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Appassionati di Golf

In questa sezione si può parlare delle varie realtà calcistiche, specialmente della nostra regione, e di altri sport a livello locale o nazionale, oppure internazionale.

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Miky88

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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » dom giu 11, 2017 17:55


Golf, PGA Tour 2017: che lotta al FedEx St.Jude Classic! Tre in testa ad un round dal termine

Tanta battaglia nel FedEx St.Jude Classic 2017 (montepremi 6,2 milioni di dollari). Sul percorso par 70 del TPC Southwind di Memphis (Tennessee, Stati Uniti) la tappa del PGA Tour che precede il secondo Major stagionale è contraddistinta da un grande equilibrio. Ben 12 i golfisti racchiusi in 3 soli colpi a 18 buche dal termine. Leaderboard dunque cortissima, con lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e gli americani Ben Crane e Stewart Cink in testa con lo score complessivo di -9 (201 colpi).

Ad una lunghezza di distanza troviamo gli statunitense Luke List e Chad Campbell, che precedono a loro volta di un colpo un gruppetto composto dai connazionali Kevin Chappell e Chez Reavie, e dall’australiano Matt Jones. -6, e nono posto momentaneo per il sudafricano Retief Goosen, per il sudcoreano Meen-Whee Kim, per il canadese David Hearn e per l’americano Daniel Berger.

Continua la risalita del nostro Francesco Molinari, bravo a chiudere il terzo round in 22esima posizione. -4 il punteggio del torinese, che tuttavia deve recriminare del suo -2 di giornata. L’azzurro ha sperperato i 6 birdie messi a segno nella prima parte di round incappando in due bogey ed un doppio bogey.

Nella serata italiana l’ultimo e decisivo round come sempre in diretta sui canali sport della iattaforma satellitare pay Sky TV.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-pga-tour-2017-che-lotta-al-fedex-st-jude-classic-tre-in-testa-ad-un-round-dal-termine/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » lun giu 12, 2017 19:00


Golf, European Tour 2017: Felipe Aguilar rovina tutto nell’ultimo giro. Il Lyoness Open va a Dylan Frittelli. Decimo Nino Bertasio

Dylan Frittelli si è aggiudicato il Lyoness Open 2017 (montepremi 1 milione di euro), sfruttando alla grande la debacle del cileno Felipe Aguilar, in testa sin dal primo giro ma scioltosi sul più bello. Il giocatore sudamericano infatti, nonostante il birdie iniziale, è stato aggianciato dal rivale alla terza buca, lasciandogli poi strada senza praticamente opporre resistenza. Aguilar ha totalizzato ben sei bogey, chiudendo l’ultima giornata in 75 colpi, tre sopra il par, e finendo il torneo in decima posizione, con un totale di -6. Mentre il cileno perdeva terreno, ben diverso era il cammino di Frittelli, che ha dato vita insieme al connazionale Jbe Kruger ed al finlandese Mikko Korhonen ad una lotta serratissima sul percorso del Diamond Country Club di Atzenbrugg, Austria.

Frittelli è stato raggiunto in testa all’ottava buca dal giocatore europeo, ma il birdie alla 9, unito al bogey alla 10 di Korhonen, gli hanno dato un vantaggio di due colpi sulla concorrenza. Il sudafricano ha perso l’unico colpo di giornata alla 14, dando la chance al connazionale Kruger, sfruttata alla grande con i due birdie consecutivi alla 15 e alla 16. Frittelli ha riguadagnato la vetta con il birdie alla 16: il colpo perso da Kruger proprio all’ultima buca gli ha consentito di gestire la situazione chiudendo la quarta giornata in 67 colpi ed aggiudicandosi il Lyoness Open, prima vittoria sul tour europeo, con un totale di -12. Kruger e Korhonen hanno quindi chiuso al secondo posto, ad un colpo di distanza, insieme all’inglese David Horsey, autore di un giro in 65 senza alcun colpo perso.

Un altro giocatore di Sua Maestà si è piazzato in quinta posizione. Si tratta di Richard Mcevoy, anche lui grande protagonista oggi. Il suo score infatti, poteva essere decisamente migliore, se non fosse stato per i due bogey nelle due buche finali, che lo hanno costretto al -10 finale, un colpo davanti allo svedese Johan Carlsson, sesto. L’olandese Joost Luiten ha realizzato un gran 66 oggi, con quattro birdie nelle seconde nove, risalendo fino alla settima posizione con un totale di -7. Insieme a lui il danese Lucas Bjerregard e l’austriaco Sepp Straka, secondo stamattina ma sceso a causa del giro in par. Si tratta in ogni caso di un risultato di prestigio per il giocatore di casa.

Ha chiuso il torneo con un ottimo 10° posto Nino Bertasio. L’azzurro è partito benissimo, piazzando cinque birdie nelle prime sette buche. Alla 8 ha poi perso un colpo, recuperandolo subito alla buca successiva. La stessa sequenza bogey-birdie si è poi ripetuta alle buche 14 e 15, per un totale di 67 colpi. Grazie a questo punteggio Bertasio ha così recuperato ben venti posizioni rispetto a ieri, entrando in top ten con -6. Oltre al sopracitato Felipe Aguilar, hanno chiuso decimi anche il cinese Ashun Wu, l’inglese Matt Wallace e l’argentino Ricardo Gonzalez.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-felipe-aguilar-rovina-tutto-nellultimo-giro-il-lyoness-open-va-a-dylan-frittelli-decimo-nino-bertasio/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » lun giu 12, 2017 19:00


Golf, PGA Tour 2017. Daniel Berger beffa tutti e vince in rimonta il FedEx St.Jude Classic! Soltanto 24° Francesco Molinari

Daniel Berger spiazza tutti e trionfa nel FedEx St.Jude Classic (montepremi 6,4 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito del PGA Tour 2017, che ha avuto luogo sul percorso par 70 del TPC Southwind di Memphis. Lo statunitense ha rimontato ben 8 posizioni con un ultimo round da 66 colpi, che gli ha consentito di chiudere il torneo con 10 colpi sotto il par e di scavalcare uno ad uno tutti i propri avversari. Berger ha effettuato un giro senza sbavature, piazzando quattro birdie che lo hanno proiettato in testa alla classifica dopo la buca 15.

