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L'ex allenatore biancorosso giudica la squadra di Carboni senza entrare molto nel merito. "Non accetto che si parli di un mio flop in Puglia"
Tardelli: "Il Bari non rischia la C"
M. F. Fioren
BARI - "Non parlo del Bari, mi spiace ma non parlo del Bari". L'esordio, per chi non ha avuto modo di conoscere Marco Tardelli, se non per l'urlo mundial dell'82, é di quelli che ti fanno cadere le braccia. Ermetico piú di Ungaretti, un festival poco pirotecnico di "vedremo, forse e chissá". Ma la nostalgia da panchina (ha di recente concluso la sua breve, ma... redditizia avventura da selezionatore della nazionale egiziana) è troppo forte e la tentazione di parlare di calcio, Bari e serie B inclusi, è irresistibile. "No, non vedo il Bari tra le pericolanti e tantomeno giá condannato allo stesso destino dell'anno scorso - dice l'ex allenatore biancorosso e dell'Inter -. La classifica della serie cadetta, come al solito, trae in inganno. A guardarla ora, parrebbe che Crotone e Venezia siano giá spacciati. Ma l'esempio del Verona è indicativo: erano làsul fondo della graduatoria e con una lunga serie positiva ora si ritrovano in piena zona playoff. Ebbene - continua Tardelli - il Bari ha l'organico per fare altrettanto. Del resto, quando sono arrivato io in Puglia, nessuno credeva nella salvezza, tranne il presidente, il sottoscritto e la squadra. Eppure, dopo una cavalcata nel girone di ritorno, siamo arrivati addirittura a ridosso delle favorite. E qui mi fermo, non mi chieda altro sul Bari, per favore, tanto non rispondo". Si parla di rinforzi per Carboni... "No comment. La societá vive tutti i giorni la situazione e saprá come muoversi sul mercato, se sará il caso di farlo". Allora manteniamoci sul generico: tre nomi secchi per la promozione in serie A. "Vale lo stesso discorso della lotta salvezza. Fare pronostici è quasi impossibile e personalmente non vedo un campionato cosàspaccato in due tronconi come dicono in molti. Peró è indubbio che se il Genoa non sale in A, sará per una catastrofe o un'epidemia. Poi vedo bene l'Empoli. Il Torino dovrebbe giocarsela con il Perugia. Se i granata elimineranno gli alti e bassi che ne hanno minato il cammino finora, potranno spuntarla". Tre indiziate per la C? "Ripeto: impossibile, è ancora presto per azzardare dei nomi". Peró il Bari non è inserito nel gruppone. "Al momento sÃÂ, ma credo che non avrá problemi". A quando Tardelli di nuovo su una panchina italiana? "Spero presto. E' chiaro che l'atmosfera quotidiana del campo mi manca, ma non ho fretta. Voglio vagliare attentamente le offerte che mi sono arrivate. Per ora mi dedico alla casa, che é ancora in corso d'opera. Nel peggiore dei casi torneró in Egitto...". A proposito: come giudica l'esperienza africana? "Tutto sommato positiva. Hanno ambizioni, ma é logico che non avendo mai pensato in grande e non avendo alle spalle una tradizione calcistica forte e radicata, ci sia ancora un po' di confusione. Ma con il tempo miglioreranno, sono destinati a migliorare". Se le offrissero una squadra in corsa, accetterebbe di nuovo dopo i mezzi flop di Bari e Inter? "Innanzitutto vorrei precisare due cose, una volta per tutte. La prima è che non mi sono mai pentito delle scelte fatte, perché le ho prese con determinazione e convinzione. Tanto è vero che finora ho sempre condotto squadre da metá torneo, anche se è chiaro che tutti vorrebbero impostare il lavoro dal principio. Eppoi l'Inter, in piena crisi, arrivó in zona Champions, davanti al Milan, e il Bari, con un piede in C, si salvó di slancio. Dove sono questi flop?".