«E Barreto fa gol» Adesso quel coro lo grida pure il Bari
Il brasiliano: «Che imbarazzo nello spogliatoio, volevo sparire. Sogno due feste: nozze e serie A»
FRANCO CIRICI
E Barreto fa gol». L'altra sera a Trieste i compagni lo hanno accolto nello spogliatoio, riecheggiando felici il coro intonato dalla curva biancorossa, dopo le due magie del 23enne attaccante brasiliano. «Non sapevo dove nascondermi, ero imbarazzatissimo — dice il brasiliano Paulo Vitor Barreto de Souza, tanto scaltro in campo quanto timido fuori —. I compagni mi hanno spiazzato con quel coro. Del resto se abbiamo vinto ancora, il merito è del gruppo. Non solo mio».
Quando si inventano gol così belli, c'è poco da meravigliarsi.
«Li ho apprezzati davvero, solo dopo averli rivisti in tv. Sono tra i più belli della mia carriera ».
Più il primo o il secondo?
«Difficile. Sull'1-0 è stata decisiva la finta che mi ha permesso di dribblare sia un difensore che il portiere della Triestina. Sul secondo, mi è riuscito un grande stop di sinistro, prima di chiudere con il destro a giro. Me li tengo stretti, insieme ai tre punti. Il tesoro più prezioso».
E dopo il primo gol, non ha resistito alla tentazione di togliersi la maglia...
«Già , ma stavolta non sono stato ammonito. La morsa dei compagni mi ha coperto, mentre rimettevo la maglia».
Quanto è importante per lei quella scritta sulla maglietta «Gesus I Love You»?
«Dio è davanti a tutto. Per me c'è solo Lui. Nelle preghiere, nella vita di tutti i giorni».
Dal sacro al profano. Perché, all'apparenza, sembra sempre sfinito?
«Lo sono. Anche prima del via a Trieste ero in coma totale, mi dolevano le gambe. In più, pioveva tanto. Eppure sul campo sono rinato. Non so che cosa sia successo».
I suoi 11 gol hanno regalato al Bari 20 punti, la metà del bottino biancorosso. Se ne rende conto?
«I miei gol sono il frutto del lavoro di tutti».
Migliorare il suo record stagionale (14 gol nel Treviso, l'anno scorso, ndr) ormai non sarà mica un problema.
«Se il tecnico Antonio Conte continuerà a farmi giocare, posso farcela... non pongo limiti alla provvidenza».
Intanto i tifosi «vedono» la serie A e già temono che lei debba poi lasciare il Bari.
«Devo far bene fino a giugno, poi ci devono pensare Bari e Udinese. Sono in prestito. Certo, l'anno prossimo vorrei giocare in A».
E se fosse con il Bari?
«Intanto, avremmo vinto il campionato. È presto per certi discorsi. E poi, chissà , il Bari potrebbe avermi scelto solo per la B...».
Chi c'è accanto a Barreto?
«Elisa, la mia ragazza. È di Udine, studia architettura. Mi dà serenità , mi aiuta tantissimo. Registra tutte le mie partite. Le ho promesso che se andiamo in A, ci sposiamo». Perdonabile bugia: sembra che abbiano deciso di andare a nozze fra cinque mesi. Magari ha già pensato di festeggiare due volte.
L'esultanza del brasiliano Paulo Vitor Barreto de Souza, 23 anni