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“Sono le partite che a me piacciono tanto, quelle in cui c’è poco da lavorare specie sull’aspetto mentale. Le attenzioni da parte dei giocatori sono scontate, ci sono stati già due allenamenti positivi. Ho dovuto spiegare poco. In linea di massima mi sto un attimo riposando”. Vincenzo Vivarini ha introdotto così la sfida di domenica pomeriggio con la Reggina, una partita che i tifosi e il Bari aspettano da tempo.
A BARI CONTA SOLO VINCERE – Dopo 17 risultati utili e 4 punti recuperati alla capolista negli ultimi due turni, tutti si aspettano molto dal Bari: “Noi abbiamo intrapreso un percorso da quando sono arrivato che era quello di attrezzare la squadra nel miglior modo possibile. C’è un progetto a lungo termine: a Bari c’è un solo obiettivo in tutte le categorie ed è vincere. Vincere questa partita non basterebbe. Bisogna andare a Reggio per fare la nostra partita con le nostre qualità mettendoci forza, serenità e cattiveria. Ci vuole concentrazione per espletare bene i dettami tattici. Sono curioso di vedere la maturazione della squadra. Per quanto riguarda le motivazioni non devo lavorare, la partita si carica da sé. Sarà importante vedere se riusciremo a imporre il nostro gioco, incanalare la partita a nostro piacimento. Nel girone di ritorno avremo diverse sfide come questa”
FORMAZIONE – Vivarini ha risposto circa le condizioni di Bianco, tenuto a riposo nell’ultima sfida: “Era diffidato, volevamo farlo riposare ma partiamo dal presupposto che il Bari per essere all’altezza dei suoi obiettivi ha bisogno di giocatori importanti. Sono importanti tutti i ragazzi che ho in rosa. Mercoledì le forze sono venute meno, chi è entrato lo ha fatto con l’attitudine giusta. Come ripeto spesso, bisogna sfruttare le 5 sostituzioni. Bianco può fare il play, giocare a due mediani, è molto bravo a livello tattico, è importante nell’economia della squadra. Schiavone è un play ma si è adattato bene da mezz’ala. Lo stesso Maita può ricoprire ruoli diversi. Qual è la soluzione migliore lo dirà il campo”. E sulle condizioni di Di Cesare: “Siamo molto ottimisti, non ci sono grandi problemi, era più che altro una forte contusione. Sente ancora un po’ di dolore ma oggi si è allenato, proviamo a valutarlo meglio anche domani ma io spero di averlo a disposizione”.
LA REGGINA – Il tecnico è passato poi all’esame della Regina: “Sono una squadra forte, tatticamente e fisicamente. Hanno un’identità precisa, un po’ come noi. Loro in difficoltà? Tutte le squadre possono attraversare momenti meno brillanti, è capitato anche a noi. Andremo a Reggio per fare la nostra partita, con la nostra forza, la nostra qualità. Sarà una bella partita di livello alto, non da Lega Pro. Bella anche sugli spalti, con una cornice di tifo importante”. Che partita aspettarsi dunque al Granillo: “Loro cercheranno di aprire il gioco, giocare in ampiezza, abbiamo lavorato su questo che sarà uno dei temi tattici del match. In mezzo stringono molto alzando i quinti, non vanno in inferiorità numerica. C’è da lavore bene tu tanti aspetti. Mi sarebbe piaciuto giocarla a fine girone d’andata dov’eravamo più oliati, ancora non siamo brillantissimi ma va bene così”.
I GEMELLI DEL GOAL – Vivarini ha risposto anche sulla coppia Simeri-Antenucci, la migliore del campionato con 23 centri complessivi (14 di Antenucci + 9 di Simeri ndr): “Io l’ho sempre detto è una cosa che curo in modo particolare. Formano un’ottima coppia ma sono contento anche di D’Ursi che potrà darci una grossa mano anche a Reggio. Prima si cercavano con passaggi troppo lunghi, abbiamo corretto questo, hanno migliorato la sincronia. Antenucci attira su di sé gli avversari. C’è tanto lavoro ma anche tante qualità individuali”.
Labaricalcio