Il pari del San Nicola coincide anche con la fine del silenzio stampa in casa Turris. A commentare il match anche il tecnico Franco Fabiano, che per la prima volta rilascia dichiarazioni ufficiali dopo il suo ritorno sulla panchina corallina: ”Siamo una squadra importante, siamo venuti al San Nicola per giocarcela a viso aperto perché non mi piace fare la vittima sacrificale. Ci siamo difesi solo negli ultimi 10 minuti, tant’è vero che a mio avviso ha fatto più parate Marfella che il nostro portiere. Questa Turris ha qualità e l’ha dimostrato in un campo difficile. Sicuramente ce la giocheremo con tutti, ovviamente sempre con grande umiltà . Longo? Speriamo sia solo una botta guaribile in pochi giorni”.
Che Turris ha ritrovato al suo ritorno? “Adesso mi interessa solo il presente e l’immediato futuro, inutile guardare indietro. Abbiamo una grande società ed un grande pubblico, infatti l’assenza dei tifosi corallini è stata una sconfitta per il calcio. Questo pari deve essere solo la base per costruire una casa antisismica...”.
Sollecitato dai giornalisti pugliesi, Fabiano aggiunge: “Girone siciliano più facile? Parole di qualche solone, ma ho fatto sia il romano che il pugliese e posso assicurarvi che i meridionali sono tutti difficili. Ogni raggruppamento ha le proprie insidie. In ogni caso, come ha detto il presidente, anche per me il Bari resta fuori concorso…”.
Sulla delicata questione stadio, Fabiano lancia un appello alla città : “Da torrese doc dico di tenerci stretta questa società che è proiettata nel futuro. Negli ultimi anni ne abbiamo viste di tutti i colori. Se perdiamo questa risorsa, ne usciamo sconfitti tutti noi. Tutto l’ambiente deve aiutare il presidente e stargli vicino, perché abbiamo la rara fortuna di avere un imprenditore importante. La nostra città è già un disastro e non ho problemi a dirlo, se perdiamo anche il calcio è finita. Invece dobbiamo incoraggiare questa società , perché la Turris può essere anche fonte di promozione sociale”.
Fabiano chiude con una battuta: “Il mercato? Non ci vado, la frutta la compra mia moglie…”.
di Vincenzo Piergallino
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