“Quella in Assemblea è stata una votazione ridicola sotto tutti i punti di vista, c’è stata molta confusione e calcoli apparsi come arabo totale. Applicare quel merito sportivo, nel momento in cui non si comprende cosa può accadere, mi fa capire che si voglia solo sospendere i campionati penalizzando chi ha fatto tanti investimenti, dando visibilità a una serie minore”. Il commento di Luigi De Laurentiis su Radio Bari è molto piccato riguardo a quanto accaduto nell’Assemblea di Lega Pro di qualche giorno fa. Per il presidente del Bari la strada da tracciare è solo quella del ritorno in campo attraverso i playoff.
Per De Laurentiis “ci sono altre squadre in lizza ed è giusto che si giochi il risultato sportivo in campo. Fare una previsione sugli scenari è molto difficile, lo fanno a malapena gli scienziati e per questo al momento la vedo complicata. Mi fa ben sperare però la proattività di molte società e di Gabriele Gravina che ha sempre puntato a ritrovare il gioco nel rispetto dei protocolli sanitari”.
Ma la Serie C “è una serie minore – spiega il presidente del Bari – e tale resta perché se 52 su 60 vogliono la sospensione significa che è un campionato che economicamente non sta in piedi già a priori. Perché quando si sono letti i costi dei protocolli sanitari, solo nella parte degli allenamenti è risultato evidente che quelle squadre non potevano e non volevano affrontarli. Ho sentito discorsi sulle vite solo ma ho avuto l’impressione che fossero discorsi guidati dalle difficoltà economiche”.
Secondo De Laurentiis e gli schemi illustrati in Consiglio di Lega i costi dei protocolli sanitari potrebbero ammontare a circa “90-130mila euro a squadra, solo per gli allenamenti, più altri costi in caso di campionato o playoff. Parliamo dunque di costi per alberghi, dispositivi di sicurezza, logistica“.
Intanto il 20 ci sarà il Consiglio Federale che avrà l’ultima parola sulla decisione se riprendere la Serie C, fare i playoff oppure assegnare promozioni e retrocessioni: “Io confido nel Consiglio Federale perché trovo che ci sia stata una linea coerente e diretta dall’inizio della pandemia con l’obiettivo di far ripartire l’economia del calcio. Quindi confido su persone che sono concrete”.
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