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10/01/05 - Bari-Vicenza 3-0, cronaca e tabellino

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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10/01/05 - Bari-Vicenza 3-0, cronaca e tabellino

Messaggioda Marcomerlino » lun gen 10, 2005 23:42


www.gdmland.it

Una doppietta per presentarsi al nuovo pubblico e soprattutto per festeggiare il suo trentunesimo compleanno: Davide Dionigi, che solo una settimana fa si immalinconiva in panchina a Reggio Calabria, non ha perso tempo per integrarsi nel Bari di Carboni, che con una prestazione autoritaria ha regolato il Vicenza battendolo con un netto 3-0.
I tre punti conquistati dai pugliesi premiano l'atteggiamento tattico ed il carattere mostrato in campo: fin dal primo minuto Bellavista e compagni hanno subito preso il pallino del gioco schiacciando i veneti nella propria area di rigore. In più la classe di Carrus e Goretti, unita alla velocità sulle fasce di La Vista e Scaglia, ha consentito al Bari di predominare anche nell'organizzazione del gioco, con il centrocampo barese che ha costretto Cristallini e compagni a continui inseguimenti per tamponare le falle.
Il Bari è passato in vantaggio solo a 5' dal termine del primo tempo con un colpo di testa di Sibilano, ma nel corso della frazione ha ben legittimato il vantaggio con almeno cinque nitide occasioni da rete non finalizzate (tra cui anche un palo di Motta).
Nella ripresa il tecnico veneto Viscidi ha inserito il terzo attaccante Gonzalez al posto di Cristallini nel tentativo di rendere più pungente la manovra della sua squadra, ma il Vicenza ha sprecato dopo 50 secondi una occasionissima con Schwoch. Al 5' è salito in cattedra bomber Dionigi che con una botta all'incrocio dei pali ha raddoppiato. Al quarto d'ora, sempre lo scatenato ex reggino, ha finalizzato una entusiasmante azione personale di Carrus, chiudendo sul 3-0 virtualmente l'incontro. Nel finale solo tanta accademia ed i cori entusiasti dei tifosi baresi da un lato, gli inviti ad andare a lavorare degli ultras veneti dall'altro.

BARI (3-5-2): Gillet, Bellavista, Sibilano, Micolucci, Goretti (27' st Anaclerio L.), La Vista, Carrus, Gazzi, Scaglia; Motta (36' st Candrina), Dionigi (23' st Bianconi). In panchina: Di Bitonto, Anaclerio M., Santoruvo, Pagana. Allenatore: Carboni.
VICENZA (4-4-2): Avramov; Vitiello, Paganin, Guastalvino, Fissore, Padoin, Cristallini (1' st Gonzales), Crovari, Bonanni (17' st Drascek), Schwoch, Margiotta (34' st Rantier). In panchina: Sterchele, Adami, Cherubini, Rigoni. Allenatore: Viscidi.
ARBITRO: Giannoccaro di Lecce.
RETI: 39' pt Sibilano, 5' st e 15' st Dionigi.
NOTE: serata umida, terreno in buone condizioni, spettatori 3.600. Angoli: 8-4 per il Bari. Ammoniti: Dionigi, Paganin, Crovari. Recupero: 0', 4'.

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Messaggioda Marcomerlino » mar gen 11, 2005 11:41


(Gazzetta del Mezzogiorno)

