In arrivo pure Kutuzov: serve l’ok di Matarrese
di Fabrizio Nitti
• BARI. Affare fatto. Mark Edusei e il Bari assieme fino al giugno del 2010. I «dettagli» sono stati chiusi ieri mattina, da una parte il direttore sportivo Giorgio Perinetti, dall’altra il procuratore del giocatore ghanese. Fra il Bari e il Catania, società dalla quale il centrocampista trentaduenne arriva, tutto era già stato risolto. Edusei raggiungerà il Bari direttamente a Treviso, anche se non sarà disponibile per la trasferta veneta: «Anche perché devo lavorare parecchio, recuperare il terreno perso. In questi mesi di “naftalina†- racconta il centrocampista - ho seguito un programma particolare, ma la condizione non può essere la migliore. L’ultima partita vera l’ho disputata nel maggio scorso, in serie A col Catania. Da allora niente campo la domenica, se non le amichevoli, che partite vere poi non sono. Ma ho fretta, devo mettermi a disposizione del tecnico il più presto possibile».
Dalla serie A alla B. Si sente
p e n a l i z z at o ?
«Giocare in A è il sogno di tutti i calciatori. Ma il trasferimento in una piazza come Bari non è un declassamento. È una piazza da A e per me rappresenta una sfida importante. Magari fra sei mesi mi trovo di nuovo in A con la squadra biancorossa».
Bari secondo, qui un po’ tutti
sognano la promozione.
«Lo so perfettamente. Società e città meritano la massima serie. Voglio fare il possibile per aiutare a raggiungere il traguardo. Questa squadra sta già disputando un grande campionato».
Che tipo di giocatore è Edusei?
«La premessa è che io mi adatto a quello che dice il tecnico, ho cambiato diverse volte ruolo e moduli».
Nel 4-4-2 lei ci sta o no?
«Sì, il 4-4-2 è ok per me».
Tatticamente e tecnicamente cosa può offrire?
«Cerco di dare equilibrio alla squadra, non ho paura di accollarmi le responsabilità soprattutto in fase di avvio del gioco. Il colpo di testa però non è il mio forte. Eppoi, magari porterò un pizzico di esperienza in una formazione tutto sommato giovane. Dopo aver girato tanti anni, qualcosa avrò imparato...».
L’ultima serie B che ha aff r o n t at o ?
«Con il Torino, (stagione 2005-2006: 32 presenze, ndr). Fummo promossi in A».
Ora che ha lasciato la Sicilia
lo può dire. Cosa è successo a
Catania, perché non ha più
giocato con Zenga?
«Non meritavo un simile trattamento dopo tre stagioni di A. Ho dato tutto, loro lo sanno benissimo, i tifosi mi hanno sempre sostenuto. Non rientravo nei programmi del tecnico. Nel luglio scorso sembrava fatta con il Chievo, poi saltò tutto. Per loro ero ritenuto uno in più... Mi spiac molto. Ma Bari mi darà l’occasione per il rilancio».
Piccola curiosità . A Catania portava la maglia numero 26 perché nella lingua italiana il suo nome è l'anagramma dei due numeri che compongono il numero 26 (Edu = Due = 2; Sei = Sei = 6). A Bari non sarà possibile, Galasso è il «titolare» di quel numero.
E adesso non resta che aspettare, come dice Perinetti: «Abbiamo fatto quello che secondo noi era necessario, dando la precedenza al centrocampo. Per quanto riguarda l’attaccante, c’è da attendere che il Siena si decida. Sulla società toscana ci sono pressioni da parte di Bologna e Chievo. Più agevole al momento sembrerebbe la soluzione Kutuzov, per il quale c’è il sì del giocatore e la disponibilità del presidente del Parma, Ghirardi. Ma c’è da fare un altro piccolo sforzo economico per assicurarci la comproprietà ». La parola passa ora al presidente Matarrese.
Movimenti di secondo piano: Maniero avviato verso il Lumezzane, Maric andrà in Belgio, Siligardi piace a Pisa, Modena e Piacenza, Sodinha verso Salerno. Per De Pascalis c’è qualche richiesta da società di 1^ e 2^ divisione.
fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno