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Eravamo rimasti ad un ipotetico tris che puntualmente non c'è stato. Due delle tre partite interne (in dieci giorni) hanno già fatto scivolare il Bari nelle retrovie. Un solo punto tra Bologna e Piacenza: peggio di così davvero non si può. Il gioco latita, le soluzioni tattiche predisposte da Carboni non sortiscono effetto, il collettivo continua a sbandare. Sarà pure un momentaccio, ma la realtà non lascia spazio all'ottimismo, benchè il tecnico biancorosso confidi ancora nella capacità di reazione e di ripresa dei suoi. Ci ritroviamo a raccontare le solite imprese (?!) del Bari che rispetto allo scorso anno ha un punto in meno in classifica. Serie A sempre più lontana, nonostante i proclami e le promesse di inizio stagione. Il motore biancorosso sbuffa e non produce gli effetti sperati. Anche contro il Piacenza la squadra si è smarrita dopo un discreto avvio. Difesa flaccida, centrocampo arruffone, attacco impreciso che si è salvato solo grazie all'irruenza di Santoruvo, uno dei pochi, insieme a Gillet, Gazzi e Scaglia, a conquistarsi la sufficienza. Il pubblico non ha gradito, senza contare che la sconfitta interna contro il Bologna ha influito negativamente sull'affluenza allo stadio. Sabato scorso i paganti sono stati appena 959 e qualche abbonato ha preferito restare a casa o fare altro. Il Bari è nuovamente caduto nel solco della disaffezione. Il "San Nicola" è un catino mezzo vuoto, così come si è presentato spesso negli ultimi anni. Il tormentone scrive così un altro capitolo che lascia il segno. E' in corso l'ennesima stagione degli affanni, in cui si naviga a vista, col rischio di naufragare. In questi casi bisogna turarsi il naso, sperando che il vento possa davvero cambiare(ma basterà riavere in squadra Carrus per risalire le corrente?). Non resta che affidarsi alle residue dosi di buona volontà . Carboni ha provato a modificare lo schieramento, senza tuttavia cavarne un ragno dal buco. L'allenatore può solo cercare di motivare la truppa, ma in questa fase delicata persino le sue poche certezze cominciano a vacillare. Forse, potrebbe battere altre strade, come quella di schierare un terzino fluidificante sinistro di ruolo (Michele Anaclerio è sempre in attesa, poi c'è Mora che però sembra sia stato accantonato dopo le prime apparizioni in coppa e in campionato). E non va esclusa la possibilità di schierare Bellavista a centrocampo. Tutta da verificare, invece, la coesistenza tra Santoruvo e Vantaggiato che spesso e volentieri si sovrappongono. In attesa di tempi migliori (il mercato di gennaio?), il Bari ha un'altra prova d'appello, la terza gara in casa consecutiva. Mercoledì sera al "San Nicola" arriva il sorprendente Mantova capolista. Punto di ripartenza o punto morto?
