QUALCUNO E' RIMASTO INCREDULO SULLA STORIA DELLO STADIO DEL BASEBALL TRASFORMATO IN PARCHEGGIO
Eâ il 1971 quando Gianfrancesco Pesce coinvolge con entusiasmo lâavvocato Angelo Montanari, ex campione nazionale di Basket, sindaco e consigliere del CUS Bari, in una nuova realtĂ sportiva per Bari e provincia: nasce cosĂŹ il Baseball Club Bari! Nel 1973, il BC Bari si affaccia prepotentemente alla ribalta del baseball nazionale con lâacquisizione in squadra del giovane allenatore giocatore Enzo Serino proveniente dal CUS Messina, appena promosso in serie âAâ .Contraddistinta dalla signorilitĂ sportiva, il Bari vince la targa disciplina della FIBS del 1975, 1976 e 1977.In quegli anni,non chiedetemi come, sono riuscito ad organizzare una partita con i marines della USS FORRESTAL alla fonda al porto di Bari,e la partita corredata da un numero imprecisato di bottiglie di birra (gli americani se ne vennero con un camion carico di ghiaccio ed un altro di birra),fu giocata al Bellavista dove noi eravamo di base. La squadra, con alterne vicende economiche, pur cambiando la denominazione in A.S. Baseball Bari â Warriors, rimase fondamentalmente la stessa, militando nei campionati delle varie serie, fino ad approdare stabilmente alla serie âBâ. Al Baseball, la societĂ sportiva affianca anche lâattivitĂ del Softball, conseguendo ottimi risultati nel campionato femminile sino ad arrivare alla serie âA2â. Il clamore sollevato dalle due squadre di Baseball e di Softball è tanto da suscitare anche lâinteresse dellâallora amministrazione comunale che, nel 1988, decide di far sorgere nella stessa area, sia lo stadio San Nicola, sia lo stadio del Baseball, affidando la progettazione di tutto il complesso sportivo allâarchitetto Renzo Piano. Ironia della sorte e sciagurate scelte politiche, laddove doveva sorgere il tanto sospirato stadio del Baseball fu creata unâimponente ed inutile area a parcheggio asservita allo Stadio San Nicola,dove oggi prosperano trans,prostitute e ragazzini in cerca di clienti. Immensa ed indefinibile fu la delusione di tutto il mondo degli appassionati dello sport della mazza e del guantone che, in tale struttura, aveva riposto tutte le speranze di un definitivo decollo della cittĂ di Bari nellâolimpo del baseball nazionale ed internazionale. La societĂ , anche se dotata di un parco di un parco giocatori e giocatrici eccellenti,per motivi economici, ma soprattutto nellâimpossibilitĂ di proseguire la propria attivitĂ per la mancanza di un campo regolamentare di gioco, si scioglie nel 1996.Per rivedere il Baseball la provincia di Bari deve aspettare il giugno del 2003, quando tre ragazzi, Alessandro Carbonara, Donato Del Giudice e Roberto Litrico, armati di tanta buona volontĂ , decidono di rimettere in piedi la societĂ . Contattata la Federazione di Baseball, riescono ad ottenere il numero di telefono dellâallenatore Enzo Serino, impegnato nel frattempo con altre societĂ di baseball. Tra i quattro è amore a prima vista. Viene fondata lâA.P.D. Bari â Warriors. I primi allenamenti con una decina di ragazzi avvengono nellâinsicuro campo abbandonato di Japigia. Successivamente gli allenamenti proseguono nel campo di calcetto dei frati Comboniani. Il pellegrinaggio dei ragazzi con la mazza ed il guantone non ha fine. Ben poco aiuto arriva dal Comune di Bari in termini di strutture. Il vicino Comune di Noicattaro, con lâaiuto dellâassessore Ottavio Leone, decide di ospitare presso il campo di calcio Nojano questa nuova disciplina sportiva; arriva la svolta: cambio di denominazione in A.P.D. Juventus Nojana â Warriors e regolari allenamenti serali rendono il sogno sempre piĂš vicino alla realtĂ . Molti ragazzi nojani si avvicinano a questa nuova disciplina, la squadra partecipa ai vari campionati sino ad arrivare alla âC1â. Nel 2011, ancora una volta, il gruppo è costretto a fermarsi, il solito problema:â La mancanza di un campo per gli allenamenti e per le partiteâ. I giovani che hanno formato la disciolta squadra nojana saranno leader delle societĂ pugliesi di Foggia, Matino e Taranto che militano nei campionati di serie âAâ e âBâ. Il Baseball in terra di Bari continua a vivere, seppure sotto tono, nei campus estivi e nelle scuole dove un gruppo di giovani tecnici appassionati continua lâopera di divulgazione della disciplina sportiva. Come si sa, il fuoco cova sotto la cenere e mai si è sopito il desiderio di fare nascere una societĂ nella cittĂ di Bari. Come lâaraba fenice, nel 2014, un drappello di veterani insieme ad un gruppo di tecnici/giocatori rifondano il BC Bari, dandosi, questa volta, una solida struttura amministrativa, tecnica, medica e paramedica.
Ă storia di oggi, senza l'aiuto di nessuno e con autofinanziamento i la societĂ sportiva ha avuto in concessione un campo moderno e sicuro, dotato di ogni confort, dove poter svolgere piĂš volte alla settimana la propria attivitĂ sino a metĂ di quest'anno. Avevamo una palestra per l'allenamento e adesso stiamo cercando disperatamente una nuova struttura. Avevamo un campo dove giocare,lo stadio di Valenzano,ma contemporaneamente al comune sciolto per mafia c'è stato lo sfratto inspiegabile e senza alcuna motivazione.LâIstituto Diocesano per il sostentamento del Clero, ha dato alla nostra societĂ in comodato dâuso gratuito circa due ettari di terreno sul quale dovrĂ sorgere il tanto sospirato âDiamanteâ sempre che si riescano a trovare i soldi per spianarlo,recintarlo e costruire due dugout,le due panchine per le squadre ed un container per spogliatoio.NOI NON MOLLIAMO E ANDREMO AVANTI LO STESSO