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02/04/05 - Bari, questa sera niente scherzi

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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02/04/05 - Bari, questa sera niente scherzi

Messaggioda Marcomerlino » sab apr 02, 2005 10:35


(Gazzetta del Mezzogiorno)

BARI Questa volta niente scherzi, ragazzi. C'è il Catania e tornano alla mente fantasmi lontani. Un piccolo «rewind» per catapultare i pensieri a quella triste notte di un ordinario sabato del giugno scorso. Fu qui, nel San Nicola illuminato e speranzoso, che si infransero le speranze biancorosse di evitare playout e conseguente caduta in serie C1. Davanti a un Catania ormai fuori da ogni tipo di discorso evaporarono i sogni biancorossi di salvezza. Del Vecchio e Mascara i fantastici due di una formazione che in Puglia parve giocarsi chanche da Champions League sciorinando una prestazione al di sopra delle righe. Che notte, per Pillon (quello che sta portando in alto un Treviso prima ultimo in classifica) e la sua banda. Quasi una tragedia per un Bari che sbuffando e grattando all'interno del proprio essere, era tornato a rincorrere la salvezza. Di quelle formazioni, di quegli schieramenti, resta ben poco, oggi. Ma basterebbe il nome dell'avversario per cercare «vendetta» e far alzare il livello delle bile. Bari-Catania, dunque, trentaduesima giornata e undicesimo rintocco del girone di ritorno. Dopo Terni, prima di Arezzo, a cavallo di un trittico che potrebbe ridare fiato e vigore alle ambizioni baresi di tirarsi fuori quanto prima dal turbine della bassa classifica. Rivoltata dai tre punti restituiti al Modena, sentenza che allontana forse definitivamente gli emiliani proiettandoli di botto a ridosso della zona playoff. Discorso che non interessa il Bari, proteso a togliersi dai guai e concentrato a gestire, ampliare, i punti di vantaggio sull'Arezzo, oggi il punto di riferimento più immediato, specie dopo l'impegno di ieri sera a Cesena. Sarebbe bene mettere in cassaforte tre punti, non soltanto per dare continuità al prezioso colpo di Terni, ma soprattutto per poter affrontare la prossima sfida appunto in Toscana con un maggiore vantaggio psicologico nei confronti degli uomini di Tardelli. Parliamoci chiaro: nel giro di sette giorni, il futuro biancorosso potrebbe essere maggiormente delineato. Ma c'è un problema, ed è quello che ha da sempre attanagliato il Bari di questa strana stagione. Il problema è proprio il «San Nicola», uno stadio che si è improvvisamente riscoperto ostile nonostante il calore del pubblico. Il rendimento interno colloca il Bari all'ultimo posto, fotografia ormai ben definita nei contorni di una formazione che enuncia limiti quando c'è da comandare il gioco, quando c'è da accollarsi la responsabilità di scovare campo per far germogliare idee. Anche nel girone di ritorno, sviste arbitrali ed errori esclusi, si è evidenziata la lacuna. Tre pareggi, una vittoria ed una bruciante sconfitta hanno finito con il condizionare fatalmente il cammino di una squadra che, invece, in trasferta vola a ritmi da primato. La decisiva rete di Dionigi al Verona è pure l'ultimo guizzo interno: serbatoio a secco da oltre duecentoquarantacinque minuti (controllare). Contraddizioni che costringono quasi ad approcciarsi alle partite interne toccando ferro, adoperando corni e balbettando cantilene propiziatorie. Sei turni su undici da consumare in casa, insomma la salvezza, la tranquillità, passano proprio da qui. Lo score interno può subire un'accelerazione. Deve subirla. Una sconfitta in dieci turni, per giunta sul campo di una Triestina che si segnala fra le più in salute. Ma il momento del Catania è da collocare fra i top della B attuale. I siciliani hanno cambiato modo di pensare e giocare da quando in panchina c'è l'esperto Nedo Sonetti, il prezioso successo in extremis sul Crotone ha restituito forza ai sogni di agganciare la zona playoff, distante cinque punti. Squadra attenta, fa dell'occupazione dettagliata degli spazi e delle ripartenze armi micidiali. La trasferta siciliana dell'andata, però, segnò una prima importante svolta nell'economia biancorossa. Altra situazione, quella lì. Ma chissà che una svolta non la si possa registrare fin da questa sera. Macumba, rito tribale, colpo di mano o di chiappe, andrebbe bene perfino un colpo di... maglio perforante di goldrekiana memoria purché nel cestello si depositi la quinta vittoria interna. Ma niente scherzi, ragazzi. Non è serata... E chi lo scorso anno non c'era, giochi un po' anche per quei compagni che lo scorso anno c'erano eccome... Fabrizio Nitti

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