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Golf, European Tour 2017: GRANDE Renato Paratore! È in testa al Nordea Masters insieme a Max Orrin. Più indietro Manassero e Bertasio

Uno straordinario Renato Paratore è in testa dopo il primo giro del Nordea Masters 2017 (montepremi 1,5 milioni di euro), prova dello European Tour in corso di svolgimento al Barsebäck Golf & Country Club, a Scania, in Svezia. L’azzurro ha sfruttato alla grande la partenza mattutina con un gran giro che lo ha portato in testa al leaderboard. Il giovane romano si trovava due colpi sopra il par dopo quattro buche. Da lì però è cominciato il suo show con i birdie alle buche 5, 7, 9, 10 e 16, ed un ottimo eagle alla 12. Il totale è di 68 colpi, ovvero 5 sotto il par.

Il 20enne italiano però, non è solo al comando. In coppia con lui c’è l’inglese Max Orrin, che ha realizzato un totale di sette birdie recuperando il doppio bogey della buca 3. Paratore aveva due colpi di vantaggio sulla concorrenza quando ha terminato il proprio giro. Nel pomeriggio la classifica si è accorciata ed all’inseguimento del duo di testa troviamo una coppia gallese, formata da Jamie Donaldson e Bradley Dredge, entrambi autori di un’ottima seconda parte di giro grazie alla quale hanno chiuso in 69 la prima giornata.

Al terzo posto c’è un terzetto: il francese Benjamin Hebert, l’inglese Eddie Pepperell ed il cinese Li Haotong, il primo giocatore extraeuropeo della classifica. I tre hanno uno score di -3 ed hanno un colpo di vantaggio su un folto gruppo composto dall’australiano Scott Hend, il portoghese José-Filipe Lima, il cinese Ashun Wu, lo svedese Sebastian Soderberg, primo tra i giocatori di casa, l’indiano S.S.P. Chawrasia, il danese Jeff Winther e l’inglese Tom Lewis. Le condizioni meteo non certo favorevoli e parecchio ventose hanno messo in difficoltà molti giocatori. L’idolo locale Henrik Stenson ha chiuso in pari col par, stesso score del campione in carica, l’inglese Matthew Fitzpatrick. Hanno chiuso in 73 anche Lee Westwood ed il belga Nicolas Colsaerts, mentre ha totalizzato 75 colpi Alex Noren, vincitore del BMW PGA Championship. Il peggiore tra i giocatori di casa è stato però Robert Karlsson: il recente nominato vice capitano del prossimo Team Europe di Ryder Cup staziona sul fondo della classifica con un brutto +9.

Renato Paratore è l’unico italiano ad essere sceso sotto il par. È andata peggio infatti agli altri due portacolori azzurri. Matteo Manassero e Nino Bertasio sono al 71esimo posto. Il veneto è riuscito a mantenersi a galla nella prima parte del suo giro ma è sprofondato nel finale, complici tre bogey nelle ultime quattro buche. Nino Bertasio è stato invece più regolare, realizzando 16 par e “sporcando” la sua carta con due bogey che gli valgono un 75. Entrambi partiranno presto domattina e proveranno a sfruttare delle condizioni sicuramente più favorevoli rispetto a quelle di oggi.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-grande-renato-paratore-e-in-testa-al-nordea-masters-insieme-a-max-orrin-piu-indietro-manassero-e-bertasio/

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Golf, PGA Tour 2017: Lingmerth e Dufner al comando del Memorial Open dopo le prime 18 buche

Fine settimana golfistico che si accende con il Memorial Open 2017 (montepremi 8,7 milioni di dollari), tappa del circuito PGA che si svolge sul percorso par 72 del Muirfield Village Golf Club di Dublin (Ohio, Stati Uniti).

Al termine del primo round la leaderboard è guidata da una coppia formata dallo svedese David Lingmerth e dallo statunitense Jason Dufner. Entrambi i battistrada hanno concluso la prima tornata con lo score di -7 (65 colpi), costruendo una lunghezza di vantaggio sui più immediati inseguitori che portano il nome degli americani Jordan Spieth e Daniel Summerhays.

Non lontano neppure il talento made in USA Justin Thomas, quinto con il punteggio di -5. Il mattatore di inizio stagione è in compagnia del connazionale Lucas Glover, e dal secondo round cercherà di prendersi la vetta della classifica. Settima piazza con -.4 per l’americano Sam Saunders ed il sudcoreano Byeong-Hun An, chiudono la top ten infine con -3 il canadese Nick Taylor, e gli statunitensi Matt Kuchar, Jamie Lovemark.

