I MATARRESE PRONTI A PASSARE LA MANO
Il presidente del Bari, Vincenzo Matarrese, non ha voluto commentare stamani le dichiarazioni fatte ieri ad alcuni quotidiani dal presidente della «Salvatore Matarrese spa», suo fratello Michele, circa l’intenzione della famiglia di uscire dal calcio e di vendere le quote della società . Il patron del Bari non ha voluto aggiungere nulla all’esternazioni del fratello maggiore, del quale - si sa - condivide in toto la posizione.
Ieri Michele Matarrese aveva ribadito che «Il Bari è in vendita» perché dopo anni di delusioni calcistiche culminate con la retrocessione in C1 lo scorso anno (ma poi la squadra è stata ripescata) e soprattutto dopo lo sforzo economico sostenuto per ricapitalizzare il capitale sociale all’ inizio stagione (per oltre 10 milioni di euro), la volontà della famiglia è quella di passare nel più breve tempo possibile la mano.
Michele Matarrese aveva poi evidenziato le ragioni che hanno motivato questo orientamento: il mancato apprezzamento della città per gli sforzi economici sopportati, gli enormi costi di gestione non accompagnati da incassi allo stadio degni di questa definizione (appena 357 paganti nell’ultimo incontro in casa con il Venezia), la necessità di sostenere l’impresa di costruzioni dal momento che a fine stagione la società sportiva avrà bisogno nuovamente di una ricapitalizzazione di almeno 15 milioni di euro.
La famiglia Matarrese attende quindi proposte concrete di acquisto ("non attraverso i giornali"), partendo dal presupposto che rispetto alla valutazione del valore del Bari calcio, certificata dalla Grant Thornton nel 2001 (115 miliardi di lire), venendo meno i crediti della cessione di Cassano il valore sarebbe appena superiore a quello dei cartellini dei giocatori.
8/12/2004
Fonte:
www.lagazzettadelmezzogiorno.it