(Gazzetta del Mezzogiorno)
Calma e gesso. La ricetta di Carboni è semplice semplice. Pesa quell'ultimo posto, quel Bari che galleggia sul fondo, una sorta di campanello d'allarme. Ma dar campo al pessimismo dopo appena cinque giornate di campionato significherebbe, probabilmente, spalancare le porte della crisi. Certo non è il Bari che ci si augurava. Le ultime due partite interne hanno fatto registrare passi indietro, le prossime due rappresentano esami importantissimi, a cominciare da quella di domani a Verona, con gli scaligeri che si sono rilanciati grazie a due vittorie consecutive, entrambe al novantesimo minuto. Che una squadra rivoltata come un calzino abbia bisogno di un po' tempo, è un dato di fatto. Ma forse scelte precise faciliterebbero il processo di crescita.
Eppure, il Bari deve assolutamente evitare di fermarsi ancora, di ampliare il distacco dalle altre squadre. Serve un pizzico di pazienza, ma pure mettere da parte qualche altro punto per non rischiare di ritrovarsi nuovamente ingolfati nella zona bassa della classifica, così come accadde nella passata stagione.
Carboni lancia una traccia, con la speranza che i suoi uomini sappiano coglierla e soprattutto la capiscano: «È un momento che passerà - dice il tecnico - ma tutti siamo chiamati a fare dei sacrifici, a 360 gradi. Anche chi non gioca in un ruolo non suo, deve stringere i denti e aspettare tempi migliori. Il campionato è in una fase di studio, ero perfettamente consapevole del fatto che avremmo sofferto in apertura. Ma credo che il Bari possa giocarsela in tranquillità e regalare soddisfazioni».
L'allenatore biancorosso batte il tasto del carattere: «È confortante che in un periodo così i ragazzi trovino la forza di reagire. Il Bari è riuscito a rimontare in tre occasioni, quattro se a Catanzaro non avessimo poi perso nel finale. È pur vero che mi piacerebbe non rincorrere sempre, vorrei che riuscissimo a passare in vantaggio e a gestire noi la partita. Dobbiamo migliorarci soprattutto in fase di non possesso palla, non permettere agli avversari di proporsi con tanta frequenza dalle nostre parti. La discontinuità è una cosa che non mi piace: a me non serve una squadra che mi dà otto e poi quattro. Preferisco che mi dia sei. Se volete saperlo, sono ancora molto arrabbiato per quei black-out che hanno caratterizzato il nostro inizio di stagione. Pause mentali che dobbiamo eliminare: è accaduto nei primi venti minuti contro il Perugia; per un tempo contro il Torino e anche contro l'Albinoleffe».
Troppe volte Gillet chiamato agli straordinari, troppe volte gli attaccanti avversari di faccia alla porta. Mancanza lampante, quella denunciata da Carboni, che ha costretto il presidente Matarrese a scendere negli spogliatoi alla fine del primo tempo contro i bergamaschi e far sentire la sua voce. Una strigliata che, evidentemente, ha sortito l'effetto sperato almeno per quanto riguarda il risultato, immediatamente riportato in equilibrio.
La missione Verona è già all'ordine del giorno, secondo appuntamento in soli quattro giorni. In un modo o nell'altro bisognerà recuperare qualche punto, tenersi aggrappati al carrozzone in attesa di giornate migliori. «Formazione tosta, ma il Bari se la può giocare alla grande. Nonostante un punto soltanto conquistato in due partite, ho raccolto segnali importanti, di speranza. Dobbiamo raccoglier fieno e metterlo da parte. Ma non dobbiamo pensare al calendario, che pure non ci è stato favorevole e non lo sarà almeno fino a domenica prossima (quando al San Nicola sarà di scena il Genoa, ndr). Bisognerà affrontare queste partite con lo spirito di chi in questo momento deve "ripararsi" per far passare la nottata».
NOTIZIARIO
- Partenza in mattinata alla volta di Verona. La squadra biancorossa sosterrà in Veneto, oggi pomeriggio, l'allenamento di rifinitura. Carboni dovrebbe confermare, nel modulo, il Bari di sabato scorso. Squadra a due punte (Anaclerio e Motta si giocano una maglia, l'altra è di Santoruvo), difesa confermata (ieri Bianconi ha saltato la seduta a causa di una visita dermatologica, ma nulla di preoccupante; Gillet ha terminato in anticipo per un leggero mal di testa), probabili ritocchi in mezzo al campo, dove Carboni può contare su un numero maggiore di pedine. Carrus si candida per una maglia, al fianco di Gazzi; per gli esterni in ballo Bellavista, La Vista e Scaglia. Favoriti i primi due.