-2 per il nipponico Hideki Matsuyama e per il padrone di casa Rickie Fowler, ancora in corsa per scalare la classifica, così come il detentore del titolo William McGirt, a -1 dopo il primo giro. Prestazione da dimenticare infine per l’iberico Rafa Cabrera Bello, penultimo dopo un infernale round da +7.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-pga-tour-2017-lingmerth-e-dufner-al-comando-del-memorial-open-dopo-le-prime-18-buche/

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Golf, European Tour 2017. Renato Paratore è secondo nel Nordea Masters, in vetta Jamie Donaldson. Manassero nelle retrovie, taglio fatale per Bertasio

Renato Paratore continua a brillare nel Nordea Masters (montepremi 1,5 milioni di euro), torneo inserito nel circuito dell’European Tour 2017, in corso di svolgimento sul par 73 del Barsebäck Golf & Country Club, a Scania, in Svezia. L’azzurro ha ceduto appena una posizione rispetto al primo giro ed è secondo a metà gara con due sole lunghezze di ritardo dal leader, il gallese Jamie Donaldson. Paratore ha completato le prime 36 buche in 140 colpi (-6) grazie ad un secondo round chiuso ancora sotto il par (-1).

Dopo un avvio stentato con tre bogey, il govane talento romano si è esaltato con quattro birdie nelle ultime otto buche e si è riportato sulla scia di Donaldson, autore di un giro in fotocopia col primo (-4) e capace di arrivare al giro di boa con 138 colpi. Sul terzo gradino del podio si trova attualmente a quota -5 un terzetto composto dal francese Benjamin Herbert e dai due inglesi Graeme Storm e Max Orrin, quest’ultimo appaiato ieri in vetta con Paratore e autore di una seconda tornata in linea col par.

Sornioni in sesta piazza il canadese Austin Connelly, il danese Thorbjoern Olesen e soprattutto l’ingleser Chris Wood, che si è portato a ridosso dei primi realizzando il miglior giro dell’intero lotto (-5) dei partecipanti, che gli ha consentito di arrivare a metà gara con 142 colpi (-4) e di candidarsi con autorevolezza per la vittoria finale. Continua a non brillare l’idolo di casa Henrik Stenson, soltanto 25° con 145 colpi (-1) a pari merito con il connazionale Alex Noren, autore di una grande rimonta nel secondo giro.

I due svedesi, tuttavia, sono in ottima compagnia, dato che a quota -1 ci sono anche l’inglese Lee Westwood, il belga Nicolas Colsaerts, il cinese Haotong Li e i due thailandesi Kiradech Aphibarnrat e Thongchai Jaidee. L’azzurro Matteo Manassero (+1) ha rischiato grosso, ma i tre bogey nelle ultime quattro buche non gli hanno impedito di superare il taglio, pur compromettendo le sue chances di raggiungere un piazzamento di prestigio.

Non è riuscito a evitare la mannaia del cut Nino Bertasio (+3), uscito di scena dopo aver completato un altro giro sopra il par a causa di un sanguinoso double bogey alla 16 che gli ha precluso l’opportunità di andare avanti nel torneo. Tra le vittime illustri si registrano anche l’inglese Chris Hanson e i due australiani Jason Scrivener e Brett Rumford, per i quali l’avventura svedese si è rivelata decisamente indigesta.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-renato-paratore-e-secondo-nel-nordea-masters-in-vetta-jamie-donaldson-manassero-nelle-retrovie-taglio-fatale-per-bertasio/

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Golf, PGA Tour 2017. Jason Dufner scappa via nel Memorial Open! Daniel Summerhays e Rickie Fowler inseguono, Dustin Johnson fuori al cut

Non c’è storia nei primi due round del Memorial Open (montepremi 8,7 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito del PGA Tour 2017, che si svolge sul percorso par 72 del Muirfield Village Golf Club di Dublin in Ohio. Lo statunitense Jason Dufner ha fatto il vuoto a metà gara e guida la leaderboard con 130 colpi (-14) dopo aver messo a referto due fenomenali giri in fotocopia con 7 colpi sotto il par che gli hanno consentito di scavare un solco importante tra sé e i suoi avversari. Alle spalle di Dufner, infatti, il secondo in classifica, Daniel Summerhays, è staccato già di cinque lunghezze e si trova attualmente a quota -9, tenendosi dietro il connazionale Rickie Fowler (-8), anch’egli autore di un’eccellente seconda tornata, conclusa con 6 colpi sotto il par, un parziale che gli ha permesso di svettare nelle posizioni di vertice e di ergersi in zona podio.

Il dominio a stelle e strisce è evidenziato anche dal trio che staziona al quarto posto, formato da Jamie Lovemark, Jordan Spieth e Justin Thomas, giunti a metà gara con 138 colpi (-6) in attesa di eventuali passi falsi da parte di Dufner, ora distante ben otto lunghezze. Per trovare una colonia di giocatori non statunitensi occorre scendere al settimo posto, dove si trovano lo scozzese Martin Laird, lo svedese David Lingmerth (leader fino a ieri) e l’argentino Emiliano Grillo, attualmente a quota -5 a pari merito con gli americani Matt Kuchar, Bubba Watson e Kevin Kisner. Da registrare anche l’ottimo secondo round di Jason Kokrak, 13° a quota -4, e Kyle Stanley, 20° con 3 colpi sotto il par, entrambi capaci di chiudere la tornata in 67 colpi e di guadagnare oltre 30 posizioni in classifica.

