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21/04/05 - Solito Bari, cuore e batticuore

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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21/04/05 - Solito Bari, cuore e batticuore

Messaggioda Marcomerlino » gio apr 21, 2005 13:35


(Gazzetta del Mezzogiorno)

BARI Chissà perché, ma nelle vittorie del Bari c'è sempre qualcosa di sofferto, qualcosa che sempre e comunque alla fine lascia il cuore in tumulto. Due a zero alla Triestina in uno scenario da fantasmi (appena 384 i paganti...), surrogando con un buon secondo tempo (l'ingresso di Gigi Anaclerio e il ritorno al 4-4-2) una prima frazione costellata da mille difficoltà. L'eurogol di Goretti e la pennellata di La Vista mettono il timbro a tre punti d'oro colato dopo le polemiche e i rimpianti di Arezzo. Ma la strada della salvezza, oggi è a più tre sul quint'ultimo posto e fuori dalla zona play-out, ha bisogno di continuità. Quella che sarà necessario trovare sabato a prossimo a Salerno. Intanto mettiamo in cassaforte la sesta vittoria in casa e, per la prima volta quest'anno, il secondo successo interno consecutivo. Linea difensiva a tre. Doudou (non c'è Brioschi squalificato), Sibilano e Micolucci per contrastare la coppia Godeas-Moscardelli; centrocampo a cinque uomini, fasce affidate a La Vista e Bellavista, Rajcic (rileva Scaglia, non nei compiti) davanti alla difesa, Carrus e Goretti vertici esterni del triangolo con il croato; Dionigi e Santoruvo, in campo nonostante la caviglia dolorante, i terminali offensivi. Il modulo scelto da Carboni regala un uomo in più in mezzo al campo rispetto al 4-4-2 di Tesser. E seppur in superiorità numerica a centrocampo, il Bari mostra un volto molto meno bello ed aggressivo soprattutto rispetto ad Arezzo. La squadra appare lenta nei pensieri per tutto l'arco del primo tempo, evidenziando prevedibilità e manovra involuta. I tre calci d'angolo conquistati nel giro di soli 11' minuti sembrano un prologo positivo, ma non lo sono. Il pallino scorre male nelle mani e nelle teste biancorosse, la difesa ospite, in verità non proprio ineccepibile, se la cava a buon mercato. Spente le corsie esterne, dove, forse inutile sottolinearlo, l'assenza di Scaglia si sente più di quanto ci si aspettasse, il Bari fatica anche negli inserimenti per vie centrali. Una scombinata conclusione di Carrus da buona posizione (17'), un tiro cross di Dionigi deviato a fatica in corner da Campagnolo (19'), un liscio dell'ex reggino dopo scambio con Santoruvo (20'). Flash nella mediocrità, condita dalla palla lunga sulle punte e pedalare della formazione triestina. Due sussulti, uno per parte, prima dello scadere. Nel giro di due minuti il risultato potrebbe subire l'impennata: il destro a volo di Dionigi (38') dopo uno scambio rapido con Santoruvo finisce alto; tocca poi a Gillet salvare su Godeas, che nel faccia a faccia dopo erroraccio di Carrus, si lascia ipnotizzare dal gatto belga a porta spalancata. L'avvio di ripresa è ancora una doccia fredda per i biancorossi. Godeas salta secco Sibilano sull'out sinistro dell'area di rigore barese, assist all'indietro per il tocco comodo di Moscardelli con Gillet fuori causa; fortuna vuole che da quelle parti ci sia Micolucci ad evitare il peggio. È il sesto, la scossa arriva due minuti più tardi. L'innesto di Gigi Anaclerio per Rajcic ravviva la monotonia barese e manda in tilt i piani di Tesser. Carboni riassesta la squadra con il più congeniale 4-4-2, spedendo il nuovo entrato a svolgere le mansioni di esterno sinistro di centrocampo e riposizionando tutto il resto. Doudou e Sibilano centrali, Bellavista e Micolucci esterni; Carrus e Goretti in mezzo al campo, La Vista nella posizione rituale. La formazione biancorossa si allunga di più e meglio, si alza il «moto» interno della squadra, cresce la velocità di pensiero, si sottrae campo alla Triestina. Anaclerio porta avanti idee e iniziative, nasce il gol proprio dalla fascia sinistra, dopo il terzo corner della ripresa. È il 12', Goretti arpiona la respinta della difesa ospite e dai venticinque metri scaraventa sotto l'incrocio. Gran gol, il terzo stagionale del perugino, certamente il più bello e pregiato. Raggiunto il vantaggio il Bari gioca più sciolto, appoggiandosi spesso sulla buona serata di Anaclerio. Che serve ancora un pallone a Dionigi (23'), la cui girata però è poco incisiva. Tesser sposta l'asse triestino rischiando il 4-3-3, reso più offensivo dal successivo ingresso di Princivalli per Briano. La Triestina si agita invano, Godeas prova a scuotere i compagni, ma Gillet non corre grandi pericoli. Il Bari si acquatta, riparte, punge. E nel recupero raddoppia: tocco morbido a pallonetto di La Vista dopo incursione di Carrus. Ci sarebbe anche la possibilità per Lipatin, entrato per Santoruvo: Campagnano evita il tris. Fabrizio Nitti

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