dell’Irish Open, è stato fondato nel lontano 1894, inizialmente con nove buche, poi estese a diciotto nel 1934. Nel 1986 invece, sono state aggiunte altre sette nuove buche, secondo il classico disegno caratteristico di un percorso links: un terreno caratterizzato da parecchie dune di sabbia, inserite in una striscia di terra tra il fiume Bann e l’oceano Atlantico. Il percorso par 72 attuale dunque, disegnato da Des Griffin e lungo 7,118 yards, è molto intrigante con tante buche “aperte”: ne vedremo delle belle.

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