(Gazzetta del Mezzogiorno)
BARINon è difficile immaginarlo triste e deluso. Ma davanti al cronista a caccia di impressioni e sensazioni, Lorenzo Sibilano rialza la testa. E tira fuori l'orgoglio. La sua storia con il Bari si è chiusa da un bel po'. Diciamo da quando Guido Carboni ha terminato l'avventura sulla panchina biancorossa. Il destino di Sibilano era segnato nonostante le smentite di circostanza. Nessuno ha mai realmente pensato a lui quando s'è trattato di ridisegnare la difesa. Tant'è che il d.s. Pari ha prima trattato, non senza intoppi, il rinnovo della comproprietà di Esposito e poi è volato a Verona a chiudere l'affare Gervasoni, «centrali» con le caratteristiche di Sibilano. Scelte legittime, ci mancherebbe. Ma il ragazzone di Japigia ci tiene a chiarire qualcosa. «Le cose non sono andate come avrei voluto - fa sapere - ed è un peccato perché ho sperato di poter continuare la mia storia d'amore con il Bari. Diciotto anni sono una vita ma ora che è finita mi dispiacerebbe se i tifosi pensassero che Sibilano è andato via per soldi». Il difensore fa riferimento alle parole di Pari («Ha rifiutato il prolungamento del contratto»). «Ci fu un solo contatto col mio procuratore - dice - e come spesso accade ci si aggiornò. Non fu una rottura. Eravamo a settembre del 2005. Credo che rifiutare sia una cosa diversa da intavolare una trattativa dove, legittimamente, le parti provano a tirare la corda dalla propria parte. Poi è arrivato l'infortunio e mi fu detto: "pensa a guarire, il contratto lo facciamo". A maggio sono tornato in campo e a giugno, visto che nessuno mi aveva cercato, sono andato in sede. "Ti facciamo sapere". Invece, nulla». «Il Bari può fare come crede - dice ancora Sibilano - il mio contratto non è la fine del mondo nè un obbligo. Ma avrei preferito sentirmi dire in faccia che non rientro dei piani della società . Credevo di meritare chiarezza dopo tutto quello che ho fatto per guarire. Non capisco i motivi di questa situazione. Fisicamente sto bene e credo di aver dimostrato di poter stare in serie B alla grande. Non è nemmeno un fatto tecnico visto che è rimasto Esposito e che è stato ingaggiato un altro centrale come Gervasoni. Mi va, comunque, di ringraziare qualcuno. Carboni in primis. Non rinnegherò mai l'uomo che mi ha riportato a Bari facendomi entrare dalla porta principale. Lui e il suo staff. E Lello Sciannimanico, un grande. Il professor Bisciotti, poi: sono di nuovo un calciatore grazie a lui». Lorenzo Sibilano oggi è a casa. Senza squadra, costretto ancora a ripartire da zero. A Foggia o chissà dove. Il Bari rappresenta un passato che fa male. Ma nonostante tutto... «nessun rancore, resterò tifoso biancorosso per tutta la vita».
Domani a Mezzano Il Bari ha diramato le convocazioni per il ritiro in Trentino (15-29 luglio). PORTIERI - Gillet e Spadavecchia. DIFENSORI: Anaclerio, Milani, Belmonte, Candrina, Esposito, Micolucci, Pianu, Gervasoni. CENTROCAMPISTI: Bellavista, Carrus, Fusani, Gazzi, La Vista, Mora, Rajcic, Scaglia, Cazzola. ATTACCANTI: Romanelli, Santoruvo, Vantaggiato, Motta. Aggregati anche i Primavera Afeltra, Merini e Statella. Antonello Raimondo