Un par alla 18 lo ha visto pertanto trionfare a braccia alzate, facendo svanire le velleità di vittoria del sudafricano Charl Schwartzel, che ha pagato a caro prezzo un disastroso terzo giro, e del sudcoreano Whee Kim, continuo nel corso dell’intero torneo ma rimasto indietro di una sola lunghezza rispetto allo statunitense. Schwarztel e Kim hanno chiuso le loro prove con 271 colpi (-9), lasciando ai piedi del podio un gruppo composto da cinque giocatori, ossia gli statunitensi Billy Horschel (autore di quattro birdie tra la 15 e la 18), Braden Thornberry, Chez Revie e Kevin Chappell e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, che non è riuscito a far meglio di un modesto +1 che lo ha relegato in quarta posizione con 8 colpi complessivi sotto il par.

Al nono posto si è piazzato il veterano Phil Mickelson, rimasto a sole tre lunghezze dalla vetta, mentre Stewart Cink e Ben Crane, leader parziali al termine del terzo giro, sono crollati in decima posizione (-6) con un quarto round da incubo, concluso con 3 colpi sopra il par. L’italiano Francesco Molinari, infine, non è riuscito a completare la sua rimonta e ha perso due posizioni, chiudendo il torneo al 24° posto con 276 colpi (-4) al termine di un ultimo giro in linea col par con due birdie alla 3 e alla 6 e due bogey alla 5 e alla 10. Molinari, in ogni caso, è già proiettato allo US Open, il secondo Major stagionale che andrà in scena nel prossimo weekend e che vedrà l’azzurro tra i possibili outsider per le posizioni di vertice.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-pga-tour-2017-daniel-berger-beffa-tutti-e-vince-in-rimonta-il-fedex-st-jude-classic-soltanto-24-francesco-molinari/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » lun giu 12, 2017 19:01


Golf, Us Open 2017: il percorso e le buche ai raggi X. Si gioca all’Erin Hills, in Wisconsin

Lo US Open 2017 è alle porte. Comincia la settimana che porta al secondo Major dell’anno. I migliori golfisti del mondo si sfideranno per conquistare il titolo vinto lo scorso anno da Dustin Johnson. Il numero 1 del mondo, dopo aver saltato il Masters di Augusta per un infortunio, si presenterà ai nastri di partenza più deciso che mai a confermarsi. Si tratterà della 117esima edizione del torneo, che quest’anno si disputerà sul percorso dell’Erin Hills, ad Erin. Per la prima volta dunque, lo US Open si giocherà in Wisconsin.

Erin Hills è di recente costruzione. I lavori sono infatti iniziati nel 2004 e l’apertura, commissionata da Bob Lang, è avvenuta nel 2006. L’obiettivo è stato sin dall’inizio quello di arrivare ad ospitare lo US Open ma c’è stato più di un incidente di percorso, con Lang che è stato costretto a vendere il club nel 2009 ad Andrew Ziegler. Numerosi sono stati i cambi al percorso originario, disegnato da Michael Hurdzan, Dana Fry e Ron Whitten. La particolarità è che tra le diciotto buche è possibile muoversi soltanto a piedi: non è infatti stato adibito alcun sentiero per le golf cart. Il tema scelto per decorare la club house è inoltre il trifoglio irlandese.

Il percorso non è affatto semplice ed è disegnato in modo da non offrire mai la stessa difficoltà per due buche consecutive. È un par 72 lungo 7,812 yards (7,143 m), con quattro par 5, tra cui la prima e l’ultima buca. Quattro sono anche i par 3. Andiamo dunque ad analizzare nel dettaglio le 18 buche di Erin Hills:

Buca 1 – La buca d’apertura non è molto complicata. È un par 5 di 608 yards con il green raggiungibile in due colpi. Ci sono solo due bunker nel fairway, il secondo dei quali a 50 metri dal green, a rappresentare un ostacolo soprattutto per coloro che cercheranno di aggredire la buca. Il fairway pende da destra a sinistra, stesso senso di rotazione della buca. Vedremo probabilmente molti birdie.

Buca 2 – Buca strategica: dopo la prima arriva un par 4, il più corto (358 yards) ma uno dei più difficili del percorso. Il green può essere attaccato dal tee shot ma in questo caso si tratterà di un colpo cieco. Più comodo passare prima per il fairway: non sarà comunque facile perché la buca 2 presenta il green più piccolo e stretto del percorso. Sarà fondamentale essere molto precisi, anche perché a complicare ulteriormente le cose c’è una pendenza da avanti a dietro il green.

Buca 3 – A completare un inizio ben variegato il par 4 della 3 (476 yards). Ben quattro bunker proteggono il fairway e tre il green. È un’altra buca che gira a sinistra. Anche il fairway pende da destra a sinistra ma è più difficile fare birdie qui per via della doppia pendenza del green. Proprio la zona intorno alla buca inoltre, rappresenta la terza difficoltà differente che i giocatori affronteranno all’inizio del percorso.

Buca 4 – Le difficoltà proseguono con la 4, par 4 di 439 yards. Si tratta di una delle buche più difficili del percorso. Innanzitutto, non ci sono alberi a fare da contorno ed a proteggere i giocatori in caso di vento. I bunker piazzati al centro del fairway ed ai piedi del green obbligheranno i giocatori ad essere estremamente precisi nell’approccio alla bandiera. Le difficoltà non finiscono in green: la pendenza infatti spingerà la palla verso la parte posteriore della buca.

Buca 5 – Par 4 di 505 yards. Il fairway presenta una coppia di bunker a destra ma tanto spazio sulla sinistra per permettere di fare strada con il drive. Il bunker piazzato fuori green può essere comodamente superato con il secondo colpo: la pendenza è favorevole in questa buca consentendo di poter giocare un colpo lungo facendo tornare la palla indietro con il back spin.

Buca 6 – Primo par 3 del percorso, lungo 237 yards. Il green non è affatto complicato, privo di difese e molto lungo (48 yards). L’unico ostacolo potrebbe essere rappresentato dal vento, i bunker sono infatti troppo lontani per causare problemi. Andare oltre il par qui sarebbe quindi deleterio.

Buca 7 – Par 5 di 607 yards. Ci sono ben 14 bunker posizionati in modo strategico, a restringere il fairway. Il green è il più ampio del percorso ma presenta due livelli di pendenza. Mancarlo vuol dire mettersi nei guai perché è molto complicato recuperare.

Buca 8 – Una delle buche più facili di Erin Hills. Il par 4 di 492 yards è un dogleg da destra a sinistra. Non c’è alcun bunker a difendere il fairway per cui i giocatori potranno aggredire la buca fino al green. Tre ostacoli proteggono la bandiera: il green è poco profondo (26 yards) per cui è consigliabile approcciarlo con un colpo a scendere.

Buca 9 – Par 3 cortissimo, di sole 165 yards. È una buca molto insidiosa perché il tee è più alto rispetto al green (25 yards di dislivello), che pende da sinistra a destra. La buca è inoltre esposta al vento. Occorrerà estrema precisione perché il green è totalmente circondato dai bunker.

