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BARI - Sì viaggiare...Cantava così Lucio Battisti, un ritornello che sembra sia diventato la colonna sonora del Bari di Carboni. Da Terni è arrivata l'ennesima conferma di quanto sia più proficuo il bottino dei punti conquistati lontano dal "San Nicola". Una differenza sostanziale rispetto al ruolino di marcia relativo alle gare interne. Questione di atteggiamento tattico, di caratteristiche tecniche dei giocatori, della mentalità più o meno vincente. Il Bari, in questa stagione, si è spesso abbarbicato sulle poche certezze costruite durante il campionato, finendo così per esporsi al rischio della retrocessione. Il cammino a fasi alterne, costellato da tante deludenti partite casalinghe, ha lasciato finora un segno indelebile sulla classifica: i 21 punti (naturalmente bisogna considerare la penalizzazione per i fatti di Cesena) conquistati in trasferta hanno certamente un valore inestimabile rispetto ai miseri 18 punti totalizzati tra le mura amiche. Come dire che il fattore campo è letteralmente saltato. E' questa forse la spiegazione più lampante di come la formazione biancorossa sia finita nuovamente tra coloro che son sospesi.
La vittoria contro la Ternana ha dimostrato l'assoluta predisposizione dell'undici di Carboni ad agire più di rimessa, anche se sabato scorso, approfittando di un avversario in piena emergenza, è riuscito a costruire qualche buona geometria. Il gol di Santoruvo è diventato il grimaldello che ha spianato la strada verso il successo. L'attaccante bitontino ha messo nuovamente il sigillo su un successo franco del Bari, dimostrando di poter tenere la scena nonostante alcune critiche nemmeno troppo velate. Il suo rendimento è stato positivo, tranne qualche rara eccezione. Il supporto tecnico garantito dall'esperienza e dalla qualità di Dionigi ha liberato Santoruvo da quell'eccesso di responsabilità che nella parte iniziale della stagione lo ha condizionato. Non a caso a Terni il gol è arrivato in seguito ad una efficace iniziativa di Dionigi che questa volta ha vestito i panni del suggeritore.
Una coppia di attaccanti, Dionigi-Santoruvo, che promette bene, a patto che il Bari sappia ritrovare ritmo e continuità in quelle partite che dovrà ancora giocare al "San Nicola"
