(Gazzetta del Mezzogiorno)
SALERNO È decisamente soddisfatto, Guido Carboni, per il pareggio di Salerno. Ma lo dice a denti stretti, soprattutto pensando a quanto costruito dopo il pareggio, finale, del Bari. Sui calci di rigore, però, non transige. Anzi, non vuole assolutamente che la gara Salernitana-Bari venga ricordata per i due rigori, uno per parte, assegnati da De Marco. «Volete sapere come la penso in merito? - afferma il tecnico biancorosso - secondo me non erano da assegnare né l'uno e neppure l'altro. Non credo che fossero falli tali da assegnare la massima punizione. Piuttosto ne ho visto uno, nella prima frazione di gara, che era evidente a nostro favore per un fallo di mani in area granata. Ma, per favore, non ricordiamo questa gara per i rigori assegnati. Sarebbe di molto riduttivo per quanto si è visto sul terreno di gioco. Ad esempio, dopo il nostro pareggio ho contato almeno altre quattro palle gol per riportarci in vantaggio. Ma va bene così, la classifica si muove». E Carboni si sofferma sulla gara di ieri sera all'Arechi. Un match che ha visto il Bari prima sbloccare il risultato per poi vedersi ribaltare a proprio svantaggio il risultato. «Ci sono state due formazioni che si sono affrontate a viso aperto. Due squadre che stanno bene in salute e che solo l'incredibile equilibrio del campionato le mantiene così in basso in classifica. È stato un match aperto a qualsiasi risultato e, francamente, ho contato almeno sette, otto palle gol a nostro favore». L'iniziale vantaggio a firma di Santoruvo, per certi versi ha bloccato il Bari. La manovra è stata meno fluida, concedendo troppi spazi ad una Salernitana che, fino ad allora, stava pagando dazio. Il momento no del Bari è fotografato da Carboni con queste parole: «Dopo la rete del vantaggio ci siamo seduti, è vero. Forse i ragazzi hanno pensato che potesse bastare così. Di conseguenza non abbiamo badato più ad accorciare le distanze, concedendo spazio vitale alla Salernitana. Un errore, soprattutto valutando la forza offensiva dei nostri avversari». Ancora una volta, sugli scudi Luigi Anaclerio. Con la sua entrata sul terreno di gioco, il Bari ha saputo trarne il massimo. In ombra, invece, la prova di Dionigi. Lontano dall'essere quell'attaccante conosciuto nelle prime uscite con la casacca biancorossa. «Conto molto su questo ragazzo - riprende il tecnico biancorosso - conosciamo bene le sue qualità e quanto possa dare alla nostra squadra. Sa essere determinante, ed è qualcosa in più per la nostra squadra. Mi dispiace solo che non riesca a sbloccarsi, perché la rete la meriterebbe davvero. C'è andato vicino, ma purtroppo la fortuna non è dalla sua parte. Dionigi? Sta attraversando un momento particolare. Gli manca il gol e si vede. Ma rimane un punto importante per la nostra formazione. E vedrete che fino alla fine segnerà ancora, magari le reti decisive per la salvezza». Antonio Roma
