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20/04/05 - Il Bari insegue il guizzo giusto

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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20/04/05 - Il Bari insegue il guizzo giusto

Messaggioda Marcomerlino » mer apr 20, 2005 13:52


(Gazzetta del Mezzogiorno)

BARI L'etichetta la incolla Carboni senza bisogno di stimoli. «La partita più importante della stagione». Una frase che racchiude i mille significati di una sfida che improvvisamente si è impennata, pericolosamente impennata. Concetto-spia dello stato di allarme rosso che si è impadronito dei biancorossi. Per una serie di circostanze che coincidono negli ultimi incredibili venti-trenta minuti di Arezzo. Dall'infortunio di Scaglia al ribaltone toscano, dai cartellini gialli e rossi elargiti dal generoso Romeo alle squalifiche piovute lunedì sera. Si poteva e doveva essere fuori dalla mischia, con un perentorio «più nove» sulla zona salvezza, rieccoci a discutere invece di permanenza, di scontri diretti e di calendario, di nuovi timori e vecchie angosce. Come se un colpo di spugna avesse cancellato le puntate precedenti. La partita più importante dell'anno è un faccia a faccia con vista sui playout contro la Triestina, quarantuno punti anch'essa, navigazione a vista e rotta sulla salvezza. Far punti ad ogni costo è un imperativo per entrambe. Per il Bari di più, visto che il turno è interno e c'è da recuperare il terreno perso in Toscana, non certo per proprie colpe. L'aggettivo che il tecnico impone al match la dice lunga su quanto questo appuntamento sia atteso fra i biancorossi, condannati a giocare nuovamente con l'assillo del non dover fermarsi più. Curiosa altalena di questo girone di ritorno, nel quale la formazione barese ha mostrato il meglio di se stessa, ma nel quale anche continua a pagare l'andamento lento del girone di andata. La partita più importante dell'anno, come sostiene il mister, è chiusa in un arco temporale di novanta minuti, durante i quali sarà necessario non sbagliare, gestire con grande oculatezza ogni pallone, fare i conti con una situazione contingente davvero delicata. Dal serbatoio biancorosso non è possibile attingere a piene mani, più per un fatto numerico che qualitativo. E oggi l'emergenza chiama a gran voce. Brioschi, Scaglia e Anaclerio, l'ipotetico sostituto dell'ex fiorentino, fermi ai box per squalifiche varie e infortuni. Non c'è l'abbondanza nella quale sguazzare, c'è solo da fare necessità virtù, adattare e riadattare, sistemare e piazzare, disegnare un mosaico che dovrà per forza di cose reggere l'impatto e possibilmente vincerlo. La partita più importante dell'anno, così come l'ha ribattezzata Carboni, ha qualcosa di lugubre al proprio interno, qualcosa di viscido nel proprio essere. Arriva quattro giorni dopo Arezzo, dopo che il Bari aveva assaporato per lunghi tratti il gusto di sentirsi fuori dai giochi pericolosi. Bisognerà ricalarsi nel clima di guerriglia, di battaglia, in quel clima che fino al 27' della ripresa, sabato scorso, sembrava destinato ad altri. La mazzata psicologica è stata dura, soprattutto perché c'è pure la consapevolezza di esser stati «spinti» all'indietro. È come quando, ormai convinti di essere in cima, ecco un piede in fallo, ecco la scivolata, ecco che si deve ripartire. Ma il destino resta nelle mani dei giocatori e del tecnico biancorossi, che comunque hanno un piccolo vantaggio da gestire. Rimettere insieme i cocci, farsene una ragione e reagire. Scovare nel profondo della testa le energie mentali necessarie a ripartire. Fare punti è una necessità alla quale bisognerà far fronte, alla luce degli impegni delle altre pericolanti e della prossima, delicata, trasferta sul campo della Salernitana. Chiariamo un aspetto: anche i tre punti oggi, questa sera, non garantirebbero tranquillità assoluta. Ma avrebbero il potere di mandare in affanno quanto meno la Triestina. Il resto dipenderà dai risultati delle altre. Una sconfitta nelle ultime sei giornate, a Crotone, undici punti guadagnati. Il passaporto temporaneo dei giuliani è ambiguo, ma al tempo stesso meritevole di riguardo. In trasferta gli uomini di Tesser non vincono da oltre quattro mesi (dicembre 2004, 1-2 a Venezia), «vantano» la quarta peggior difesa del campionato, sia esterna che complessiva. Ma rappresentano un gruppo compatto, forte fisicamente, con due punte che vanno tenute d'occhio (Godeas e Moscardelli) e due esterni che corrono (Munari e Baù). Ci sono, insomma, valori importanti perché la Triestina possa lottare alla pari con le altre a rischio. Fabrizio Nitti

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