www.barisera.it
L'ingegner Michele Matarrese è uscito allo scoperto, dichiarando la ferma volontà di vendere il Bari. Insomma, il gioiello di famiglia è diventato una sorta di zavorra, considerati i risultati altalenanti sotto il profilo calcistico e gli incassi sempre più irrisori. Sembra sia davvero arrivato il momento di passare la mano; tuttavia le parole pronunciate da Michele Matarrese, a cui è seguito un ermetico "no comment" da parte del fratello Vincenzo, pur producendo un effetto dirompente, non costituiscono un fatto nuovo. In questi ultimi anni, anche dopo il fallimento della trattativa con la presunta cordata capeggiata da Vincenzo Divella, i Matarrese hanno sempre ribadito in più di una circostanza l'intenzione di cedere la società . Solo che nessuno ha risposto al loro appello. Ora siamo all'ennesimo capitolo di una vicenda che non riesce scrivere la parola fine. "Non sono a conoscenza di quest'ultima dichiarazione dell'ingegner Michele - dice Gianni Figoli, il commercialista romano incaricato un paio di anni fa dalla famiglia Matarrese di trattare con Divella -. In ogni caso credo che bisognerebbe rivedere i conti e i bilanci. Il Bari, oggi, non ha certo la valutazione economica di allora (115 miliardi di vecchie lire n.d.r.). Sarebbe un grave errore, però, indicare cifre presuntive. In situazioni del genere è indispensabile partire da dati certi. E naturalmente ci vuole sempre una controparte che faccia un'offerta adeguata.