Ed ecco l'ennesima mazzata per i napoletani, ora davvero sono nella m**** (ampiamente meritata) fino al collo.
Da gazzetta.it:
MILANO, 26 luglio 2004 - Non sono verdetti, ma ne hanno lo stesso suono. Domani infatti il consiglio della Figc dovrebbe solo ratificare le decisioni prese oggi dalla Coavisoc, il grado d'appello della Covisoc presieduta dal professor Alberto Santa Maria. E al momento Napoli e Ancona sono al momento fuori dal campionato di serie B.
La Coavisoc, la commissione d'appello di controllo dei parametri economico-finanziari dei club, ha infatti respinto il ricorso presentato dai due club, che avevano già ricevuto la prima bocciatura dalla Covisoc il 19 luglio scorso. Domani il consiglio esaminerà le decisioni assunte dalla commissione che dal 22 luglio ha lavorato sui ricorsi. Il Consiglio si riunirà alle 13 in via Allegri per ufficializzare i 132 club iscritti ai campionati professionistici. All'ordine del giorno, oltre ai ripescaggi, il nuovo statuto e la relativa assemblea straordinaria per approvarlo, il sistema arbitrale per la prossima stagione, e soprattutto il lodo Petrucci da applicare alle società non ammesse: a parte altri ricorsi, Napoli e Ancona potrebbero essere iscritte alla categoria inferiore, la serie C1, aprendo la strada alla serie B per Bari e Pescara.
"Non finisce qui - ha detto il nuovo amministratore delegato dell'Ancona, Vincenzo D'Ambrosio -. Io vado avanti". D' Ambrosio vuole "vedere le motivazioni" con cui la Coavisoc ha respinto il ricorso del club per l' iscrizione al campionato di B, "per poi esperire - annuncia - gli altri gradi di giudizio. Secondo me la Coavisoc ha sbagliato nel valutare negativamente le garanzie economiche dell' Ancona, reduce da una ricapitalizzazione per quasi 19 milioni di euro. Sono sicuro dei miei diritti. Mi dispiace certo, per quello che è successo, anche perché secondo me dovevano promuoverci già l'altra volta. Purtroppo è andata così, ma non finisce qui".
In serie C1 nei guai anche Viterbese e Como, che non passano l'esame della commissione d'appello. Sembrano invece essere stati accolti, e dunque sanata la situazione, per Taranto e Ragusa. Dei 21 club fermati in primo grado, Reggina e Siena in A e Torino e Verona in B avevano già provveduto a ripianare la situazione debitoria.