(Gazzetta del Mezzogiorno)
Nel derby della disperazione il Bari si conferma testa di serie numero uno. «Tre punti che servivano, per la classifica e per il morale», dice Guido Carboni. Ha sul volto ancora i segni della tensione, quelli di una settimana che lui stesso definisce «particolare», e la vittoria contro il Venezia gli ha dato una soddisfazione ma non una conferma. «Non avevo bisogno di conferme, da questa squadra ho sempre avuto segnali positivi anche quando le cose sono andate male, anche quando siamo stati sconfitti». Le parole di Carboni suonano come un «ve lo avevo detto», a proposito di una squadra che - comunque - ancora non decolla. «Lo sapevamo fin dall'inizio, che ci sarebbe stato da soffrire. O qualcuno pensava che le cose sarebbero andate diversamente? A detta di tutti, nell'ambiente, l'organico del Bari è tra i meno competitivi. Questo per me è un ulteriore motivo di soddisfazione, perché attraverso il lavoro sto riuscendo a tirare fuori il meglio dai ragazzi. Non posso lamentarmi del loro rendimento, vedi ad esempio la partita di Ascoli. L'unica leggerezza l'abbiamo commessa contro la Salernitana, quando pensavamo di essere finalmente usciti dal tunnel e abbiamo peccato di presunzione, giocando la più brutta gara del campionato». La vittoria contro il Venezia è pesante anche per i riflessi in classifica, perché consente un bel passo in avanti. «È una vittoria costruita con i denti», prosegue Carboni. «Nel primo tempo abbiamo rischiato poco, però abbiamo anche costruito varie palle gol con Sibilano, Motta e Santoruvo. Noi in casa facciamo sempre più fatica, ormai è un dato di fatto. Nella ripresa ci abbiamo creduto di più, è arrivato un vantaggio che ritengo meritato e poi la partita è stata dominata. Ripeto: è merito dei ragazzi, che hanno dato il meglio di se stessi per portare a casa questo risultato». Una menzione particolare: «Motta, che ha fatto un'ottima gara». Una preoccupazione: «I sette diffidati, sarà molto difficile andare avanti». Anche perché domenica c'è il Piacenza, e non c'è da stare allegri. Carboni resta comunque con i piedi per terra. «Questa vittoria non risolve i nostri problemi», dice. E per chiarire ulteriormente il concetto aggiunge: «Non posso nascondere che la squadra abbia dei problemi, lo dice la classifica: se avessimo 23 o 24 punti potremmo stare tranquilli, e invece no. Chi ha seguito tutto il campionato, soprattutto le trasferte, saprà che abbiamo lasciato per strada almeno tre o quattro punti. Ma non ci lamentiamo. Andiamo avanti tranquilli, con il lavoro, giornata dopo giornata». Qual è il problema, secondo Carboni? «Non è così semplice: se fosse l'allenatore me ne sarei già andato...». E se la tensione di Carboni si è sciolta in una soddisfazione, quella del tecnico ospite Ribas è sfociata in rabbia e delusione. Veniva dal pareggio di Perugia, pensava di fare una passeggiata a Bari. «Avevo preparato un'altra partita. Il risultato ci punisce troppo, credo. Però è colpa nostra: abbiamo sbagliato tutto».