È andata peggio, invece, allo statunitense Brooks Koepka, scivolato al 24° posto (-2), e al giapponese Hideki Matsuyama, passato dal 17° al 40° posto a quota -1. Si salvano dal taglio Jason Day (+2) e Patrick Reed (+3), ma il cut miete vittime decisamente illustri, a partire da Dustin Johnson, numero 1 al mondo, autore di un disastroso +8 nei primi due round. Crollano anche i due spagnoli Rafa Cabrera Bello e Jon Rahm, al pari degli statunitensi Hudson Swafford e J.B. Holmes, tutti costretti ad uscire di scena in anticipo e a lasciare mestamente l’Ohio.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-pga-tour-2017-jason-dufner-scappa-via-nel-memorial-open-daniel-summerhays-e-rickie-fowler-inseguono-dustin-johnson-fuori-al-cut/

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Golf, European Tour 2017: Renato Paratore rimane secondo, in piena lotta per il Nordea Masters! Il leader è Chris Wood

Renato Paratore continua la sua ottima prestazione al Nordea Masters (montepremi 1,5 milioni di euro), in corso di svolgimento al Barsebäck Golf & Country Club, a Scania, in Svezia. L’azzurro è stato autore di un giro regolare, chiuso con 71 colpi, due sotto il par di giornata: dopo due coppie birdie-bogey nelle prime nove infatti, il romano ha realizzato due birdie alla 13 e alla 16 che gli hanno consentito di chiudere la terza giornata con un totale di -8. La giornata è stata molto positiva per Paratore, che conferma il secondo posto di ieri accorciando la distanza dalla testa della classifica, ora ad un solo colpo. Davanti a tutti infatti, si è portato Chris Wood, che ha replicato il 68 di ieri, anche oggi miglior giro di giornata. Altra ottima prova dell’inglese, che però ha visto dimezzarsi il suo vantaggio sugli inseguitori a causa del colpo perso sul green della 18. La classifica è comunque molto corta perché al secondo posto, in parità con Paratore, c’è il francese Benjamin Hebert, molto regolare fin qui avendo realizzato un giro in 70, stesso score della prima giornata.

In quarta posizione si è portato il danese Thorbjorn Olesen, autore di un’ottima prestazione rovinata però nel finale: lo scandinavo si era portato in vetta, ma un terribile doppio bogey alla 18 lo ha fatto scivolare indietro a due colpi dal leader. Chi invece è letteralmente crollato è Jamie Donaldson. Il gallese aveva cominciato la giornata in testa ma non ha mai trovato la giusta continuità. I due bogey alla 14 e alla 16 lo hanno retrocesso al quinto posto. Il britannico non è solo ed al suo fianco troviamo il coreano Jeunghun Wang e l’inglese Max Orrin, entrambi autori di ottimi recuperi nelle seconde nove con tre birdie a testa. Lo score totale di questo terzetto è -6. All’ottavo posto, con possibilità di vittoria, l’inglese Matthew Fitzpatrick, campione in carica, il francese Alexander Levy ed il portoghese José-Filipe Lima, a -5.

Henrik Stenson prosegue il suo Nordea Masters tutt’altro che brillante. Lo svedese ha terminato la giornata in 75 colpi, finendo un colpo sopra il par del torneo in 49esima posizione. Il migliore tra i giocatori di casa è Alex Noren, sedicesimo grazie al giro in 71. Accanto a lui, a -3, ci sono due suoi connazionali, Kristoffer Broberg e Niklas Lemke.

L’Italia si trova praticamente ai due margini della classifica. Se Renato Paratore è secondo, ad un passo dalla vetta, Matteo Manassero giace tristemente sul fondo. Il veneto ha vissuto una bruttissima giornata, culminata nel triplo bogey alla buca 12. L’azzurro ha reagito con un birdie alla buca successiva, l’unico di giornata, che non gli ha permesso di addolcire il pessimo round. Manassero ha infatti chiuso con 80 colpi, finendo ultimo tra i giocatori rimasti in gara con lo score di +8.

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Golf, PGA Tour 2017: Daniel Summerhays si affaccia all’ultimo round del Memorial Tournament con tre colpi di margine su Matt Kuchar

Finale intensissimo sul percorso par 72 del Muirfield Village Golf Club di Dublin (Ohio, Stati Uniti), dove i campioni del PGA Tour si stanno sfidando per il prestigioso Memorial Tournament (montepremi 8,7 milioni di dollari).

La leaderboard ad un round dal termine sembra quella di un campionato americano, con i padroni di casa che occupano interamente la top ten. A guidare la classifica troviamo con lo score di -13 (203 colpi) uno straordinario Daniel Summerhays che grazie al -4 siglato nel terzo giro consolida la leadership affacciandosi al round conclusivo con ben tre lunghezze di margine sul suo più immediato inseguitore che porta il nome di Matt Kuchar. Podio momentaneo completato da un trio d’assalto composto da Bubba Watson, Jason Dufner e Justin Thomas.

-8 per un ottimo Jamie Lovemark, che occupa la sesta piazza in compagnia del più quotato Rickie Fowler. I due hanno un colpo di margine su un interessante terzetto di cui fanno parte il texano Jordan Spieth, Kevin Kisner e Kevin Streelman. Primi dei non americani l’irlandese Shane Lowry e lo svedese David Lingmerth, entrambi undicesimi con il punteggio di -6.