Buca 10 – Le seconde nove cominciano con un par 4 di 504 yards. Buca molto complicata da aggredire: il fairway concede molto ai giocatori più potenti ma il green è protetto sulla destra da numerosi bunker e da una corta pendenza. Dietro la bandiera però, c’è molto spazio per poter lavorare la palla.

Buca 11 – Par 4 di 403 yards che può permettere ai giocatori di rifiatare e recuperare qualcosa. Il fairway è largo e lungo e può accogliere tutti i tipi di tiri, con il green non molto complicato da approcciare. L’unica difficoltà è il tee cieco. Il green pende inoltre in diagonale da sinistra a destra. Importante guadagnare colpi qui per affrontare al meglio la parte finale del percorso.

Buca 12 – Fairway stretto che consente un difficile approccio al green. È un par 4 di 464 yards privo di ostacoli. Il green però, risulta abbastanza nascosto e la buca, che gira da sinistra a destra, è esposta al vento. I giocatori che andranno a destra saranno aiutati dalla pendenza favorevole ma la bandiera è circondata da pendenze che la rendono difficilmente attaccabile da fuori green.

Buca 13 – C’è solo un grande bunker sulla sinistra a proteggere il green di questo par 3 di 215 yards. È un’altra buca che richiede una precisione estrema perché, oltre al bunker di sinistra, a destra c’è una ripida pendenza che porterebbe la palla fuori green, rendendo difficile il recupero. Il green è profondo 40 yards.

Buca 14 – Si tratta di un par 5 di 614 yards dove ne vedremo delle belle. Il particolare disegno della buca offrirà infatti tanti spunti ai giocatori: il green è nascosto ma tirando a destra del fairway può essere raggiunto in due colpi. Bisognerà però fare attenzione alla pendenza che spinge la palla verso la destra. Per i più conservativi invece, non sarà facile perché il terzo sarebbe un colpo cieco. I rischi però, potrebbero trovare una grossa ricompensa alla buca 14, una delle più selettive del percorso.

Buca 15 – Buca molto impegnativa. È un par 4 lungo 370 yards. Il green è raggiungibile anche al primo colpo ma bisognerà essere precisi perché se si gioca troppo corti c’è una ripida pendenza che porterebbe la palla nei bunker messi accuratamente a protezione del green. Giocare in fairway è altrettanto rischioso per via delle pendenze e dei bunker che riducono notevolmente la zona di atterraggio della palla. Il vento rappresenta un’ulteriore incognita. Per attaccare la bandiera inoltre, può essere sfruttato l’ampio spazio sulla sinistra.

Buca 16 – Par 3 di 200 yards esatte molto insidioso. La buca gira a sinistra ed il green è protetto da quel lato da una pendenza. Si può pensare di poterla sfruttare ma appena fuori green ci sono dei bunker poco visibili dal tee. Stesso discorso a destra, con bunker molto alti e profondi. Il green è inoltre elevato e profondo 42 yards.

Buca 17 – Buca priva di bunker. Può sembrare facile ma è in realtà ricca di pendenze che ne rendono difficile la lettura. Il green è nascosto a sinistra dietro una collinetta per cui si può puntare al lato destro del fairway per avere un approccio più semplice. Fare un birdie al par 4 di 481 yards potrebbe quindi risultare complicato ma decisivo.

Buca 18 – Il percorso di Erin Hills si conclude con un par 5 di 663 yards, la buca più lunga del percorso. Il green è comunque raggiungibile in tre colpi ma occorrerà essere molto precisi con i primi due colpi per non mettere in gioco i bunker presenti ai lati. Consigliabile infatti giocare un secondo colpo un po’ più corto e a destra per avere una visione ideale di approccio al green: vietato sbagliare a sinistra perché la pendenza porterebbe la palla direttamente in bunker.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-us-open-2017-il-percorso-e-le-buche-ai-raggi-x-si-gioca-allerin-hills-in-wisconsin/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » mar giu 13, 2017 17:57


Golf, US Open 2017: i favoriti. Dustin Johnson difende il titolo. Rory McIlroy e Jordan Spieth sono pronti a dare battaglia

Lo US Open 2017 è sempre più vicino. Sul campo par 72 di Erin Hills, in Wisconsin, si giocherà la 117esima edizione di quello che è il secondo Major in calendario. Il field è come al solito ricco di stelle, con i migliori giocatori del mondo pronti a sfidarsi su un percorso di fatto inedito, avendo fino ad ora ospitato solo due edizioni di questo torneo, riservate però ai giocatori amateur, e rendendo quindi questo Major ancora più impronosticabile. Il campione in carica è Dustin Johnson, che dodici mesi fa vinse ad Oakmont il suo primo Slam nonostante una penalità di quattro colpi nell’ultimo giro. L’americano ha iniziato alla grande l’anno issandosi in vetta al World Golf Ranking. Le sue condizioni però sono da valutare, dopo l’infortunio che lo ha costretto a rinunciare al Masters di Augusta. Proprio l’aver saltato il primo Major dell’anno però, può essere la motivazione in più per fare bene ad Erin.

A guidare gli sfidanti ovviamente Rory McIlroy e Jordan Spieth. Il nordirlandese non è al 100%, alle prese con un problema a costole e schiena che ne ha minato in maniera significativa la preparazione. Rory è però come al solito pronto a giocarsi le proprie chances, su un percorso non proprio perfetto per il suo gioco. Il giocatore europeo è infatti alla ricerca della vittoria che manca da settembre dello scorso anno e vorrebbe farlo nel torneo che ha già vinto nel 2011, a 22 anni. Un altro ex vincitore dello US Open, edizione 2015, è Spieth. L’americano, dopo l’esplosione di due anni fa, ha vissuto un periodo di appannamento, vincendo a febbraio l’unico torneo degli ultimi dodici mesi. Il texano però, ha mostrato segnali confortanti negli ultimi tornei disputati e si candida quindi prepotentemente a rilanciarsi nel secondo Major stagionale.

