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28/04/05 - La Vista colora lo sprint di bianco e rosso

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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28/04/05 - La Vista colora lo sprint di bianco e rosso

Messaggioda Marcomerlino » gio apr 28, 2005 13:50


(Gazzetta del Mezzogiorno)

Meno sette al termine (giornate) e più quattro (punti) sulla quint'ultima. Bari in pole position nella griglia salvezza, piccolo patrimonio che andrà gestito con oculatezza, ma pure coraggio. A caccia dello sprint giusto, magari già domani contro il lanciatissimo Treviso dell'ex Pillon, per azzerare i rischi e studiare l'immediato futuro. E chi meglio di Giorgio La Vista, oggi, è in grado di far scattare come una molla i biancorossi, regalando guizzi e ripartenze, assist e fantasia. Un'arma sulla quale Carboni conta, e molto pure, in particolare da quando la fascia sinistra non è più territorio di Massimiliano Scaglia. «Sto attraversando un momento davvero felice sotto l'aspetto della condizione, mi sento bene. Cerco di essere utile alla squadra, quando ci riesco son doppiamente felice. Adesso che non c'è più Max, si cerca di far sfociare più frequenza il gioco dalla mia parte. A volte va bene, altre volte no». Uno, due, tre guizzi per ferire profondamente l'avversario, da Salerno la conferma del momento positivo dell'esterno destro romano, sempre più uomo dell'ultimo passaggio. Ma anche di una saggia prudenza: «Il vantaggio accumulato in classifica - dice La Vista - non deve farci cullare, pur se resta un dato di fatto. Il campionato non è ancora giunto all'ultima giornata, sappiamo benissimo che sarà dura. Il traguardo è in vista, dobbiamo però tagliarlo. Abbiamo davanti una serie di partite per niente facili, fra chi deve lottare per la salvezza e chi invece aspira ai playoff o alla A direttamente. E noi dobbiamo far punti da subito». Il girone di ritorno ha detto che in casa finalmente il registro è cambiato e i sei punti conquistati nelle ultime due partite al San Nicola la dicono lunga sulla nuova convinzione che anima i biancorossi. Se c'è da dar retta al proverbio, il Treviso potrebbe essere il terzo della serie. E da queste parti tre vittorie consecutive non si sono mai viste prima: «Preferisco incrociare le dita, meglio non dire una cosa del genere altrimenti ci tiriamo addosso il "negativo". Sarebbe una bella cosa, perché un'altra vittoria ci avvicinerebbe ulteriormente alla salvezza. Ma in un'ottica generale, credo che l'importante sarà far risultato». Un dato di fatto. Treviso che ha perso quattro delle ultime cinque trasferte, pareggiando soltanto sul campo dell'Albinoleffe. Fa il paio con la lenta crescita biancorossa per quanto riguarda il rendimento interno: Fuori casa, evidentemente, non si sono espressi al meglio ultimamente. Ma il rendimento del Treviso va rivisto in un'ottica globale. Resta una squadra molto forte, da prendere con le molle. Non offrono grandi punti di riferimento, un collettivo che sa come muoversi e cosa fare. Tra l'altro i veneti possono contare su due giocatori come Barreto e Reginaldo, autentiche rivelazioni stagionali che regalano imprevedibilità e velocità. Ma vorrei chiarire che si tratta di giocatori da rispettare, non certo da temere. Perché questo Bari se la gioca con tutti». C'è in verità, pure la voglia di riscattare la sconfitta dell'andata. Il Bari dominò letteralmente la scena, costruendo e sprecando un numero di palle gol vicino alla decina. La Vista quel giorno partì dalla panchina: «Entrai nel corso del match - ricorda - una partita molto strana. Giocammo bene, non fummo fortunati. A dir la verità il Treviso non mi sembrò una squadra eccelsa. Ma il tempo, il campionato, ha detto che i veneti sono fra le più forti della B». E in casa, al San Nicola, manca un successo di prestigio, manca la vittima illustre. Chissà che non sia arrivato il tempo: «Certo, il Treviso appartiene alla zona "nobile" della classifica, speriamo di colmare questa lacuna». Fabrizio Nitti

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