Nella tarda serata italiana l’ultimo e decisivo round in diretta esclusiva sui canali pay satellitari di Sky Sport.

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Golf, European Tour 2017: STREPITOSO RENATO PARATORE! Prima vittoria in carriera al Nordea Masters! Battuto Chris Wood all’ultima buca

Renato Paratore vince il Nordea Masters (montepremi 1,5 milioni di euro), prova dello European Tour svoltasi sul percorso del Barsebäck Golf & Country Club, a Scania, in Svezia. Vittoria fantastica per il giocatore italiano, al termine di un giro gestito magistralmente, da veterano, a soli 20 anni. Il giocatore romano ha chiuso il torneo con lo score di -11, prevalendo all’ultima buca su Chris Wood, per un solo colpo. L’ultimo giro si è trasformato ben presto in un autentico testa a testa tra l’italiano e l’inglese. I due sono stati appaiati fino alla buca 8, quando Renato si è portato un colpo avanti grazie al birdie realizzato. Il punteggio è stato replicato alla 9 ma il vero capolavoro lo ha fatto nella seconda parte del giro. Paratore ha mantenuto i nervi saldi, giocando di carattere e gestendo alla grande le emozioni. Un grande approccio gli ha consentito di fare il birdie alla 12, mentre con un difficile putt ha ottenuto lo stesso score alla 14, rimontando Wood che nel frattempo si era portato in testa con i birdie alle buche 10 e 12.

Nel finale, una montagna russa di emozioni: un ottimo putt consente a Paratore di salvare il par alla 16, buca grazie alla quale Wood pareggia. È stato qui che il giocatore romano ha vinto il torneo: messo sotto pressione, Paratore ha sbagliato il tee shot sia alla 17 che alla 18, recuperando il par in maniera incredibile, andando in club house con il playoff assicurato. Il golf però è uno sport crudele: il putt alla 17 di Wood, che alla buca precedente aveva anche sfiorato l’eagle, sborda e l’inglese esce con il par. Il primo colpo alla 18 però finisce fuori percorso: drop, colpo di penalità e buca chiusa con il bogey, consegnando la vittoria a Paratore. Si tratta della prima vittoria sul tour europeo per il giovane alfiere azzurro, con un pizzico di fortuna nel finale, ma ampiamente meritata per il gran gioco mostrato nei quattro giorni, passati sempre tra la prima e la seconda posizione.

Wood si è dunque piazzato al secondo posto al pari del connazionale Matthew Fitzpatrick, campione uscente ed autore di un ottimo giro chiuso in crescendo in 68 colpi che gli vale la piazza d’onore a -10. Il miglior score di giornata appartiene però a George Coetzee: il sudafricano, dopo il bogey alla 1 e alla 3, si è scatenato realizzando ben otto birdie e scalando la classifica fino alla quarta posizione, a -9 in coabitazione con il danese Thorbjorn Olesen. Ad un colpo di distanza troviamo invece il francese Matthieu Pavon (67 oggi), sesto davanti al gallese Jamie Donaldson, a -7. Chiude la top 10 un gruppo di sette giocatori all’ottavo posto: il tedesco Marcel Siem, gli inglesi Andy Sullivan ed Eddie Pepperell, il belga Nicolas Colsaerts, il canadese Austin Connelly, il coreano Jeunghun Wang ed il francese Benjamin Hebert, che era secondo stamattina ma che non è mai stato in corsa per il titolo chiudendo la giornata con 75 colpi. Il primo tra i giocatori di casa è Alex Noren, 15° a -5, mentre ha chiuso 26° Henrik Stenson, rimontando nell’ultimo giro grazie al -4 e chiudendo con un -3 totale.

Se Renato Paratore sorride, Matteo Manassero non può dire altrettanto. Il veneto non è riuscito a riscattare la pessima prova di ieri chiudendo il torneo all’ultimo posto. Matteo oggi ha realizzato solo due birdie a fronte di sei bogey, totalizzando 12 colpi sopra il par del torneo. Bello in ogni caso l’abbraccio che l’azzurro ha riservato al collega vincitore: curiosamente infatti, Paratore è diventato il più giovane vincitore sul tour europeo dopo Matteo Manassero. L’Italia del golf può continuare a sognare!

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Golf, la prima volta di Renato Paratore: il giovane alfiere azzurro è già pronto a spiccare il volo

Giornata memorabile per il golf italiano. A distanza di due mesi dal trionfo di Edoardo Molinari al Trophée Hassan II in Marocco, il Bel Paese vede vincere un altro suo alfiere, Renato Paratore. Il giovane golfista romano ha vinto il Nordea Masters, che a soli 20 anni rappresenta il suo primo titolo da professionista. È stata davvero una bella prova da parte di Paratore, che è stato in testa per tutto il torneo, oscillando tra la prima e la seconda posizione. Alla sua età Renato è già entrato a far parte del club dei vincitori, sperando possa nuovamente ripetersi.