Ci sono tantissimi giocatori che potrebbero aggiudicarsi uno US Open quanto mai incerto. Lo spagnolo Sergio Garcia si è scrollato al Masters la fastidiosa “scimmia sulla schiena†che gli ha impedito di affermarsi in un Major per anni. Forte della sua green jacket infatti, El Niño proverà dunque a ripetersi sul percorso di Erin Hills. Anche un altro giocatore spagnolo proverà a giocarsi le proprie carte. Si tratta di Jon Rahm, autentica rivelazione di questo 2017. Lo scorso anno infatti, fu l’amateur con lo score più basso dello US Open ma quest’anno torna qui da numero 10 del World Golf Ranking. La concorrenza però sarà tantissima: l’inglese Justin Rose, oro a Rio 2016, proverà a bissare il titolo vinto nel 2013, lo svedese Henrik Stenson non sta giocando il suo miglior golf ma potrebbe essere favorito da un percorso che richiede tanta precisione negli approcci, mentre il giapponese Hideki Matsuyama è in cerca di un’affermazione importante dopo aver vinto tre titoli. Da non sottovalutare poi, gli australiani Adam Scott e Jason Day e l’americano Rickie Fowler, desideroso di trovare finalmente il primo titolo in un Major. Potremmo andare avanti all’infinito. Sarà invece assente a meno di ripensamenti dell’ultim’ora Phil Mickelson, per la concomitanza con la cerimonia di consegna del diploma della figlia Amanda. Francesco Molinari infine, forte della sua posizione di numero 16 del ranking mondiale, non è affatto da considerare fuori dai giochi.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-us-open-2017-i-favoriti-dustin-johnson-difende-il-titolo-rory-mcilroy-e-jordan-spieth-sono-pronti-a-dare-battaglia/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » mer giu 14, 2017 18:39


Golf, US Open 2017: le ambizioni di Francesco Molinari. L’italiano a caccia del primo Major: missione tutt’altro che impossibile

Francesco Molinari sarà l’unico italiano al via dello US Open 2017, che scatterà giovedì sul percorso di Erin Hills, in Wisconsin. Il giocatore torinese ha trovato grande continuità in questa stagione, raggiungendo risultati di prestigio che gli hanno consentito di risalire fino alla 16esima posizione nel ranking mondiale. Chicco sta giocando in maniera molto solida e, dopo un primo periodo di assestamento sul tour americano, si sta imponendo con le sue qualità guadagnandosi le attenzioni di tifosi e giornalisti d’oltreoceano. Il minore dei fratelli Molinari infatti, fa parte a tutti gli effetti di quel gruppo di giocatori considerati gli outsider in vista dello US Open.

Dopo l’ottimo finale della scorsa stagione infatti, con la vittoria all’Open d’Italia ed i quarti posti a Dubai e sul PGA Tour, Molinari ha cominciato l’anno alla grande, stabilmente nella top 20 e mancando un solo taglio. Dopo l’ottimo 7° posto all’Arnold Palmer Invitational, il torinese ha chiuso al 33° posto il Masters, ben figurando nonostante un brutto primo giro. Lo scorso mese poi, Chicco si è piazzato 6° nel The Players Championship e soprattutto 2° al BMW PGA Championship, dopo un’ottima rimonta. Il 24° posto della scorsa settimana al St. Jude Classic non ha minato affatto la fiducia con cui Francesco si presenta ai nastri di partenza del secondo Major stagionale.

Lo US Open però, non hai mai sorriso al giocatore italiano. È infatti l’unico Slam nel quale Molinari non è mai entrato in top 20, fermatosi al 23° posto nell’edizione del 2013. Quest’anno però, l’azzurro si presenta in formissima ed ecco che l’obiettivo potrebbe essere raggiunto. Non solo: non è affatto un azzardo dire che Chicco potrebbe sorprendere durante questo fine settimana. Il percorso infatti, concede pochi margini di errore e favorisce chi, come Molinari, eccelle nella precisione da tee a green. I miglioramenti nel putt poi, potrebbero fare il resto. Inutile nascondersi o essere superstiziosi: Francesco può fare bene allo US Open, togliersi delle soddisfazioni e regalarci ancora gioie, come ha già saputo fare nel corso della sua carriera.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-us-open-2017-le-ambizioni-di-francesco-molinari-litaliano-a-caccia-del-primo-major-missione-tuttaltro-che-impossibile/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » gio giu 15, 2017 18:22


Golf, Phil Mickelson non sarà al via dello US Open 2017

La notizia era nell’aria da qualche giorno ed a poche ore dal via del secondo Major dell’anno è diventata ufficiale: Phil Mickelson non parteciperà allo US Open 2017. Il campione americano infatti, era in forte dubbio alla vigilia per via della contemporaneità dell’evento con la cerimonia di consegna del diploma della figlia Amanda, alla quale Mickelson tiene ad assistere. L’unica speranza legata alla presenza di Lefty era data dal maltempo: negli scorsi giorni infatti, il tempo non è stato dei migliori ad Erin Hills, in Wisconsin, sede del torneo, per cui un eventuale rinvio della prima giornata avrebbe consentito a Mickelson di far coincidere i due impegni. La partenza del californiano era infatti in programma alle 21:20 di oggi, ora italiana (le 14:20 americane). Il sole però, splende altissimo sul cielo di Erin per cui è diventata ufficiale l’assenza dell’americano. Lo US Open è tra l’altro l’unico Major che manca alla sua bacheca. Il posto di Mickelson nel field sarà preso dal messicano Roberto Diaz.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-phil-mickelson-non-sara-al-via-dello-us-open-2017/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » ven giu 16, 2017 19:03


Golf, US Open 2017: Rickie Fowler al comando dopo il primo round, ma quanti big in difficoltà! Francesco Molinari nelle retrovie

Con un primo round impeccabile, Rickie Fowler si erge al comando dello US Open 2017, secondo Major stagionale in corso di svolgimento sul percorso par 72 di Erin Hills, nel Wisconsin. Lo statunitense ha piazzato sette birdie nel corso del primo round e nessun bogey ha macchiato il suo cammino, che lo ha proiettato in testa alla leaderboard con 65 colpi, 7 sotto il par. Fowler può ora nutrire la fondata ambizione di portare a casa il primo Major della sua carriera, dopo aver collezionato ben cinque piazzamenti nella top 5 nei quattro principali tornei del circuito PGA. Alle sue spalle si trova la coppia composta dall’inglese Paul Casey, che ha acquisito fiducia con un eagle alla prima buca, e dal sorprendente americano Xander Schauffele, entrambi ad una sola lunghezza dal leader (-6) con una prima tornata completata in 66 colpi.

