(Gazzetta del Mezzogiorno)
«Penso sempre positivo, affronto tutte le cose con entusiasmo. Anche questo Bari, quindi, mi trasmette sensazioni positive». Fausto Pari scommette sul nuovo mosaico biancorosso.
Chiusura di mercato, ecco un Bari completamente rivoltato rispetto al passato recentissimo. I rientri di Gillet, Anaclerio e Sibilano; gli arrivi di Micolucci, Bianconi, La Vista, Carrus, Goretti, Gazzi, Scaglia, Santoruvo, Di Bitonto e Romanelli. Tredici, in tutto, le facce nuove. Volti conosciuti, giocatori da scoprire, gente che si affaccia per la prima volta sulla serie B. Il cocktail è servito, non resta che attendere la prova del campo. Molto si giocano Carboni e Pari, tecnico e direttore sportivo che hanno comunque operato in linea con quelle che sono le esigenze economiche del club barese. Rinforzi, certo, ma per quelli che sono gli obiettivi indicati dalla società .
«L'importante è cambiare indirizzo - continua Pari - dopo le ultime delusioni, ripartire da zero e far tesoro degli errori commessi in passato. Si è parlato tanto in questi mesi, ora non resta che far parlare il campo. Ho visto gente motivata, come anche lo stesso mister: sono sicuro che la squadra riuscirà a prendere da lui il grande carico di entusiasmo che emana».
L'allenatore toscano ha chiesto di completare il quadro-Bari nel reparto difensivo, facendo capo magari alla nutrita lista di svincolati. Chiara l'indicazione del direttore sportivo: «Purtroppo ci ritroviamo sul groppone quattro contratti importanti e chiedere subito un altro intervento al presidente non mi sembra un fatto positivo. Tra l'altro, abbiamo compiuto un investimento importante e imprevisto su La Vista, acquistando per intero il cartellino del calciatore. Comunque, vedremo. Se ci sarà una buona opportunità , si potrebbe anche intervenire. A proposito dei quattro giocatori fuori rosa: proveremo a cercare una soluzione assieme». Intanto ci sarà da attendere ugualmente gennaio, ma non è escluso che si vada verso una risoluzione consensuale del contratto.
Calciomercato, la lingua batte dove il dente duole. Fausto Pari sprigiona amarezza in quantità industriale per quanto accaduto negli ultimi giorni della kermesse milanese: «Mi verrebbe da dire che finalmente è finita. C'è stata poca correttezza in giro, non me lo aspettavo. Pensavo che si fosse toccato il fondo in questo calcio, invece devo dire che al peggio non c'è mai fine. Gente che non è chiara, gente che gioca con le parole. Un clima fastidioso per me: ho sempre fatto dell'onestà la mia parola d'ordine».
Per certi versi clamoroso il rifiuto di Mora al Catanzaro, che proponeva al fluidificante emiliano tre anni di contratto, quindi un allungamento dell'attuale vincolo con il Bari: «Al di là delle chiacchiere apparse un po' dappertutto, quella calabrese è stata l'unica società ad interessarsi seriamente al giocatore. Vero è che è un diritto del calciatore rifiutare la destinazione, ma altrettanto vero è che non è bello tenere gli altri sulla corda per giorni».
Questa sera biancorossi di scena ad Andria per il memorial «Fuzio». La squadra di Carboni affronterà la Fidelis, test abbastanza rilevante in vista dell'ormai prossimo campionato. È, in buona sostanza, l'ultimo provino, l'ultima occasione per mettere a punto i meccanismi e verificare gli uomini. Non ci sarà il solo Pagana, ieri fermo per un leggero affaticamento. Tutti gli altri sono a disposizione del tecnico
La gara di Coppa Italia di domenica a Crotone assume sempre più i contorni di una amichevole a tutti gli effetti: Carboni dirotterà in Calabria tutti i ragazzi meno utilizzati fino ad oggi, preservando la rosa dei titolari da un lungo e faticoso viaggio per una partita che ormai non ha più alcun signifcato. Per far gruppo dovrebbero aggiungersi i giovani della primavera di Tavarilli, che siederà in panchina domenica sera.