La sua carriera è cominciata all’età di 8 anni, quando accompagnato dalla madre ed ispirato da un amico di famiglia ha tirato i primi colpi. La sua naturale predisposizione verso questo gioco è subito venuta fuori, con il primo round sotto il par a soli 13 anni. Renato ha quindi intrapreso il suo percorso nel mondo del golf, con una brillante carriera amateur che lo ha portato a vincere sia in Italia che fuori dai confini del Bel Paese, come nel caso dello Junior Orange Bowl e dell’oro ottenuto nella prova individuali ai Giochi Olimpici giovanili del 2014. L’esperienza internazionale accumulata sin dalla giovane età lo ha sicuramente aiutato ad intraprendere la Qualifying School dello European Tour conclusa, a 18 anni non appena compiuti, al terzo posto, e coronata dal titolo nazionale open. L’anno dopo dunque, è stato quello del debutto nel mondo dei “grandi”, con un ottimo 26° posto all’Alfred Dunhill Championship. La stagione d’esordio è stata positiva ma la conferma della carta è arrivata in modo rocambolesco: Paratore fu squalificato nell’ultimo torneo per aver firmato uno score sbagliato, ma riuscì a “salvarsi” grazie ad una favorevole (e fortunosa, all’ultima buca) combinazione di risultati.

Il 2016 è stato quindi l’anno della svolta. Niente più distrazioni ed errori dovuti all’inesperienza. La carta è stata infatti messa al sicuro praticamente da subito, grazie ad una serie di ottimi risultati tra cui il 43° posto al BMW PGA Championship. Paratore ha quindi acquisito sempre più dimestichezza con i tornei del tour europeo, imparando a gestire nervi ed emozioni e permettendo quindi al suo gioco di venir fuori in maniera più naturale. Due settimi posti in tornei importanti come l’European Masters e il Dunhill Links Championship sono stati fondamentali per raggiungere le Final Series, ossia le ultime tre ricchissime gare del tour. Renato è riuscito ad accedere addirittura al DP World Tour Championship, l’atto finale della stagione, chiudendo con un brillante 30° posto, diventando il secondo miglior giocatore italiano nell’ordine di merito mondiale dietro Francesco Molinari.

La stagione attuale è iniziata di conseguenza con ben altre aspettative. Da qui le prime difficoltà, con il taglio mancato nei primi tre tornei dell’anno. A febbraio però la svolta: il 20° posto al Maybank Championship ha ridato a Renato la fiducia giusta e la consapevolezza che il grande risultato potesse ben presto arrivare. Al Trophée Hassan, due mesi fa, ci è andato vicino, pagando però nel finale la gestione del momento caldo della gara. Oggi invece, il capolavoro: Paratore ha battuto un field di tutto rispetto, con nomi importanti come Henrik Stenson, Lee Westwood, Nicolas Colsaerts, o lo stesso Chris Wood, secondo. Quello che ha impressionato però, è stata proprio la gestione nervosa dell’ultimo giro, lui che è sempre stato un istintivo, uno che punta la palla e tira il colpo, senza troppi fronzoli. Nella fase topica della competizione, ossia le seconde nove, Renato ha saputo resistere all’enorme pressione messa dal rivale inglese, uscendo fuori da situazioni complicate con grandi colpi (come l’approccio alla 12 ed il birdie alla 14). Nelle ultime due buche un po’ di tensione si è fatta sentire, come era giusto che fosse, ma il giovane romano ha saputo gestirla brillantemente, riuscendo a rimediare a due tee-shot sbagliati. Sicuramente c’è stato un pizzico di fortuna nella vittoria finale, perché quando il torneo si avviava al playoff, Wood è crollato sul più bello servendo il trionfo a Paratore su un piatto d’argento. La buona sorte però bisogna anche sapersela conquistare.

È chiaro che adesso comincia un’altra fase della carriera di Renato. Ora non è più la giovane speranza azzurra, ma è un giocatore che anno dopo anno ha saputo sempre di più alzare l’asticella, migliorandosi giorno dopo giorno grazie al lavoro fatto insieme all’allenatore Alessandro Bandini. Adesso arriva il passo più grande, riconfermarsi. Non sarà per nulla facile, visto che vincere in maniera inaspettata è sicuramente diverso dal farlo quando tutti possono aspettarselo. In realtà, la sua giovane età non deve ingannare: non è una vittoria del tutto inattesa, ma frutto di una crescita costante, iniziata prestissimo, da quando ad otto anni tirò i primi colpi alla pallina insieme alla mamma.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-la-prima-volta-di-renato-paratore-il-giovane-alfiere-azzurro-e-gia-pronto-a-spiccare-il-volo/

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Golf, PGA Tour 2017. Jason Dufner in trionfo nel Memorial Open! Fantastica rimonta per Anirban Lahiri, crolla Daniel Summerhays

Con un fantastico ultimo giro Jason Dufner fa suo il Memorial Open (montepremi 8,7 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito del PGA Tour 2017, che ha avuto luogo sul percorso par 72 del Muirfield Village Golf Club di Dublin in Ohio. Lo statunitense ha completato il quarto round in 68 colpi (-4), recuperando due posizioni in classifica e allungando con quattro birdie nelle ultime nove buche, un parziale che gli ha consentito di chiudere il torneo con 13 colpi sotto il par e di staccare di tre lunghezze il connazionale Rickie Fowler e soprattutto l’indiano Anirban Lahiri, autore di una strepitosa rimonta con 25 posizioni recuperate grazie al -7 della quarta tornata.

