«Chiavi della città », nel fascicolo spunta anche il nome dell'ex Ad di Amet Danisi: «Accompagnò il sindaco di Trani da Giancaspro»
Trani calcio finanziato da Bari calcio e dintorni: in tutto questo, quindi, cosa c'entrerebbe l'amministrazione comunale?
Ebbene, secondo la Procura di Trani, che sosterrà la pubblica accusa nell'indagine «Chiavi della città », «alla base di tutto vi è stata, nel settembre 2016, una espressa richiesta da parte del sindaco, Amedeo Bottaro, a Mino Giancaspro, affinché quest'ultimo intervenisse finanziariamente in favore del Trani calcio, allo specifico fine di evitare il fallimento ed il tracollo della squadra di calcio tanto sul versante sportivo quanto su quello economico finanziario. Per altro, in tale occasione, Bottaro s'era fatto accompagnare da Marcello Danisi, da lui nominato amministratore delegato di Amet, società partecipata al 100 per cento dal Comune».
Danisi (non indagato), barese, è stato il curatore fallimentare del Bari dopo l'addio di Paparesta e prima dell'avvento di Giancaspro.
Da qui si sarebbe aperto lo scenario ipotizzato dagli inquirenti, ben più esteso del calcio.
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«Chiavi della città », Trani finanziato dal Bari: «Amato Mg» versa 468mila euro, ma «Mg» è Mino Giancaspro
Finanziava il Trani con i soldi del Bari, utilizzando fonti riciclate o auto riciclate. «Mino Giancaspro ha realmente effettuato diversi apporti di denaro nelle casse del Trani», è la tesi portata avanti da Procura di Trani e Guardia di Finanza di Bari nell'indagine «Chiavi della città ».
Fra intercettazioni e dati acquisiti figura, fra gli altri, un file Excel da cui emerge che gli apporti economici al Trani, a nome del presidente Michele Amato, per il 2016 risultano pari a 206.000 euro e, per il 2017, a 262.000. Al cognome Amato, tuttavia, segue la sigla Mg, che sta per Mino Giancaspro, plastica raffigurazione del fatto, sempre secondo gli inquirenti, che Amato fosse un prestanome dell'ex presidente del Bari.
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VIDEO. «Chiavi della città », il sindaco di Trani al consiglio: «Non è certo in quest'aula che dovrò difendermi»
Non è certo in questa aula che dovrò difendermi». Così il sindaco, Amedeo Bottaro, rispondendo agli interventi in cui diversi consiglieri comunali hanno richiamato e commentato il suoi coinvolgimento nell'indagine di Procura di Trani e Guardia di finanza intorno alla figura dell'ex Patron del Bari, Mino Giancaspro.
Giancaspro è ritenuto finanziatore occulto del Trani e figura di spicco di una «newco» che avrebbe avuto interessi a realizzare investimenti ed affari in città .
Bottaro, che già ieri mattina a caldo aveva rilasciato sulla sua pagina Facebook un commento in cui si dichiarava «serenissimo», ha confermato la sua posizione di totale fiducia nella magistratura.
https://youtu.be/gSTCT4OWQxc
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