(Gazzetta del Mezzogiorno)
Torna da «nemico» nella sua città , contro quelle maglie che ha sempre sognato di indossare. Massimiliano Scaglia e il Torino, un amore che non è mai sbocciato: «Avevo un solo desiderio, da piccolino: giocare nel Toro. Pur se mio padre mi portava a vedere la Juve, il mio cuore era per i granata. Non sono riuscito a coronare questo sogno. Da ragazzino ho giocato nei dintorni della città , nell'Ascaris, ma mai ho avuto l'opportunità granata. Certo domani (oggi, ndi) sarà una giornata speciale, anche perché in tribuna ci saranno proprio tutti. Ovviamente a fare il tifo per il sottoscritto e quindi anche per il Bari. Un fatto strano: dopo tanti anni di calcio, sarà la prima volta che incrocio il Torino. Infortuni o altro, negli anni scorsi mi hanno impedito di vivere questa emozione. Pensavo di "saltare" anche questa volta il match, a causa della diffida che mi porto addosso. Invece, finalmente il... faccia a faccia». E magari un'altra carambola tipo quella di Perugia per sgambettare il lanciatissimo Toro...«Mi piacerebbe molto di più, in effetti... Ma non è importante far gol, che segni il sottoscritto o un compagno la condizione primaria è quella di fare punti. Diciamo, però, che mi piacerebbe davvero far inciampare i granata. Sarebbe gustosissimo». Bari chiamato ad un altro esame contro una grande del campionato: ««Noi siamo migliorati, cambiati. Non è questione di grandi o piccole. Certo, il Torino è una squadra molto forte, costruita per vincere la B. Ma non abbiamo alcun timore. Più forte del Perugia? Due ottime formazioni, il Toro mi ha impressionato all'andata, anche se finimmo con il regalare un tempo. Diciamo che non era il Bari di oggi, insomma. Tante cose dipendono da noi, bisogna metterci solo lo spirito giusto e l'atteggiamento adatto». f.n.