

di Davide Lattanzi - Martedì 21 Gennaio 2025
BARI - «Laghi» da guadare per accedere ai varchi d’ingresso, seggiolini sporchissimi, servizi igienici ai limiti dell’agibilità .
Il diluvio abbattutosi sul capoluogo nelle scorse ore, in particolare sabato, giorno in cui si è disputato il match tra il Bari e il Brescia, ha riaperto il dibattito sulle criticità dello stadio San Nicola. Moltissimi i tifosi che si sono lamentati sia sui social, sia nelle trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate alla squadra biancorossa. Entrare nella struttura completamente inzuppati, però, è soltanto una delle criticità evidenziate. Perché se può essere un problema oggettivo gestire una giornata così problematica sul piano del clima, altre problematiche chiamano in causa una manutenzione insufficiente.
Allagamenti agli ingressi - Non è una novità : il tema torna prepotentemente d’attualità quando piove. In prossimità di gran parte dei varchi che portano ai tornelli d’ingresso si registrano allagamenti di notevoli dimensioni. Ampie zone risultano impossibili da attraversare se non bagnandosi completamente. Tante le famiglie che magari si erano prodigate per preservare dalla pioggia i coraggiosi bambini che hanno voluto seguire comunque la squadra del cuore e poi hanno subito la beffa di doverli vedere con pantaloni e calze inzuppate fino all’altezza del ginocchio. La caccia al responsabile ha un senso relativo: tali aree sono all’esterno dell’impianto che è di competenza del Comune per quanto concerne la manutenzione straordinaria e della società sportiva (ovvero della famiglia De Laurentiis) per quella ordinaria. Prevedere, tuttavia, modalità o personale per far defluire almeno in parte l’acqua che si accumula e rendere più agevole il passaggio dell’utenza è un’esigenza che avrebbe dovuto da tempo rappresentare una priorità .
Situazione analoga si ravvisa nel percorso che conduce gli addetti ai lavori a bordo campo e proprio nella zona adiacente al rettangolo verde...
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