Un altro passo verso la tranquillità. Il Bari questa volta non fallisce la missione e deposita nella propria cassetta di sicurezza tre punti pesantissimi, archiviando le amarezze pescaresi. Quart'ultimo posto lasciato in eredità proprio agli abruzzesi, agganciata la Salernitana. Sul quinto risultato utile consecutivo pesano come macigni il guizzo di testa di un difensore che si trasforma in attaccante (Sibilano, 38'), e di un attaccante di quelli veri come testimonia la carta d'identità di Davide Dionigi. Esordio in casa, compleanno e doppietta nella ripresa. Un sinistro dal limite dell'area che finisce la corsa sotto l'incrocio dei pali, con la «Nord» che subito elegge il bomber emiliano a proprio beniamino; un piattone destro da consumato habituè della aree di rigore. Se il buongiorno si vede dal mattino, il Bari dovrebbe aver trovato la concretezza che è mancata fino a ieri. E c'è anche un palo nel saldo di una serata non fredda ma umida come solo il San Nicola sa regalare: è quello colpito da Motta, più vivo del solito e ben «sposatosi» con Dionigi. Padroni in casa propria. Il Bari non assaporava l'aria frizzante di un successo tanto netto da tempo lontano (con Pillon 3-0 alla Salernitana, campionato scorso). Che sia stata allontanata la sindrome del San Nicola è un dato di fatto, che sia stata completamente annullata lo diranno le prossime giornate. La terza vittoria in dieci partite interne rimpolpa il bottino, pur se non lo rende ancora del tutto positivo. Ci sarà tempo per far ruotare definitivamente l'asse verso valori con il «+». Di certo ieri sera, nel penultimo turno d'andata, la formazione di Carboni ha dato una spallata corposa alle paure e le tensioni che sempre accompagnano un match interno. Il Bari andrà nuovamente valutato e rivisto davanti ad altri avversari, considerata la fragilità vicentina, ma intanto qualche metro in avanti è stato coperto. Qualche spettatore in più nella solita «vastità» del San Nicola. Ci vuole ben altro per riscaldare il popolo biancorosso. Dionigi in campo, Santoruvo in panchina, accordata altra fiducia a Motta. Carboni scegli un modulo a trazione offensiva, un 3-5-2 che contiene poca interdizione e frecce in più nell'impostazione del gioco. Così Bellavista prosegue nel suo valzer senza fine e si trasforma in uno dei tre marcatori centrali assieme a Sibilano e Micolucci. La Vista e Scaglia curano le fasce, attenti a non «andare» entrambi e soprattutto a non lasciare in solitudine la linea difensiva. Gazzi è l'unico incontrista, Carrus e Goretti rifiniscono il triangolo di mezzo. Dall'altra parte c'è un 4-4-2, scolastico ma pure leggero e non sempre attento alle distanze, quasi del tutto impostato sugli umori di Schwoch e l'intermittenza di Bonanni, spesso fuori dal gioco. Un uomo in più a centrocampo per mantenere il possesso di palla il più a lungo possibile contro un avversario che in trasferta ha collezionato viaggi a vuoto a ripetizione, l'ennesimo (nove sconfitte) ieri in Puglia. È forse un rischio la difesa a «tre» scelta dal tecnico barese, ma la squadra asseconda l'opzione giocando con vitalità e «fame», a volte troppa frenesia, ma pure spostando il pallone da una parte all'altra. Due palle gol in sei minuti, una appena dopo 50», un prologo di giornata incoraggiante: Avramov con il petto respinge una botta di Dionigi da pochi metri, poi Motta spara incredibilmente sul portiere vicentino un assist di Goretti. Un quarto d'ora di buon Bari, ma la fiamma si spegne lentamente, non certamente per merito di un Vicenza molle. Il Bari cade nel vuoto mentale, per una ventina di minuti la partita è di una noia mortale. Il Vicenza, anzi, si ritrova fra i piedi (27') un contropiede nato dalla leziosità di La Vista. Sibilano atterra Cristallini al limite, punizione senza esito. Mezz'ora, la luce riprende a fiorire: Motta coglie il palo, Goretti anticipa Avramov, ma la sua gioia è frenata da Guastalvino sulle linea. Poco male, il gol è lì: Sibilano piomba come un falco sul corner di Carrus, palla in rete. Tre punte nella ripresa per il Vicenza, c'è Gonzalez. E c'è Schwoch che con la punta prova a beffare Gillet, determinante nella deviazione. Ma la doppia suoperiorità numerica a centrocampo è un vantaggio che il Bari non spreca. Il Vicenza si allarga, perde palla, Carrus inventa un corridoio in diagonale per Dionigi, che confeziona il raddoppio. Partita virtualmente chiusa, ci pensa ancora Dionigi a mettere il timbro, ancora su assist di Carrus (slalom in area degno di un «gigante»). Fabrizio Nitti


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