Ai piedi del podio c’è spazio per il trio formato dall’inglese Tommy Fleetwood e dai due statunitensi Brian Harman e Brooks Koepka, tutti a pari merito con 5 colpi sotto il par, mentre completano la top ten il canadese Adam Hadwin, tornato su buoni livelli dopo un periodo di appannamento, l’australiano Marc Leishman e i due statunitensi Patrick Reed, eroe della Ryder Cup 2016, e Kevin Na, settimi a quota -5 dopo il primo giro. In undicesima posizione ha sorpreso tutti il 20enne statunitense Scottie Scheffler, che dopo due bogey in avvio si è esaltanto piazzando cinque birdie e chiudendo il round in 69 colpi (-3), a pari merito, tra gli altri, con i connazionali Brandt Snedeker e Charley Hoffman e con il veterano inglese Lee Westwood. Sornione al 18° posto c’è lo spagnolo Sergio Garcia, recente vincitore dell’Augusta Masters, che ha alternato giocate sontuose a qualche errore di troppo e si trova attualmente a quota -2 con cinque lunghezze di ritardo dalla vetta.

Ma il primo round ha mietuto svariate vittime illustri e ha reso la vita difficile ai big, le cui ambizioni di vittoria potrebbero anche essere definitivamente compromesse. Tra i meno performanti c’è anche l’italiano Francesco Molinari, che ha concluso il primo giro all’82° posto con 2 colpi sopra il par. L’azzurro è partito male con un double bogey alla 15, poi si è ripreso con un birdie alla 18, ma tre bogey tra la 4 e la 7 lo hanno rispedito indietro. I due birdie conclusivi alle buche 8 e 9, tuttavia, gli hanno consentito di limitare i danni e di nutrire ancora qualche speranza di superare il taglio.

A pari merito con Molinari ci sono anche il giapponese Hideki Matsuyama, grande protagonista in avvio di stagione, e lo svedese Henrik Stenson, detentore del Race to Dubai 2016, mentre Jordan Spieth e Justin Thomas sono appena un gradino più su a quota +1. Peggio ancora ha fatto lo statunitense Dustin Johnson, numero uno del World Golf Ranking, soltanto 102° con 3 colpi sopra il par insieme al connazionale Bubba Watson. Ancora più indietro lo statunitense Jason Dufner, il belga Thomas Pieters e lo spagnolo Jon Rahm, tutti a quota +4, mentre è disastroso il primo giro del nordirlandese Rory McIlroy (+6), dell’australiano Jason Day (+7) e dell’inglese Danny Willett (+9), per i quali la mannaia del cut appare pressoché inevitabile.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-us-open-2017-rickie-fowler-al-comando-dopo-il-primo-round-ma-quanti-big-in-difficolta-francesco-molinari-nelle-retrovie/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » sab giu 17, 2017 18:57


Golf, US Open 2017: c’è un quartetto al comando dopo il secondo round, è lotta Inghilterra-USA! Molinari non supera il taglio, out anche Johnson e McIlroy

Inghilterra e USA monopolizzano la vetta della classifica al termine del secondo round dello US Open 2017, secondo Major stagionale in corso di svolgimento sul percorso par 72 di Erin Hills, nel Wisconsin. Al comando c’è un quartetto composto dai britannici Paul Casey e Tommy Fleetwood e dagli statunitensi Brian Harman e Brooks Koepka, che hanno completato le prime due tornate in 137 colpi (-7) e si presenteranno davanti a tutti al giro di boa. Andamento in fotocopia per Harman, Koepka e Fleetwood, che hanno chiuso il secondo round in 70 colpi (-2), mentre Casey può recriminare per un sanguinoso triplo bogey alla 14, seguito da un bogey alla 15, a cui ha posto rimedio con 5 birdie consecutivi tra la 17 e la 3 (l’inglese partiva dal tee della 10).

Dopo l’exploit del primo giro che gli ha consentito di eguagliare il record di Jack Nicklaus, unico primo di lui nella storia ad aprire le danze con 7 colpi sotto il par, Rickie Fowler non si è ripetuto nel secondo round, accontentandosi di una tornata in 73 colpi (+1) che lo ha proiettato in quinta posizione ad una sola lunghezza dalla vetta. Fowler è partito alla grande con due birdie alle buche 2 e 7, ma tre bogey consecutivi tra la 11 e la 13 lo hanno costretto a cedere la leadership della classifica ai quattro battistrada e a posizionarsi a quota -6 insieme ai due connazionali Jamie Lovemark e J.B. Holmes.

Ha perso terreno ma non ha mollato la presa Xander Schauffele, piombato dal secondo all’ottavo posto con 139 colpi complessivi (-5), a pari merito con i connazionali Brandt Snedeker e Cameron Champ, splendido finora al primo Major della sua carriera da amateur, con il sudcoreano Si Woo Kim e soprattutto con il giapponese Hideki Matsuyama, tornato prepotentemente in corsa per la vittoria con un giro sensazionale in 65 colpi, che gli ha consentito di recuperare ben 74 posizioni. Resta a contatto con le posizioni di vertice anche lo spagnolo Sergio Garcia, recente trionfatore in occasione dell’Augusta Masters, attualmente 19° con 3 colpi sotto il par, in compagnia del tedesco Martin Kaymer, dell’austriaco Bernd Wiesberger e degli statunitensi Russell Henley e William McGirt.

Da registrare anche la risalita di Justin Thomas, autore di un round in 69 colpi che lo ha proiettato al 24° posto, mentre Patrick Reed è scivolato indietro ed è 33° a quota +1, davanti a Lee Westwood e Jordan Spieth, entrambi al 43° posto in linea col par. Superano il taglio per il rotto della cuffia anche lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e gli statunitensi Matt Kuchar e Webb Simpson, tutti a pari merito con 145 colpi (+1), ma il cut, come da previsioni dopo l’ecatombe del primo giro, ha mietuto vittime tra i favoriti per la vittoria finale.

Il numero uno del World Golf Ranking, Dustin Johnson, ha soltanto abbozzato una rimonta, salvo crollare nelle battute finali del round e chiudere al 92° posto con 4 colpi sopra il par. Peggio di lui hanno fatto il nordirlandese Rory McIlroy e lo spagnolo Jon Rahm, che non sono andati oltre un modesto +5, mentre l’australiano Jason Day non ha neppure provato a reagire dopo un pessimo primo giro e ha chiuso a quota +10. Fuori al taglio anche l’inglese Justin Rose, per il quale sono stati fatali due bogey alle ultime due buche, e lo svedese Henrik Stenson, che ha chiuso con 3 colpi sopra il par, identico punteggio dell’italiano Francesco Molinari.

