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L'Italia del calcio e' stata battuta 2-1 dalla Spagna nella semifinale dei giochi del Mediterraneo, partita ricca di polemiche. La partita e' stata dichiarata conclusa a 5' dalla fine dopo la quinta espulsione di un calciatore italiano. L'arbitro Ferreira ha applicato il regolamento che prevede la presenza di almeno sette giocatori in campo. Gli uomini di Ghedin erano in vantaggio nel primo tempo con Vantaggiato, prima di subire il pareggio ed il gol della vittoria spagnola.
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Finisce con un'indecorosa rissa in semifinale l'avventura dell'Italia del calcio ai Giochi del Mediterraneo. La partita contro i padroni di casa è stata dichiarata conclusa a 5' dalla fine (quando gli azzurri perdevano 2-1) dopo la quinta espulsione di un giocatore italiano. Il nervosismo è stato scatenato dal gol del 2-1 spagnolo, realizzato con un azzurro a terra. Carraro chiede scusa: "Non ci si comporta così in nazionale".
Nel finale del secondo tempo con l'Italia gà ' in 10 e sul 2-1 per i padroni di casa e' scoppiata una violenta lite tra i giocatori che ha portato l'arbitro ad espellere Peluso, Beotti, Porcari e Pulzetti. L'Italia che aveva perso nel primo tempo anche Palazzo e' cosi' rimasta in 6, che da regolamento vale partita persa. La Nazionale allenata da Pietro Ghedin e' stata quindi eliminata dl torneo di calcio dei Giochi del Mediterraneo. Un brutto episodio, che ha avuto degli inevitabili strascichi anche dopo la gara. Diego Bonavina, dirigente federale azzurro, ha commentato così: "La terna arbitrale non e' riuscita a tenere in pugno la partita, siamo passati da una prestazione epica ad una pagina molto negativa dello sport, tutte queste espulsioni vogliono dire che tutti abbiamo sbagliato".
Anche il presidente Franco Carraro ha detto la sua su quanto accaduto, scusandosi per l'increscioso episodio: "Esprimo il rincrescimento e il rammarico con le scuse della Figc per quanto è avvenuto ai Giochi del Mediterraneo. La partita - ha detto Carraro - è stata sospesa dopo l'espulsione di 5 giocatori italiani oltre a quelli spagnoli. La scarsa esperienza internazionale dei giocatori e probabilmente alcuni errori dell'arbitro possono costituire una giustificazione ma non una scusante. Lo sport prevede che si rispettino le decisioni dell'arbitro e si giochi con lealtà . Quando ci sono interessi economici in ballo questi possono costituire una giustificazione ma, ripeto, non una scusante. Quando però si veste la maglia della nazionale non ci si può comportare come ha fatto la squadra ieri. La situazione sarà valutata dalla Figc quando arriverà la relazione ufficiale degli accompagnatori che erano sul posto. Per il momento esprimo a tutto lo sport italiano il mio rincrescimento e le mie scuse a nome della Figc".