Fowler e Lahiri hanno occupato la seconda posizione con 278 colpi totali (-10), scalzando dal podio Justin Thomas e Matt Kuchar, entrambi fermi a quota -9 con un ultimo round tutt’altro che irreprensibile. Thomas, in particolare, ha gettato via il podio con un bogey alla 18 che lo ha costretto ad accontentarsi del quarto posto, davanti ad un altro quartetto tutto a stelle e strisce, composto da Kyle Stanley, James Hahn, Kevin Kisner e Bubba Watson, che hanno chiuso la loro prova a pari merito con 8 colpi sotto il par.

Da registrare il tracollo di Daniel Summerhays, leader parziale al termine del terzo giro, piombato in decima posizione con un round davvero letale, concluso in 78 colpi (+6) e ulteriormente compromesso da un sanguinoso double bogey alla 18 che lo ha relegato nelle retrovie in compagnia del canadese Graham DeLaet e dello statunitense Jamie Lovemark. Fuori dalla top ten, infine, lo statunitense Jordan Spieth, decisamente sottotono nel quarto giro (+1) e crollato fino alla tredicesima posizione con 6 colpi sotto il par e una lunghezza di vantaggio sull’australiano Jason Day, autore di una bella rimonta dopo un primo giro piuttosto deludente.

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Golf, Renato Paratore: “British Open il mio prossimo obiettivo. Con Manassero? Amici”

Renato Paratore ha vinto, domenica, il suo primo torneo da professionista, il Nordea Master. Ovviamente, un risultato che fa ben sperare per il futuro del romano classe 1996, che assieme a Matteo Manassero rappresenta il futuro del golf italiano. Raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti dopo questa prima vittoria.

“Sono stordito, ma felice – dice – Questa vittoria è stata una verifica della sensazioni positive di questo ultimo mese. Nel golf c’è sempre una soglia sottile tra il bene e il male, ma sentivo che prevaleva il primo. Ho cambiato il movimento: lo stacco del bastone più dentro la linea e più girato sui fianchi, sempre sotto la supervisione del mio maestro Bandini”. Oltre la tecnica, però, conta e non poco anche la componente psicologica: “Ho lavorato molto sulla mia testa. Ho cercato di capire cosa non andava, dove potevo migliorare. Un processo lento, ma continuo. Ho individuato nel primo giro di un torneo, il giovedì, la mia debolezza. L’ho sempre sofferto, costringendomi ad una continua rimonta nei giorni successivi. E così, nel primo giro ho messo più cattiveria”.

Parole per Matteo Manassero, che come lui è un giocatore dal talento purissimo, oltre che ancora molto giovane: “Siamo amici. Al Nordea Masters mi ha aspettato alla 18 per abbracciarmi. Non abbiamo festeggiato perché dovevo correre in aeroporto, ma lo faremo tra tre settimane“. La stagione di Paratore, nonostante un bilancio che a questo punto non può che essere positivo, non è ancora finita. Per lui, altri obiettivi da raggiungere: “Tra un mese spero di entrare tra i primi 30 nella Race to Dubai, meritando quindi la partecipazione al British Open a luglio. E uno dei massimi traguardi per un golfista”.

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Golf, European Tour 2017. Felipe Aguilar al comando nel Lyoness Open. Bene Lorenzo Gagli e Nino Bertasio, crolla Luca Cianchetti

C’è un cileno al comando del Lyoness Open, torneo inserito nel circuito dell’European Tour 2017 (montepremi 1 milione di euro), in corso di svolgimento sul percorso par 72 del Diamond Country Club di Atzenbrugg, Lower Austria. Felipe Aguilar ha completato il primo giro in 65 colpi (-7) e guida la leaderboard con due lunghezze di vantaggio sul trio composto dall’inglese Ashley Chesters, dal sudafricano Jaco Van Zyl e dallo svedese Johan Carlsson, tutti a pari merito con 5 colpi sotto il par.

Il golfista sudamericano è riuscito a turbare l’equilibrio di un primo round in cui gli atleti dal secondo al trentatreesimo posto sono raccolti in tre colpi. Gli inglesi Oliver Wilson e Graeme Storm e il francese Joel Stalter sono attualmente quinti con una prima tornata completata in 68 colpi (-4), mentre sono ben tredici i giocatori che stazionano attualmente in ottava posizione con 3 colpi sotto il par. Tra questi spiccano i sudafricani Jbe Kruger e Trevor Fisher Jnr e l’inglese Paul Waring, tra i favoriti in un torneo perlopiù disertato dai big, rimasti ai box in vista dello US Open in programma tra il 15 e il 18 giugno.

