(Gazzetta del Mezzogiorno)
VENEZIA Salutare la nuova proprietà con un successo. Per un Venezia che di veri obiettivi non ne ha più, essendo ormai cosa fatta l'amara retrocessione in C1 dopo 14 anni consecutivi di serie B interrotti solo da tre tornei in A, non può che essere questa la massima ambizione in vista del match con il Bari di questa sera. Quello arancioneroverde è il team che nel campionato cadetto sul proprio campo ha concesso più di chiunque altro: ben otto sconfitte, l'ultima solo una settimana fa con il Perugia (4-2); per di più i lagunari sono reduci da un poker di ko che, come previsto, ha segnato la svolta, purtroppo in negativo, dal momento che pensare oggi di recuperare all'Arezzo ben dodici punti sui 18 a disposizione sarebbe un'utopia. In sostanza allora, con altre sei gare da giocare, tanto vale buttarla sull'orgoglio personale dei giocatori, tutti motivati a mettersi in luce, se non altro in prospettiva futura. A Venezia dal 30 giugno dovrebbe iniziare l'era del «professore» Franco Scoglio, pupillo del neo presidente Luigi Gallo, ma nel frattempo a traghettare la derelitta zattera arancioneroverde c'è un tecnico tanto volenteroso quanto alle prime armi. «Siamo penultimi però abbiamo l'obbligo di dimostrare qualche cosa di buono alla nuova dirigenza e soprattutto alla nostra gente - ha dichiarato mister Andrea Manzo, affiancato nella gestione tecnica dall'ex capitano Alessandro Calori - è vero che al "Penzo" contro il Bari saremo in pochi (sabato scorso contro il Perugia gli spettatori erano non più di 1.500 con discreta rappresentanza ospite, segno che non sono pochi coloro che hanno stracciato l'abbonamento, ndr), ma i veneziani e i mestrini che hanno a cuore questa squadra meritano rispetto e il massimo impegno. E noi vogliamo gettare le basi per un futuro più vincente». Sul fronte formazione va detto che i propositi di 4-3-3 sono finiti subito nel cassetto. Il 4-4-2 contro il Bari sarà il modulo di partenza, e il trequartista Allegretti agirà in realtà da centrocampista centrale accanto al brasiliano Anderson. In difesa (nuova per tre quarti rispetto a una settimana fa, visto che Gregori e Savino non sono stati convocati, mentre il greco Giannopoulos è indisponibile) davanti a Benussi come terzino destro tornerà Turato, sul lato opposto ci sarà l'uruguagio Vicente con l'argentino Landaida e il paraguayano Maldonado in mezzo. A centrocampo gli esterni offensivi saranno Max Esposito e l'argentino Miramontes, Guidoni e Lulù Oliveira formeranno invece il tandem d'attacco. L'ex Collauto mancherà per via del mal di denti. Marco De Lazzari
