BARI - Ripresa oppure no, il Bari è pronto al futuro. Un anno fa, di questi tempi, il club biancorosso passava da un’autentica rivoluzione dovendo migrare dalla serie D al professionismo. Ebbene, a distanza di dodici mesi, il profilo del club è radicalmente cambiato. In particolare la prima squadra, ha ora una struttura solida, di prospettiva, consolidata da vincoli di lunga durata.
A cominciare dal tecnico: Vincenzo Vivarini ha firmato lo scorso settembre un contratto che lo blinda anche per la prossima stagione, in virtù di un’opzione di rinnovo esercitabile dalla società . Lo stop del torneo di serie C a causa della pandemia da coronavirus non ha intaccato la stima della famiglia De Laurentiis verso l’allenatore abruzzese. Perché se da un lato il Bari accusa un ritardo di nove punti dalla capolista Reggina, dall’altro non si possono ignorare i 25 risultati utili di fila che comunque avevano condotto i galletti al secondo posto del girone C partendo dall’undicesima posizione che Di Cesare e compagni occupavano dopo cinque giornate, ovvero quando è avvenuta la sostituzione di Giovanni Cornacchini con il coach nato ad Ari. Vivarini potrà contare su una base composta da un alto numero di elementi di piena proprietà . Se l’estate 2019 il club doveva porre sotto vincolo persino gli atleti con i quali era già stabilità un’intesa su base pluriennale (dovendo adeguare i contratti al professionismo), adesso sono ben 16 i calciatori il cui cartellino appartiene alla società pugliese.
Si tratta dei portieri Frattali e Marfella, dei difensori Ciofani, Berra, Di Cesare, Sabbione, Perrotta, Corsinelli, dei centrocampisti Hamlili, Bianco (entrambi hanno rinnovato lo scorso febbraio fino al 2022), Schiavone, Scavone, Maita e Terrani, degli attaccanti Antenucci e Simeri che, peraltro, era precettato per prolungare (con conseguente ritocco sull’ingaggio) il rapporto oltre la scadenza attuale fissata al 2021. Tra i giocatori di proprietà , inoltre, non ci sono elementi con il contratto in scadenza al prossimo 30 giugno.
Ma c’è di più. Perché nella disponibilità del sodalizio di Strada Torrebella vanno annoverati anche il terzino sinistro Costa, il centrocampista Folorunsho e l’attaccante D’Ursi che appartengono al Napoli, ma sono legati al Bari da un prestito biennale, dunque anche per la prossima stagione. Così come torneranno i giovani Esposito e Nannini, l’esterno Kupisz, la punta Neglia ed il centrocampista Bolzoni, tutti ceduti ad altri club con la formula del prestito. Rientrerà pure l’attaccante Ferrari, il cui cartellino è del Napoli, ma anche lui legato ai galletti da un prestito biennale. Situazioni che portano il roster biancorosso a ben 25 effettivi. Un contesto che potrebbe rendere il Bari utilizzabile a qualsiasi evenienza. In attesa di conoscere l’esito del torneo ora interrotto (la società si augura che il consiglio federale di mercoledì prossimo apra almeno alla disputa di eventuali playoff promozione cancellando la proposta dell’assemblea di Lega Pro che individuava già i criteri per le quattro compagini “elette†in B), la squadra di Vivarini possiede già i requisiti per disputare un torneo di vertice se dovesse restare in C, oppure per affrontare la B con tranquillità . Senza bisogno di passare da una nuova rivoluzione.
GdM