Gli italiani Nino Bertasio e Lorenzo Gagli sono entrambi al 21° posto con 2 colpi sotto il par e godono della compagnia prestigiosa dell’austriaco Bernd Wiesberger, vincitore dello Shenzhen Open 2017, e del cinese Wu Ashun, detentore del trofeo. Al 58° posto c’è un altro azzurro, Andrea Maestroni, che si è disimpegnato bene nella prima parte del round, ma ha sprecato tutto con un double bogey alla 16 ed è stato costretto ad accontentarsi di un giro in linea col par. Decisamente peggio ha fatto l’amateur Luca Cianchetti, soltanto 133° a quota +5 e ormai destinato a pagare dazio domani al taglio.

https://www.oasport.it/2017/06/golf-european-tour-2017-felipe-aguilar-al-comando-nel-lyoness-open-bene-lorenzo-gagli-e-nino-bertasio-crolla-luca-cianchetti/

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Golf, PGA Tour 2017: un quartetto chiude al comando il primo round del FedEx St.Jude Classic

Settimana di transizione per il PGA Tour in cui molti dei big hanno deciso di non partecipare all’evento settimanale per preparare al meglio gli imminenti U.S. Open. Nonostante ciò il FedEx St.Jude Classic 2017 (montepremi 6,4 milioni di dollari) offre diversi spunti in questo ricco week-end sportivo. Sul percorso par 70 del TPC Southwind di Menphis (Tennessee) il primo round si è concluso con un quartetto al comando con lo score di -6 (64 colpi). Si tratta del colombiano Sebastian Munoz, e degli americani Matt Every, Scott Brown e Stewart Cink.

Fuori dal podio momentaneo, ad una sola lunghezza dai battistrada, il sudafricano Charles Schwartzel e l’australiano Matt Jones, che precedono di un colpo il sudafricano Retief Goosen e lo statunitense Chez Reavie. A chiudere la top ten troviamo un quintetto con il punteggio di -3 composto dagli americani Peter Malnati, Harris English, Grayson Murray, William C.Campbell e John Huh.

Brutte notizie per l’unico italiano impegnato nella kermesse del Tennessee. Round da +2 per Francesco Molinari, che sino all’ultima buca si trovava alla pari con il par, prima di siglare un mortifero doppio bogey che molto probabilmente segna in negativo il torneo del torinese, attualmente 84°.

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Golf, European Tour 2017: Felipe Aguilar mantiene il proprio vantaggio al Lyoness Open. Passa il taglio solo Nino Bertasio

Felipe Aguilar rimane saldamento al comando del Lyoness Open (montepremi 1 milione di euro), in corso di svolgimento sul Diamond Country Club di Atzenbrugg, Austria. Il cileno ha disputato un giro abbastanza regolare, con quattro birdie e due bogey, chiudendo quindi con 70 colpi (due sotto il par di giornata) e portando il suo totale a -9. Le condizioni non sono state molto favorevoli oggi, non consentendo score particolarmente bassi, ma sono state comunque sufficienti ad Aguilar per mantenere intatto il proprio vantaggio di due colpi sulla concorrenza. In seconda piazza infatti, a -7, si è portato l’inglese Graeme Storm, con cinque birdie e due bogey sulla propria carta.

Rispetto alla giornata di ieri però, c’è stata grande selezione in testa: terzi, pari merito a -6, ci sono l’inglese Oliver Fisher e lo svedese Johan Carlsson. Il primo ha girato in 69 colpi oggi, mentre il secondo è riuscito a guadagnare soltanto un colpo rispetto a ieri. Ad un colpo di distanza troviamo un quartetto: gli austriaci Bernd Wiesberger e Sepp Straka, il sudafricano Zander Lombard, e l’inglese David Horsey, autore del miglior giro di giornata in 64 colpi, firmando una carta “pulita” con ben otto birdie e risalendo oltre cento posizioni in graduatoria. È andata male invece, al suo connazionale Ashley Chesters, secondo ieri e sceso in nona posizione a causa del 73 odierno: il britannico è in compagnia di un altro compatriota, Marcus Arnitage, del tedesco Maximilian Kieffer e del sudafricano Trevor Fisher Jr., tutti a -4. Parlando di crolli però, bisogna citare obbligatoriamente un altro giocatore proveniente dal Sudafrica. Si tratta di Jaco Van Zyl, anche lui secondo al termine della prima giornata e caduto addirittura fuori dal taglio con l’81 di oggi, frutto di una pessima seconda parte con in serie quattro bogey e due doppi bogey.

Il taglio ha lasciato fuori tutti gli score superiori a +2. L’unico italiano a superarlo è stato Nino Bertasio, nonostante il giro chiuso in par. L’azzurro infatti, è riuscito nel finale a compensare ben due doppi bogey, stabilendosi in 18esima posizione a -2. Eliminati invece tutti gli altri: Lorenzo Gagli è crollato e ha chiuso con un 79 che lo ha portato a +5, mentre non è mai stato in gara l’amateur Luca Cianchetti, escluso con il punteggio altissimo di +14. Si è invece ritirato per problemi fisici Andrea Maestroni, dopo sole sette buche del secondo giro.

