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Mai come questa volta il ruolo dell'ex è piuttosto scomodo. O meglio, crea disagio ed un pizzico di frenesia. Bepi Pillon è rimasto troppo legato al Bari per non avvertire un moto interiore, una tensione spontanea che ha già provato in parte nella gara di andata. Venerdì sera calcherà per la prima volta l'erba del "San Nicola" alla guida di un'altra squadra, quel Treviso che ha rilanciato in pompa magna e che coltiva ambizioni nemmeno tanto velate. Una sfida nella sfida, contro il suo recente passato che ancora si porta dentro. "A Bari sono stato accolto benissimo - dichiara Pillon -. Pur in una situazione difficile dal punto di vista dei risultati e della classifica, ho sempre riscosso la fiducia della società e ho avuto attestazioni di stima dai tifosi che mi hanno sempre sostenuto, soprattutto nei momenti più delicati. Avrei voluto raggiungere la salvezza, ma al tirar delle somme sia il Bari che il sottoscritto siamo rimasti in serie B. E' questa la cosa più importante".
Non sarà una rimpatriata. La posta in palio è troppo alta. Tuttavia, pur nel contesto di una contesa che si annuncia alquanto combattuta, c'è anche spazio per i sentimenti . "Io credo ancora in certi valori, nel rispetto, nella lealtà , nell'amicizia. Conoscendomi bene, sicuramente proverò un po' di emozione non appena salirò le scale che portano al terreno di gioco. Il pubblico di Bari mi ha lasciato un bel ricordo".
Sensazioni che turberanno l'animo, che si faranno sentire; ma poi sarà partita vera. Il Bari deve ancora fare un ulteriore sforzo per salvarsi, il Treviso insegue il sogno dei playoff. "Una volta in campo dovrò necessariamente pensare alla mia squadra. Contro il Bari di oggi non è facile per nessuno. Già nella gara di andata mi fece un'ottima impressione. Noi fummo più bravi nel saper sfruttare le occasioni da rete al momento giusto. Il Bari è forse l'unica squadra che ci ha messo in seria difficoltà . Credo che abbia raggiunto uno standard qualitativo elevato. Il lavoro di Carboni sta dando i suoi frutti. Di conseguenza siamo consapevoli che non sarà agevole strappare un risultato di rilievo. Lotteremo come sempre, a viso aperto. Vogliamo a tutti i costi raggiungere l'obiettivo playoff".
Treviso lanciatissimo, forte e deciso. Merito anche di Pillon che ha dato la sua impronta alla squadra. "Quando sono arrivato c'era una situazione un po' particolare, specie a livello mentale. Eravamo penultimi. Ho cercato di tirare fuori il meglio dei giocatori che avevo a disposizione. Il Treviso è composto da tanti giovani. L'esplosione di Barreto e Reginaldo ha contribuito ad elevare i nostri valori tecnici, ma anche l'esperienza di Galeoto, Gallo e Ballotta si è rivelata fondamentale per ottenere certi risultati".
Treviso che punta alla serie A, Bari che non riesce a decollare. "In prospettiva vedo un Bari in crescita. L'intelaiatura è buona. La coppia d'attacco Dionigi-Santoruvo a me piace tantissimo. Poi conosce bene La Vista, anche Carrus e Goretti. Con pochi ritocchi giusti nel prossimo campionato il Bari sarà sicuramente tra i protagonisti. Ma venerdì sera spero sia il Treviso a conquistare la scena...".