(Gazzetta del Mezzogiorno)
Sotto l'albero di Natale di Guido Carboni c'è un punto che a guardarlo bene non è proprio un regalo, ma piuttosto l'ennesimo risultato ibrido di un campionato che stenta a decollare. «Ma se non hai forza di carattere, queste sono partite che possono anche finire male», si giustifica il tecnico biancorosso. Un bicchiere pieno a metà , dunque: «Mi è piaciuta la reazione della squadra, però è già la seconda volta che facciamo un mezzo passo falso in casa. Chi è entrato ha dato un contributo importante, segno che il gruppo è compatto. Ci sono segnali positivi, ma ci sono ancora i soliti problemi». Una partita, quella con il Modena, che si sarebbe potuta anche vincere, magari con un atteggiamento diverso. Carboni questo lo sa. «Siamo una squadra che vuole tutto e subito, ma non è possibile. È una coperta corta. È vero, abbiamo bisogno di punti, però guardando la classifica da 22 in giù è tutto apertissimo. Vuol dire che se non riusciamo a far bene in casa, ci proveremo in trasferta. Per ora stringiamo i denti». Ieri si è visto un buon Bari nel secondo tempo, ma nel primo è andata così così: «Abbiamo fatto tutto noi. Il primo gol è stato un malinteso tra Sibilano e Gillet, poi loro al secondo tiro in porta hanno raddoppiato». Meno male che, come dice il tecnico ospite Pioli, i biancorossi a un certo punto hanno rialzato la testa: «La partita - commenta - ha preso una piega diversa quando il Bari è stato bravo ad accorciare le distanze. Certo, noi abbiamo regalato qualcosa sul calcio d'angolo che ha permesso a Santoruvo di accorciare». Carboni è sostanzialmente d'accordo: «Dopo i due gol, il Modena ha abbassato il baricentro e noi abbiamo dovuto prendere alcuni rischi». Fuori Michele Anaclerio e poi Pagana, dentro Motta e Candrina, La Vista dietro le punte. «È chiaro che così può finire male, però sul 2-0 non c'erano altre alternative». Non è stata, comunque, la partita che il tecnico aveva in mente: «Avrei voluto evitare di prendere gol, poi noi avremmo potuto segnare dopo approfittando dei cambi e del loro calo. Purtroppo non è andata così, però bisogna anche dire che qualche episodio dubbio nella loro area c'è stato, e che dopo il pareggio avremmo potuto tranquillamente fare un altro gol. Sarebbe stato un premio». E ora qualche giorno di riposo, fino al 27. «Servirà per chiarirsi le idee ma, ripeto, i segnali positivi non mancano». Poi si aprirà il mercato, dal quale Carboni (ma soprattutto la piazza) si aspetta indicazioni precise. Il tecnico conferma che qualcosa bolle in pentola: «Con la società ho parlato da tempo. Se troviamo qualche soluzione, sarà solo positiva. Gli obiettivi? Ci sono, ma non li inseguiamo solo noi». Come dire che gli eventuali rinforzi potrebbero arrivare dalla lista di quella mezza dozzina di nomi su cui si concentrano le voci di mercato di mezza serie B: se poi si dovesse innescare un'asta sugli ingaggi, come noto, il Bari è l'ultima società del mondo a giocare al rialzo. Massimiliano Scagliarini
