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Nella rosa c'è ancora un giocatore che non conosce la parola sconfitta
BARIC'è un calciatore, nel Bari, che non conosce la parola sconfitta. Lui è Giuseppe Pagana, ventisette anni, siciliano dalla testa ai piedi. Forse un caso, magari anche un pizzico di fortuna. Sta di fatto che la sua è una storiella simpatica. Un «vincente» in una squadra che frequenta i quartieri meno nobili della classifica... beh, questa sì che è una notizia. Anche perché, scaramanzia a parte, un pizzico di merito dovrà pur esserci in questo piccolo record del furetto siculo. «Mi è andata bene, sono stato solo fortunato - dice il numero dieci biancorosso, un concentrato di serietà e umiltà - pensate a Catanzaro ero tra i titolari, ma quando è arrivato il gol decisivo di Carbone... io ero già a fare la doccia. Scherzi a parte, non mi piace che ci si soffermi a parlare dei singoli. Le prestazioni individuali perdono di valore di fronte agli insuccessi della squadra. Certo, magari io avrò avuto il merito di farmi trovare pronto alle chiamate del mister. Tutto qui. Segreti? No, solo tanto sudore in allenamento. Con la testa bisogna sempre essere pronti a giocare. Lavorare come se si fosse certi di andare in campo dal primo minuto». «Vogliamo chiudere con una bella vittoria questo 2004 - aggiunge Pagana, una mezza punta che ha il pregio della duttilità - il morale è buono visto che siamo reduci dalla buona prova di Piacenza. Però, dobbiamo continuare anche davanti ai nostri tifosi. Finora abbiamo avuto un grande problema: la continuità . Appena lo avremo risolto tante cose cambieranno, in positivo naturalmente. Grande rispetto per il Modena, naturalmente. Basta dare un'occhiata ad alcuni nomi per farsi un'idea del potenziale gialloblù. Penso a Ganz e Fabbrini. O a Vignaroli, tanto per fare qualche esempio. Non si annullano con tanta facilità quattro punti di penalizzazione senza avere qualità ». «Ecco perché ci vorrà un Bari attento ed equilibrato - fa sapere il trequartista siciliano - guai a farsi vincere dall'ansia e dalla fretta di sbloccare la partita. Si può fare la differenza anche al 90', l'importante è fare ciò che ci chiederà Carboni. Soprattutto, provare a sviluppare il nostro gioco con la massima attenzione. Io titolare? Non saprei, sapete che il mister nasconde sempre le carte fino alla domenica». La realtà è che Pagana è il grande favorito per affiancare Santoruvo in attacco. Tatticamente l'ex Acireale è giocatore molto prezioso. Per corsa e capacità di muoversi tra le linee. A lui Carboni chiede di pressare i centrocampisti avversari e di «accorciare» il più possibile su Santoruvo. Un ruolo dispendioso, che però Pagana assolve spesso e volentieri con risultati apprezzabili. Gigi Anaclerio e Motta potranno tornare utili nel corso della partita. OCCHIO ALLA DIFESA - L'allenamento di ieri pomeriggio è servito a Carboni per provare qualche schema difensivo. Sempre massimo il livello di guardia in una fase particolarmente delicata del campionato. Soprattutto per quel che concerne gli equilibri tattici e la problematica fase di non possesso. Non sembrano esserci sorprese all'orizzonte. Le scelte, praticamente già fatte. Una sola novità rispetto alla difesa che così bene si è disimpegnata a Piacenza: Michele Anaclerio tornerà a far parte dell'undici titolare rilevando i compiti di Bellavista (terzino sinistro), che invece agirà qualche metro più avanti (accanto a Carrus nel vivo del gioco). Scontata e meritata la conferma di Vittorio Micolucci, che sarà uno dei due centrali. Antonello Raimondo Perugia mette Kalac e Scandurra fuori rosa Pugno duro del presidente del Perugia Alessandro Gaucci, che ha messo fuori rosa il portiere Kalac e l'attaccante Scandurra per non aver partecipato ieri sera alla festa dei tifosi, promossa dal Centro Coordinamento Perugia Clubs in un locale della città . I due giocatori oggi saranno aggregati come fuori quota alla squadra Primavera impegnata in campionato a Livorno. Le due indisponibilità si aggiungono a quelle degli squalificati Coly, Alioui e Baiocco e degli infortunati Ravanelli, Ferrigno e Bernini. E' in dubbio anche la presenza di Sedivec, reduce da un infortunio e che per l'intera settimana si è allenato a parte, mentre solo domani verranno valutate le condizioni di Gorgone, costretto a rimanere a risposo ieri e oggi per la febbre. Si è allenato in palestra Delvecchio, anche lui colpito da un attacco influenzale.