Il torinese non ha trovato il feeling giusto con il tracciato e ha faticato a porre rimedio alla partenza falsa con due bogey alla 3 e alla 5. Un birdie alla 7 gli ha ridato speranza, ma il bogey alla 10 gli ha tarpato definitivamente le ali, rendendo vano anche il successivo birdie alla 14. Con due giri sopra il par, invero, era difficile ambire ad un risultato prestigioso per Molinari, che ha concluso il suo torneo al 79° posto ed è stato costretto ad abbandonare mestamente lo US Open 2017 a metà gara.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-us-open-2017-ce-un-quartetto-al-comando-dopo-il-secondo-round-e-lotta-inghilterra-usa-molinari-non-supera-il-taglio-out-anche-johnson-e-mcilroy/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » dom giu 18, 2017 18:07


Golf, US Open 2017: Brian Harman si prende la vetta solitaria dopo tre giri! Justin Thomas in 63 colpi, è record! Dominio a stelle e strisce, crolla Paul Casey

Si spezza il binomio Inghilterra-USA al termine del terzo round dello US Open 2017, secondo Major stagionale, in corso di svolgimento sul percorso par 72 di Erin Hills, nel Wisconsin. Lo statunitense Brian Harman si è preso la vetta solitaria della classifica con un giro concluso in 67 colpi (-5) che gli ha consentito di volare in testa alla leaderboard con 12 colpi sotto il par e di staccare di una lunghezza il terzetto composto dall’inglese Tommy Fleetwood, penalizzato da un bogey alla 18, e dai due americani Brooks Koepka e Justin Thomas. Quest’ultimo è riuscito nell’impresa di recuperare ben 22 posizioni grazie ad un giro che lo proietta automaticamente nella storia dei Major. Thomas ha chiuso il terzo round in 63 colpi, eguagliando il giro perfetto di Johnny Miller, che nel 1973 si impose nello US Open con un’ultima tornata da sballo, rimasta negli annali del golf. Ma Thomas statisticamente ha fatto persino meglio di Miller, avendo concluso un round in 63 colpi su un par 72 (-9) piuttosto che su un par 71 (-8) e realizzando di fatto lo score più basso di sempre in relazione al par nella storia dello US Open.

Il 24enne talento statunitense, consacratosi a gennaio sul panorama internazionale, non è riuscito comunque a scalzare dalla vetta Harman, la cui continuità di rendimento ad Erin Hills si sta rivelando un’arma vincente quando manca ancora un giro al termine della competizione. Resta pienamente in corsa per il successo anche Rickie Fowler, che ha migliorato il rendimento di ieri e ha realizzato un giro in 68 colpi, preservando il quinto posto con 10 colpi sotto il par e staccando di una lunghezza il sucoreano Si Woo Kim, sesto a quota -9. Da registrare, inoltre, le rimonte di Charley Hoffman, Russel Henley e soprattutto Patrick Reed, che ha riscattato la brutta prova nel secondo giro con una tornata da 65 colpi (-7) che lo ha riportato al settimo posto con 8 colpi sotto il par insieme ai due connazionali. Il dominio a stelle e strisce si manifesta con la presenza di ben 11 statunitensi nelle prime tredici posizioni e non è un caso che il quartetto al decimo posto sia interamente made in USA e includa Bill Haas, Brendan Steele, Brandt Snedeker e Xander Schauffele, tutti a quota -7.

Dopo un fantastico secondo giro, il giapponese Hideki Matsuyama non è riuscito a ripetersi e si è accontentato di un round in 71 colpi, frutto di qualche errore di troppo nella seconda metà della tornata. Il nipponico è ora 14° con 6 colpi sotto il par, in compagnia dell’austriaco Bernd Wiesberger e dello statunitense J. B. Holmes. Nessun salto di qualità neppure per lo spagnolo Sergio Garcia, rimasto sornione fino a metà gara ma tuttora non in grado di compiere la zampata decisiva per risalire la china. L’iberico è 17° con 4 colpi sotto il par e la sua ambizione di bissare di bissare il trionfo nell’Augusta Mastesr sembra destinata a non concretizzarsi. A pari merito con Garcia, ci sono anche l’amateur statunitense Cameron Champ, che ha pagato dazio alla tensione ed è scivolato indietro con un giro concluso con un colpo sopra il par, e l’inglese Paul Casey, crollato dal primo al 17° posto a causa di un altro triplo bogey (stavolta alla 3) che lo ha spinto decisamente in basso in classifica generale. Hanno detto addio ai sogni di gloria anche il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Lee Westwood e lo statunitense Jordan Spieth, le cui performance nel terzo giro non sono state all’altezza della loro classe, costringendoli ormai a fare da comparse nell’ultima decisiva tornata.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-us-open-2017-brian-harman-si-prende-la-vetta-solitaria-dopo-tre-giri-justin-thomas-in-63-colpi-e-record-dominio-a-stelle-e-strisce-crolla-paul-casey/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » lun giu 19, 2017 18:23


Golf, US Open 2017: Brooks Koepka stravince con uno strepitoso ultimo giro. Quattro colpi di margine su Brian Harman ed un grande Hideki Matsuyama

Brooks Koepka vinto, anzi stravinto, lo US Open 2017. Sul percorso di Erin Hill, in Wisconsin, l’americano ha realizzato un grande ultimo giro, prendendo il largo nelle seconde nove e vincendo con quattro colpi di vantaggio sul connazionale Brian Harman, secondo insieme al giapponese Hideki Matsuyama. Lo score finale di Koepka è -16, eguagliando il punteggio più basso per vincere questo Major, ottenuto da McIlroy del 2011. Per il giocatore proveniente dalla Florida si tratta del primo successo in un torneo dello Slam, ampiamente meritato, aldilà del punteggio, anche per quanto visto in campo quest’oggi perché frutto di grande carattere e solidità nei colpi. Koepka ha infatti cominciato alla grande con due birdie nelle prime due buche, portandosi in vetta con Harman, autore di un birdie alla 3. Il giro è stato quindi un testa a testa tra questi due giocatori, ma è stato Koepka a “fare la partitaâ€. Il birdie alla 8 gli ha dato un colpo di vantaggio, restituito poi alla buca 10. Nelle seconde nove poi, tutto è cambiato perché il 27enne di West Palm Beach ha cambiato letteralmente passo innestando le marce più alte.

Harman ha realizzato un bogey alla 12, regalando la vetta a Koepka che ha salvato un complicato par alla 13. Il leader di ieri ha poi perso un altro colpo alla 13, mentre il suo connazionale ha preso il volo con i birdie delle buche 14 e 15. Proprio quando Harman si è rimesso in corsa alla 14 poi, Koepka ha subito ristabilito le distanze con il terzo birdie consecutivo alla buca 16, ipotecando la vittoria. Nelle due buche finali ha infatti gestito, con il torneo già in tasca. Harman ha invece mollato psicologicamente, rischiando di perdere il secondo posto ma salvandolo con il bogey alla 18. Sul secondo gradino del podio si piazza anche il giapponese Matsuyama, grande protagonista di questo giro, chiuso in 66 colpi con otto birdie, tre nelle prime nove e cinque nelle seconde. Per il nipponico solo due colpi persi, alla 6 e alla 15, che però non scalfiscono affatto l’ottima prova del numero 3 del mondo, partito con sei colpi di ritardo dal leader Harman.

