Uno dei protagonisti del Foggia che con il pareggio di Terni ha centrato l’obiettivo salvezza, è Fabio Mazzeo, intervenuto nel pomeriggio in sala stampa per rispondere alle domande dei cronisti.
Il bomber ha espresso subito la sua e la soddisfazione del gruppo per aver raggiunto quota 50 punti: “Siamo felici”, ha esordito, “eravamo partiti con questo obiettivo, potevamo raggiungerlo anche prima per quello che si era visto in campo, però è arrivato ora. E da adesso comincia un nuovo campionato, siamo vicini ai playoff, abbiamo molti scontri diretti (nelle prossime quattro Bari, Cittadella, Spezia e Venezia nda), se faremo bene potremo realizzare un altro sogno. Abbiamo le carte in regola per riuscirci.
Sapevamo che la Ternana era in un ottimo momento, forse noi abbiamo sbagliato qualcosa ma ci sta; comunque analizzando i numeri, la partita l’abbiamo fatta noi, abbiamo dominato nel possesso palla, nelle occasioni, nei tiri in porta, loro hanno sfruttato Carretta che è in forma e in due occasioni ci hanno fatto gol. Noi siamo stati bravi a riprenderla alla fine ottenendo il punto che aspettavamo. Ora siamo lì ed è giusto provarci”.
L’attenzione si è poi spostata inevitabilmente sul derby con il Bari: “Noi non abbiamo ancora realizzato nello spogliatoio perché siamo tornati ieri da Terni e da domani credo si inizierà a respirare un’aria più tesa e ad avere la carica. È una partita importante, bellissima da giocare, ma è pur sempre una partita di calcio, noi dobbiamo fare comunque il nostro gioco, dobbiamo portarla dalla nostra parte. Ci sarà tanta gente e noi ci faremo trovare pronti.
In passato ho giocato altri derby, penso a quello di Perugia contro la Ternana che era molto sentito o quando ero in panchina nel derby tra Salernitana e Napoli, ma non credo che siano come questo, anche perché manca da tanto tempo. All’andata non giocai perché mi ero infortunato con la Ternana e ci rimasi male, ma le cose non cambiano rispetto alla voglia: sono felice di poter giocare, di essere a disposizione. È meglio giocarlo in casa. Del derby se ne parla, anche se noi non lo abbiamo ancora respirato nello spogliatoio, come ho già detto perché siamo tornati da poco, so però cosa rappresenta per i tifosi: noi cercheremo di renderli orgogliosi facendo bene e “sputeremo sangue”.
Spero che sia giocato a viso aperto, anche se non ci credo molto perché è una gara sentita da entrambe le parti; ma se sarà giocato viso a viso verrà fuori una grande partita. Il Bari è una squadra forte, con un organico importante, con gente di categoria superiore, costruito per la promozione diretta. Hanno fatto fatica a rimanere lassù ma hanno elementi dalla giocata importante, che possono cambiare la partita. Bisogna fare attenzione, lavorare bene e affrontarlo nel modo giusto”.
Esaurito l’argomento derby, l’attaccante salernitano ha analizzato i suoi numeri, 16 gol e 9 assist: “Per me sono motivo di grossa soddisfazione e autostima: ci speravo e ho lavorato per questo obiettivo. Ma il campionato non è finito e cercherò di fare ancora meglio. Sono felice anche per gli assist, mi piace mettermi al servizio degli altri, mi rende felice, una felicità diversa da quella di quando si segna ma comunque è una cosa che mi piace. Ma come ho già detto, il torneo non è concluso e devo fare il meglio possibile. L’obiettivo è raggiungere il massimo possibile: quale sia il massimo però non lo so.
Il ruolo è quello che mi piace di più, nelle passate esperienze di «B» facevo l’esterno di centrocampo a quattro, dunque era anche più difficile raggiungere certe cifre. Il ruolo è fondamentale e ha portato sicuramente i suoi risultati. La serie B? è la solita pazza cadetteria, dove però le squadre più attrezzate stanno lassù”.
Classifica giusta quella del Foggia? “A livello di gioco avremmo meritato qualche posizione in più, ma per i risultati è giusto così, perché abbiamo perso per stradi parecchi punti che con un po’ più di maturità avremmo ottenuto: quindi è giusto essere lì dove siamo. Il nostro cambiamento non credo sia dipeso dal modulo. Si è creata maggiore compattezza: all’andata anche facevi le prestazioni ma poi prendevi dei gol e li pagavi. I nuovi arrivati hanno dato tanto in termini di esperienza e maturità e se lo spogliatoio è unito, la compattezza si trasferisce in campo e lo si vede dai risultati”.
Infine una battuta sulle vicende extracalcistiche della società: “ Noi ci siamo tirati fuori da queste questioni, pensiamo al campo e a lavorare, a raggiungere i risultati che è poi ciò che aiuta di più”.
Foggiasport24