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21/06/20 - Zavettieri: "Coraggio Bari, sei la piĂą forte"

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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21/06/20 - Zavettieri: "Coraggio Bari, sei la piĂą forte"

Messaggioda U.C.N. PALO » dom giu 21, 2020 7:25


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Zavettieri cuore di Bari: «Coraggio, sei la più forte»
«Ma credo che questi saranno playoff con le sorprese dietro l’angolo»

di DAVIDE LATTANZI

BARI - Parli del Bari ai playoff e la mente corre immediatamente al 2014. Alla meravigliosa stagione fallimentare, al clamoroso exploit che condusse i biancorossi in pochi mesi dalla zona retrocessione della B ad un passo dall’atto finale per la serie A. Il Crotone superato per 3-0 in trasferta nel turno preliminare, quindi il doppio 2-2 nella semifinale con il Latina, con tanto di recriminazioni per alcune topiche arbitrali che infangarono sia il match di andata, sia quello di ritorno. Una città intera impazzì per quel gruppo che fu applaudito anche dopo l’eliminazione dal sogno. Un’esperienza rimasta nel cuore di Nunzio Zavettieri, tecnico di quella squadra, insieme ad Enrico Alberti. Da quel trascorso, l’allenatore calabrese ha masticato molta serie C: L’Aquila, Juve Stabia, Catanzaro, Bisceglie e Francavilla. Poi, l’avventura in Estonia allo Spartaks Jurmala, durata fino allo scorso febbraio.

Zavettieri, il Bari ancora una volta si giocherĂ  il destino ai playoff. Che prova ripensando a sei anni fa?

«L’emozione per aver vissuto un periodo passato alla storia e diventato persino un film di successo (“Una meravigliosa stagione fallimentare”, ndc), ma anche l’amarezza per non aver dato alla città una gioia che meritava più di chiunque altro. Ai tempi del coronavirus, fa effetto ricordare le duemila persone che venivano ad accoglierci in stazione o in aeroporto».

Furono i torti arbitrali a pregiudicare la finale o mancò qualcos’altro?

«Di certo ci sono stati alcuni episodi che si sono rivelati determinanti a nostro sfavore. Ma il mio rimpianto più grande è non aver affrontato i playoff con la rosa al completo. Durante il lockdown ho rivisto Bari-Empoli della regular season: battemmo 3-0 una squadra che fu promossa in A al culmine di una prestazione strepitosa. La squadra viaggiava su meccanismi perfetti: all’epoca non lo dissi, ma ammetto che credevo potessimo completare un miracolo sportivo».

Il suo Bari attraversò il primo fallimento, quello attuale si sta rialzando da una ricostruzione in piena regola. Che futuro prevede per i galletti?

«Pur nella disgrazia di ripartire dalla serie D, il club è finito nelle mani di una proprietà che lo renderà grande. Questo può essere l’anno più delicato: uscire dalla C non è semplice. Bisognerà aggrapparsi con tutte le forze a questa chance rappresentata dai playoff».

GiĂ , ma la promozione passa da tre gare in dieci giorni, senza appello.

«La formula apre a possibili sorprese. Ma il Bari resta la squadra più attrezzata. La differenza verrà da tanti particolari: la condizione fisica, il clima, la possibilità che aprano gli stadi perché in tal caso il San Nicola può diventare un fattore decisivo. Ma più di tutto conterà la voglia. Mi auguro che i ragazzi di Vivarini siano pronti a tutto. Come facemmo noi tra mille incertezze, nel mezzo di una rivoluzione sul piano societario».

Ha allenato sia Michael Folorunsho, sia Eugenio D’Ursi: entrambi sono considerati talenti assoluti, ma in biancorosso hanno stentato. Perché?

«Hanno dovuto superare infortuni lunghi sul nascere della stagione. Rimettersi in corsa al primo approccio in una grande piazza non è semplice. Ma è vero quanto si dice: sono destinati ad una brillante carriera. Folorunsho ha potenza, progressione, un gran tiro: non esistono molti centrocampisti con le sue potenzialità. D’Ursi ha dribbling, un buon fiuto del gol, può ricoprire più posizioni in attacco. Per entrambi non è troppo tardi: possono lasciare un segno nel momento clou della stagione».

GdM

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