Queste le dichiarazioni dell’allenatore del Carpi, Antonio Calabro, alla vigilia dell’ultimo incontro di campionato sul campo del Baridi Simone Giovanelli
Queste le dichiarazioni dell’allenatore del Carpi, Antonio Calabro, alla vigilia dell’ultimo incontro di campionato sul campo del Bari. Senza più obiettivi stagionali, la squadra rischia di giocare senza stimoli?: «Gli stimoli ce li dà la sfida con una grande squadra – ha risposto il tecnico – costruita per vincere il campionato, in una partita che si giocherà in un palcoscenico importante davanti a tanta gente. E’ l’ultima partita del campionato e i ragazzi hanno voglia di chiudere bene».
A chiusura di stagione, Calabro fa un bilancio del suo operato: «A inizio stagione non si sapeva cosa ci poteva aspettare. Personalmente venivo da tre campionati vinti e un play-off di Serie C da rivelazione ma non sono così presuntuoso da aver pensato di poter vincere o fare un risultato prestigioso oltre le aspettative. Ho cercato di raggiungere gli obiettivi che mi ha dato la Società , entrare in sintonia con lo staff tecnico e pensare partita dopo partita, perchè la Serie B è un campionato subdolo: ti affascina, ti attrae, poi ti risucchia. Ogni settimana devi pensare a fare punti per non arrivare con l’acqua alla gola alla fine: le aspettative erano quelle e sono state ampiamente rispettate»;
Rimpianti?: «Solo di non aver potuto contare sempre su Mbakogu insieme a Melchiorri e il non essere stato tanto apprezzato dai tifosi come mi è successo in passato per la mia grinta e il mio carattere, ma li ringrazio perchè sono stato accolto benissimo. Non era facile prendere l’eredità di mister Castori, era un anno difficile. A Carpi lascerò comunque un pezzetto di cuore»;
E’ la prima ed ultima stagione di mister Calabro sulla panchina biancorossa?: «Quando finisce un campionato si fanno delle valutazioni, ma a prescindere se sarà l’ultima per me o no col Carpi ringrazio la Società per l’opportunità che mi ha dato e lo staff tecnico che mi è sempre stato vicino. Sono contento di aver portato a casa il risultato che la Società mi aveva chiesto a inizio stagione. L’abbiamo fatto senza mai andare in sofferenza e mettendo in mostra tanti giovani»
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