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Ormai é diventata un'abitudine e non ci fa piú caso nessuno. Sostituzioni condite da "v********o..." e gesti poco consoni a educandi delle suore orsoline sono il pane quotidiano di chi calca i rettangoli verdi. Vedere il proprio numero comparire sulla lavagna luminosa é un po' come per un toro vedersi mostrare un mantello rosso che sventola nel mezzo di un'arena.
E Michele Anaclerio, uscito alla mezz'ora della sfida con il Modena per far spazio a Motta, non ha fatto eccezione, non esitando a mandare a quel paese Carboni, reo di avergli negato la possibilitá di riscattare con i compagni un avvio di gara deludente, che aveva consentito al Modena di guadagnare un doppio vantaggio.
"Credo che sia tutto chiarito, sono cose che succedono - dice il difensore biancorosso -. Mi sembra ovvio che a nessuno faccia piacere uscire dal campo, specie con la squadra sotto di due reti. Capisco che il mister dovesse rinforzare l'attacco per recuperare il gap, era la cosa giusta da fare, ma... proprio a me? Tuttavia Carboni è pagato per prendere decisioni e io per accettarle, anche se ammetto che in quel momento non l'ho presa bene. In fondo pensi sempre che tocchi a qualcun'altro".
Dopo 32 minuti, i fantasmi della Salernitana parevano tornare alla carica. Tanto che alla fine il punto racimolato con le unghie e con i denti vale quasi un tesoro.
"Non so spiegarmi perché, dopo una serie positiva, sbagliamo puntualmente l'approccio alla partita - ammette il 21enne terzino sinistro barese - ma almeno stavolta la serie non si é interrotta e la reazione é stata ben diversa. Con un po' di fortuna avremmo addirittura potuto ribaltare il risultato e conquistare tutta la posta in palio. Inutile prenderci in giro: dobbiamo lavorare molto su questo fattore. E la sosta natalizia giunge a proposito per staccare la spina e ricaricare le pile. A Pescara dobbiamo puntare dritto ai tre punti. E' un altro scontro diretto che non possiamo permetterci di fallire".
Sull'argomento rinforzi, Michele Anaclerio sfodera un'onestá inaspettata. "Giusto che si ricorra al mercato - esclama - perché la classifica é sotto gli occhi di tutti e qualche aiuto non dispiacerebbe. L'importante, peró, é che sia gente di qualitá e motivata. Comprare per il gusto di farlo o per accontentare la gente con un nome, non gioverebbe a nessuno. Per compiere il salto di qualitá servono ritocchi mirati. L'attacco? Questo non mi compete, dico solo che nelle ultime tre gare le nostre punte hanno sempre centrato il bersaglio. Ma i reparti sui quali intervenire lo stabiliranno tecnico e societá".