Se l’attacco piange, la difesa sorride. La retroguardia barese, infatti, è la meno battuta della serie B. In sette gare ha subito solamente tre gol, due dei quali nati da situazioni di gioco da fermo (una punizione magistrale di Allegretti nell’esordio contro la Triestina e un calcio di rigore realizzato da Caracciolo nello scontro casalingo con il Brescia).
Le statistiche raccontano di una difesa bunker: il capitano e portiere biancorosso Gillet non raccoglie palloni dal fondo della sua rete da 347 minuti. Un’imbattibilità che la dice lunga sull’affidabilità del reparto difensivo, oltre che sulle doti del numero uno belga (ad Ascoli è stato decisivo). I 347 minuti d’inviolabilità non sono ancora un record, ma la strada è quella giusta. Merito del quartetto Galasso, Masiello, Esposito, Parisi (senza scordare Bonomi, Bianco e Stellini) ma anche delle dighe di centrocampo che portano il nome di Gazzi e De Vezze. Non fa fatica ad ammetterlo il migliore interprete della difesa barese. “Stiamo facendo il nostro dovere – dice Andrea Masiello, il Thuram bianco come è stato ribattezzato – ma se non subiamo reti dobbiamo ringraziare i centrocampisti e gli attaccanti che si sacrificano in copertura”. Ad impressionare maggiormente in questo scorcio di campionato è stata la coppia centrale composta proprio da Masiello ed Esposito. “Con Marco – prosegue l’ex genoano – i meccanismi ormai sono perfetti: c’è armonia e grande intesa. Ma anche con Stellini c’è feeling, quando è stato chiamato in causa ha dato un grandissimo contributo”.
La difesa, insomma, è già da serie A, non resta che sistemare l’attacco. Intanto arrivano buone notizie dall’infermeria: Galasso e Bianco sono recuperati completamente, Barreto, Donda e Parisi lavorano a parte ma ci saranno ad Avellino. La risonanza a cui si è sottoposto il brasiliano ha escluso ogni complicazione ai legamenti del ginocchio.
di Vincenzo Damiani
Fonte: http://www.leggo.it