Al quarto posto si è piazzato Tommy Fleetwood che fin dalle prime buche si è staccato dalla vetta, rimanendo sempre ad almeno tre colpi di distanza. Dopo le prime nove abbastanza discontinue, l’inglese ha trovato tanti par nelle seconde, realizzando un prezioso birdie alla buca 14 per un giro in par ed un totale di -11. La top ten parla esclusivamente americano per gli altri piazzamenti. Ad un colpo da Fleetwood troviamo Xander Schauffele, Bill Haas e Rickie Fowler. Shauffele è entrato di forza in top ten, con tre birdie nelle ultime cinque buche mentre Haas ne ha trovati due nelle ultime tre. Diverso il discorso per Fowler, attesissimo alla vigilia dell’ultimo giro. Il californiano ha aperto con un birdie ma ha poi trovato tante difficoltà. Ha viaggiato a lungo in terza posizione ma nelle seconde nove non ha praticamente mai trovato il green, pagando i bogey alla 12 e alla 15. Il birdie alla 18 gli ha poi consentito di raggiungere il quinto posto, ennesimo piazzamento in un Major. A -9 c’è invece Charley Hoffman, autore di quattro birdie ma anche di un triplo bogey alla buca 8, mentre chiudono la top ten, con -8, Trey Mullinax, protagonista di sette birdie totali di cui tre nelle ultime tre buche, Brandt Snedeker, che ha rovinato il giro con il bogey alla 18, e Justin Thomas. Quest’ultimo, dopo il giro record di ieri, ha subito salutato le ambizioni di titolo con tre bogey nelle prime tre buche.

Patrick Reed ha chiuso invece 13° a -6, senza mai trovare ritmo e facendo segnare un solo birdie nelle ultime 18 buche. Stesso score per il coreano Si Woo Kim, che ha fatto peggio, con tre bogey e nessun colpo guadagnato. Positivo invece, il 16° posto di Matt Kuchar e Steve Stricker. Il primo ha girato in 68, trovando quattro birdie nelle seconde nove, mentre il secondo ha realizzato tre birdie nelle ultime quattro per il 69 che vale un -5 totale. Lo spagnolo Sergio Garcia ha invece girato in par, chiudendo 21° a -4. L’americano Jordan Spieth si è invece piazzato 35° a -1, frutto di un bel 69, positivo viste le difficili condizioni di vento del primo pomeriggio. Gli score delle prime partenze sono stati infatti molto alti: peggio di tutti ha fatto il cinese Haotong Li, che ha completato l’ultimo giro in 84 colpi per un totale di +22. Meritano infine una menzione speciale i due amateur americani, Scottie Scheffler e Cameron Champ. È stato il primo ad aggiudicarsi la sfida, ottenendo un totale di -1 grazie al giro in 73. Champ si è piazzato ad un colpo di distanza a causa del 76 odierno.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-us-open-2017-brooks-koepka-stravince-con-uno-strepitoso-ultimo-giro-quattro-colpi-di-margine-su-brian-harman-ed-un-grande-hideki-matsuyama/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » mar giu 20, 2017 18:32


Golf, Tiger Woods: “Ho chiesto un aiuto per gestire l’uso dei farmaciâ€

Continua a non trovare pace Tiger Woods. Il campione americano, costretto ancora a stare lontano dai campi per via dei continui problemi alla schiena, era finito nell’occhio del ciclone meno di un mese fa, quando era stato arrestato dopo essere stato trovato incosciente nella sua auto ferma pericolosamente sul ciglio della strada. Inizialmente si era pensato ad un abuso di alcol, ma successivamente, come ammesso dallo stesso golfista, la causa del suo a dir poco annebbiato stato mentale era data dall’eccessivo utilizzo dei farmaci antidolorifici che gli sono stati prescritti in seguito all’operazione alla schiena.

Woods ha ammesso di avere un problema circa l’uso dei farmaci che assume per alleviare i dolori post-operatori e l’insonnia. Su Twitter infatti, l’americano ha ammesso di aver chiesto un aiuto “professionaleâ€, confermando quindi quanto dichiarato dopo l’arresto, ovvero che avrebbe fatto di tutto per evitare che lo spiacevole incidente si ripetesse. Questo il messaggio postato da Tiger:

“Attualmente sto ricevendo un aiuto professionale per gestire i farmaci ed il loro utilizzo circa il dolore alla schiena e l’insonnia. Voglio ringraziare tutti per la straordinaria espressione di supporto e comprensione, specialmente i fans ed i giocatori del Tour“.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-tiger-woods-ho-chiesto-un-aiuto-per-gestire-luso-dei-farmaci/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » sab giu 24, 2017 18:48


Golf, European Tour 2017: Wade Ormsby al comando dopo il primo giro del BMW International Open. Matteo Manassero 27°

Dopo lo US Open 2017, lo European Tour riprende dalla Germania, più precisamente dal Golfclub München Eichenried di Monaco, sede del prestigioso BMW International Open (montepremi 2 milioni di euro). Sul percorso par 72 il migliore della prima giornata è stato Wade Ormsby, che ha piazzato un giro spettacolare in 64 colpi. Il rendimento del giocatore australiano è stato sensazionale, soprattutto nelle seconde nove, dove ha realizzato ben sei birdie. Ormsby ha consegnato una carta pulita, senza alcun colpo perso, portandosi in testa al torneo tedesco con -8. Alle sue spalle, ad un colpo di distanza, c’è Thomas Detry. Il belga ha iniziato la sua giornata nelle seconde nove, ma è stato nella parte finale del giro dove ha dato il meglio: dopo il bogey alla 1 infatti, ha inanellato cinque birdie che lo hanno proiettato in seconda posizione.

La classifica è comunque molto corta perché alle spalle dei primi due c’è un terzetto di tutto rispetto a -6. A guidarlo è lo spagnolo Sergio Garcia, al ritorno sul tour europeo dopo il Masters vinto nel mese di aprile. El Niño ha piazzato un giro regolare con sei birdie. L’olandese Joost Luiten invece, si è reso autore di ben otto birdie, ai quali però ha aggiunto due bogey, mentre il danese Thorbjorn Olesen ha realizzato sette birdie ed un bogey. Gli score sono molto ravvicinati, come abbiamo detto, ed infatti a chiudere la top ten c’è un plotone composto da 12 giocatori, tutti con lo score di 67, vale a dire -5. Su tutti spicca lo svedese Henrik Stenson, accompagnato dal connazionale Rikard Karlberg, dagli inglesi Tommy Fleetwood (reduce dall’ottimo quarto posto dello US Open), James Morrison, Richard Bland e Matthew Southgate, dal thailandese Kiradech Aphibarnrat, dall’americano Daniel Im, dal francese Joel Stalter, dall’argentino Andres Romero, dall’indiano Shiv Kapur e dal sudafricano Jaco Ahlers.

