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Il Pescara agguanta il pareggio all’ultimo respiro con un gol di Sbrizzo. Vittoria sfumata in zona Cesarini per un Bari che avrebbe meritato pienamente i tre punti dopo aver condotto la gara per larghi tratti, sfruttando una giornata totalmente negativa del Pescara. Abruzzesi incerti in difesa, macchinosi e confusionari a centrocampo e in avanti. Decisamente sottotono Emanuele Calaiò, evidentemente frastornato e distratto dalle continue voci di mercato sul suo conto.
In partenza, nel Pescara Zeoli non recupera e Simonelli è costretto a dirottare Fusco sulla fascia sinistra. Partita in mano al Bari sin dalle prime battute. Carboni opta per un offensivo 3-4-1-2 (che diventerà 4-3-3 dopo l’uscita dell’incerto Candrina per Goretti), Pescara con l’usuale 4-4-1-1 con Giampaolo a sostenere l’unica punta Calaiò.
Bari subito pericoloso: al 5’ Sibilano va in rete sugli sviluppi di una punizione di Scaglia, ma la sua posizione è irregolare. Al 14’ e al 16’ è La Vista a rendersi pericoloso: ma Ivan nella prima occasione e un’involontaria respinta di Motta in quella successiva negano il gol al fantasista barese. Nel miglior momento del Bari, il lampo del Pescara: Job si invola sulla destra, cross sul secondo palo dove Giampaolo di testa insacca sotto la traversa (24’).
Il Bari non si disunisce, continua a macinare gioco e dopo un doppio miracolo di Ivan (36’) su Sibilano e Motta, arriva il pareggio: azione confusa, Sbrizzo commette l’errore decisivo (mancato intervento in area) e Carrus solo davanti a Ivan non ha problemi ad insaccare.
Pirotecnico l’inizio di ripresa: botta e risposta Calaio-Santoruvo al 4’ e al 6’, poi è proprio l’attaccante barese a costruire il vantaggio biancorosso, difendendo palla ai limiti dell’area e poi invitando al tiro Scaglia, la cui battuta si infila a fil di palo (6’). Il Pescara a testa bassa si butta in avanti, Bari pericoloso in contropiede, ma incapace di chiudere il match prima con Motta (25’) e poi con La Vista (31’).
Antonini fa le prove del pareggio al 41’, arrivando male su un cross dalla destra di Job. In pieno recupero il pareggio di Sbrizzo: angolo di Job, Gilet esce e si scontra sul muro umano in area, Sbrizzo a porta vuota insacca.