(Gazzetta del Mezzogiorno)
Massacrante come il clima barese di questi giorni, la querelle del tecnico prosegue senza intoppi. Nel senso che la pallina è sempre viva sul tavolo da ping-pong e la soluzione non si vede ancora. Il Bari e Papadopulo come amanti impossibilitati a unirsi, con il Siena alla finestra. Resta da capire perché il presidente dei toscani, il simpatico campano De Luca, intenda tanto ardentemente sopportare il peso dell'ingaggio del «Papa» pure per la prossima stagione. Più o meno alla società toscana toccherà sborsare un paio di miliardi di vecchie lire in un momento in cui si piange miseria dappertutto.
Papadopulo le sta tentando tutte, punto dalla voglia di rimettersi in discussione. Ma è chiaro che spingersi fino all'autolesionismo non sarebbe neppure intelligente. Bè, al posto suo torneremmo al sole della Sardegna, in vacanza con gli euro del suo presidente senese.
«Nell'ultimo colloquio telefonico con Vincenzo Matarrese - ha detto il tecnico - ho spiegato per filo e per segno la situazione. Se ti trovi la squadra ti liberiamo, questo il succo, inaccettabile. Il Bari non può perdere altro tempo, capisco l'esigenza di formulare un programma assieme all'allenatore. Proprio per questo, ed anche per il rispetto che nutro verso Bari e la famiglia Matarrese, ho detto al presidente di pensare anche ad altri, di cominciare a battere altre strade».
Franchezza e onestà nelle parole di Papadopulo, che ha provato a mettersi in contatto con De Luca anche via telegrammi. Chissà che il licenziamento del direttore sportivo senese Ricci, uno con il quale Papadopulo non andava troppo d'accordo, non finisca per agevolare la buona riuscita della trattativa. Ma se la storia non subirà un'accelerazione in questi ultimi due giorni della settimana, la candidatura Papadopulo potrà ritenersi quasi completamente archiviata.
Non siamo all'ultimatum, ma quasi: «Una parola brutta - commenta Fausto Pari, nuovo direttore sportivo biancorosso - preferirei non adoperarla, anche se l'essenza dei fatti è quella. Bisogna cominciare a guardarsi attorno, vedere il mercato cosa offre. Se può cambiare l'identikit del nuovo tecnico? Bisogna tener presente che Bari, in B o in C, è una piazza grossa, quindi l'allenatore va scelto con attenzione. Papadopulo è uomo esperto, conosce a fondo il mestiere, ho sposato subito la sua causa. In giro ci sono anche giovani tecnici che hanno lavorato bene. Ma la speranza è arrivare a Papadopulo, ideale per Bari. A proposito, non capisco davvero il comportamento della dirigenza del Siena, mi sembra un atto di forza gratuito in un momento non felicissimo per il calcio sotto l'aspetto economico».
Pari ha in pratica esordito ieri pomeriggio con... la maglia del Bari a Milano. «Sì, il mercato si è aperto ieri pomeriggio. Ma eravamo quattro gatti. Il tempo di inaugurare la sessione, salutarci e poi via, tutti a casa. Direi che da lunedì prossimo si entrerà nel vivo, quando gli operatori saranno qui al completo. Fermo restando che l'esigenza primaria resta il tecnico, il Bari dovrà muoversi guardando con un occhio alla C1 ed uno alla B. L'organico andrà comunque sfoltito».
E il Bari, di roba da mettere in vetrina ne ha parecchia, un battesimo del fuoco per il direttore esordiente: «Un lavoro che non mi spaventa - dice secco - ma questo sarà un mercato difficile. È noto come non giri molto denaro, le trattative saranno complicate. Non è una novità , è già avvenuto negli ultimi anni».
Il Bari, intanto, oltre ad aver presentato la domanda di iscrizione al prossimo campionato di C1 e la fidejussione di 207.000 euro richiesta, ha in pratica completato la raccolta delle liberatorie di giocatori e tecnici: saranno depositate entro il 6. Un'ulteriore fidejussione dovrà essere presentata magari in seguito se il monte ingaggi supererà quello imposto dalla Lega di serie C. Il che, al momento, sembra inevitabile.
