Sono state chiuse le indagini a carico di 10 persone che sono coinvolte, nelle vicende relative alla gestione della squadra locale di calcio, la Asd Vigor Trani, nel dettaglio tra i destinatari ci sono lâex patron del Bari calcio, Cosmo Antonio Giancaspro, e il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, dal 2015 alla guida di una giunta di centrosinistra. Giancaspro è accusato di aver stretto un accordo con Bottaro âper intraprendere affari nella cittaâ in cambio del suo finanziamento dellâAsd Traniâ, devono rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata a riciclaggio, autoriciclaggio, reati di bancarotta fraudolenta, peculato in concorso, falsi e abuso dâufficio nellâambito della gestione delle societĂ riconducibili al cosiddetto âGruppo Giancaspro. Secondo la pm Silvia Curione, che ha coordinato le indagini, dalle casse di queste societĂ âvenivano a vario titolo sottratte somme di denaro poi autoriciclate da Giancaspro e riciclate dai suoi prestanome Amato, Bellomo e Mosconi nellâassociazione dilettantistica Vigor Trani calcio, amministrata di fatto dal Giancaspro medesimo, societaâ finanziata dal Giancaspro al fine di ottenere occasioni di illecito profitto nella cittaâ di Traniâ.
Giancaspro avrebbe distratto â secondo la Procura â somme per complessivi 77.453 euro dalla cassa parcheggi e dal conto della societĂ per destinarle alla Vigor. Inoltre il primo cittadino si faceva promotore â sempre secondo la Procura â presso la Giunta di una delibera con cui dava indirizzo al dirigente di riconoscere in favore dellâasd Vigor Trani un illecito rimborso spese sostenute per la gestione dello stadio. Come riportano gli inquirenti il sindaco avrebbe anche sollecitato gli organi preposti a provvedere alla liquidazione delle corrispondenti fatture emesse dalla Vigor, questo avveniva âdistraendo il denaro del Comune di Trani dalla sua destinazione pubblica naturale e indirizzando al soddisfacimento degli interessi del sodalizioâ.
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