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Golf, PGA Tour 2017. Schwartzel, Munoz e Reavie al comando del FedEx St.Jude Classic. Grande rimonta per Francesco Molinari

Un trio in vetta al FedEx St.Jude Classic (montepremi 6,4 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito del PGA Tour 2017, in corso di svolgimento sul percorso par 70 del TPC Southwind di Memphis, nel Tennessee. A guidare la leaderboard dopo metà gara sono lo statunitense Chez Reavie, il venezuelano Sebastian Munoz e il sudafricano Charl Schwartzel, che hanno completato i primi due round con 131 colpi (-9) e un vantaggio di una lunghezza su Stewart Cink, autore di una discreta seconda tornata (-2) che gli ha consentito di non perdere contatto dalla testa della graduatoria.

Al quinto posto c’è un altro statunitense, Ben Crane, con 133 colpi (-7) e un vantaggio di un’unica lunghezza su un gruppo composto da cinque atleti, ossia il sudafricano Retief Goosen, l’australiano Matt Jones, l’irlandese Seamus Power e gli statunitensi Matt Every e Trey Mullinax, tutti a pari merito al sesto posto con 6 colpi complessivi sotto al par. La situazione nella parte alta della classifica appare ancora molto fluida e, vista anche la qualità degli atleti che stanno recuperando dalle retrovie, i ribaltoni potrebbero essere dietro l’angolo. Brooks Koepka e Derek Fathauer, tra gli altri, hanno riscattato un primo giro deludente con uno splendido secondo round e sono ora undicesimi con 135 colpi (-5), a sole quattro lunghezze dalla vetta. Al 18° posto, inoltre, stazionano il veterano Phil Mickelson e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, anch’egli in ascesa grazie ad un eccellente secondo giro che gli ha consentito di arrivare a metà gara con 4 colpi sotto il par.

Da rimarcare anche la straordinaria rimonta dell’italiano Francesco Molinari, che ha superato agevolmente il taglio riscattando il +2 di ieri e piazzando un giro in 66 colpi, in virtù del quale è risalito dall’84° al 34° posto con 2 colpi sotto il par. Molinari ha fatto incetta di birdie nella prima metà del round, intervallati soltanto da un bogey alla 7, poi si è accontentato di un birdie alla 11 chiudendo in linea col par le ultime sette buche. Il taglio, infine, non ha risparmiato gli statunitensi Rickie Fowler e William McGirt, entrambi fortemente condizionati da un primo giro al di sotto delle attese che li costringerà ad abbandonare anzitempo il Tennessee, pur consentendo loro di anticipare la preparazione in vista dell’ormai imminente US Open.

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Golf, European Tour 2017: Felipe Aguilar sempre al comando del Lyoness Open. Perde terreno Nino Bertasio


Il terzo giro del Lyoness Open (montepremi 1 milione di euro) non ha portato alcun cambiamento in classifica. Felipe Aguilar rimane in vetta al leaderboard dopo aver concluso la giornata in pari con il par del percorso del Diamond Country Club di Atzenbrugg, Austria. Il cileno non è infatti riuscito ad approfittare dei quattro birdie realizzati, facendo seguire ad ognuno di essi altrettanti bogey. Il 72 di oggi gli lascia lo score di-9 ma gli consente di mantenere intatto il distacco sulla seconda posizione. Nessuno è infatti riuscito ad approfittare del giro in par del leader. Lo svedese Johan Carlsson ha guadagnato una posizione rispetto a ieri ed è ora secondo a sette colpi sotto il par totale del torneo. Al suo fianco, con lo stesso score, anche il sudafricano Dylan Frittelli, autore di un buon 68, e l’austriaco Sepp Straka.

La lotta è comunque serrata perché al quinto posto, a -6, ci sono ben quattro giocatori, tutti autori di ottime prestazioni oggi: il sudafricano Jbe Kruger (68), lo spagnolo Carlos Pigem (69), il finlandese Mikko Korhonen (66) e l’inglese Richard Mcevoy (67). Anche lo svedese Alexander Bjork si è ben destreggiato oggi, chiudendo quattro colpi sotto il par di giornata per un totale di -5 che gli vale la nona posizione. Chiude la top ten l’inglese Graeme Storm, secondo ieri ma precipitato con il 75 di oggi. In sua compagnia troviamo i connazionali David Horsey e Matthew Baldwin, il danese Lucas Bjerregard ed il neozelandese Ryan Fox, tutti a -4.

Ha perso terreno l’unico italiano rimasto in gara, Nino Bertasio. L’azzurro ha cominciato con due bogey nelle prime quattro buche, recuperati subito con due birdie. Alla buca 8 però, è arrivato un doppio bogey che lo ha costretto a giocare in recupero le seconde nove. Alla 10 è arrivato un altro colpo perso, ma il giro è stato comunque salvato parzialmente dai birdie alla 11 e alla 16. Il 73 di oggi lo relega in 30esima posizione a -1, a tre colpi dalla top ten.

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