Il migliore degli italiani è Matteo Manassero, 27° con lo score di -3. Il giocatore veneto ha cominciato male con due bogey alla 13 e alla 14 ed il doppio bogey alla 16. Alla 18 ha realizzato un eagle, piazzando un filotto di quattro birdie consecutivi tra la 3 e la 6 che gli vale il totale di 69 colpi. Ad un colpo di distanza, al 47° posto, Renato Paratore e Nino Bertasio. Il primo ha recuperato il giro con un ottimo eagle alla 18, mentre il secondo è stato più regolare, con tre birdie ed un bogey sulla sua carta. Edoardo Molinari infine, ha chiuso il suo giro in par ed è in 82esima posizione, al momento fuori dal taglio. Il torinese ha cominciato con tre bogey consecutivi, recuperati con due birdie alla 8 e alla 9. Alla 11 un altro bogey gli ha fatto perdere posizioni ma nel finale Edoardo ha piazzato altri due birdie consecutivi, alle buche 16 e 17, chiudendo in 72.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-wade-ormsby-al-comando-dopo-il-primo-giro-del-bmw-international-open-matteo-manassero-27/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » sab giu 24, 2017 18:48


Golf, PGA Tour 2017: Jordan Spieth al comando del Travelers Championship al termine del primo round

Pochi giorni dopo i fasti degli U.S. Open il PGA Tour torna alle sue consuetudini con il Travelers Championship 2017 (montepremi 6,8 milioni di dollari). Sul percorso par 70 del TPC at River Highlands di Cromwell (Connecticut, Stati Uniti), al termine del primo round troviamo al comando Jordan Spieth. Lo statunitense guida con il punteggio di -7 (63 colpi), frutto di un giro caratterizzato da ben 8 birdie e sporcato da un solo bogey.

Nonostante il gran round Spieth non è riuscito a scavare un importante solco tra se e gli avversari. Alle sue spalle ci sono infatti gli americani Johnson Wagner e Brett Stegmaier, staccati di una sola lunghezza. Fuori dal podio momentaneo, con lo score di -5, il canadese Graham DeLaet e lo statunitense Troy Merritt.

Sesta piazza a -4 per ben 13 partecipanti alla kermesse del PGA tra i quali spicca lo statunitense Brian Harman, fresco runner-up ai recentissimi U.S. Open. Con lui un folto gruppo di connazionali guidato da Daniel Summerhays e Scott Piercy. Leggermente più staccato Rory McIlroy. Il nordirlandese ha preso le misure con il percorso del Connecticut chiudendo con il punteggio di -3.

Irriconoscibile Justin Thomas. Il talento americano è nelle retrovie dopo un pessimo +3. Per lui, 125°, come per i connazionali Bubba Watson e Zach Johnson (143°, +5) sarà complicato superare il taglio del secondo round.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-pga-tour-2017-jordan-spieth-al-comando-del-travelers-championship-al-termine-del-primo-round2/
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Re: Appassionati di Golf

Messaggioda Miky88 » sab giu 24, 2017 18:49


Golf, European Tour 2017: Lagergren e Stalter volano in testa al BMW International Open. Manassero è l’unico italiano a mancare il taglio

Altra giornata molto intensa ed equilibrata al BMW International Open (montepremi 2 milioni di euro). Il percorso del Golfclub München Eichenried di Monaco sta davvero aiutando i giocatori, prestandosi a colpi spettacolari e score bassi. In testa dopo il secondo giro troviamo la coppia composta dallo svedese Joakim Lagergren e dal francese Joel Stalter, entrambi a -9. Il primo ha realizzato un ottimo round, con tre birdie nelle prime nove; è nelle seconde però, che ha dato il meglio di sé, portando a casa cinque birdie, tre dei quali nelle ultime tre buche. Il suo 69 gli vale quindi la testa della classifica in parità con il giocatore transalpino, che ha fatto meglio del suo collega, chiudendo in 68. Stalter, dopo una prima parte di giro abbastanza altalenante, ha trovato continuità e con tre birdie nelle ultime sei buche si è guadagnato lo status di co-leader.

La lotta però continua ad essere serrata perché alle spalle dei due leader troviamo cinque giocatori. Su tutti spiccano Sergio Garcia ed Henrik Stenson. Lo spagnolo continua a veleggiare nella parte alta del leaderboard ed ha perso il primo colpo del suo torneo alla buca 14 del secondo giro. Si è però ripetuto tre buche più tardi, vanificando i quattro birdie realizzati, tre dei quali nelle prime nove. Lo svedese è stato invece più regolare, piazzando un giro in 69 colpi, frutto di quattro birdie ed un bogey. In pari con i due campioni, a -8, troviamo anche un altro svedese, Rikard Karlberg, oltre al belga Thomas Detry ed all’inglese Richard Bland, che hanno confermato le ottime prestazioni di ieri. Chiude la top ten, a -7, il terzetto composto dallo svedese Niclas Fasth, dall’inglese Matthew Southgate e dal sudafricano Henrie Otto.

Capitolo italiani. Matteo Manassero era il meglio piazzato dopo la prima giornata ma alla fine del venerdì è stato l’unico a mancare il taglio. Il giocatore veneto è riuscito a tenersi a galla nelle prime nove, ma ha pagato a caro prezzo i tre colpi persi alla 10, alla 12 ed alla 16. Il suo score, in pari col par, non è stato sufficiente a superare il taglio posto a -1. Insieme a lui, stessa sorte per il tedesco Martin Kaymer. Il migliore degli azzurri è Renato Paratore, 23° a -4, replicando il 70 di ieri. A due colpi da lui, 43°, troviamo Nino Bertasio, autore di un giro in par. -2 è anche lo score di Edoardo Molinari, che ha fatto un giro da montagne russe. Ha cominciato con tre birdie consecutivi per poi realizzare due bogey alla 7 e alla 8. Nelle seconde nove ha perso altri due colpi ma ha poi recuperato con due birdie consecutivi nelle ultime due buche, recuperando posizioni utili ad evitare l’eliminazione.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-lagergren-e-stalter-volano-in-testa-al-bmw-international-open-manassero-e-lunico-italiano-a-mancare-il-taglio/
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