Parisi: Sono qui grazie a Conte
«Il tecnico mi ha convinto perché il Bari punta a qualcosa di importante»
di Sergio Colosi
MESSINA - In quarantacinque giorni è cambiata la sua vita calcistica. Lo scorso 25 maggio aveva firmato quattro anni col Messina, ora l'aspetta un trienÂÂnale a Bari. Alessandro Parisi, il Roberto Carlos dello Stretto, lascia la Sicilia tra rimpianti e sogni per una nuova avventura stimolante.
Messina, è stata la tappa più importante della sua carriera?
« Sì, certamente. La maglia giallorossa la porterò sempre nel mio cuore. Nei miei cinque anni ho vinto un campionato di B, ho giocato tre anni in serie A, ho segnato tanti gol, ho inÂÂdossato l'azzurro con l'Italia di Lippi. Ma non solo. A Messina ho conosciuto mia moglie MirÂÂna e da un mese e mezzo sono diventato papà di Leonardo. Questa è la mia città , ogni setÂÂtimana dopo la partita tornerò in Sicilia » .
La sua intenzione era quella di chiudere la carriera a MesÂÂsina?
« Sì, per questo motivo avevo firmato un quadriennale con Franza. Poi sono cambiati gli obiettivi societari e si sono aperte nuove prospettive. Non mi aspettavo questi stravolgiÂÂmenti, ma ormai bisogna guarÂÂdare avanti. Mi sarebbe piaÂÂciuto, però, riconquistare sul campo quella serie A, che abÂÂbiamo perso due volte con alÂÂtrettante retrocessioni » .
A lei si sono interessate diÂÂverse squadre: Bari, SalerniÂÂtana, Paok Salonicco e OlymÂÂpiakos...
« Non tutte, però, alla stessa maniera. L'offerta più concreÂÂta l'ha fatta il Bari e per questa ragione ho accettato. Con la Salernitana si parlava spesso, ma non si definiva mai. I greci, poi, non hanno offerto quanto avrei ritenuto opportuno per spostarmi completamente in un'altra realtà di vita. Non diÂÂmentico che sono papà da poco tempo e sarebbe stato un saÂÂcrificio per tutta la famiglia » .
A Bari, invece, chi l'ha conÂÂvinta?
« I contatti li ho avuti, oltre che col presidente, col direttoÂÂre generale Perinetti e col tecÂÂnico Conte. Quest'ultimo mi ha voluto fortemente, mi ha fatto sentire importante per la sua squadra. Voi mi conoscete e sapete bene che per me l'aspetÂÂto umano è fondamentale. EcÂÂco Conte e Perinetti mi hanno fatto capire che puntano molto sul sottoscritto. Bari ha fatto tanta serie B negli ultimi anni e c'è voglia di risalire in A. In città è tornato l'entusiasmo, possiamo fare cose importanÂÂti. Ho voglia di contribuire a questo progetto di rilancio » .
E il Messina?
« Lo seguirò sempre attraverÂÂso gli amici e i giornali. Mi auÂÂguro anche di averlo nello stesso campionato, significheÂÂrebbe che si è iscritto in B e ha risolto la sua crisi societaria. Il mio non è un addio, ma un arÂÂrivederci. Forse non indosserò più questa maglia, ma mi senÂÂto un messinese d'adozione » .
Possiamo dirlo, comunque, con lei il Bari ha fatto un affaÂÂrone?
« In effetti è così, perché mi ha preso a parametro zero. RiÂÂcordo che il Messina mi acquiÂÂstò dalla Triestina per due miÂÂliardi e mezzo delle vecchie liÂÂre, anche se ero più giovane e da allora sono trascorsi cinque anni » .
Sogni nel cassetto?
« Raggiungere la serie A col Bari e sperare in un Messina salvo » .
fonte:corriere dello sport